(VA) Bisuschio – Valceresio
22 Feb 2013
- Proposto da: Enrico
- Località: Lombardia
- Data: 10/02/2013
- Lunghezza: 23,80 km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
- Dislivello: + 700 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin Trekmap Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Bisuschio (VA)
- Accesso: Autostrada A8 uscita Varese . Seguire le indicazioni per SS233 / SS342 e quindi proseguire su SS344 sino a Bisuschio .
- Descrizione: Il percorso inizia con una lunga salita d’ asfalto e quindi sterrato che ci porterà in cima al M.te Pianbello .Dalla cima del monte inizia un single track veramente divertente con alcuni passaggi su sentiero ben preparato, in ogni caso nulla di particolarmente impegnativo. Insomma una salita costante e quindi un buon allenamento per tutti ed una discesa a dir poco divertentissima : consigliato !
- Immagini:
{gallery}Lombardia/VA_Bisuschio_Valceresio{/gallery}
(CO) Mozzate – La traversata del parco pineta
18 Gen 2013
- Proposto da: AlexAdrenalina
- Località: Lombardia
- Data: 19/12/2012
- Lunghezza: 33,00 Km
- Tempo percorrenza: da 2 a 3 ore
- Dislivello: + 300 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Facile
- Impegno fisico necessario: Basso
- Cartografia: Trekmap Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve (in caso di neve usare FAT bikes)
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Mozzate (CO)
- Accesso: Autostrada A9/E35 uscita Saronno. A SX su SPexSS233. Continuare per circa 7 Km sino a Mozzate e recarsi al punto di partenza presso le piscine dove esiste un ampio parcheggio.
- Descrizione: Dal parcheggio delle piscine comunali di Mozzate si entra direttamente nei sentieri del parco Pineta di Appiano Gentile. Si dovrà seguire la traccia sino a risalire nei pressi di Binago per poi tornare ad attraversare tutto il parco in senso opposto e rientrare a Mozzate. Percorso molto divertente e privo di difficoltà tecniche. Adatto per allenamenti XC or per rilassarsi attraverso boschi e terreni agricoli molto tranquilli. Consigliato anche per principianti a patto che siano allenati per completare la distanza di più di 30 Km .
- Immagini:
{gallery}Lombardia/Co_Mozzate_Traversataparco{/gallery}
(TN) Arco – Hammer trail
19 Dic 2012
- Proposto da: Iron Mike
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 21/10/2012
- Lunghezza: 30 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 7 ore
- Dislivello: + 1400 mt circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: 4Land Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, Trekmap lago di Garda e Dolomiti V2 (prodotto originale Garmin)
- Periodo consigliato: Aprile-Novembre
- Tipo: All mountain
- Località di partenza: Arco di Trento
- Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago e poi scendere per Arco.
- Descrizione: Tour caratterizzato da una discesa molto lunga e impegnativa. Sicuramente è richiesta una buona padronanza del mezzo su rocce ripide e e fondo molto sconnesso. Veniamo alla descrizione del giro: si parte per comodità dalla piscina di Arco e da qui ci dirigiamo verso Massone. Iniziamo una lunga salita che ci porta presso la Falesia Policromuro, palestra per molti climbers. Proseguendo arriveremo a Troiana, dove ci aspettano delle irte rampe su ciottolato. Poco dopo saremo a Carobbi, dimora di meravigliosi castagni secolari. Passato il piccolo abitato inizia una breve discesa nel bosco, che ci porta al Wp 11, dove abbandoneremo la strada principale svoltando a DX. Ci attende una lunga salita del bosco, ma prima di arrivare al passo 2 Sassi il paesaggio si aprirà con splendidi scorci sul Brenta. Dal passo inizia una facile discesa su forestale gratificata da una vista stupenda sul Garda. Arrivati al WP 13 fate attenzione perché adesso dovremmo andare a Malga Zanga e quindi svoltare bruscamente a SX in salita. Qui si mangia benissimo per cui vi consiglio la sosta. Ripartiti si prosegue a salire ancora per 10 minuti, fino ad incontrare la strada asfaltata che arriva dal passo Santa Barbara. Passeremo davanti al ranch Appaloosa ( WP 22) e qui inizieremo a pedalare verso i ruderi del castello del Castil. Riprendiamo a scendere e ritorneremo al WP 28 dove bisogna prestare attenzione a non riprendere la strada della salita. Dal wp 29 la discesa diventa un bel rock & roll gardesano. Arrivati al Wp 33 consiglio assolutamente la breve salita all’eremo di San Giacomo, per la vista meravigliosa che si presenta all’ escursionista. Da qui si prosegue a scendere, passando sopra Bolognano, e poi si rientrerà facilmente al punto di partenza.
- Immagini:
{gallery}Trentino_Altoadige/Difficile_Hammer{/gallery}
(VA) Ganna – M.te Piambello/Cuasso al monte/Ardena
28 Nov 2012
- Proposto da: Enrico
- Località: Lombardia
- Data: 25/11/2012
- Lunghezza: 32,6 Km
- Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
- Dislivello: + 1210 mt.
- Difficoltà tecnica: Media
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia:Garmin Trek map Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: All mountain .
- Località di partenza: Ganna (VA)
- Accesso: Autostrada A8 direzione Varese. Uscita Varese e proseguire su raccordo autostradale Gazzada / Varese sino a Varese . Proseguire su SS233 e quindi su SS342 sino a raggiungere Ganna. Parcheggiare davanti al cimitero da cui parte la traccia GPS.
- Descrizione: Percorso AM che prevede 3 salite per un totale di circa 16 Km e 3 discese nel territorio della Valganna. Le salite sono tutte pedalabili e con pendenze costanti. Bellisimo panorama sul crinale della 1° discesa . Abbastanza impegnativo dato il dislivello totale superiore ai 1200 mt. e fattibile in una mattinata per chi deve rientrare a casa per pranzo.
- Immagini:
{gallery}Lombardia/VA_Ganna_Piambello_Cuasso_Ardena{/gallery}
(TN) Nago – Dosso Spirano – Sentiero 634
31 Ott 2012
- Proposto da: Iron Mike
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 06/10/2012
- Lunghezza: 35 Km
- Tempo percorrenza: Da 4,30 a 6 ore
- Dislivello: + 1500 mt circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: 4Land Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, Trekmap lago di Garda e Dolomiti V2 (prodotto originale Garmin)
- Periodo consigliato: Aprile-Novembre
- Tipo: All mountain
- Località di partenza: Nago
- Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago.
- Descrizione: Tour molto ben esposto per il periodo autunnale e primaverile, che richiede una buona conduzione della bici su discese ghiaiose e pietrose. Questo giro racchiude tutti gli elementi gardesani, vista, discese verticali , bosco e tante rocce. Iniziamo la descrizione; la salita non presenta nessun problema, perché partendo dal cimitero di Nago inizieremo la nostra ascesae lungo la strada asfaltata del monte Baldo. Attraverseremo le località di Malga Zures, Malga Casina, e arriveremo alla località prati di Nago (alt. s.l.m 1310 m). Qui svolteremo su sterrato a dx, iniziando una breve discesa subito seguita da una corta salita. Arriveremo quindi ad un bellissimo balcone con vista mozzafiato sul lago. Dopo aver fatto rullare le nostre grasse ruote per circa 3 Km di discesa, arriveremo prima al dosso dei roveri e poco dopo al dosso spirano. Questo e facilmente riconoscibile dalla baracca alla nostra sinistra. Farà impressione pensare, che tale struttura, sia stata un ospedale di fronte durante la grande guerra. Fate attenzione al Wp 11, perché qui abbandoneremo il sentiero n °6 ,svoltando a sinistra, per iniziare una salita di circa 20 minuti attraverso il sentiero 634Bis. La salita nei primi 5 minuti risulta essere così ripida da far desistere dal pedalare anche i più temerari di noi. Dopo però si alternano tratti pedalabili a tratti da percorrere a piedi. Tutto sarà confortato da splendidi scorci sul lago. L’attraversata lungo il 634bis è lunga circa 1,5 Km. Arrivati ai Wp 15 e 16, vi renderete conto di essere arrivati alla mitica discesa delle Bocche di Navene. Qui inizierete a scendere su un fondo misto tra sassi, ghiaia e bosco. Arrivati a Navene ritornerete a Torbole lungo il lungolago. Dal centro di Torbole prendete la salita per la Nago vecchia, in modo da evitare il traffico delle Macchine. Da Nago vi sarà facile raggiungere la macchina
- Immagini:
{gallery}Trentino_Altoadige/Difficile_DossoSpirano{/gallery}
(TN) Arco – Rifugio Don Zio
26 Ott 2012
Proposto da: Iron Mike
Località: Trentino Alto Adige
Data: 02/06/2012
Lunghezza: 49,80 Km
Tempo percorrenza: Da 5,30 a 7 ore
Dislivello: + 2200 mt. circa
Difficoltà tecnica: Medio alta
Impegno fisico necessario: Medio alto
Cartografia: 4Land Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, la nuovissima Trakmap lago di Garda e Dolomiti V2.
Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
Tipo: XC/ All mountain
Località di partenza: Arco di Trento
Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a nago e poi dali scendere per Arco.
Descrizione: Il giro di oggi richiede un buon impegno fisico, che sarà però ampiamente ripagato dalla splendida vista che si coglie dal rifugio Don Zio. Partiamo dal comune di Arco per dirigersi verso la località Varignano, e subito dopo ci dirigiamo su una ripida salita asfaltata a Padaro. Da Padaro proseguiamo la salita su strada asfaltata fino al Wp 17. Qui, in base all’allenamento di ognuno di noi, vista la lunghezza del giro, si può optare per la più facile salita su asfalto, o quella più faticosa nel bosco. Noi questa volta abbiamo optato per l’asfalto, in modo da permettere a tutti di avere il massimo divertimento. Arrivati al rifugio San Giovanni, ci si può concedere una breve sosta per poi proseguire verso la val Lomasona. Al Wp 23 andare a Sx e proseguire per il piccolo borgo rurale di Lundo. Da qui ci dirigeremo poi verso Comano, località famosa per le sue terme antichissime. Qui iniziera la faticosa salita al rifugio Don Zio. Arrivati, bisogna assolutamente andare alla cima soprastante, per ammirare il belvedere sulla valle dei laghi. Da rifugio iniziamo la lunga discesa attraversando varie tipologie di fondo. Giunti al Wp 41 girando a sx ritorniamo al rifugio San Giovanni, dove adesso possiamo meritarci il pieno di energie. Adesso la discesa diventa molto più tecnica, e percorreremo le tipiche rocce gardesane. Ritornati sulla strada asfaltata dopo una corta discesa, svolteremo a destra su una breve salita interrotta da una stanga ( wp 49). Poco dopo riprenderà la discesa, sempre comunque tecnica. Adesso resteremo su asfalto fino in località Mandrea dove svolteremo a Sx su uno sterrato che è campo di gara del Bike Festival( WP 54). Rientrati su asfalto al wp 58 entreremo nell’Olivaia di Arco e da qui ritorneremo facilmente alla macchina.
Immagini:
{gallery}Trentino_Altoadige/Medio_DonZio{/gallery}
(VB) Trarego Viggiona – M.te Piambello – M.te Carza
19 Ott 2012
- Proposto da: Vitto
- Località: Piemonte
- Data: 09/10/2012
- Lunghezza: 13,70 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
- Dislivello: + 700 mt.circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio alto
- Cartografia: Garmin TrekMap Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve .
- Tipo: Freeride / All mountain
- Località di partenza: Trarego – Viggiona (VB)
- Accesso: Autostrada A8 in direzione del Lago Maggiore e quindi A26 in direzione Sempione uscita Verbania e proseguire su SS34 costeggiando il lago (alla propria DX). Arrivati a Cannero Riviera svoltare a SX verso Trarego Viggiona .
- Descrizione: Percorso molto divertente e panoramico con vista sul lago Maggiore. Dopo circa 8 Km di salita a tratti impegnativa per le forti pendenze non resterà che godersi la bellisima discesa verso il punto di partenza. Consigliato per un’ uscita mattutina .
- Immagini:
{gallery}Piemonte/VB_TraregoViggiona_PianbelloCarza{/gallery}
(TN) Brentonico – Corno Paura / Bocca Creer
16 Ott 2012
Proposto da: Iron Mike
Località: Trentino Alto Adige
Data: 07/10/2012
Lunghezza: 45,00 Km
Tempo percorrenza: Da 5 a 6 ore
Dislivello: +1500 mt. circa
Difficoltà tecnica: Media
Impegno fisico necessario: Medio alto
Cartografia: 4Land Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, la nuovissima Trakmap lago di Garda e Dolomiti V2.
Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
Tipo: XC
Località di partenza: Brentonico
Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Mori e da li salire a Brentonico .
Descrizione: Bellissimo giro di cross country in un paesaggio molto vario. Entrando nello specifico del giro, si parte dall’abitato di Brentonico per dirigersi verso l’abitato di Prada. Da qui poi proseguiamo per Il paese di Saccone ove abbandoneremo definitivamente le strade principali. Dopo una faticosa salita nel bosco di Faggi, arriviamo a Malga Cestarelli. Da qui dopo pochi minuti arriviamo al Wp 12 dove svolteremo a sinistra verso malga Vignola. Adesso il paesaggio si fa più austero, e poco dopo arriviamo sul versante che si affaccia sulla valle dell’adige. Qui la presenza delle caserme e la posizione strategica, ci fanno intuire quale severa vita abbiano avuto i militi nella grande guerra. Iniziamo una bellissima discesa verso le Gallerie belliche del Corno della Paura. Al Wp 16 fare attenzione, tenendo la Sx. Dopo aver attraversato il Corno della Paura si arriva alle colme di Pravecchio, e li proseguendo arriviamo alle piste da sci del Postermon e poco dopo al Wp 22. Qui all’andata andiamo a Sx sulla strada asfaltata verso il rifugio Graziani. Raggiuntolo consiglio uno splendido ristoro visto che la cucina è di qualità. Piatto suggerito: tagliatelle con le rare erbe del Monte Baldo , il giardino d’Europa. Giunto il momento della partenza poco sotto il rifugio vi è la bocca di Creer. Scenderemo in questa angusta valletta seguendo il sentiero 633, tenendo sempre la destra. Giunti a Malga Bes, Wp 34, svolteremo a destra, poiché a sx vi è solo il sentiero delle vipere che è un sentiero attrezzato. Poco dopo ritorneremo sulla strada asfaltata che scende dal rifugio Graziani e ora svolteremo ovviamente a Sx. Scendendo adesso arriviamo all’ abitato di San Giacomo e qui dobbiamo prendere la forestale che è compresa tra una graziosa chiesetta e un grosso albergo in stile Tirolese. ( WP 40 ). Adesso seguiamo sempre per la località Festa. Inizia adesso una facile discesa che solo in prossimità di un cancello per proprietà privata ci obbligherebbe a scendere lungo il letto ghiaioso di un torrente( no acqua). Per chi vuole però, dopo pochi metri percorsi nel ghiaione, si può svoltare a sx e prendere una forestale che si ricongiunge alla fine del ghiaione. Raggiunta Festa sarà facile arrivare a Brentonico.
Immagini:
{gallery}Trentino_Altoadige/Medio_Bocca_Creer{/gallery}
(TO) Oulx – Il forte di Foens
19 Set 2012
- Proposto da: Vitto
- Località: Piemonte
- Data: 13/07/2014
- Lunghezza: 44,7 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 7 ore
- Dislivello: + 1500 mt.circa
- Difficoltà tecnica: Media
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia:Garmin Trek map Italia
- Periodo consigliato: Da Luglio a Settembre
- Tipo: All mountain / Enduro .
- Località di partenza: Oulx (To)
- Accesso: Autostrada A32 / E70 (Torino – Bardonecchia/Frejus/Del Moncenisio) uscita Oulx. Recarsi in Corso Torino ove inzia la traccia GPS.
- Descrizione: Itinerario ad anello da affrontare previa verifica su innevamento e accesibilità gallerie data la neve presente quest’ anno . L’ itinerario parte da Oulx con veloce trasferimento su statale fin poco dopo Salbertrand, poi una lunga salita su strada militare con modesta pendenza e ottimo fondo; si oltrepassa il bivio per il forte Pramand (consigliato ai possessori di e-bike e Bikers allenati e vogliosi di andare a vedere un forte ancora in buono stato ed in un punto panoramico spettacolare, non compreso nella gita), si raggiunge la galleria del Seguret, che si attraversa obbligatoriamente con l’ uitlizzo di una fonte luce. Si prosegue quindi, ancora per poco in salita, sino ad un rilassante traverso panoramico fino al forte Foens. Dal forte s’ imbocca il facile e veloce sentiero per Bardonecchia. Deviazione quindi in direzione Beaulard, sempre su sentiero con qualche strappo ripido e fondo inconsistente. Arrivatai alla statale, la si attraversa, e si procede per la pista di fondo sino al pumto di partenza.
- Immagini:
{gallery}Piemonte/TO_Oulx_IlfortediFoens{/gallery}
(AO) Cogne – Il colle dell’ Invergneux
19 Set 2012
- Proposto da: Vitto
- Località: Valle d’ Aosta
- Data: 28/08/2012
- Lunghezza: 32,6 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 7 ore
- Dislivello: + 1600 mt.circa
- Difficoltà tecnica: Media
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia:Garmin Trek map Italia
- Periodo consigliato: Da Luglio a Settembre
- Tipo: All mountain / Cicloalpinismo .
- Località di partenza: Cogne (AO)
- Accesso: Autostrada E25/A5 direzione Aosta . Uscita Aosta Ovest e prosegui su SS507. Seguire indicazioni per Cogne/Aymavilles e raggiungere l’ ampio parcheggio a Cogne dove inzia la traccia GPS.
- Descrizione: Percorso AM / Cicloalpinistico che in circa 18 Km d’ ascesa Vi porterà sino al Colle dell’ Invergneux partendo dal centro di Cogne. La salita presenta i primi 16 Km tutti pedalabili anche se la lunghezza ed il dislivello rendono gli stessi abbastanza impegnativi. Arrivati ad imboccare il traverso finale Vi diciamo subito che dovrete spingere e portare la bici per circa un’ ora su un sentiero a tratti molto duro ! Insomma Vi ricorderete di quest’ ultimo traverso come un vero incubo !!! Una volta in cima però Vi aspetta una delle discese più ‘FLOW’ delle Alpi. Divertentissima nel tratto alto e con sole 3 sezioni tecniche Vi sembrerà di percorrere un sentiero disegnato apposta per la MTB !!! LA parte finale sempre scorrevole Vi riporterà a Cogne con il sorriso stampato sul viso: DIVERTENTISSIMO !!!
- Immagini:
{gallery}ValledAosta/Cogne_Invergneux{/gallery}
(AO) Entreves – Giro del Bianco
12 Set 2012
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Val d’ Aosta – Svizzera – Francia
- Data: 08/08/2012
- Lunghezza: 173 Km
- Tempo percorrenza: 5 giorni
- Dislivello: + 6485 mt.circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia: 1:50.000 n. 4 Massiccio del Monte Bianco Istituto
- Periodo consigliato: da metà Luglio a metà Settembre
- Tipo: XC / All mountain .
- Località di partenza: Pragelato (TO)
- Accesso: Autostrada direzione Aosta – Courmayeur – Entreves .
- Descrizione: Una premessa Il Tour si sviluppa intorno al massiccio del Monte Bianco. Per logica, nel mio caso, la partenza è stata da Entreves, la località un poco più a monte di Courmayeur (Valle d’Aosta). ( Dal 8 al 12 Agosto ). Periodo consigliato – da metà Giugno a metà Settembre – accertandosi se necessario della percorribilità dei passi di alta quota. Informazioni dettagliate in parte sono state raccolte in www.tourmontebianco.it oppure in www.gites-refuges.com – poi cliccando su 4000 alloggio – poi cliccando su cerca alloggio gruppo montagna – poi cliccando sul gruppo monte bianco – ricerca – per la lista di tutti i gìtes d’ètape del Tour. Cartine che mi sono state ut ili 1:50.000 n. 4 Massiccio del Monte Bianco Istituto Geografico Centrale – con riferimenti alle Gitè d’etape 1:50.000 n. 282S Martigny Cartina nazionale Svizzera – T.C.I. 1:50.000 n. D61 Gruppo del Monte Bianco Proposta Questa proposta si sviluppa in 5 tappe, attraverso 3 Nazioni, Italia – Svizzera – Francia, lungo 5 grandi vallate principali, con sviluppi altimetrici abbastanza significativi, dove ad una buona tecnica di discesa, necessita una perfetta preparazione fisica. Indispensabile, una bike in perfette condizioni – accessori per la riparazione – indumenti e ricambi di vestiario adatti all’alta quota. Alla fine di ogni tappa, ottime possibilità di un alloggio presso alberghi e gli accoglienti rifugi –alberghetti chiamati (Gìtes d’ètape). Per ogni tappa proposta, i chilometraggi e i tempi di spostamento indicati sono approssimativi. 1 Tappa Entreves – Champex Km. 46 Dislivello salita m. 1 700 Dislivello discesa m. 1550 Tempo Ore 8 Nel dettaglio Entreves – al Prè de Bar – Rif. Elena (ore 3) – Rif. Elena – C.du Grand Ferret (1,30) – bivio per- Champex (ore 1,45) – Champex (ore 1) Descrizione Da Entreves m.1333, lungo la strada asfaltata della Val Ferret, ci si addentra in alta valle e arrivati nel tratto in falso piano, lunghi tratti sono percorribili al lato strada su sterrato al riparo dal traffico che scompare completamente in località La Vachey. Si giunge poi ad Arnuva e per larga sterrata tutta ciclabile si arriva a Prè de Bar dove è collocato il Rifugio Elena m. 2066. Lungo tutto il trasferimento, splendide osservazioni sul Dente del Gigante e Gran Jorasses, in corrispondenza del rifugio, sulle lingue glaciali del Triolet e Ghiacciaio di Prè de Bar e M. Dolent. Alla ripartenza dal rifugio al Colle Ferret m. 2537, bike a spinta, su per un lungo sentiero che non presenta insidie di rilievo, ma con bellissime vedute sul fondo valle. Dal colle è molto chiara ed evidente la traccia di sentiero che scende nella Val Ferret Svizzera. Con ciclabilità al 100% si scende velocemente passando dal punto di ristoro Le Peule, per poi arrivare sul fondo valle a Les Ars Dessous m. 1802. Da qui, per strada asfaltata si scende fino il località Son la Proz m. 968. Si abbandona in questo punto la strada principale che prosegue verso Orsieres e alla sinistra si riprende a salire verso Champex m. 1466, Punto di arrivo di questa prima tappa. (Una alternativa a questa ultima salita è la variante che si prende sulla sinistra in uscita da Isser m. 1055, prima del bivio, ma per informazioni raccolte la ciclabilità è sotto il 50%). Siamo solo al primo giorno e forse è meglio andare cauti. Informazioni e alloggi Rifugio Elena 0039 0165844688 www.rifugioelena.it – Buvette De La Peule 0041 27.7831041 www.lapeulaz.skyrock.com – A Champex ottime possibilità per un alloggio. ( Gites d’etape – Pension En Plein Air 0041 27.7832350 www.pensionenpleinar.ch – Club Alpin 0041 27.7831161) – Au Rendez-Vous 0041 27.7831640 2 Tappa Champex – Montroc Km. 40 Dislivello salita m. 1550 Dislivello discesa m. 1620 Tempo Ore 8,30 Nel dettaglio Champex – inizio tratto pedonale (ore1) – fine tratto pedonale (ore1,15) – Alpeggio Bovinette (ore 0,15) – Col de la Forclaz (ore 1,30) – bivio per Les Jeurs (ore 0,45) – alla diga (ore1,15) – Col des Posettes (ore 1,30) – Montroc (ore 1) Descrizione Dalla località di Champex m. 1466, collocata sulle sponde di grazioso lago, ci si dirige in direzione di Martigny ma solo per un brevissimo tratto, superata la deviazione per la Val d’Arpette, sempre sulla sinistra si trova quella per la Bovine, si scende all’inizio per largo e scorrevole sterrato per poi imboccare un sentiero nel bosco che conduce direttamente verso Plan de l’Au, di seguito ci si addentr a nella valle, lungo una comoda e larga sterrata fino a quota 1420, dove a questo punto inizia il tratto tutto a spinta fino alla quota 1880. (tratto molto duro e faticoso), poi d’incanto si esce dal bosco e ritornati in sella in breve si arriva al Rif. Bovinette nel mezzo dell’Alpe Bovine quota 1976. Lasciato l’alpeggio alle spalle, ancora una breve salita fino a quota 2020, dove ora a inizio la discesa verso il Col de La Forclaz 1528. La discesa nel bosco all’inizio è abbastanza ripida e insidiosa, ma via via che si perde quota diventa sempre più divertente e scorrevole, il tutto però senza pericoli di rilievo. Giunti al passo, si compiono pochi passi sull’asfalto, subito sulla sinistra seguendo le indicazioni per il Col de Balme ci si inserisce su di uno spettacolare sterrato completamente pianeggiante e affiancato per tutto il suo sviluppo da un ruscello incanalato artificialmente. Alla fine di questo traverso, seguendo le indicazioni per Trient, si passa su l lato opposto della valle e dopo un breve tratto nel bosco, per veloce discesa si arriva a Le Peuty e di seguito a Trient. Ci si inserisce sulla strada per la Forclaz e sempre in discesa si prosegue fino a quota 1195, in corrispondenza di un piccolo piazzale di sosta sulla destra. Si abbandona qui la strada principale e si ricomincia a salire in Val Les Jeurs. Dopo una breve serie di tornanti e il passaggio da due piccole gallerie, sempre su asfalto ci si addentra in alta valle verso un bacino di contenimento dell’acqua, località ( Le Esserts 1516). Ora, per ampio sterrato, con passaggio a lato di un impianto sciistico nella parte intermedia della salita, si procede verso il Col des Posettes 1998. Al colle vista stupenda sul massiccio del Monte Bianco. Non resta che la discesa a valle verso Le Tour 1462 e il punto di sosta a Montroc 1332. Questa discesa, fino alla stazione intermedia impianti, su larga sterrata, poi, per la seconda parte è da preferire alla discesa cla ssica, sempre per largo sterrato, la variante che parte davanti all’ingresso del punto di ristoro, lungo una serpeggiante sterrata, molto divertente e per niente difficile. Giunti a Le Tour, brevissima discesa fino a Montroc punto di sosta di questa seconda tappa. Informazioni e alloggi Ottime possibilità di alloggio a Le Tour a Tre Le Champ e in Argentiere (in Montroc Gites d’etape Le Moulin 0033 0450540537 3 Tappa Montroc – Les Contamines Km. 38 Dislivello salita m. 785 Dislivello discesa m. 1030 Tempo Ore 8,30 Nel dettaglio Montroc . Chamonix (ore 1,15) – bivio Col de Voza (ore 1,15) – Col de Voza (ore 2,30) – Sosta (ore 1) Les Contamines (ore 2) Descrizione Da Montroc 1553, brevissimo tratto su asfalto, poi con una deviazione sulla sinistra, anche se vi è un divieto di accesso, per sterrata si entra in centro paese di Argentiere. In uscita si riprende la strada asfaltata e continuando la discesa, in corrispondenza dell’attraversamento del fiume Arve, la si abbandona e sulla destra, ci si inserisce sul largo sterrato che scorrevole scende in direzione di Schamonix. (Tratto molto piacevole e scorrevolissimo che si snoda lungo il fiume. Giunti a Schiamonix 1052, una sosta è più che naturale per poi riprendere il tour appena possibile sempre per sterrato e sempre sulla destra del fiume in direzione di Le Houches 1001. Giunti in questa località, la mia traccia gps vi conduce verso una salita al Col de Voza m. 1656, molto dura e impegnativa, quasi totalmente a spinta.(Sotto una nota su possibili varianti alternative). Giunti al Col de Voza, troverete il passo molto affollato, per la presenza di un punto di stazione intermedio per salire col trenino a cremagliera al Rifugio Delle Aquile a quota 2372, a due passi dal ghiacciaio di Bionassay e la possibilità di una comoda sosta ristoratrice. La discesa dal colle, sul versante opposto è per largo sterrato, p oi arrivati al parcheggio degli automezzi che salgono da Bionassay, un poco più giù, voltare a sinistra e in leggera salita ma brevissima seguendo le indicazione per il Nido delle Aquile (una scritta formale sulla facciata di un cascinale), si compie un breve aggiramento e si passa sul versante opposto della valle e si prosegue la discesa molto velocemente verso Les Champel – La Villette per poi sbucare in fondo valle sulla strada principale per Les Contamines. Seguendo con logica la segnaletica (TMB) per sinuosi ma piacevoli passaggi sterrati si arriva direttamente in centro di Les Contamines, proprio dirimpetto al centro informazioni turistiche. (Graziosa e molto curata in tutto il suo aspetto questa località ed un servizio informazioni impeccabile. Dall’ufficio turistico, proseguendo in direzione Sud sulla strada che conduce verso La Chiesa di N.D. de la Gorge si arriva al campeggio, punto di sosta di questa terza tappa. Note Per il Col de Voza, credo si a da preferirsi la salita che passa da Les Chavant – Les Aillouds – la Maison Neuve. In alternativa è possibile il trasporto della bike in gabinovia da Le Fouilly al colle, in questo caso per avere tempo e modo di salire in trenino o a piedi al Nido delle Aquile. Informazioni e alloggi A Les Contamines – Camping & Gite le Pontet 0033 0450470404 4 Tappa Les Contamines – Les Chapieux Km. 17,5 Dislivello salita m. 1300 Dislivello discesa m. 910 Tempo Ore 7 Nel dettaglio Les Contamines – Rif. Balme (ore 2) – Plan de Dames (ore 1) – Col le Bonhomme (ore1) – Col de la Croix (ore 1) – Rif. Bonhomme (0,5) – Les Chapiux (ore 0,45) Descrizione Senza dubbio la tappa più impegnativa e dura di tutto il tour. Dal campeggio 1183, sempre in direzione Sud si arriva al termine della strada in corrispondenza della Chiesa di N.D. della Gorge. Da qui, lungo placche rocciose sconnesse all’inizio, poi pe r largo e in parte ciclabile sterrato si passa dal Rif. Nant Borrant 1500 e di seguito all’Hotellerie de La Balme lungo un breve tratto pianeggiante, dove la strada si snoda nel mezzo dell’ampia vallata. Alla ripresa della salita, non seguire la traccia gps che sale lungo la mulattiera, ma restare sulla larga carrareccia sulla destra, che conduce alla piana superiore di Plan des Dames. Ora si vede distintamente tutto il tracciato che porta al Colle Bonhomme 2319, dove è possibile anche in questo periodo estivo trovare chiazze di neve sul tracciato, ma che non creano difficoltà di rilievo. Dal colle, ancora un lungo traverso che conduce al Col de la Croix 2483. Un poco più sotto a quota 2440, ben visibile dal colle il rifugio omonimo.( Dalla chiesa di N.D. della Gorge al Colle de La Croix, per molti tratti si deve spingere la bike lungo un dislivello complessivo di m. 1300. Viene quindi poi naturale, una sosta al rifugio, dall’aspetto un poco decadente e senza dubbio non all’altezza delle aspettative. La successiva discesa a valle, nella parte iniziale è spezzettata da tratti poco ciclabili e rocciosi, poi via via che si perde quota, diventa il sentiero molto più scorrevole e molto divertente, dalle zone prative al fondo valle uno spasso. La tappa in questo caso si conclude a Les Chapieux 1554, l’unica possibilità per un alloggio. Se trovate tutto occupato qui, non resta che l’alternativa in alta valle in località Les Mottes, il rifugio che poi incontreremo lungo l’ultima tappa nel rientro in Italia a Courmayeur. Informazioni e alloggi Al momento ci sono solo queste due possibilità di alloggio, conseguentemente è una buona cosa prenotare con anticipo. A Les Chapieux Auberge de la Nova 0033 08907144798907 www.refugelanova.com a Les Mottes 0033 0479070170 5 Tappa Les Chapieux – Entreves Km. 31,5 Dislivello salita m. 1150 Dislivello discesa m. 1260 Tempo Ore 5 Nel dett aglio Les Chapieux – inizio sterrato (ore 0,40) – al Col de la Seigne (ore 2) – a Entreves (ore 2) Descrizione Senza dubbio la tappa più semplice e logica, che conclude questo tour. Da Les Chapieux 1554, per strada asfaltata, si sale in alta valle fino quasi al suo termine, per poi seguire con logica le indicazioni per il Col de la Seigne 2514. All’inizio una strada sterrata sale al colle con una buona ciclabilità passando nei pressi del Rifugio Mottes, poi alla fine di alcuni tornanti, inizia un tratto abbastanza lungo e faticoso a spinta, mentre in avvicinamento al colle, nuovamente si sale in sella e se le condizioni fisiche sono ancora eccellenti si arriva al colle in sella alla bike. Senza dubbio alla spettacolarità del paesaggio circostante, ora possiamo aggiungere anche la nostra soddisfazione personale di essere certi di aver portato a conclusione un tour che resterà senza dubbio impresso nella mente e nei nostri ricordi anche con il passare degl’anni. Ora non rimane che portare a termine il tour con la lunga discesa. Prima parte molto bella e divertente lungo il Vallone de La Lex Blanche, con passaggio dal Rifugio Elisabetta, poi lungo la più pedonata e trafficata Val Veny, per scendere velocemente a Courmayeur e con una breve risalta a Entreves. Impressioni personali e suggerimenti Importante per una buona riuscita di questo tour, erano delle condizioni meteo ottimali e una preparazione fisica al meglio. Età 65 anni, con una condizione fisica ancora buona, condizioni meteo perfette e potendo scegliere il periodo e il momento migliore, una parte delle difficoltà sono passate in secondo piano. Ero solo, e questo mi ha consentito di muovermi e decidere ogni azione come volevo, inserendo delle variazioni al tracciato ( TMB) che in qualche occasione avevano una logica per restare in tema mountain-bike. Una ottima segnalazione lungo tutto il tour mi ha stata di aiuto, osservando di rad o la traccia GPS. (Nel mio caso, senza preavviso, è andato fuori servizio il cellulare, fortunatamente dovevo passare dal centro di Schamonix e così con una breve spesa, ho risolto il problema. ( in Francia il servizio è solo Orange) Solo nella quarta tappa, lungo buona parte del tracciato ed in particolare arrivato al rifugio, per tutti non c’era segnale sul telefonino, ma con possibilità di conversazione tramite telefono a moneta, per tutto il resto del tour, un contatto con il mondo esterno era sempre possibile. Non mi sono però mai trovato solo, tranne per brevi tratti. In un senso o nell’altro, mi sono sempre incrociato con altri escursionisti, accompagnati spesso e volentieri da una guida con mulo, che provvedeva anche al trasporto di tutto il necessario per più giorni di escursione. Stranamente ho incrociato pochissimi in bike, nella totalità tutti nel senso opposto, anche se ha mio avviso, il tour in senso antiorario come l’ho fatto è più logico, semp re che si rispetti lo spirito di una escursione in bike, senza uso di mezzi di spostamento o l’uso di impianti di risalita. Nel dettaglio 1 Tappa. Un itinerario senza ombra di dubbio adatto alla bike. Da Entreves, all’inizio dello sterrato che sale al Rif. Elena se fatto a piedi è lunghissimo. La stessa cosa, dal Colle Ferret, per tutta la discesa a valle, ancor più, tutto il tratto dal fondo valle fino alla risalita a Champex. Fatto in bike nel senso opposto, si deve affrontare una lunga risalita in alta valle, con lunghi ed estenuanti tratti a spinta fino al Colle Ferret. La discesa al rifugio Elena è frammentaria e il rientro ad Entreves è completamente piatto. 2 Tappa. Nel senso antiorario. Da scartare senza indugio, il tracciato da Champex al Colle de la Forclax per la Val d’Arpette. Tutto a spinta e a spalle con la bike in salita al 100%, tutta a spalle al 101% la discesa, dove serve attenzione in qualche breve passaggio. N on è stato da me verificato, ma mi basta le relazioni che ho letto e uno sguardo sulla cartina per scartare questa alternativa. Nell’altro senso. Non posso dare un giudizio corretto non avendo fatto parte del tracciato logico, ma osservando anche in questo caso la cartina, tutta la salita al Col de Balme, mi appare improponibile in bike, a meno che ci si serva degli impianti di risalita fino al colle. Stessa cosa la successiva discesa a Trient, dalle curve di livello sembra anche in questo caso con passaggi molto ripidi e zizzaganti, e la successiva lunga salita tutta a spinta all’inizio e a spalle il tratto finale fino alla Bovinette è improponibile a mio avviso. La discesa verso Champex è molto impegnativa e ripida, e una nuova lunga salita a Champex, non è certamente un finale gradevole. 3 Tappa. In entrambi i sensi lo si può considerare un itinerario anche per la bike. In senso orario, se si esclude la breve discesa dal Col de Voza, tutto il resto de l tracciato è in salita, con una percentuale in questo caso del 60% -70%. Senza dubbio nel senso antiorario, siamo all’opposto, e con logica la preferisco. 4 Tappa. Nel senso antiorario così come è stato fatto, senza dubbio è un itinerario più da escursionismo che per la bike, ma un aggiramento delle difficoltà sarebbero improponibili. Questa volta, senza dubbio, nel senso opposto, la salita non è certamente da sottovalutare come impegno fisico, ma di sicuro la discesa a valle, tranne qualche breve tratto è tutta in sella. In questo caso in senso opposta sarebbe da preferire. 5 Tappa. Bellissimo itinerario anche per la bike, senza ombra di dubbio così come è stato fatto è il migliore. Fatto nel senso opposto, con partenza da Entreves o da Courmayeur, arrivare al colle senza una sosta intermedia al Rif. Elisabetta mi sembra una trasferta eccessiva e molto impegnativa. Dopo tutti i dubbi che avevo prima di partire, se dovessi rifarlo, lo ripr oporrei ancora in senso antiorario.
- Immagini:
{gallery}ValledAosta/GirodelBianco{/gallery}
(TO) Pragelato – Il colle dell’ Assietta .
26 Lug 2012
- Proposto da: Vitto
- Località: Piemonte
- Data: 08/07/2012
- Lunghezza: 42,8 Km
- Tempo percorrenza: Da 3 a 6 ore
- Dislivello: + 1500 mt.circa
- Difficoltà tecnica: Media
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia:Garmin Trek map Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: XC / All mountain .
- Località di partenza: Pragelato (TO)
- Accesso: Autostrada EA32/E70 uscita Bardonecchia, Frejus, del Moncenisio. Proseguire verso Sauze d’ Oulx e prendere SS24 e poi SS23 sino a Pragelato .
- Descrizione: Percorso classicamente XC che prevede una lunga salita prima in asfalto e poi su strade binache sino al colle dell’ Assietta tra stupendi panorami sulla val Chisone e sulla valle di Saux . Una volta scollinato un single track iniziale ci porterà poi nei pressi del punto di partenza che raggiungeremo infine su starde bianche e asfaltatate. Impegno fisico molto elevato dato il dislivello altimetrico superiore ai 1500 mt.
- Immagini:
{gallery}Piemonte/TO_Assietta{/gallery}
Moncenisio (F) – Il colle del Moncenisio
12 Lug 2012
Proposto da: Vitto
Località: Francia
Data: 17/06/2012
Lunghezza: 29,10 Km
Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
Dislivello: + 1000 mt.circa
Difficoltà tecnica: Medio
Impegno fisico necessario: Medio
Cartografia: Garmin Trekmap Francia
Periodo consigliato: Da Giugno a Settembre .
Tipo: All mountain
Località di partenza: Moncenisio (F)
Accesso: Autostrada A32 Torino-Bardonecchia-Frejus ed uscire al casello di Susa. Proseguire su SS24 del Monginevro e poi su SS25 del Moncenisio sino a raggiungere il punto di partenza del tracciato GPS in terra Francese dove si trova un ampio parcheggio davnti ad una piramide fronte lago.
Descrizione: Bellissimo itinerario, piuttosto impegnativo per la distanza. Si parte dalla località Le Grand Croix, poco dopo l’ex dogana francese, davanti all’hotel rifugio "Gran Scala". Si inizia a salire sulla statale che si abbandona quasi subito per proseguire su buona strada sterrata. Si piega a sinistra, e dopo un lungo e panoramico traverso ci si alza con un breve tratto ripido e sconnesso, e si arriva al forte di Roncia. Si prosegue sulla evidente sterrata prima in piano e poi, attraversato un torrente, in discesa, fino ad un tornante a sx da cui parte il lungo sentiero “2000” che porterà al colle del Moncenisio. Questo sentiero, totalmente ciclabile fatta eccezione per due brevi e ripide rampe, si presenta pressoché pianeggiante e con fondo ottimo, ma molto stretto ed esposto. Poco prima di arrivare alla malga La Buffa il sentiero si impenna con un paio di tornanti con l’unico scopo di non attraversare la proprietà privata del malgaro. Si scende poi per sterrata al colle del Moncenisio e si prosegue in discesa, e ancora si piega a destra sulla discesa che porta a costeggiare il lago. Si percorre quindi la strada asfaltata in salita poco impegnativa ma piuttosto trafficata, che porta al colle del Piccolo Moncenisio sino al rifugio. Volendo (la nostra traccia non riporta questo tratto) si continua a salire su sterrata e ci si inoltra, dopo una breve discesa, nel vallone du Savine. Da qui in avanti si pedala su un sentiero con pendenza modesta, tranne qualche breve rampa più ripida, con fondo buono ma con costante presenza di rocce perlopiù fisse, che richiedono una buona tecnica per riuscire a procedere in sella. Si raggiunge il lac du Savine con breve tratto non ciclabile, si prosegue prima su rilassante tratto in piano, poi con breve salita si arriva al col Clapier. Si può continuare a pedalare fino a raggiungere una posizione riparata a ridosso di una parete, con teorica vista panoramica sulla val Clarea (nubi permettendo), culmine del giro. Si percorre a ritroso l’intera valle fino a pochi tornanti prima del colle del Piccolo Moncenisio, da dove parte un sentiero sulla destra, facile ma con qualche passaggio roccioso, che porta al rifugio del Piccolo Moncenisio (acqua). Si prosegue e ci si re immette sulla via dell’andata fin al bivio che a destra porta a costeggiare l’altro versante del lago. La strada procede con lieve saliscendi, fino a incontrare la militare che sale al forte Pattacreuse. La si segue in salita per due tornanti, si svolta a sinistra su gradevole e panoramico percorso pianeggiante. Si perviene ad un quadrivio, si svolta a sinistra e si procede fino a re immettersi sulla sterrata lasciata poco prima. Si volta a destra e all’incrocio successivo a sinistra, sulla strada che attraversa la diga. Al fondo si piega a destra e si perviene tramite sterrata in costante discesa al punto di partenza . Alleghiamo per completezza anche la traccia completa Le grand Croix / Col Clapier .
Immagini:
{gallery}Francia/Moncenisio{/gallery}
(AO) Brusson – Il rifugio ARP
04 Lug 2012
Proposto da: Vitto
Località: Valle d’ Aosta
Data: 03/06/2012
Lunghezza: 24,70 Km
Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
Dislivello: + 1200 mt.circa
Difficoltà tecnica: Medio
Impegno fisico necessario: Medio
Cartografia: Garmin Trekmap Italia
Periodo consigliato: Da Giugno a Settembre .
Tipo: All mountain
Località di partenza: Brusson (AO)
Accesso: Autostrada ed uscire al casello autostradale di Verrès (A4) e risalire la Valle d’Ayas fino a Brusson (km 15), imboccare il bivio a destra per la località di Estoul all’uscita del paese. Da qui proseguire per 7 km fino a raggiungere un ampio e comodo parcheggio ad un centinaio di metri oltre il centro abitato di Estoul; parcheggiare l’auto e imboccare la poderale che si diparte sulla sinistra. Proseguire per 6 km seguendo le frequenti indicazioni lungo il percorso (tempo di percorrenza per un camminatore medio: 1ora e 30 minuti).
Descrizione: Dal paese di Brusoon salire sulla salita d’ asfalto sino alla frazione di Estoul per circa 7 Km . All’ ampio parcheggio imboccare la poderale sulla SX e proseguire per circa 6 Km seguendo le frequenti indicazioni lungo la sterrata. La discesa invece prevede un bel singletrack – sconsigliato se bagnato – su parto e nel bosco che Vi riporterà a Brusson .
Immagini:
{gallery}ValledAosta/BrussonARP{/gallery}
Fruita (USA) – The Ribbon & Lunch loop trail system .
27 Giu 2012
- Proposto da: Vitto
- Località: Fruita (Colorado)
- Data: 18/05/2012
- Lunghezza: 12,5 Km
- Tempo percorrenza: Da 1 a 2 ore
- Dislivello: – 700 mt circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin USA Trekmap
- Periodo consigliato: Da Aprile a Giugno e Settembre.
- Tipo: AM – FR
- Località di partenza: Fruita
- Accesso: US50 – Fruita
- Descrizione: Trattasi di uno dei giri più discesistici di Fruita. La prima parte del trail – denominato The Ribbon – scende per circa 6 Km su placche di roccia impressionanti. Arrivati in fondo si dovrà risalire per circa 1 Km. verso il sistema di sentieri denominato Lunch loop che presenta trails molto divertenti. Alla fine del sentiero troverete anche un pistino da dirt !
- Immagini:
{gallery}USA/Colorado/FruitaTheRibbon{/gallery}