Thusis (CH) – Heinzenberg
09 Feb 2011
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Grigioni
- Data: 10/10/2010
- Lunghezza: Km 40,40
- Tempo percorrenza: Da 9 a 10 ore
- Dislivello: + 1767 mt.
- Difficoltà tecnica: media
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia: Cart.Svizz. n. 257
- Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Realta
- Accesso: Da Como, autostrada svizzera direzione S. Bernardino e una volta attraversata la galleria, si scende in fondo valle fino al paese di Thusis. All’uscita di Thusis Nord, seguire le indicazioni per Cazis e Coira, e giunti al bivio con cartello indicazioni per Realta e Ratitsch, sulla destra si accede al parcheggio a pagamento. In alternativa proseguendo sulla stradina, un poco più avanti c’è la possibilità di un piccolo parcheggio libero.
- Descrizione: Dal parcheggio, ci si immette sulla strada per Thusis e una volta attraversata la cittadina, in corrispondenza della chiesa, si comincia la lunga salita. Da questo punto in poi, se non si ha a disposizione una traccia su GPS, basta seguire i cartellini indicante il tracciato bike n. 1. All’inizio si sale lungo la strada asfaltata, poi in prossimità di Masein, si abbandona la strada principale e si continua lungo stradine secondarie che salgono sinuose tra verdeggianti e ampi prati. Si passa anche da Urmein e Tschapina per poi giungere dopo una lunga e a tratti impegnativa salta al Glaspass. (quasi inesistenti tratti di falso piano lungo questa lunga salita di approssimativi 20 Km. con un dislivello attorno ai 1500 m.). Dal passo breve tratto pianeggiante e poi si sale verso il rifugio Guesthoese sovrastante. (il mio consiglio, è di fare qui una sosta, in quanto poi non ci sono più possibilità di ristoro se non lungo la discesa a Praz ). Dal rifugio, un sentiero, si snoda con continui sali scendi in direzione Nord, con intervalamenti su sentiero e tratti di larghi sterrati, si passa da Lusch e da Bischolpass, e giunti Alp Bischola appare tutto il tratto di salita a spinta sulla cima del Tguma. Dalla cima, ora è ben visibile e logico tutto il sinuoso traverso per arrivare al Praxer Hohi. Un traverso con tratti insidiosi e esposti, sul ripido versante della Safiental, ( fare molta attenzione) , in particolare ai pedali che facilmente si incastrano nel solco profondo del sentiero. Un tratto molto panoramico, con continui sali scendi e con alternanti tratti molti divertenti in sella alla bike. La salita a questa seconda cima è molto più semplice e facile. Finisce qui tutto il tratto impegnativo, senza dubbio molto particolare e diverso da altri tracciati. Discesa Dalla cima, proseguendo in direzione Nord, si inizia la discesa lungo un sinuoso e solcato sentiero, poco ciclabile fino alla quota 1981 (bivio per Alpe Gronda). Arrivati all’alpe, proseguendo la discesa, immediatamente si prende per il sentiero fino alla quota 1777, per poi nuova inversione e scendere a Prau da l’Alp 1669. Se si smarrisce la strada, seguire le indicazioni per Praz. All’uscita di Praz, seguire le indicazioni per Caglias e di seguito per Raschlegnas e poi Unterrealta, da qui alla strada per il rientro il tratto è breve. (discesa che può essere resa ancora più semplice e facile se si seguono le indicazioni principali e si rimane sulle larghe stradine che con logica riportano tutte a valle. Nota personale Un tracciato disegnato e scelto personalmente, grazie alla conoscenza del posto visto e percorso in parte in scialpinismo. Un itinerario molto impegnativo e faticoso, ma quasi tutto ciclabile, per quanto riguarda tutta la salita. Molto complessa la discesa, nel mio caso resa più facile e intuibile, per la conoscenza dettagliata di questo versante. Per gli amanti di un tracciato in bike escursionistico da consigliare.
- Immagini :
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Alvaschein (CH) – Scalotta Piz
08 Feb 2011
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Grigioni
- Data: 03/10/2010
- Lunghezza: Km 36,30
- Tempo percorrenza: Da 9 a 10 ore
- Dislivello: + 1510 mt.
- Difficoltà tecnica: media
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia: Cart.Svizzera n. 257 – 258
- Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Alvaschein
- Accesso: Como – autostrada svizzera, direzione S. Bernardino – dopo la galleria scendere fino al bivio di Thusis e qui seguire le indicazioni per Tiefencastel. Lungo questa direzione uscire al cartello indicante la sola località di Alvaschein. Arrivati al piccolo paese, giunti nella piazzetta, voltare a destra e qualche metro più sotto, seguire le indicazione per il parcheggio.
- Descrizione: Dal parcheggio, tornare verso la piazzetta, dove sono ben visibili i cartellini di inizio e fine di questo itinerario. Prendere per la stradina a sinistra e un poco più avanti ancora a sinistra, attraversando verdeggianti campi si passa da Nivagil e dopo una breve discesa, si ritorna a pedalare su strada asfaltata fino al primo tornante (quota 1087). Proseguire dritti su stradina sterrata dove ancora una volta un poco più avanti, tenere ancora la sinistra per poi arrivare con un largo giro al paese di Muldain. Si attraversa tutto il paese e si prosegue verso Lain. Anche in questo caso si attraversa tutto l’abitato per poi sbucare sulla strada alta sopra le case. (quota 1356) (tutto l’attraversamento dei due paesi è lungo una strada abbastanza ripida e dura). Ora seguire sempre le indicazioni per il PIz. Scalottas e lungo una stradina che si snoda nel bosco abbastanza impegnativa e faticosa ci si avvicina progressivamente alla meta. Dopo il tratto duro di salita, si prosegue più facilmente con tratti di falso piano fino al bivio di Fops (quota 1887). Da qui, due possibilità per arrivare in cima. Proseguire diritti, e scendere alla stazione intermedia della seggiovia, nel primo caso. Nel secondo, continuare la salita in bike fino alla malga di quota 2008, per arrivare poi al pizzo accompagnando e spingendo la bici per approssimativi 320 m. (splendido il panorama dalla cima). Finisce qui il tratto più impegnativo di questo giro, ma abbiamo completato solo in parte questo lungo e ancora sorprendente giro. Dalla cima, puntando in direzione nord, si inizia un lungo traverso, passando nelle vicinanze dell’Alp Nova – Alp Lavoz – e concludere e completare questa attraversata all’Alp Statz . Un fantastico traverso con panoramiche sul versante opposto di grande interesse. Dall’Alpe Statz, scendendo a valle e passando dalle case di Sartons e Casoja, si arriva ai due laghi di Lenzerheide, li si costeggia sul lato destro per poi arrivare in centro di Lenzerhedie. Si attraversa il centro del paese e puntando in direzione Sud si abbandona la strada principale alla seconda a destra, (se non si dispone di una traccia GPS) , meglio proseguire e lasciare la strada principale alla terza a destra, per poi un poco più avanti prendere alla sinistra lo sterrato che prosegue in parte parallelamente alla strada principale. Un poco più avanti delle baite di (Tschividains) alla quota 1411 piegare a sinistra (attraversare uno sterrato e proseguire diritti) e poi seguire le indicazioni per Crap da Tretscha. Superato un brevissimo tratto di ripido sterrato, proseguire con un lungo traverso osservando alla destra sul lato opposto della valle Muldain e Lain e arrivare di seguito al punto panoramico di Crap da Tretscha. Con una inversione di direzione e dopo ancora una breve ripida salitella, proseguire su sterrato che con ampio giro conduce al paese di Lenz. Si attraversa il paese per poi uscire sulla strada principale nelle vicinanze dell’ufficio postale. Senza uscire sulla strada, immediatamente riprendere la stradina che conduce alla chiesa, ci si passa vicino per poi imboccare il sentiero che riporta sui prati sotto le case del paese. Attenzione un poco più sotto! Alla fine della stradina, in corrispondenza di una baita posta su spiazzo erboso, imboccare sulla destra un sentiero che sembra poco ciclabile, ma è solo un breve tratto, poi si trasforma in largo e comodo sterrato che conduce senza più difficoltà di orientamento al punto di partenza. Note aggiuntive Un giro completo che consente di osservare con ampie panoramiche buona parte del comprensorio di Lenzerheide. Abbastanza impegnativo dal punto di partenza alla cima, molto intuibile il traverso e scorrevole la facile discesa. Da Lenzerheide tutto il rientro è abbastanza complesso e continui sono i cambi di direzione, in questo tratto meglio se si dispone di una traccia GPS, diversamente fare attenzione ai segnali e cercare di interpretare al meglio le tracce sulle cartine di riferimento.
- Immagini :
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Fluelen (CH) – Surenenpass
02 Feb 2011
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Grigioni
- Data: 05/09/2010
- Lunghezza: Km 83,70
- Tempo percorrenza: Da 9 a 10 ore
- Dislivello: + 2650 mt.
- Difficoltà tecnica: media
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia: Cartina svizzera n. 245
- Periodo consigliato: Estivo
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Fluelen
- Accesso: Como – autostrada svizzera direzione Gottardo – dopo l’attraversamento delle galleria, scendere al lago dei quattro cantoni – uscita direzione Schwyz e Fluelen e seguire le indicazioni per la stazione ferroviaria di Fluelen – parcheggi nei pressi della stazione e zona industriale.
- Descrizione: Itinerario a mio avviso splendido sotto ogni aspetto. Dislivello iniziale m.1800 e totale m. 2580, non indifferente la distanza Km. 88, con un impegno fisico sottoposto al limite per 9/10 ore, ma il tutto ripagati da un giro fantastico e sbalorditivo. Con questa escursione, si ha la possibilità di osservare in sequenza, splendide vallate. Dopo una lunga e impegnativa salita che inizia dal lago a Fluelen, si và alla scoperta della Gitschital e di seguito lungo un crinale panoramico al Surenenpass. Dal Surenenpass, il paesaggio cambia completamente aspetto con una lunga discesa verso Engelberg circondati da una catena montuosa, dominata dal Blachenstok m.2930. Si scende lungo la Surenenval con buone possibilità per una sosta ristoratrice essendo punteggiata da piccoli ma suggestivi punti di ristoro. Si arriva così in uno dei centri turistico più famosi della svizzera a Engelberg. Si lascia alle spalle un paesaggio di alta montagna e si scende nella verdeggiante vallata verso Stans e Buochs per poi osservare nuovamente il lago dall’altopiano di Emmetten. Nuova discesa al lago e questa volta lungo la vecchia strada trasformata in ciclabile rientrare a Fluelen. Le osservazioni e i punti panoramici degni di nota sono infiniti, ma sono certo che a questo punto, rimarranno impressi nella mente per un lungo tempo. Descrizione itinerario Da Fluelen, seguendo il corso del fiume canalizzato, si và al paese di Seedorf, lo si attraversa e puntando verso l’evidente gola della montagna si inizia la lunga e impegnativa salita verso la Ditschital. Molto impegnativa e dura la salita in alta valle, pochi per non dire assenti i tratti di leggera pendenza. Parte iniziale tutta su asfalto e tratto centrale in alta valle su largo sterrato fino alla Malga Distieren m. 1526. Da qui, bike in spalla fino al Colle Laucheren 1820. (attenzione! all’inizio nel prato i segnali sono poco evidenti). Superato questo tratto ancora più impegnativo e faticoso, lungo un largo crinale più agevole ci si avvicina al passo, attraversando poi un ghiaione si accede al Surenenpass. Arrivati al passo, la parte più dura e impegnativa di questo giro finalmente la si lascia alle spalle. Dal Surenenpass, guardando sul versante opposto, il paesaggio cambia completamente aspetto, tutto appare più maestoso, semplice, rilassante e con un’ampia scenografia di alte montagne e ghiacciai. Ora ci attende una lunga discesa verso Engelberg, circondati da una catena montuosa, dominata dal Blachenstok m.2930, che appoggia le sue basi rocciose su verdeggianti e lisci scivoli prativi. Lungo questo tratto, la discesa a valle, in sella alla bike, è veramente divertente e sopratutto senza pericoli di rilievo. Si scende lungo la Surenenval con buone possibilità per una sosta ristoratrice, essendo la vallata, punteggiata da piccoli ma suggestivi ristori. (attenzione! alla quota 1631, seguire le indicazioni Engelbrg, scendendo un breve tratto bici alla mano). Si arriva così, dopo una lunga discesa in uno dei centri turistico più famosi della svizzera a Engelberg. Abbiamo a questo punto completato solo una parte di questo ampio giro. Ora si deve scende ancora più giù, verso Stans e Buochs, per poi ritrovarci nuovamente quasi a livello del lago. In uscita da Engelberg, con una breve deviazione in corrispondenza di un bacino d’acqua, si imbocca un largo sentiero sterrato che corre parallelamente al fianco del torrente che poi in fondo valle si trasforma in un più placido corso d’acqua, e seguendolo fedelmente sempre lungo sterrati e stradine in aperta campagna, ci conduce verso Stans, passando da Grafenord – Wolfenschiessen – Buren per poi arrivati a Waltersberg piegare alla destra e continuare al fianco dell’autostrada per un lungo tratto.(attenzione! ad un certo punto la stradina termina improvvisamente dando l’impressione di aver sbagliato percorso, seguire ora per un breve tratto un sentiero nel prato che poi riporta a ricollegarsi al tracciato successivo. Giunti sopra le abitazioni di Bechenried, si riprende a salire verso Stafel, lungo una serie di tornanti, per poi abbandonare questa salita e procedere più facilmente con un lungo traverso panoramico sul lago, verso Emmetten e di seguito verso Oberdorf. Si aggira il centro abitato e si và ad imboccare un largo sentiero sterrato nel mezzo di un bellissimo bosco, lo si attraversa in parte per poi iniziare l’ultima parte di questo infinito giro. Siamo sopra al lago nuovamente e questa volta però in direzione rientro. Anche in questo caso, nella fase discendente, improvvisamente la strada termina alle case di Hoster e ci si infila in uno stretto sentiero che in breve si trasforma in un ripido sentiero scalinato. Ancora una volta, bici alla mano fino al lago in località Bauen. Non siamo però ancora alla fine del giro, restano 11 Km. da pedalare lungo la sponda del lago, un sinuoso ma splendido sterrato che in parte si snoda lungo la vecchia strada ora abbandonata e sostituita da una più veloce e scorrevole. Attraversando anche una serie di gallerie che consentivano il passaggio nei punti dove la montagna scende a picco nel lago, il rientro è molto facilitato e scorrevolissimo. Giunti nuovamente nei pressi di Seedorf, infilandosi lungo la riva del lago in sinuosi passaggi si conclude questo strabiliante giro nuovamente al punto di partenza. Questa descrizione è sommaria e con ampie lacune, tanto e troppo ci sarebbe da descrivere e raccontare, di certo è stata una sfida con me stesso, per conoscerne i miei limiti, ma soprattutto per soddisfare un desiderio e provare quelle sensazioni che solo affrontando simili tracciati si possono incamerare nell’animo e aggiungere nuova linfa vitale per proseguire e continuare fino a quando sarà possibile, vivere questi indimenticabili e irripetibili attimi di vita.
- Immagini :
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(SO) S.ta Caterina Valfurva – Passo Zebrù
01 Feb 2011
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Lombardia
- Data: 04/08/2010
- Lunghezza: Km. 25,00
- Tempo percorrenza: Da 6 a 8 ore
- Dislivello: + 1350 mt. circa
- Difficoltà tecnica: media
- Impegno fisico necessario: Medio Alto
- Cartografia: Kompass. n. 72
- Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: S.ta Caterina Valfurva
- Accesso: Como – Lecco – Sondrio – Tirano – Bormio – S.Caterina Valfurva
- Descrizione: Da S. Caterina Valfurva m. 1737, si imbocca la strada asfaltata che conduce ai ghiacciai dei Forni e all’omonimo rifugio m. 2176. (Tutto questo tratto asfaltato è accessibile con gli automezzi fino al rifugio). Salita abbastanza dura e impegnativa, anche per il fatto che la si affronta sempre senza un preriscaldamento e conseguentemente appare anche più tosta di quanto sembra. Giunti al rifugio dei Forni, inizia il tratto sterrato, si seguono inizialmente le indicazioni per il Rifugio Branca, che consente di alzarsi progressivamente con maggior semplicità lungo uno sterrato più agevole e ciclabile. Attenzione lungo la salita! Ad un certo punto, non proseguire verso il Rifugio Branca ma deviare a sinistra, verso la Malga dei Forni m. 2316, superando qualche breve tratto sterrato abbastanza impegnativo. Dalla malga al rifugio Pizzini m. 2706, si segue con logica lo sterrato che in bella evidenza porta direttamente al rifugio senza possibilità di errori di percorso. Dopo una sosta che scaturisce spontanea, dal rifugio, si ritorna indietro fino al ponticello e sulla destra si imbocca il sentiero che molto ben marcato conduce ancora una volta senza altre deviazioni fino al Passo Zebrù m. 3001. Lungo questa salita, al passo, qualche tratto è anche ciclabile, ma in buona parte si deve spingere la bike e a tratti spallarla, ma il tutto, lungo un sentiero largo e senza difficoltà e soprattutto pericoli di rilievo. Una salita impegnativa e faticosa, anche per la quota e il dislivello da superare con una bici al seguito, ma consigliabile in quanto poi la discesa dal passo è veramente bella e divertente. Termina la parte più impegnativa del tracciato, ora non resta che dare inizio a quella più semplice e attesa. (La discesa) Discesa Dal Passo, la discesa alla Pizzini è molto divertente e abbastanza facile, solo un poco di attenzione serve nei brevi tornanti intermedi, poi dopo una lunga sosta al rifugio, in corrispondenza del sentiero di salita al passo, si imbocca questa volta il sentiero discendente che corre in parte parallelo al tracciato di salita per un lungo tratto, ma molto più alto e con splendide panoramiche su tutta la Valle di Cedec e le cime circostanti. Senza più scendere al sottostante rifugio dei Forni, si prosegue sempre lungo uno sterrato molto sinuoso ma mai difficile, in direzione della Baite di Pradaccio. Anche in questo caso, non si scende alle baite sottostanti ma si prosegue lungo il traverso seguendo le indicazioni per Raseit e baite dell’ Ables. Giunti alla prima baita dell’Ables in corrispondenza di una fonte, si prende il sentiero alla sinistra che ora scende nel bosco e riporta versa S. Caterina. Ad un certo punto si troverà ancora un bivio per la discesa in paese, consiglio quello alla sinistra che sempre per sterrato conduce direttamente in centro paese. La discesa dall’Ables a S. Caterina è qualcosa di strabiliante e il divertimento lungo questo tratto è garantito. Note aggiuntive. Non c’è bisogno di sottolineature, tutto il tracciato se si esclude il tratto iniziale fino al Forni è qualcosa di incantevole. Splendide cime e ghiacciai fanno da contorno al nostro passaggio, e la fatica per salire al Passo Zebrù, è ripagata da una discesa brillante. Il rifugio è molto accogliente e per una sosta è quanto di meglio si possa trovare, il traverso, lungo e divertentissimo ti consente andature a proprio piacimento e la discesa finale a S. Caterina dall’Ables è come aggiungere una perla ad una collana già meravigliosa. Tempi approssimativi . Da S. Caterina alla Pizzini ore 2 Dalla Pizzini al Passo Zebrù ore 0,45 Abbigliamento adeguato alle alte quote.
- Immagini:
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(VC) Scopello – Il rif. Meggiana
21 Lug 2010
- Proposto da: Giuseppe
- Località: Piemonte
- Data: 20/06/2010
- Lunghezza: 22,80 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 4 ore
- Dislivello: + 1200 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Aprile-Novembre
- Tipo: All mountain, freeride .
- Località di partenza: Scopello (Valsesia)
- Accesso: Autostrada A26 uscita Romagnano Sesia. Proseguire su SS299 in direzione Borgosesia, Varallo, Scopello .
- Descrizione: Partendo da Scopello percorreremo dapprima circa 4 Km in falsopiano lungo il fiume e poi saliremo – su una strada asfaltata ma con pochissimo traffico – per circa 10 Km sino al rifugio Meggiana. Un breve trattao a ritroso ci porterà poi alla partenza del sentiero 41 che ci riporterà a valle in un magnifico bosco. Il sentiero è di media difficoltà ed è divertenteissimo vuoi per l’ elevato numero di tornanti presenti vuoi per il magnifico fondo del sottobosco. Sono presenti comunque alcuni tratti con scalette in pietra e pietraie che metteranno a dura prova i Vostri avanbracci .
- Immagini:
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(SO) Mazzo di Valtellina – Il passo del Mortirolo
21 Lug 2010
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Lombardia
- Data: 28/05/2010
- Lunghezza: 21,60 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 7 ore
- Dislivello: + 1308 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Kompass. n. 94
- Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
- Tipo: XC con tratti in asfalto
- Località di partenza: Mazzo di Valtellina (SO)
- Accesso: Como – Lecco – Superstrada per Colico – Strada per la Valtellina – Sondrio – Tirano – usciti da Tirano – sosta a Mazzo di Valtellina punto di partenza per il Passo del Mortirolo.
- Descrizione: Da Mazzo di Valtellina, si transita nel centro paese e poi poche pedalate e immediatamente ci si trova ad affrontare il tratto più impegnativo della salita. Prima 4/5 Km. molto duri e impegnativi, poi la strada presenta dei tratti più pedalabili ma sempre comunque senza dare respiro. Unica possibilità per prendere fiato, allargandosi il più possibile lungo i tornati. ( 33 tornanti ) . Parte finale ( ultimi 3 Km.) molto più pedalabile in prossimità del passo. Nessuna difficoltà di orientamento lungo tutta questa salita, di tutt’altro aspetto e con buon senso di orientamento serve per la discesa lungo le mulattiere. Dal Passo, si scende lungo la strada asfaltata per un brevissimo tratto, poi possibilità evidente di tagliare per un breve tratto il tratto asfaltato e rientrare sulla strada del passo un poco più sotto. Si scende ora per un lungo tratto la strada del passo, passando dal tornante che conduce a Grosso. (Lungo questa strada asfaltata, ci sarebbe la possibilità di prendere la mulattiera che scende a Mazzo di Valtellina, ma non è molto evidente e scarsamente percorsa, meglio evitarla). Proseguendo la discesa, dopo due tornanti, ora è possibile imboccare la mulattiera, che un poco più sotto, rientra sulla strada del passo. Dopo altri 4 tornanti, un poco più giù, nuova deviazione sulla mulattiera, e rientro più sotto sulla strada del passo, e da qui rientrare al paese di Mazzo. Attenzione! La discesa di queste mulattiere, poco frequentate in alcuni tratti, rendono il tracciato in qualche caso poco visibile e in parte poco intuitivo, con il rischio di perdere l’orientamento e sbagliare percorso. Quindi fare molta attenzione e affrontare questo tracciato discendente, certi delle proprie capacità e soprattutto disposti ad affrontare una discesa in parte abbastanza tecnica e difficoltosa.
- Immagini:
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(BG) Vertova – Il M.te Farno / Rif. San Lucio
21 Lug 2010
- Proposto da: Vitto
- Località: Lombardia
- Data: 06/06/2010
- Lunghezza: 38,60 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 7 ore
- Dislivello: + 1200 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
- Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Vertova (BG)
- Accesso: Autostrada A4/E64 uscita Bergamo. Prendere la strada delle Valli e proseguire verso Val Seriana sino a Vertova.
- Descrizione: Bellissimo giro sopra Clusone con la salita al M.te Farno (quasi tutta su asfalto) che viene considerata una delle salite più dure della zona. Arrivati in cima non resterà che scendere verso il rifugio San Lucio per il pranzo (CONSIGLIATISSIMO) e quindi prendere il divertente sentiero di discesa sino a Clusone per poi ritornare sulla ciclabile sino al punto di partenza .
- Immagini:
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Gara completa – Cartosio (AL)
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: (AL) Cartosio
- Data: 02/06/2010
- Lunghezza: 25,40 Km
- Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
- Dislivello: + 1100 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno evitando quando fa caldo !
- Tipo: Superenduro
- Località di partenza: Cartosio (AL)
- Accesso: Autostrada A26 Gravellona Toce – Genova uscita Alessandria Sud. Proseguire per Acqui Terme e quindi seguire le indicazioni Sassello. Raggiungere Cartosio e parcheggiare di fronte alla piscina comunale di Cartosio .
- Descrizione: Trattasi della 6° ed ultima prova del circuito Nord Ovest Superenduro. Il percorso di gara si snoda tra le colline a cavallo tra Appennino e Monferrato, lungo lo spartiacque che separa le valli Erro e Bormida, nel territorio dei comuni di Montechiaro, Spigno e Cartosio; il panorama è caratterizzato dalle grigie macchie dei “calanchi”, acuti solchi ed aeree creste creati dall’erosione, e dal verde dei boschi di roveri e castagni che regalano dei graditissimi tratti in ombra; il fondo è di tipo sedimentario, antiche sabbie compattate che offrono un grip spettacolare dopo le prime sensazioni di cedevolezza. Le prove speciali sono ricavate in larga parte su singletracks creati appositamente e quindi ricchi di cambi di pendenza, curve, dossi. Dopo una breve passeggiata panoramica attorno al paese si affronta il primo ed anche più impegnativo trasferimento. Il “rampone “ da affrontare solo dopo pochi Km di pedalata mette a dura prova la resistenza dei bikers ,ma se preso con la dovuta cautela oppure a piedi (in un tempo totale di 7 minuti si percorre) porterà l’intera carovana Superenduro alla partenza della prima prova speciale PS 1 “Gli Arbi’” (5,2 km, dislivello negativo 280m) Dalla cima del cucuzzolo ci si butta verso il fitto di un boschetto, la traccia è stretta e contorta, qualche contropendenza, una bella compressione: non si pedala un granchè ma si fanno cento curve, qui è molto importante avere ritmo ed agilità; usciti dal bosco si percorre qualche metro di strada più larga per poi gettarsi nel pump track del “torrione” molte gobbe e vallette si alternano a tratti più rocciosi per il nostro divertimento totale; un tornante sottostante il torrione segna la fine di questo tratto e l’inizio della parte finale veloce pedalata, con alcuni guadi. Terminata la PS 1 si risale su strada sterrata quasi interamente in ombra (percorso utilizzato anche dalla categoria Promosport) per raggiungere la zona di partenza della PS 2 .Qui sarà allestito un primo rifornimento Idrico. PS 2 “Il Cane Morto” (1,8 km, dislivello negativo 245 m) E’ il tratto di percorso più caratteristico, interamente su di una cresta di tufo, l’inizio è abbastanza veloce, larghi tornantini senza parapetto immettono su un primo tratto in leggera salita, se l’inerzia è sufficiente, non si deve pedalare per giungere ad un tratto in bosco un po’ sconnesso, a seguire un tratto diritto da fare mollando il più possibile per cercare di arrivare in cima alla rampa successiva senza dover mettere il piede a terra; a questo punto siete su di una specie di terrazzino sospeso nel vuoto, il tracciato è quella sottile striscia che picchia verso il basso sulla cresta, anche qui è meglio usare il freno con parsimonia ed aspettarsi un bel fondo corsa nella compressione. A questo punto il sentiero diventa un po’ più rilassante, ma molto veloce: un tratto quasi dritto lancia verso il muro finale, una specie di labirinto tracciato su una cresta molto ripida con tantissime curve e non troppa tenuta. Il secondo trasferimento si snoda nel greto di un torrente dove i guadi si ripetono innumerevoli volte. Raggiunta una borgata si prosegue su fondo asfaltato per un paio di km e finalmente si raggiunge il Rifornimento . Da qui pedalando ancora per qualche centinaio di metri si raggiunge la cresta da dove avranno inizio sia la 3 P.S. che la 4 P.S. PS 3 “La Panoramica” (2,7 km, dislivello negativo 195 m) Pur mantenendo la sua caratteristica di dislivello negativo, la 3°PS è quella che piace di più ai pedalatori: sempre su cresta, presenta diversi tratti pianeggianti o in leggera salita, da non prendere “ a fuoco” per non piantarsi; il finale è ambientato in una specie di savana dalla bassa vegetazione senza troppi patemi. Terzo trasferimento,il più corto e l’unico in asfalto . Si risale per circa 1.5Km per poi ritrovare il tracciato già percorso per il 2° trasferimento. Si transita nuovamente dal Ristoro e si raggiunge la partenza 4 P.S. PS 4 “La Speciale” (3,9 km, dislivello negativo 275 m) Da decenni è sfruttata dagli enduristi locali e da qui il nome, è la sagra della velocità, con sponde così alte che è impossibile uscire, quando sei dentro ti senti una biglia da spiaggia, il rischio (?) è di perdersi giocare con le sponde invece di pensare a fare il tempo, alla fine del tufo si entra nel bosco: ambiente nuovo e diverso, tornantini, brevi passaggi in salita; ad un certo punto una pietraia ripida lancia nel tratto finale del rio Cruera, da pedalare velocemente, il finale è mitico: guado del torrente Erro e fine PS. Un chilometro di stradone e si è in piscina!!
- Immagini:
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Promo Sport – Cartosio (AL)
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: (AL) Cartosio
- Data: 02/06/2010
- Lunghezza: 15,80 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
- Dislivello: + 550 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno evitando quando fa caldo !
- Tipo: Superenduro Promo Sport
- Località di partenza: Cartosio (AL)
- Accesso: Autostrada A26 Gravellona Toce – Genova uscita Alessandria Sud. Proseguire per Acqui Terme e quindi seguire le indicazioni Sassello. Raggiungere Cartosio e parcheggiare di fronte alla piscina comunale di Cartosio .
- Descrizione: Trattasi della 6° ed ultima prova del circuito Nord Ovest Superenduro. La partenza avverrà dalla piazza del paese con direzione di marcia verso la località Malvicino . Dopo circa 2 Km di strada asfaltata si inizia la salita che porta all’abitato di Malvicino e subito si devia a destra. Si sale per qualche centinaio di metri su fondo ghiaioso e poi deviando nuovamente a destra si raggiunge il rio “ Cruera “ dove una strada sterrata cosparsa di piacevoli guadi e tanta ombra porterà i nostri concorrenti in quota . Raggiunto l’incrocio con la strada provinciale si devia a sinistra e dopo circa 1 km si raggiunge il Ristoro. A quel punto il percorso segnalato ci condurrà alla vicina partenza della 1 PS e 2 PS. PS 1 “La Panoramica” (2,7 km, dislivello negativo 195 m) Pur mantenendo la sua caratteristica di dislivello negativo, la 1°PS è quella che piace di più ai pedalatori: sempre su cresta, presenta diversi tratti pianeggianti o in leggera salita, da non prendere “ a fuoco” per non piantarsi; il finale è ambientato in una specie di savana dalla bassa vegetazione senza troppi patemi. Secondo trasferimento,il più corto e l’unico in asfalto . Si risale per circa 1.5Km per poi ritrovare il tracciato già percorso per il 2° trasferimento. Si transita nuovamente dal Ristoro e si raggiunge la partenza 2 P.S. PS 2 “La Speciale” (3,9 km, dislivello negativo 275 m) Da decenni è sfruttata dagli enduristi locali e da qui il nome, è la sagra della velocità, con sponde così alte che è impossibile uscire, quando sei dentro ti senti una biglia da spiaggia, il rischio (?) è di perdersi giocare con le sponde invece di pensare a fare il tempo, alla fine del tufo si entra nel bosco: ambiente nuovo e diverso, tornantini, brevi passaggi in salita; ad un certo punto una pietraia ripida lancia nel tratto finale del rio Cruera, da pedalare velocemente, il finale è mitico: guado del torrente Erro e fine PS. Un chilometro di stradone e si è in piscina!!
- Immagini:
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Promo Sport – Ala di Stura (TO)
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: (TO) Ala di Stura
- Data: 22/05/2010
- Lunghezza: 14,90 Km
- Tempo percorrenza: Da 1 a 2 ore
- Dislivello: + 700 mt. (450 in seggiovia)
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Basso
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Aprile-Ottobre
- Tipo: Superenduro Promo Sport
- Località di partenza: Ala di Stura (TO)
- Accesso: Tangenziale Nord di Torino A5 uscire per Venaria Reale e proseguire su SP1 in direzione valli di Lanzo . UNa volta raggiunta Lanzo Torinese proseguire verso Pescinetto, Ceres e quindi Ala di Stura .
- Descrizione: Trattasi della gara Sprint di Ala di Stura del circuito Superenduro PromoSport 2010. Il primo trasferimento su strada bianca risale per circa 4 Km e 250 mt. di dislivello verso PS1 che è la prova più facile e divertente del percorso. Arrivati in fondo a PS1 non resterà che risalire in seggiovia verso PS2 che risulta anch’ essa divertente ma con qualche tratto più impegnativo.
- Immagini:
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Promo Sport – Molini di Triora (IM)
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: (IM) Molini di Triora
- Data: 09/05/2010
- Lunghezza: 8,200 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 ore a 3 ore
- Dislivello: + 480 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Aprile-Novembre
- Tipo: Superenduro Promo Sport
- Località di partenza: Molini di Triora (IM)
- Accesso: Autostrada A10/E80 uscita Arma di Taggia. Continuare su SP548 in direzione Triora sino a Molini di Triora. Parcheggiare al parcheggio del campo sportivo .
- Descrizione: Trattasi dell quarta gara Superenduro Promo Sport – Circuito Nord Ovest della stagione 2010. Il percorso è caratterizzato da 1 salita di circa 480 mt. di dislivello e da 1 prova speciale cronometrata . La prova speciale è varia e divertente e Vi assicuriamo che nonostante il chilometraggio ridotto avrete di cui divertirVi .
- Immagini:
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Promo Sport – Priero (CN)
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: (CN) Priero
- Data: 22/04/2010
- Lunghezza: 16,00 Km
- Tempo percorrenza: Da 1 ora e 1/2 a 2 ore e 1/2
- Dislivello: + 600 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno
- Tipo: Superenduro Promo Sport
- Località di partenza: Priero (CN)
- Accesso: Autostrada A6 Torino/Savona uscita Ceva. All’ uscita svoltare a SXe poi alla 1° rotatoria a DX e proseguire sino a raggiungere Priero.
- Descrizione: Trattasi della gara Sprint di Priero del circuito Superenduro Promo Sport 2010 . Il primo trasferimento su asfalto di Km 5,900 per circa 300 mt. di dislivello ci porterà alla PS1. Il traccito della PS1 è molto divertente e tortuoso con alcuni passaggi artificiali su passerelle ma sempre alla portata di chiunque abbia un minimo di esperienza fuoristradistica. Una volta rientrati al punto di partenza si risalirà verso PS3 che altro non è che il percorso di PS1 con qualche lieve variante. Arrivati in fondo a PS3 non resterà che ritornare all’ arrivo .
- Immagini:
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Promo Sport – Sestri Levante (GE)
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: (GE) Sestri Levante – PRO
- Data: 03/04/2010
- Lunghezza: 13,50 Km
- Tempo percorrenza: Da 1 ora e 1/2 a 2 ore e 1/2
- Dislivello: + 542 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno
- Tipo: Superenduro Promo Sport
- Località di partenza: Sestri levante
- Accesso: Autostrada E62 / A7 uscita Sestri levante. Raggiungere il parcheggio dell’ ospedale da dove parte il percorso GPS .
- Descrizione: Trattasi della gara Superenduro Promo Sport di Sestri Levante. Il tracciato prevede una salita di Km 7,200.- pedalabile su asfalto poco trafficato e quindi una salita su strada sterrata più ripida sino alla partenza della PS1 . Da qui su un single track detto dei Cani percorreremo 1,60 Km di PS1 su un sentiero fitto di vegetazione, in bosco tipico mediterraneo. Con fondo in terreno poco compatto, di media pendenza, non troppo veloce ne molto impegnativo ma molto molto divertente e raggiungeremo il breve trasferimento di circa 1 Km a PS2. Bellissimo il classico singletrack roccioso di PS2 denominato S. Anna : 2,200.- Km di pura adrenalina in picchiata verso l’ arrivo di Sestri Levante . Un semplice trasferimento su asfalto ci riporterà al punto di partenza. Attenzione : in questa traccia il punto di partenza è stato fissato al parcheggio dell’ ospedale di Sestri Levante e non sul lungomare da dove partirà effetivamente la gara .
- Immagini:
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Gara completa – San Bartolomeo al mare (IM)
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: (IM) San Bartolomeo al mare
- Data: 21/02/2010
- Lunghezza: 43,20 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
- Dislivello: + 1150 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno
- Tipo: Superenduro
- Località di partenza: San Bartolomeo al mare
- Accesso: Autostrada A10 uscita San Bartolomeo al Mare
- Descrizione: Trattasi dell prima gara Superenduro della stagione 2010. Il percorso è caratterizzato da 3 salite per un totale di 1150 mt. di dislivello e da 3 prove speciali cronometrate . PS1 e PS2 sono le 2 prove speciali sicuramente più tecniche ed impegnative mentre PS3 è la stessa prova speciale riservata anche alla categoria Promo Sport molto bella e divertente .
- Immagini:
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Gara completa – Pogno (NO)
21 Lug 2010
- Proposto da: Pro-M
- Località: (NO) Pogno
- Data: 14/03/2010
- Lunghezza: 38,83 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
- Dislivello: + 1513 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio Alto
- Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: Superenduro
- Località di partenza: Pogno (NO)
- Accesso: Autostrada A26 dei laghi indirezione Gravellona Toce. Uscita Arona e proseguire in direzione Borgomanero su SR 142. Prendere SP 167 in direzione Gozzano e quindi SP 45 sino a Pogno.
- Descrizione: Trattasi della gara Superenduro di Pogno. Il tracciato prevede 3 salite per un totale di circa 30 Km con 1513 mt. di dislivello . Nonostante i numeri importanti le salite a PS 1/3 sono dolci e mai impegnative mentre la salita a PS 2 pur essendo più breve ha alcuni tratti con pendenze che arrivano al 22%. PS 1/3 si svolge su un single track divertentessimo che ci riporterà a Pogno lungo il tracciato della PS di Km 2,800.- La PS 2 invece è leggermente più tecnica ed impegnativa senza mai presentare tratti troppo difficoltosi e si svolge su un single track di Km 2,500.- che ci porterà a Valduggia da dove risaliremo, con il trasferimento più impegnativo sino alla partenza della PS 3. Vi consigliamo questa gara / traccia perchè veramente divertentissima e con un fondo sabbioso di sottobosco che drenando moltissimo permette di divertirsi in ogni condizione meteo . In una parola : ENTUSIASMANTE !
- Immagini:
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