(BO) Castelluccio – M.te Cavallo

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 10/09/2005
  • Lunghezza: 26,10 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3,30 a 4 ore
  • Dislivello: + 1140 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio / Alto
  • Cartografia: Carte CAI dei sentieri
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: XC – FR
  • Località di partenza: Parcheggio all’ingresso di Castelluccio
  • Accesso: Da Bologna prendere la SS 64 Porrettana verso Porretta. Arrivati a Silla uscire dalla superstrada e procedere in direzione di Porretta. Appena arrivati al centro abitato di porretta prendere una strada a DX in direzione Castelluccio (ca 6Km). Arrivati a Castelluccio, dopo le prime case sulla DX trovare un parcheggio che può ospitare alcune vetture.
  • Descrizione: Dal parcheggio di Castelluccio si procede per asfalto (direzione sud opposta a quella da cui si è arrivati). Al primo bivio si prende a SX (direzione Monte Cavallo). La strada procede in salita e dopo un primo tratto in asfalto diventa una carrareccia bianca. La salita nella prima parte è molto graduale, solo verso M. Cavallo diventa più ripida. Al termine del tratto in salita si trova un ampio spiazzo adibito a parcheggio; sulla DX c’è un sentiero (con sbarra) con indicazione “Per sorgente Finocchiara”. Proseguire diritti per fare tappa al rifugio di Monte Cavallo, poi tornare a questo punto e prendere il sentiero per la finocchiara . La salita qui si fa pesante e tecnica; all’incrocio a T prendere a SX (a DX si va per la finocchiara). Dopo alcuni tratti di sdali/scendi, riprende la salita che passa per Pian dello Stellaio e poi per il Rombicciaio. Qui una prima discesa ma subito dopo la salita fino al Passo della Donna Morta (con omonimo rifugio appena ristrutturato). E adesso comincia un abella discesa in alcuni punti molto tecnica e impegnativa. Arrivati a Monteacuto una visita alla chiesa del 1700 (che tra l’altro consente di fare un anello nel paesello, passando per una bella scalinata. Quindi si prende il sentiero a DX in direzione Mulino Squaglia. Arrivati al mulino riprende la salita fino alla strada bianca , da qui tratti piani e in lieve discesa vi riportano al parcheggio di Catelluccio.
  • Immagini:
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(BO) Casalecchio di Reno – Biagi – Il giro dei Kic

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 02/10/2005
  • Lunghezza: 24,30 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3 a 3,30 ore
  • Dislivello: + 560 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Carte CTR
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC, FR e tratti in asfalto .
  • Località di partenza: Parcheggio “Biagi” , alla rotonda di Casalecchio (incrocio via Porrettana con Bazzanese e raccordo per la tangenziale).
  • Accesso: Da Bologna prendere la Porrettana in direzione Casalecchio o la tangenziale (uscita Casalecchio/Porrettana). Arrivati alla rotonda che intercetta la Porrettana, la Bazzanese e il raccordo per la tangenziale, prendere la Porrettana direzione Porretta e dopo pochi metri sulla SX entrare nel parcheggio (libero e ampio).
  • Descrizione: E’ un giro classico del Kicece anche perché diversi tratti nella boscaglia sono stati ripuliti da razze e tronchi da alcuni bikers del gruppo. Dal parcheggio “Biagi” si volta a SX e si segue la Porrettana (direzione Sasso Marconi) per 1,6 km e quindi si prende la strada sulla SX prima asfaltata poi in terra. Si prosegue per la salita e al primo bivio si prende a DX fino alla strada asfaltata. Voltare a SX per via Monte Capra, e proseguire in salita fino Monte Capra. In questo tratto fate attenzione alla traccia GPS che vi condurrà per una divertente gimkana free ride parallela alla strada asfaltata. All’incrocio con Via Tingano, prendere a DX. Dopo alcune centinaia di metri prendere una strada in terra sulla DX (in salita). Passato il guppo di case la strada curva verso SX e arrivati in prossimità di un piccolo colle prendere il sentiero sulla SX. (seguire la traccia GPS). Usciti dalla boscaglia a metà del pratone in discesa c’è una variante sulla SX (poco visibile) . Tornati sul un altro pratone in discesa prendere a DX e mantendo la SX risalire per un sentiero che diventa un single track a causa di una frana. Dopo qualche su e giù per i prati si arriva a via Tignano; prendere a SX e risalire . All’asfalto proseguire diritti (in salita) fino a ri-incontrare la strada in terza questa volta a SX. Passare il gruppo di case e in prossimità della curva a SX prendere un single track sulla DX (un piccolo cartello indica il nome dato al piccolo tratto di free ride; San Giovese). Arrivati al sentiro prendere a SX e poi tenere la SX fino al rio a valle. Qui risalire il versante (bici a mano) fino alla carrareccia . Prendere a SX e tenerla poi a DX su per il prato. Arrivati alla carrareccia prendere a SX e da qui in breve arrivate a Calderino. Passare dall’altra parte e prendere il sentiero che costeggia il fiume fino a Zola. Da qui per asfalto fino al parcheggio Biagi
  • Immagini:
    {gallery}medio-205{/gallery}

La via degli Dei – 1° tappa

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 03/06/2005
  • Lunghezza: 53,50 Km
  • Tempo percorrenza: Da 7 a 8 ore
  • Dislivello: + 2440 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
  • Cartografia: Carte Cai dei sentieri e cartina allegata alla pubblicazione ; La via degli dei , Tamari ed.
  • Periodo consigliato: Nei periodi asciutti.
  • Tipo: XC, single traks e asfalto .
  • Località di partenza: Stazione Firenze Rifedi (in alternativa Stazione Firenze Centrale)
  • Accesso: Arrivare in treno alla stazione di Fi Rifedi o Fi Centrale. La prima da modo di evitare il traffico di Fi, ha una vista più panoramica fino a Fiesole, ma ha anche qualche sali e scendi /fino a Fiesole) che a fine giornata si fanno sentire
  • Descrizione: Il tracciato segue qullo descritto dall’opuscolo “La Via degli Dei” Tamari ed. ma viene percorso in senso contrario. Da segnalare che in questa direzione i tratti in salita sono decisamente più pesanti. Si rimanda all’opuscolo la descrizione di dettaglio, di seguito i punti principali incontrati nel prercorso.Fi-Fiesole discreta salita ma tutta su asfalto, Fiesole M. Fanna ancora salita in asfalto ) l’ultimo tratto in sterrato. M.Fanna – Poggio Il Pratone sempre salita, con tratti tecnici su terra. Da Poggio Pratone a Alberaccio bellissima discesa nel bosco, alcuni tratti tecnici. Ad Alberaccio prendere a SX e dopo pochi mt a DX un sentiero nel campo. Arrivati sull’asfalto, attraversare la strada e perndere un sentiero in salita fino a M Senario (sentiero, strada campestre, sterrato e asfalto) . Arrivati alla Via Crucis di M. Senario c’è una variante più impegnativa (salita) o si può seguire la strada principale sterrata. M. Senario – Badia Buon Sollazzo bella discesa tecnica in alcuni tratti; attenzione verso la fine a tenere la DX (alcuni segni son ingannevoli, seguite la traccia GPS) . Alla Badia prendere a DX (non a sx come alcuni segnali potrebbero indicare) dopo poco asfalto prendere un sentiero sulla SX. Il sentiero vi porta a S. Piero a Sieve. Da qui una lunga salita (si prende poco fuori del paese verso NE a SX) asfalto e sterrato (graduale, ma se fatta sotto il sole è comunque pesante, per cui affrontatela con molta acqua), vi porta verso S. Agata. Da qui lo sterrato diventa sentiero e si inasprisce la salita fino a Il Cerro. Quindi il tratto fino a M. Alto molto pesante con tratti a spinta. Da qui un sentiero con vari saliscendi vi porta al Passo dell’Osteria Bruciata. E qui comincia il tratto fianle (quasi tutto con bici in spalla, per cui se non siete in forma, è sconsigliabile); una salita molto pesante e ripida che vi porta al Poggiolino e quindi a M Gazzaro. Poi il tracciato migliora e con ancora qualche sali scendi arriverete al Passo della Futa (mai tanto agoniato).
  • Immagini:
    {gallery}medio-200{/gallery}

La via degli Dei – 2° tappa

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 10/07/2005
  • Lunghezza: 65,20 Km
  • Tempo percorrenza: Da 7 a 8 ore
  • Dislivello: + 1430 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
  • Cartografia: Carte Cai dei sentieri e cartina allegata alla pubblicazione ; La via degli dei , Tamari ed.
  • Periodo consigliato: Nei periodi asciutti.
  • Tipo: XC, single traks e asfalto .
  • Località di partenza: Passo della Futa (vedi: La Via degli Dei 1° Tappa : Firenze Rifedi – Passo Futa )
  • Accesso: Se il percorso è fatto in due gg successivi, l’accesso è per la 1° tappa; in caso contrario prendere la Autostrada A1 Bo _ Fi e uscire a Roncobilaccio. Da qui seguire le indicazioni per il passo della Futa SP 8 e poi a DX per SP 59 (ca. 8 km dal casello).
  • Descrizione: Il tracciato segue quello descritto dall’opuscolo “La Via degli Dei” Tamari ed. ma viene percorso in senso contrario. Si rimanda all’opuscolo la descrizione di dettaglio, di seguito i punti principali incontrati nel prercorso.Da passo della Futa prendere a SX la SP 59 (direzione A1) e dopo pochi metri prendere il sentiero sulla DX (segnavia Cai 019 o VDD o due palline gialle). Il sentiero procede in salita in alcuni tratti si deve spingere la bici a mano; il sentiero è ben segnato. In diversi punti sono segnati i resti di lastricati romani. In prossimità del poggiaccio ci sono 2 alternative (segnate nel tracciato GPS); a Dx il percorso più semplice e corto a DX quello più pesante e lungo; dopo poco comunque si ricongiungono al Poggiaccio. Da qui il sentiero procede ancora per un po’ in salita fino alle Banditaccie e poi inizia la discesa fino all’incorcio Passeggere. Attenzione in questo tratto a seguire i segnavia CAI 019, in quanto poco dopo il lago sulla SX dei segnavia strisce gialle potrebbero essere scambiati per “i 2 pallini gialli”. La salita (lieve) riprende e in breve si arriva alla piana degli Ossi ; attenzione quando arrivate al Casone a prendere a DX (segnato) e in breve arriverete alla Faggeta. Ancora un po’ di salita fino alle pendici di M. Bastione e quindi un altro tratto in discesa. Si risale fino a M. Cucchi e poi una linga discesa a tratti anche impegnativa fino a Madonna dei Fornelli. Si risale nuovamente fino a M. del Galletto (dove si possono vedere 10 giganteschi generatori eolici monopala) e poi un breve discesa fino a M. Venere. Passato “le Croci” si segue sempre il segnavia CAI per Monzuno. Nel centro di Monzuno si prende una strada sulla DX (segnata) e poi a SX. Da qui si procede per un tratto su asfalto (cè una possibile variante sulla DX segnata CAI, ma è abbastanza dura; salita con bici a mano, la discesa non è male). La variante rientra sull’asfalto qualche centinaia di metri più a valle . Passata cà del Cucco al bivio prendere a DX in salita e dopo poco un sentiero a SX. Rientrati sull’asfalto si prende a SX per Brento; superato il paese si prende una strada in salita a SX (segnata) . Si passa sotto M. Adone e in breve ci si immette nel percorso di Cai 112 (M.Mario). Arriviati ai Prati di Mugnano si prende un single track (abbastanza invaso dalla vegetazione) e si arriva sulla SP delle Ganzole. Sull’asfalto si volta a DX e dopo poco a SX ; si passa un ponte di corde e si arriva a Castel de’ Rossi. Da qui si segue il sentiero lungo Reno fino a Parco Talon. Arrivati a Casalecchio, per sentieri ciclabili si arriva a Bologna (sui Viali) e si prende a DX fino ai Giardini Margherita. Siete arrivati.
  • Immagini:
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(MI) Abbiategrasso – Parco del Ticino

21 Lug 2010

  • Proposto da: Lenny
  • Località: Lombardia
  • Data: 02/10/2005
  • Lunghezza: 40,70 km
  • Tempo percorrenza: Da 2,30 a 3 ore
  • Dislivello: + 150 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Parco del Ticino
  • Periodo consigliato: Primavera e autunno
  • Tipo: XC con tratti in asfalto .
  • Località di partenza: Abbaitegrasso (MI)
  • Accesso: Si arriva ad Abbiategrasso centro; una volta arrivati si puo parcheggiare in prossimità del Wp di partenza; il Wp d’arrivo è in un posto diverso ma con il GPS si puo ritornare alla partenza.
  • Descrizione: Il percorso è quasi tutto su sterrato nei boschi del parco del Ticino e i tratti su asfalto costeggiano il naviglio grande, ci sono parecchi tratti di single track divertenti, notevola la presenta di radici e tronchi che con l’umido richiedono attenzionei. Ci sono un apio di ponticelli da attraversare e un po prima della metà del percorso c’è da attraversare un ponte di tubi di cemento con la mtb in spalla.
  • Immagini:
    {gallery}medio-198{/gallery}

(PC) Bobbio – La via dei guadi

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 25/09/2005
  • Lunghezza: 47,40 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5 a 6 ore
  • Dislivello: + 1230 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Carte escursionistica dell’antica via dei guadi (rif. http://www.cartesplora.it/ Roberto giuda Uisp (338 5912043) . Per visite a Museo Etnografico (0523 937705 – 035 363048)
  • Periodo consigliato: Nei periodi asciutti, da Marzo a Settembre
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Parcheggio di fronte al Museo Etnologico di Cassolo di Bobbio .
  • Accesso: Prendere l’autostrada A1 e uscire a Fiorenzuala e prendere la SP38 fino a Carpaneto Piacentino. Da qui prendere la SP 36 fino a Ponte dell’Olio, all’incrocio con la SS 45 prendere a SX verso Bobbio. Pochi km dopo la Frazione di Passo del Pirino, voltare a SX seguendo la direzione Cassolo, prima di entrare in paese prendere la strada a DX in salita e dopo poche centinaia di m sarete arrivati al museo . (il parcheggio è limitato, per cui se vi sono molte auto vanno lasciate nell’ampio parcheggio di Cassolo prima della salita).
  • Descrizione: Il percorso segue la vecchia via dei guadi, che risale la valle costeggiando il fiume Trebbo. Il percorso è un classico cross country con notevoli qualità “panoramiche”. Il percorso completo richiede 2 giornate, e la struttura annessa al museo (borgo del 1600) può essere un valido punto di appoggio per pernottare (previo accordo). La visita al museo etnologio merita veramente; le 13 sale tematiche del museo, un edificio del 1600, sono una perfetta cornice ai numerosi oggetti ivi collacoati.Il giro inizia con una ripida salita che vi porta verso Costa Caminata, passata la chiesa di Scabiazza prendere un sentiero sulla SX e un veloce sterrato vi porta verso il Trabbia. Dopo qualche sali/scendi si arriva a Bobbio. Una veloce visita al centro e alla antica Basilica e poi si prende la salita verso Moglia (prima asfalto poi sterrato). Prima di arrivare a Moglia si prende un sentiero sulla DX (vedere traccia GPS) che vi porta a Brugnello . Dalla chiesa di può ammirare un bellissimo panorama dall’alto del Trebbia con le sue anse in mezzo alle rocce a strapiombo. Poi si prende un sentiero sulla Dx e con un divertente single track si arriva al fiume. Da qui in breve si arriva sull’asfalto a Marsaglia; sulla SS45 si prende a DX e dopo alcuni km si svolta a SX per Confidente. La strada porta proprio all’incorcio dei due fiumi Trebbia e Aveto. Se il livello dell’acqua non è alto si può tentare il guado . Il sentiero continua, ma verrà completato prossimamente. Il rientro a Cassolo e per la vecchia strada (asfaltata ma pochissimo trafficata, che si prende dopo Bobbio appena passato il cimitero sulla SX. (da Marsaglia a Cassolo sono ca. 17 km)
  • Immagini:
    {gallery}medio-199{/gallery}

(BL) Alleghe – Civetta Superbike ’05

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 20/08/2005
  • Lunghezza: 39,00 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5 a 5,30 ore
  • Dislivello: + 1908 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Cartina Kompass o Tabacco con sentieri CAI
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: XC con tratti d’ asfalto .
  • Località di partenza: Alleghe, parcheggio cabinovia per Piani di Pezzè
  • Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno poi SS 203 fino ad Alleghe; prima di entrare nel paese si vede sulla DX il parcheggio della Cabinovia per i Piani di Pezzè .
  • Descrizione: Il tracciato ripercorre quello che sarà la gara Civetta Superbike del 2005 (che quest’anno si terrà il 4/9/05). Il tracciato ha alcune varianti rispetto alla precedente edizione. Da Alleghe prendere la strada verso la Loc. Fontanive / Piani di Pezzè. (in alternativa si può prendere la cabinovia che consente un risparmio di 450 m di dislivello). La traccia GPS parte dalla piazza di Alleghe. Il tracciato va percorso in senso antiorario. Procedere per la strada asfaltata fino a Coi e qui prendere a SX attraversare un prato e poi prendere a DX la mulattiera che vi porta ai Piani di Pezzè; procedere diritti fino alla seggiovia del campo scuola, girarle attorno e scendere per la pista. Lasciare la seggiovia per Col de Baldi sulla SX e prendere il sentiero più a DX che vi porta alla Forcella Alleghe (salita molto dura). Discesa fino a Palafavera per sterrato veloce, quindi risalita (per sentiero in terra/sassi) fino alla Forcella Pecol, passando per la malga Fontanafredda. Una seconda discesa, è un divertente single track che nel tratto finale si allarga, pur restando abbastanza insidioso specie se il terreno è bagnato. Arrivate quindi sulla SS che va verso il passo Staulanza. Prendere a DX e dopo poche decine di metri a SX per la strada che porta al rif. Acquileia; subito dopo a DX per un sentiero che è una breve variante al tratto asfaltato. Lasciare il rif. A SX e poi prendere a DX seguendo la strada in terra che entra nel bosco. Qui seguire la traccia GPS in quanto il sentiero è poco segnato; dopo un guado (dovrebbe esserci un ponte provvisorio con assi) il sentiero arriva a Pescul. Prendere prima a DX e poi a SX verso la stazione della Seggiovia e qui prendere il sentiero in terra che porta al Rif. Fertazza. La salita è tutta pedalabile, ma molto lunga; per i più pigri c’è la possibilità della salita in seggiovia. Dal Rif. Fertazza ancora una ripida salita in sasso (veramente dura a questo punto del giro), poi la discesa verso verso Col de Baldi e l’ultima salita appunto per raggiungere il Col de Baldi. Da qui si scende per la pista blu, attenzione al bivio a Dx arrivati nel tratto piano. Il sentiero singletrack (molto bello) vi porta alla frazione di Fernazza e quindi a Coi . Il rientro ad Alleghe è attraverso i vari sentieri che tagliano la strada asfaltata.
  • Immagini:
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(BL) Passo Giao – Giro del M.te Pore

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Veneto
  • Data: 18/08/2005
  • Lunghezza: 22,80 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4,30 a 5,0 ore
  • Dislivello: + 1030 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Cartina Kompass o Tabacco con sentieri CAI
  • Periodo consigliato: Periodi senza neve .
  • Tipo: XC – FR e tratti in asfalto.
  • Località di partenza: Parcheggio del Rifugio Fedare (2000 m slm e ca. 2,7 Km dal passo) sulla SS del passo Giau lato colle S. Lucia / Selva di Cadore
  • Accesso: Autostrada A27 fino a Belluno poi SS 51 fino a Cortina. Passare Cortina e procedere verso Pocol ; poco dopo prendere la SS per il Passo Giau. In alternativa autostrada A27 fino a Belluno poi SS 51 fino a Longarone e quindi prendere la SS 251 (SS della Valle di Zoldo). Arrivati a Selva di Cadore prendere la SS del Passo Giau fino al incontrare il rifugio Fedare (sulla DX subito dopo un tornante
  • Descrizione: Il tracciato si percorre in senso antiorario e si snoda attorno al Monte Pore (storica roccaforte della prima guerra mondiale). Una buona parte del percorso si svolge sulla Strada della Vena, un sentiero utilizzato in passato dai valligiani impegnati nella estrazione e lavorazione del ferro per Repubblica di Venezia. Lascire il parcheggio in direzione della stazione di partenza della seggiovia per il Monte Averau. La strada procede in salita e gira attorno alla stazione passando sotto i cavi. La salita fino alla prima selletta è ripida ma pedalabile (una vecchia mulattiera militare). Arrivati alla selletta prendere il sentiero sulla DX (Cai 441 direzione Castello di Andraz). Passati alcuni masi il sentiero (segnavia Cai) gira a SX e inizia la discesa. La discesa è un single track tranquillo e divertente, con un bellissimo panorama del ghiacciaio della Marmolada. Nella parte terminale vi sono alcuni tratti più impegnativi; attenzione al bivio prima di arrivare alla SS sulla SX che consente di arrivare sulla SS un po’ più a valle. (Se avete tempo il castello di Andraz, a 10 min, merita una veloce visita). Arrivati sulla SS prendere a SX e dopo un tornante a DX, prendete sulla SX la Strada della Vena (il sentiero è ben segnato). E’ un single track tutto nel bosco (quasi tutto pedalabile) che procede praticamente alla stessa quota per svariati km (veramente bello, in alcuni punti essendo un po’ esposto occorre prestare molta attenzione). In prossimità di Colle S. Lucia il sentiero diventa carreggiabile. Alla frazione di Ru si lascia “la strada della Vena” che continuerebbe verso il passo Staulanza, e si prende sulla SX una ripidissima salita “bianca” che poco dopo diventa un sentiero (in diversi tratti occorre spingere la bici). Prendere la direzione rif. Fedare. Il sentiero nella parte finale si inerpica troppo e quindi è meglio entrare sulla SS del Passo Giau (ca. al tornante 11 indicato da WP). Il tratto fino al Rif. Fedare è su asfalto (ca. 2,2 km) per la SS del passo Giau.
  • Immagini:
    {gallery}medio-194{/gallery}

(SV) Albenga – Zuccarello / Castelbianco

21 Lug 2010

  • Proposto da: Lenny
  • Località: Liguria
  • Data: 22/08/2005
  • Lunghezza: 38,70 Km
  • Tempo percorrenza: Circa 3 ore
  • Dislivello: + 500 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia:
  • Periodo consigliato: Inverno e primavera .
  • Tipo: XC – FR e tratti in asfalto
  • Località di partenza: Campochiesa (SV)
  • Accesso: Autostrada A10/E80 Genova / Ventimiglia uscita Albenga su SP 582. Raggiungere Campochiesa da dove parte il tracciato GPS .
  • Descrizione: Per i prinmi Km fino a Zuccarello il percorso è su asfalto con alcuni strappi in salita. Arrivati a Zuccarello (borgo mediovale da visitare) inizia il percoso sterrato con dure salite su sfondo misto terra e ciotolato. Arrivati in cima percorrrono alcuni Km in quota per poi iniziare la discesa sul versante opposto.
  • Immagini:
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(BZ) Ortisei – Val Gardena

21 Lug 2010

  • Proposto da: Giacomo Gatti
  • Località: Trentino Alto Adige
  • Data: 20/08/2005
  • Lunghezza: Tra gli 8 ed i 20 Km
  • Tempo percorrenza: Non più di 2h per itinerario
  • Dislivello: Compreso tra i 1000 e 800 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Caprile
  • Periodo consigliato: Da fine giugno ai primi di settembre
  • Tipo: FR
  • Località di partenza: Ortisei (BZ)
  • Accesso: Partenza da Ortisei con le cabinovie dell’ Alpe di Siusi o con quella del Seceda a seconda del percorso .
  • Descrizione: Si tratta di 5 percorsi di difficoltà media – Il 1° "ALP.SIUSI (TOSTO)" richiede buone doti di guida ed un mezzo adatto al free-ride – Il 2° "ALP.SIUSI SALTRIA" non richiede particolari abilità risulta però lodevole dal punto di vista paesaggistico -per il 3° "ALPE TO M.PANA" oltre alla cabinovia dell Alpe di Siusi sarà possibile prendere anche la seggiovia Florian, che collega Saltria al rifugio Williams, per evitare la salita al monte Pana. – Il 4° "SECEDA PISTA SCI" difficolta bassa; tracciato molto divertente – Il 5° difficoltà media, qualche tratto un pò tecnico solo nei 200 mt prima del rifugio Firenze e nel tratto dal rifugio Juac fino a Selva .
  • Immagini:
    {gallery}medio-186{/gallery}

(BO) Zola Pedrosa – San Lorenzo 4

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 11/06/2005
  • Lunghezza: 28,40 Km
  • Tempo percorrenza: Da 2,30 a 3 ore
  • Dislivello: + 820 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Carte CTR
  • Periodo consigliato: Tutto l’anno nei periodi asciutti.
  • Tipo: XC, alcuni tratti di FR e asfalto
  • Località di partenza: Parcheggio Hotel Zola, alla rotonda di di Zola Predona (sulla Bazzanese e raccordo l’asse attrezzato per Bologna).
  • Accesso: Da Bologna prendere l’asse attrezzato (che da via Emilia Ponente va in direzione Zola – Crespellano) in direzione Zola Predosa. Uscire all’indicazione Zola Predosa Centro. All’uscita prendere a SX e alla prima rotonda prendere la strada in direzione Calderino. Passato il cavalcavia alla seconda rotonda prendere la terza uscita (direzione Bologna) e poi subito a SX in un ampio parcheggio adiacente all’Hotel Zola.
  • Descrizione: Dal parcheggio prendere la Bazzanese in direzione Zola e prima del ponte sul Lavino prendere a SX il sentiero che costeggia il fiume. Al primo ponte pedonale a SX attraversare il Lavino e procedere a SX attraverso il parco. Usciti da parco prendere una delle strade in salita che portano alla strada comunale della Predosa. Proseguire in salita per detta strada fino ad un incorcio a T; qui perndere a DX (via S.D’Acquisto) in direzione S.Lorenzo in Collina. Passare la chiesa di S.Lorenzo e procedere fino a Ca’ Bianca; qui prendere la strada a DX in salita. Appena passata la bella villa Palazzo Funi, dopo la prima discesa prendere a DX. Procedere i discesa fino a Santa Maria Pradalbino e prima di un serbatoio sulla SX, prendere il sentiero a DX. Al primo bivio a DX e poi tenendovi sulla DX arriverete sulla collina dei 2 cipressi (è facile capire perché sono stati chiamati “Stanlio e Olio”). Il sentiero procede in discesa a formare una C rovesciata per cavedagne, per poi riunirsi alla strada sterrata principale; si continua in discesa fino all’asfalto. Qui si prende un sentiero nel boschetto (DX) e di spunta su uno sterrato che ritorna in quota. Arrivati a S. Martino in Casola, prendere a DX continuare in salita e al primo incrocio a DX (via S. Martino) salitìre ancora fino a rincontrare La Fornace e qui prendere a DX. Ripercorrere il tratto precedente e poco dopo Palazzo Funi prendere un sentiero a SX (con catena). Da qui si fale in mezzo al bosco fino a Monte Avezzano (alle antenne) e si ridiscende per un veloce free ride, “aperto” da quelli del Kicece. Una veloce discesa vi riporta a valle sulla strada Mongardino-Montemaggiore; prendere a SX e prima di Ponte Rivabella prendere lo sterrato a SX e passata Canova, seguire il sentiero lungo il Lavino fino a Zola e da qui la parcheggio.
  • Immagini:
    {gallery}medio-183{/gallery}

(BO) Castel del Rio

21 Lug 2010

  • Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
  • Località: Emilia Romagna
  • Data: 18/06/2005
  • Lunghezza: 30,90 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3,30 a 4 ore
  • Dislivello: + 1070 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio / Alto
  • Cartografia: Carte CTR
  • Periodo consigliato: Tutto l’anno nei periodi asciutti.
  • Tipo: XC, alcuni tratti di FR e asfalto
  • Località di partenza: Parcheggio vicino all’Osteria degli Ambrogini (via Roncassaglia) a Castel del Rio.
  • Accesso: Prendere l’autostrada A14 ed uscire a Imola, attraversare la città dirigendosi verso sud e prendere la SS 610 (via Montanara). Arrivati a Castel del Rio (ca. 30 km dall’uscita dell’autostrada) prendere sulla DX viale 12 giugno e quindi a DX Via Aldo Moro, in fondo alla strada girare a DX e siete arrivati.
  • Descrizione: Dal parcheggio scendere verso il cento del paese e tornare su via Montanara in direzione sud. Percorsi poche centinaia di metri prendere a DX per via Peschiere e inizia la salita. Questo primo tratto vi porterà ad una quota di 740 m slm. La strada dopo poco diventa una carrareccia; al primo bivio prendere a SX per via della Casaccia. All’incorcio con Via Montefune prendere a SX. La salita è in buona parte nel bosco all ombra; sulla DX potete scorgere i ruderi del castello degli Alidosi. Passata Morara proseguire per monte Fune. Arrivati a Monte Pratolungo inizia la prima bella discesa free ride. Arrivati sulla strada bianca prendere a SX risalire la strada fino a incrociare il sentiero Cai 729 sulla DX; seguirlo nel bosco. Dopo poco inizia la seconda discesa free ride; questa è molto impegnativa nel primo tratto per la roccia arenaria molto sconnessa e per gli alti gradoni . Nel tratto finale diventa una mulattiera ripida con ciotoli fissi che mette a dura prova braccia , freni e sospensioni. Arrivati a Camaggiore prendere a SX la strada statale Montanara Imolese che in 12 Km vi riporta su asfalto al parcheggio di Castel del Rio (e non pensate che sia tutta discesa !).
  • Immagini:
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(VA) Induno Olona – Piambello

21 Lug 2010

  • Proposto da: Marco Parmigiani
  • Località: Lombardia
  • Data: 19/08/2005
  • Lunghezza: 38,70 Km
  • Tempo percorrenza: Circa 3 ore e 30 mimuti
  • Dislivello: + 1100 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Carta Naz. Svizzera F. 296 Chiasso e F. 286 Malcantone (1:50.000)
  • Periodo consigliato: Da primavera a tardo autunno
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Induno Olona
  • Accesso: Da Varese lungo la SS 233 della Valganna deviando a destra per Induno Olona; lasciare l’auto in una delle aree a parcheggio consentito nel centro abitato.
  • Descrizione: Lungo itinerario che non presenta difficoltà tecniche particolari, ma si caratterizza per il notevole sviluppo, il consistente dislivello complessivo e l’elevata percentuale off road del tracciato. La quota massima raggiunta è quella di 1129 m sulla cima del M. Piambello, uno dei principali rilievi delle Prealpi varesine. Pur ritenendo consigliabile e remunerativo percorrere l’intero anello descritto, è possibile spezzare o interrompere l’itinerario in più punti, rientrando al punto di partenza su strada asfaltata, come si può osservare dalla cartografia
  • Immagini:
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(CO) Cagno – GF dei Longobardi 2005 (2 anello)

21 Lug 2010

  • Proposto da: Marco Parmigiani
  • Località: Lombardia
  • Data: 12/08/2005
  • Lunghezza: 19,00 Km
  • Tempo percorrenza: Circa 2 ore
  • Dislivello: + 500 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Impegnativo
  • Cartografia: Carta Naz. Svizzera F. 296 Chiasso (1:50.000)
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Cagno (CO)
  • Accesso: Sulla SS 342 da Malnate (VA) verso Olgiate Comasco (CO), giunti a Solbiate si svolta verso Nord per Cagno (altre indicazioni utili per Albiolo e Valmorea)
  • Descrizione: Si tratta di un percorso ad anello con partenza e arrivo a Cagno (q. 400 m s.l.m.). Il tracciato presenta andamento altimetrico "nervoso" e comprende due scalate impegnative alla Madonna di Bizzarone (q. 530 m s.l.m.) e al San Maffeo di Rodero (q. 515 m s.l.m.). In sintesi il percorso proposto coincide con la seconda parte del tracciato della GF dei Longobardi, tuttavia rispetto al tracciato di gara questo percorso è stato opportunamente semplificato togliendo i tratti "labirintici" (necessari per aumentare lo sviluppo della gara). L’itinerario alterna tratti di bosco fitto e ombroso ad attraversamenti di campi assolati coltivati a mais e prato.
  • Immagini:
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(VR) Torri del Benaco-Val Trovai e Rocca di Garda

21 Lug 2010

  • Proposto da: Marco Parmigiani
  • Località: Veneto
  • Data: 06/08/2005
  • Lunghezza: 57,00 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
  • Dislivello: + 1900 mt
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
  • Cartografia: Kompass carta cicloturistica Lago di Garda o altre carte disponibili agli Uffici Turismo
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Torri del Benaco
  • Accesso: Autostrada A4 uscita Peschiera del Garda e poi lungo la Gardesana fino a Torri, oppure A22 uscita Affi e quindi indicazioni per Torri e Malcesine
  • Descrizione: Quando un amico local (Luca) vuole mostrarti tutto il meglio in una sola giornata, vengono fuori questi itinerari che riassumono una incredibile varietà di situazioni. Si parte da Torri del Benaco e dopo qualche chilometro di Gardesana ci si porta a "mezza costa" lungo panoramici single track fino alla località Campo. Si scende un po’ verso Brenzone e si attacca la salita asfaltata della Val Trovai verso Prada (un vero incubo: circa 7,5 km per oltre 1000 m di dislivello). Da Prada a Lumini per strada asfaltata e quindi, seguendo i single track della G.F. Paola Pezzo si transita per Pizzon, Castion Veronese e Campagnola e da qui per la Valle dei Mulini fino a Garda. Si sale all’Eremo dei Camaldolesi e quindi con bel sentiero tecnico si arriva alla Rocca di Garda (punto panoramico eccezionale). Ridiscesi a Garda si ritorna a Torri per la Gardesana.
  • Immagini:
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