Ho provato l’ elettrica … eh nooo !?!

12 Mag 2017

Dal blog “Brianza tour”

” … Lucky e’ un martello  insiste, devo troppo provare una e-bike. Me lo ripete a nastro “…. No No Nonno non puoi non provarne una!!!” Io sono restio perche, essendo quello della bici elettrica gia un pallino, non voglio esaltarmi e farmi scattare la scimmia.  Alla fine cedo e testiamo insieme la Levo Specialized.

Lo sapevo che non lo dovevo fare!  Spettacolo!

Ho subito capito che facevo un errore, quello di paragonare il mondo della bici elettrica e quello della muscolare. Sono due mondi diversi, due sport cugini tra loro (tipo il beach volley e il volley). Basi comuni, ma ambienti, reazioni, comportamenti, caratteristiche completamente diversi….si direi praticamente un altro sport. La cosa che mi ha colpito di piu e che con l’elettrica la salita, che per me con la muscolare e’ pallosa e monotona, ora pur spingendo sui pedali (quindi faticando) e’ divertente. Ti a fai linee diverse, usi trick  per superare gli ostacoli, giochi salendo ecc. Fantastico! Non cadete nel tranello comune di dire, l’elettrica e’ per gli sfaticati che non vogliono pedalare. Un errore, secondo me l’elettrica non e’ da usare come una muscolare, e’ da usare in modo diverso. Per divertirti devi fare percorsi ad hoc in cui sforzi sempre (in modo diverso) e godi tecnicamente portando la bici sia in salita che in discesa (ti devi studiare percorsi con le caratteristiche giuste ovviamente). L’elettrica non e da usare assieme a gente che ha la muscolare per sfruttarla bene fai cose diverse. In discesa l’ho trovata piu performante di quanto prevedevo, altrettanto divertente, molto stabile. Abbastanza maneggevole ma il maggior peso si sente un po…

Ho capito a differenza di quanto pensavo che l’E-Bike non sostituisce la muscolare ma e’ in piu. Mannaggia a te Lucky … un altra bici in box ….. mhaaa vedremo per il momento rimane la  scimmiaaaa

 

Insomma in due parole : non provatela !!!

Levo S-W_Medium_Ohlins E-Team_21970

 

Test Mondraker Crusher RR+

01 Mag 2017

Primo test di circa 40 Km / 1400 mt. + con la nuova Mondraker Crusher RR+  .

Venerdì 28 Aprile 2017 ore 20:00 scade l’ embargo e finalmente la Mondraker Crusher è di pubblico dominio ! Grazie a Davide di DSB e Miguel di Mondraker Sabato mattina alle ore 09:00 la belva è a mia disposizione !!!

La bicicletta non è mia e quindi dopo aver controllato la forcella e la pressione delle gomme controllo il SAG dell’ ammortizzatore posteriore che mi segna un 25% : pochino per i miei gusti ma dato che il tempo è tiranno e non so se è stata tarata per il Proprietario mi accontento e parto . EccoVi le mie impressioni dopo la prova .

 

 

Estetica : Sicuramente molto, ma molto personale e aggressiva . Il tubo obliquo con la batteria da 504 Wh di Shimano è molto grosso e caratterizza tutta la bicicletta. Almeno avremo spazio per future personalizzazione adesive anche se non a tutti piace … io la trovo sgraziata con quel tubone ma particolarmente aggressiva e spigolosa. Una vera macchina racing : mi piace !

Posizione di guida : Non ho controllato e regolato gli appoggi ma nonostante tutto mi sono trovato subito a mio agio. Conosco ed apprezzo la Forward geometry ® da molti anni e quindi mi sono sentito subito a casa .

Salita scorrevole : Come già detto in altre occasioni lo Shimano Steep E 8000 è un motore molto fluido e naturale nella pedalata: sembra quasi non ci sia ma in fianco agli amici con le Specialized Levo ho avuto l’ ennesima conferma che spinge tantissimo pur sembrando di non esserci . Super !

Salita tecnica : Il motore non mette mai in difficoltà e la sospensione posteriore Zero ® (anche se dotata di un Rock Shox Deluxe R – che non sarà comunque l’ ammortizzatore definitivo sulla bici che monterà un nuovo Fox – proprio non mi ha convinto e che magari con un setting sarebbe migliorato) mette in mostra tutte le sue buone caratteristiche tenendo sempre la ruota ben attaccata al terreno . Anzi un ammortizzatore così mal regolato e rigido avrebbe dovuto causarmi molti problemi che invece sono stati annullati dalla magnifica sospensione “dual link full floater” che risponde al nome di Zero Suspension System ® !!!

Motore : Un’ efficienza da riferimento !!! I consumi però mi sono apparsi – in questa prova – allineati a Bosch ma leggermente superiori allo Specialized / Brose con i nuovi firmware  … Per finire l’ ennesima conferma sul display di Shimano : lo vorrei su ogni E-Mtb che posseggo, anche se con altri motori, tanto è piccolo, bello e funzionale !!! Ultima nota sul cambio Shimano XT Di2 che viene integrato con il motore : la cambiata non è così morbida come con uno Sram EX-1 che sfrutta il disegno della catena e degli ingranaggi; qui si tratta di catena ed ingranaggi normali e quindi abbastanza rumorosi nella cambiata ma il lavoro svolto dall’ elettronica fa si che si possa cambiare sempre senza curarsi troppo del fatto che si è su una E-Bike poichè il motore viene gestito dal sistema. Insomma cambiate precisissime (anche se rumorose) senza necessità di pensarci troppo : finalmente si può cambiare come con un EX-1 senza pensieri !

Single-track : Veramente un bisturi ! La rigidità dell’ assieme uniti alla sospensione Zero ® danno una confidenza nei repentini cambi di direzione sconosciuta ad altre e-bike ! Poi la Forward geometry ® fa il resto !

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : Telaio molto rigido, Forward geometry ® e sospensione Zero ® la rendono una macchina precisa come nessun altra ! Una vera arma letale nelle mani giuste ! Per contro affatica più di altre E-Mtb meno votate alla parte gravity e perdona molto meno gli eventuali errori di conduzione .

Discesa tecnica e stretta : Basta farla scorrere e Lei passa in ogni dove anche se necessità di essere guidata con molta forza . Molto precisa ma sicuramente non facilissima nello stretto .

Frenata : I freni Shimano Saint sono un riferimento nel settore e anche questa volta non mi hanno deluso .

Rigidità : Una putrella ! Come detto penso che nelle mani giuste sia veramente l’ arma definitiva per correre in gare E-Enduro .

Dotazione : La prima vera E-Enduro full carbon, forcella provvisoria Fox Float FIT4 (visto che le nuove forcelle 36 Evol non sono ancora state commercializzate), un nuovissimo ammortizzatore Fox Evol X2 (che arrivera come detto solo a fine Giugno), gruppo Shimano XT Di2 sincronizzato con il motore, ruote Mavic E-XA plus, gomme Maxxis 27,5 plus x 2.80, reggisella telescopico Fox Transfer : difficile fare meglio !

Estetica e finiture : Ben fatta . Avrei scelto grafiche più caratterizzanti e più aggressive soprattutto per mettere in risalto l’ enorme obliquo mentre Mondraker ha scelto di tentare di mascherare con grafiche poco visibili il  tubone … Ognuno esteticamente ragiona come crede … ma sarà comunque oggetto di customizzazione appena arriverà nelle nostre mani !

Valutazione rapporto qualità/prezzo : sicuramente il prezzo richiesto non è basso ma è il prezzo da pagare per avere un E-Mtb esclusiva e “Race Ready” come questa .

Note finali : Come già detto il motore è veramente un riferimento in fatto di fluidità di erogazione e risulta sempre poco invadente assecondando la pedalata del Biker come pochi altri ! Il telaio rigidissimo è veramente un riferimento per chi desidera far correre la E-Mtb e raggiunge livelli di precisione sconosciuti a molti altri prodotti . Solo poche note negative : il carbonio fa da cassa di risonanza al motore (veramente fastidioso nei boschi) e la bicicletta risulta un poco rumorosa su ogni asperità o peggio sasso che rimbalza sulla struttura . In Mondraker ci hanno però assicurato che le versioni definitive avranno della schiuma o dei ripari fonoassorbenti all’ interno della struttura per eliminare in toto questo problema ! La seconda problematica è più un discorso di adattarsi alle leve del cambio posteriore Di2 che sono praticamente al contrario dei comandi tradizionali ed in una prima fase della prova mi hanno causato varie cambiate al contrario: volevo salire di rapporto e invece scendevo e viceversa . Dopo un breve periodo di assuefazione al comando il problema è però praticamente sparito .

Crusher RR+

Enduro, DH e ruote da 29″

26 Apr 2017

Lo scorso weekend – 22 e 23 Aprile – si sono svolti a Tavernerio (CO) i Campionati Italiani Enduro 2017 e Lorenzo Suding ha vinto la classifica assoluta con una Santa Cruz Hightower . In teoria non ci sarebbe nulla di strano che un professionista come Lorenzo vinca un campionato Italiano Enduro se non che la Santa Cruz Hightower che ha usato aveva ruote da 29” e, se non vado errato, è la prima volta che una 29” vince un campionato Italiano di una disciplina fuoristrada gravity come l’ Enduro.

Domenica prossima poi inizierà la Coppa del Mondo DH a Lourdes (FR) e molti dei top Team hanno annunciato almeno un prototipo 29” da downhill all’ interno dei propri Team. Vedremo il prossimo weekend se questo accadrà o meno … (proprio in queste ore Santa Cruz ha annunciato la sua V10 29″ 🙂 NDR)

Tutto questo per confermare che lo sviluppo delle 29” nelle discipline gravity del fuoristrada è cosa ormai matura e necessaria (nel lontano 2006 / 2007 quando lo dicevamo noi siamo stati insultati e presi per dei pazzi visionari 🙂 ) se vogliamo che questi sport possono progredire . Le ruote grosse sono una parte dello sviluppo di questi sport. Sembrerebbe una progressione naturale per le biciclette gravity di poter essere sviluppate dall’ industria con ruote da 29” . Una bicicletta con ruote da 29” in ambito gravity ha maggior grip, può mantenere più alta la velocità tra le rocce e nei passaggi più sconnessi, ha maggiore stabilità e inoltre può allungare la distanza nei salti mantenendo sempre molta più velocità . L’ incremento della velocità in generale è facilmente palpabile. Questo dovrebbe essere una buona cosa per le discipline gravity .

Insomma in linea generale tutti dovrebbero essere felici di questo ulteriore sviluppo tecnologico delle nostre MTB gravity e invece molti si oppongono all’ innovazione come se fosse la fine delle discipline gravity . Normalmente sono bikers che mai hanno provato o voluto provare una 29” gravity per preconcetti iniziali e diffidenza verso l’ innovazione ma purtroppo per loro dovranno adattarsi o cambiare sport poiché, come in tutti i settori, l’ innovazione non si può fermare !

Concludo con una provocazione : e se domani dovessimo trovare anche delle ruote con gomme 27,5” plus sulle biciclette dei top riders in gare Enduro o DH 🙂 Ma Vi ripeto – IMHO – questa vuole essere solo una provocazione perchè allo stato attuale le 27,5″ Plus (high volume – lower pressure) servono solo ai “fermoni” come me, i top riders non possono guidare con pressioni così basse e avere vantaggi perchè le gomme sono troppo poco precise 😉

Ma lo sviluppo e la conseguente innovazione non possono e non devono fermarsi !

Hightower Suding

Lorenzo Suding – Santa Cruz Hightower 29″ (photo MTBcult.it)

Qual’ è il maggior difetto delle attuali E-Mtb ?

21 Apr 2017

Dopo circa 6 anni dall’ avvento delle E-Mtb mi sembra di poter affermare con una certa credibilità che le nostre E-Mtb (intese in senso generale e non di una Marca o modello specifico) hanno ormai raggiunto una buona affidabilità e un’ ottimo livello di guidabilità e di conseguente divertimento .

Detto ciò – a mio modesto parere – oggi le E-Mtb hanno bisogno di un intervento urgente per permettere a tutti noi una miglior fruibilità dell’ oggetto indipendentemente da altre migliorie che sono certo si susseguiranno comunque nei prossimi mesi a ritmo incessante. Infatti sono certo che già nei prossimi giorni vedremo sempre più E-Mtb con batteria integrata e quindi meno visibile (come già fatto da alcune Aziende), motori più piccoli, display e sistemi di gestione sempre più sofisticati, maggior autonomia a parita di Wattaggio, riduzione dei pesi, componenti dedicati e così via.

Ma quale è oggi il problema di cui parlo e che ritengo influisca così negativamente sulla fruibilità del prodotto ?

Bene, considerando che le E-Mtb moderne nella stragrande maggioranza dei casi sono classificate con un grado di impermeabilità pari a IP54 e consultando quindi la tabella sottostante

Tabella IP

ritengo sia estremamente urgente rendere le E-Mtb “stagne” o perlomeno molto più resistenti all’ acqua nelle loro parti elettriche ed elettroniche. Dico questo perchè ritengo che almeno il 95% delle problematiche che attualmente vengono riscontrate su questi componenti siano causati da acqua o umidità che penetra nei componenti stessi !

In caso contrario se l’ Industria non porrà presto rimedio a quanto sopra Vi consiglio vivamente di tornare ad usare il vecchio buon secchio e la spugna per pulire le Vostre amate E-Mtb ! 🙂

Prima presa di contatto con la nuova Thok Mig

13 Apr 2017

Come spesso mi accade scrivo le impressioni di getto senza ragionarle troppo proprio perché ritengo che siano poi le uniche logiche da riportare; per un giudizio finale bisognerebbe avere la bicicletta a disposizione per molto tempo e sicuramente si potrebbe dare un giudizio più centrato e oggettivo. In ogni caso mi permetto di dire che le caratteristiche generali di un prodotto si percepiscono anche da questa prima prova .

 

Estetica : in questa sua prima edizione la Thok Mig si presenta in un accattivante grigio opaco con il copri batteria in colore rosso che caratterizza il progetto (Drudi design). Per informazione e per chi volesse avere una caratterizzazione meno spinta il copri batteria sarà fornito anche in colore nero .

Posizione di guida : Abituato ad altre e-mtb (Specialized. Mondraker e Haibike) mi sono subito sentito a mio agio con l’ eccezione per il manubrio che secondo i miei gusti è troppo piegato indietro alle due estremità.

Salita scorrevole : il primo approccio con il nuovo motore Shimano da l’ impressione di un motore fiacco e che spinga poco. Il primo tratto in asfalto fatto in modalità Eco ho avuto la sensazione che fossi quasi su una muscolare. Poi una volta vista la velocità con cui salivo ho intuito che la fluidità del motore non significa non averlo ma semplicemente avere un motore molto fluido e naturale nella pedalata .

Salita tecnica : Nessun problema: l’ ottima geometria del telaio e la sospensione dotata di Horst link permettono di salire agevolmente in ogni dove. Il motore anche in Boost sembra sempre avere poca potenza ma poi una volta in cima ci si meraviglia di quale rapporto si sia usato senza percepire eccessiva fatica o eccessiva spinta ! I tempi dei vari segmenti di Strava su salite ormai arcinote hanno poi a fine giornata confermato le prime impressioni : con lo Shimano si sale più velocemente in pratica in ogni segmento in salita sia esso scorrevole o più tecnico !!!

Motore : 10 e lode ! Forse chi intende usare la e-mtb come fosse una moto rimarrà inizialmente deluso perché è talmente fluido e progressivo da sembrare fiacco ma se confronterà poi i tempi di percorrenza scoprirà di avere in mano un oggetto con un’ efficienza che ha pochi eguali ! Consumi allineati a Bosch e Brose, insisto nel dire che Yamaha PW consuma parecchio meno .  Apro anche una parentesi sul display di Shimano : bello, piccolo, ben protetto e di facile lettura grazie ai colori che danno subito l’ idea del tipo di assistenza in uso ! In due parole : il migliore !!!

Single-track : magnifica ! Solo la Specialized Levo può essere altrettanto efficiente nello stretto e nel guidato. Sia in salita che in discesa mai una pecca … a parte le radici coperte dalle foglie che ad un somaro come me fanno brutti scherzi 🙂

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : ben piantata a terra anche se non raggiunge i livelli di biciclette più votate alla parte gravity come la Haibike DH o la Mondraker Crafty con geometria “forward geometry” . Direi che è paragonabile alla già nota Specialized Levo … e scusate se è poco !

Discesa tecnica e stretta : il telaio e la sospensione posteriore si comportano molto bene mentre la forcella Rock Shox Yari di primo equipaggiamento mostra alcuni limiti nell’ idraulica se paragonata a Fox 36 / Ohlins Rxf 36 o anche alla Rock Shox Pike .

Frenata : i freni Shimano SLX sono onesti ma non certo eccezionali . Il prezzo della bicicletta inferiore ai 4000 Euro comunque giustifica completamente la scelta di questi freni di primo equipaggiamento .

Rigidità : come più volte detto il carro con molti snodi non è mai un riferimento per rigidità totale ma il buon Miglio ha fatto un lavoro eccezionale e ha ottenuto un insieme molto prestante e valido !

Dotazione : come detto sopra motore al di sopra di ogni sospetto e dotazioni allineate alla fascia di prezzo del prodotto. Certo per gente con palato fino forse la sostituzione di freni e forcella oppure la scelta della versione Mig R andrebbe valutata con grande attenzione .

Finiture : la bicicletta risulta molto piacevole ai più . I colori sembrano ben azzeccati (il buon Drudi ha messo del suo) e siano certi che la versione definitiva (noi abbiamo usato uno dei primi prototipi) sarà ancor meglio !

Valutazione rapporto qualità/prezzo : sicuramente il prezzo richiesto è ben allineato alla concorrenza ed al mercato con una dotazione più che sufficiente .

Note finali : ero molto scettico verso il motore Shimano in particolare mentre non avevo molti dubbi sulle geometrie e sul disegno della sospensione posteriore. Bene dopo circa 33 Km su un percorso che conosco come le mie tasche e che è stato “campo prova” per me di quasi tutte le Mtb e E-Mtb che ho avuto la fortuna di poter testare devo dire che poche altre biciclette mi hanno entusiasmato e divertito come la Thok Mig (anche il buon Miglio è rimasto quasi stupito dal mio entusiasmo a fine prova) ! Questo è dovuto al telaio ed alle geometrie azzeccatissime ma soprattutto al motore che in fatto di fluidità e erogazione ha veramente pochi eguali !!! Se poi si dovesse personalizzare il prodotto con una forcella più controllabile nell’ idraulica (ma sicuramente più costosa), dei freni più performanti e delle ruote in carbonio con maggior rigidità penso veramente che avrebbe poca concorrenza in un uso trail / allmountain a 360 gradi 🙂

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Pro-M E-Team alla prima E-Enduro – Emozioni a caldo

03 Apr 2017

Ieri abbiamo passato un magnifico weekend a Sestri Levante in occasione della prima gara Enduro per biciclette elettriche organizzata da Race Events con a capo il “magnifico” Franco Monchiero : una certezza nell’ organizzazione delle gare Enduro da sempre !

A fine gara abbiamo ottenuto risultati che vanno oltre le più rosee aspettative : 2 primi posti ed 1 terzo posto nelle varie categorie oltre al primo posto nella speciale classifica Team !

Ma nonostante tutto non sono felice di me stesso L Intendiamoci sono al settimo cielo, raggiante e divertito come poche altre volte mi era capitato, ma nonostante tutto la mia brutta abitudine di vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto e la mia “mania” di fare tutto al 110% delle umane possibilità mi lascia l’ amaro in bocca … Il perché è presto detto : ho sbagliato sottovalutando la velocità e la forza di uno dei miei ragazzi – permettetemi di chiamarli così per oggi – che ha dovuto ritirarsi alle prime vere asperità della 1 PS . Potevo e dovevo fare meglio nella scelta dei materiali per tentare di evitare una rottura che proprio non mi va giù come non è andata giù al mio Campione che ha dovuto con grande rabbia e delusione rinunciare alla gara . Questa è una colpa che mi assumo totalmente nella piena consapevolezza che si poteva e si doveva fare meglio !!! Sono certo che farò tesoro di questo malaugurato accadimento e che farò di tutto perché questo non avvenga mai più !

Bene, adesso che mi sono tolto il groppone che avevo in gola sin da ieri mattina vorrei ringraziare oltre agli organizzatori dell’ evento tutti i miei Campioni : Giovanna, Gianluca, Luca e Emanuele che mi hanno dato una gioia difficile da descrivere e che resterà per sempre nella mia memoria e nel mio cuore !

Devo inoltre ringraziare ancora una volta le Aziende che hanno collaborato a questo successo che sono : Specialized Italia – Vittoria – Endura – Fox Italia – AMG (Sram) – LMPD

Bravi tutti !

Ci vediamo alla prossima E-Enduro di Massa Marittima il 4 e 5 Giugno 2017 : comunque andrà sarà un altro successo !!!

Ma sopratutto grazie all' E-Team Pro-M : senza di Voi Campioni non sarebbe stato possibile !!!

Grazie all' organizzazione E-Enduro e a Franco in particolare !

Nuovi firmware batteria e motore Specialized Turbo Levo

23 Mar 2017

Sono stati rilasciati ufficialmente i nuovi firmware per la batteria (2.22.3/4.22.3/6.22.3/8.22.3/10.22.3) e per il motore (4.0.1) per le E-Bikes Specialized Turbo Levo.

Le nuove release di firmware promettono quanto segue :

  • Motore più fluido e regolare
  • Più coppia e assistenza alla pedalata in salita
  • Minori consumi a parità di prestazione (intendiamo percorso fatto nello stesso tempo su identica percorrenza)
  • Minor riscaldamento motore e batteria
  • Output corrente motore legato all’ assistenza alla pedalata (eco 15% = ouput motore 15% e così via)
  • Settaggio circonferenza ruota bloccato a 2255 (con firmware batteria x.18)

Attualmente dopo le primissime prove effettuate con i nuovi firmware installati (x.18 per batteria e 4.0.1 per motore) possiamo dire che il miglioramento ottenuto è veramente impressionante !!! Infatti la Levo ha prestazioni nettamente migliorate con un motore più fluido e che da una sensazione di avere maggiore coppia a disposizione. Salite ripidissime e rotte che prima affrontavamo con rapporto ad esempio da 48 D oggi possono essere affrontate con rapporto da 32 D a parità di settaggi del motore . Insomma basta pedalare tondo al 30% in trail e si sale quasi ovunque ! Confermata anche – a parità di tempo impiegato sullo stesso percorso – una leggera diminuzione dei consumi che viene però spesso vanificata dal fatto che ora si può veramente salire più in fretta con lo stesso sforzo muscolare di prima 🙂

Il firmware batteria x.22.3 promette invece una diminuzione sensibile dei consumi limitando l’ output motore in assistenza Eco e Trail a valori imposti da Specialized stessa. In pratica bisognerà ri-parametrare i valori di assistenza in base alle proprie esigenze  considerando che il massimo dell’ output motore lo si potrà ottenere solo in assistenza Turbo (vedi grafico) .

Insomma un aggiornamento tanto atteso da molti che ancora una volta fa capire al mondo che gli ingegneri Specialized hanno fatto un lavoro realmente encomiabile ! Resta ovviamente intatta la possibilità di personalizzare il motore e la sua resa per ogni gusto e livello permettendo così di avere una E-Mtb realmente cucita addosso ad ognuno di noi secondo le proprie esigenze .

L’ installazione dei firmware deve essere fatta dai Dealers autorizzati Specialized con appositi strumenti di interfacciamento motore e batteria .

4.0.1

Firmware 4.00.1 R8275

Pro-M E-Team Specialized – Video di presentazione

22 Mar 2017

Il primo campionato di E-Enduro è ormai ai nastri di partenza !

Noi della Pro-M, sempre sensibili alle novità e a tutto ciò che ruota attorno al mondo della MTB, abbiamo deciso di partecipare con un Team di buon livello come molti di Voi già sapranno al campionato in questione .

Il seguente filmato presenta appunto il Pro-M E-Team, buona visione :

Si ringraziano Specilaized Italia – Vittoria – LMPD – AMG (Sram) – Endura – Fox Italia per la collaborazione .

Un sentito grazie a Giuseppe Repetto (e-bikemagazine) per la realizzazione del filmato !

Casco da Enduro “Fox ProFrame”

20 Mar 2017

Casco da Enduro Fox ProFrame : impressioni d’ utilizzo .

 

Provato ieri per la prima volta il più innovativo casco da enduro oggi presente sul mercato !

L’ abbiamo tenuto indossato ininterrottamente per circa 4 ore percorrendo circa 45 Km con 800 mt. di dislivello in salita e 1300 mt. di dislivello in discesa. Il casco Fox ProFrame è prima di tutto estremamente leggero (750 gr.) e si indossa facilmente. Nessun problema con la calzata dato che all’ interno della confezione troverete un kit di diverse imbottiture per adattare il casco alle Vostre esigenze.

Nell’ uso pratico devo confermare che è molto leggero tanto da non sentirlo in testa dopo svariate ore e che è anche ottimamente ventilato . La respirazione anche a bocca aperta non è mai un problema . Perfetto e molto stabile l’ alloggiamento per la maschera mentre non ho ancora usato un occhiale normale ad oggi .

Per finire come molti di Voi hanno potuto constatare di persona il casco è veramente molto bello e piacevole a livello estetico oltre a fornire una protezione di livello paragonabile a quella di un casco da downhill (secondo gli standard di omologazione Astm) .

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Internet : il buono e il cattivo della rete

09 Mar 2017

Da moltissimi anni utilizzo la rete – siti e profili social – come veicolo di marketing per il nostro negozio di biciclette ed accessori. Sono sempre stato un discreto appassionato di tecnologia, pur non essendo ne un programmatore ne tantomeno un hacker, e a prova di ciò forse alcuni di Voi ricorderanno il nostro primo “Bike configurator” da noi ideato che aveva anticipato a quei tempi anche le più famose case automobilistiche del pianeta !

Il vantaggio in termini di visibilità e di marketing è sotto gli occhi di tutti : oggi la pagina Facebook di Pro-M conta su più di 266.000 followers di cui circa 250.000 passano almeno una volta al giorno sulla pagina stessa : un risultato eclatante ed insperato che ha portato Pro-M a essere ben conosciuta nel mondo della MTB in Italia.

Fatto questo doveroso preambolo per farVi capire che non sono il solito “ciclista”, anche se resto un bottegaio e nulla più, che sputa sulla rete come se fosse il diavolo o la rovina della propria attività (abbiamo da poco creato anche un e-shop che in breve tempo ha iniziato a dare i sui discreti risultati) vorrei però entrare nel merito di quelli che sono i problemi creati da un utilizzo errato di internet da parte di molti di noi.

Per rendere da subito l’ idea di cosa penso su molti Utenti, che spesso usano i vari Forum (per fortuna sempre meno presenti), gruppi Facebook e ogni altro modo per scrivere sui diversi gruppi social e non, vorrei usare una similitudine – senza per questo voler dire che lo sono – con i cani chiusi nelle macchine che abbaiano a chiunque si avvicini 🙂 Insomma dei “Rambo della tastiera” che protetti spesso dalla tastiera stessa e dall’ anonimato usano questi mezzi per scrivere “sciocchezze” o insulti che probabilmente nella vita reale mai direbbero. Come definire questo atteggiamento : voglia di evadere o passare del tempo con leggerezza nel migliore dei casi, oppure voglia di sfogare le proprie frustrazioni giornaliere su altri, oppure nel peggiore dei casi voglia di apparire ad altri quello che magari sognerebbero di essere ma che mai saranno .

Ultimo, ma non meno importante, il fatto che per moltissimi Utenti della rete sia ancor più evidente che il “dio denaro” sia l’ unica cosa che conta (come purtroppo accade sempre più spesso anche nella vita reale) e che quindi tutto sia legato a questo. Quanto volte mi è stato scritto che io non sono adatto a fare il negoziante oppure il commerciante perché nell’ immaginario di queste persone un negoziante deve sempre chinare il capo davanti a tutto pur di vendere … Questa gente pensa forse che un commerciante non abbia identità, cervello e dignità o che il denaro possa sempre e comunque comprare ogni cosa ???

Inoltre penso di aver ricevuto sulla pagina Facebook di Pro-M qualche migliaio di richieste per avere il prezzo di ogni articolo che abbiamo pubblicato e, dato che sui social evitiamo di parlare di denaro per non innescare inutili discussioni, quindi di avere copiato ed incollato la ormai arcinota frase “Per informazioni commerciali scrivere a sales@pro-m.com, grazie” . Risultato su 100 richieste di prezzo in rete forse abbiamo ricevuto 1 o 2 mail con richiesta del prezzo . Sarà mica che internet sia considerato un semplice gioco/passatempo virtuale per molti degli Utenti ?

Da tutto ciò ho potuto trarre una semplice deduzione personale che se la rete è sicuramente un mezzo potentissimo e incredibilmente utile forse noi uomini non siamo ancora pronti o abbastanza preparati per gestire uno strumento tanto potente … In poche parole la rete è un grandissimo strumento di progresso mal utilizzato da buona parte dell’ umanità 🙂

Pro-M_Store

Specialized Turbo Levo FSR : una E-mtb e una filosofia diversa

02 Mar 2017

Come potrei definire questa E-bike ? Un progetto unico, un’ icona nel mondo E-bike oppure più facilmente la “E-mtb” ?

Ma veniamo con ordine: nell’ Aprile 2015 Specialized annunciava al mondo la nascita della sua prima E-mtb e lo faceva in grande stile invitando tutta la stampa mondiale a Leogang per la presentazione ufficiale e una prima breve prova sul campo. Sin da quella data l’ attesa per la consegna del prodotto, avvenuta circa un anno dopo, è subito apparsa altissima tanto che molti hanno prenotato la propria Levo con quasi un anno d’ anticipo sulla reale disponibilità! Pensate che per un anno intero la richiesta è stata talmente elevata da fare della Levo un oggetto del desiderio e che solo oggi (Marzo 2017) le consegne si sono quasi regolarizzate : incredibile!

Il risultato era agli occhi di tutti: la prima E-mtb con batteria estraibile integrata nel tubo obliquo del telaio e con il motore (di produzione Browse ma su specifiche Specialized) ben integrato nel parte bassa del telaio. Questa la chiave principale del suo futuro successo! Pochi mesi prima era stata anche presentata la nuova Stumpjumper ed ecco che la Levo si ispirava come geometrie alle azzeccatissime geometrie della sorellina senza motore ed il successo era praticamente già annunciato.

Ma perché, oltre a quanto elencato sopra, questa E-mtb era profondamente diversa da tutte le altre presenti sul mercato ? La risposta è semplice: perché Specialized non si era limitata, come fatto da quasi tutti gli altri assemblatori, a prendere un pacchetto motore, batteria e software di gestione da altri ed assemblare il tutto, ma bensì aveva sviluppato un progetto proprietario che faceva del software di gestione il suo fiore all’ occhiello! Molti di Voi ben sanno che è proprio il software il cuore pulsante di ogni E-mtb e Specialized lo ha portato su un altro livello ancora oggi ineguagliato dagli altri Produttori di E-bikes. Infatti il software Specialized permette, tramite l’ applicazione “Mission control” (che funziona solo su smartphone con sistemi operativi Ios o Android), di gestire parametri di corrente motore, risposta in accelerazione e assistenza alla pedalata tanto da poter personalizzare la propria Levo come fosse un abito su misura! Poi, seguendo una filosofia diversa da altri, Specialized Vi consiglia di accendere il sistema motore, settarlo secondo le Vostre esigenze e partire con l’ unico scopo di divertirsi e concentrarsi a guidare la Vostra E-mtb come fosse una bicicletta normalissima: nessun display sul manubrio da controllare, nessun telecomando ma puro e semplice divertimento!!!

Questa filosofia ed il fatto che molti non hanno dimestichezza con l’ uso dell’ applicazione dedicata è diventata anche un piccolo “tallone d’ Achille” per l’ utenza meno smaliziata ma Specialized tramite un aggiornamento del firmware motore che dovrebbe essere rilasciato proprio in questi giorni porrà rimedio anche a ciò dimostrando un’ attenzione al mercato che ad oggi ha pochi eguali sul mercato E-bike.

Grande Specialized e grandissima Levo !!!

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Haibike Xduro Nduro DH – Primo contatto

25 Feb 2017

Avendo da poco deciso di aprire e scrivere sul nostro blog ed essendo stato più volte invitato a scrivere le mie impressioni sul prodotto da amici e clienti inizio con questa prima presa di contatto della nuova Haibike Xduro Nduro DH 2017 .

 

Estetica : nella versione 2017 il Rosso opaco (sembra flou) è predominante e rende il tutto molto aggressivo. Il lavoro fatto sul telaio già dalla scorsa stagione per integrare il più possibile la batteria nell’ insieme è di buon effetto .

Posizione di guida : Saliti in sella e estratto il reggisella telescopico da 100 mm si pedala quasi come una normale e-mtb ma si percepisce subito lo sterzo molto aperto (63,5°) che sicuramente non è di facilissima gestione ne in salita a bassa velocità dove lo sterzo tende a chiudere ne in discesa dove la bicicletta va sempre molto caricata sull’ avantreno pena il fatto che la bicicletta tenda a raddrizzare le curve .

Salita scorrevole : Ovviamente utilizzando il motore tutto diventa facile anche se nel livello di assitenza Eco – il più basso – richiede comunque un certo sforzo sui pedali . Le due gomme di serie Maxxis High Roller II in mescola 3C la incollano letteralmente all’ asfalto ! Abbiamo sostituito le gomme con delle Schwalbe Magic Mary (ant.) e Nobby Nick (post.) sicuramente molto più scorrevoli anche su asfalto .

Salita tecnica : Come sopra anche se nei tratti con gradini l’ avantreno richiede un carico superiore ad altre e-mtb meno esasperate. In ogni caso il carro lungo e la sospensione dotata di Horst link coaudiuvata dall’ ottimo ammortizzare Fox X2 tengono la ruota posteriore sempre attaccata al terreno

Scatto : N.V. C’ è il motore …

Single-track : nonostante lo sterzo molto aperto e l’ interasse chilometrico la bicicletta si difende bene a patto di caricare molto l’ avantreno come già detto ! Non è certo la bicicletta adatta a single-track con tornanti continui ed allo stretto super tecnico .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : il suo terreno preferito ! Una macchina da guerra che permette anche a neofiti velocità e sicurezza inusuali; del resto è una DH a tutti gli effetti con geometrie moderne e un baricentro molto favorevole conferitole dal motore e dalla batteria centrali .

Discesa tecnica e stretta : ovviamente il peggior terreno per una DH . La guida si fa impacciata e macchinosa e spesso sembra proprio di non poterla girare se non con grande potenza fisica e tecnica .

Frenata : i freni Saint fanno il loro lavoro così come il giunto Horst che riduce molto il bloccaggio della sospensione posteriore in frenata .

Rigidità : la bicicletta pesa circa 23 / 24 Kg. e risulta molto ben dimensionata e con rigidità sufficiente . Certo il carro con 4 punti d’ infulcro non è il massimo della rigidità a livello costruttivo avendo lo stesso molti snodi in più di un classico dual link o monocross .

Dotazione : reparto sospensioni di altissimo livello con Fox 40 e Float X2 Factory, gruppo completo Shimano Saint DH, ruote Mavic DeeMax DH e tutto il meglio del mercato su questo prodotto. Uniche eccezioni sono le manopole e la sella che oltre ad essere veramente di basso livello e di gusto estetico discutibile non sono assolutamente adatte all’ utilizzo per cui dovrebbe essere preposte. Motore Bosch CX con batteria da 500Wh e Purion (da noi sostituito con un affidabile e più ergonomico Intuvia)

Finiture : niente di eccezionale ma come detto la bicicletta risulta ben proporzionata e piacevole all’ occhio. Alcuni passaggi cavo potrebbero essere migliorati ma sarebbe necessaria una completa rivisitazione del telaio e del progetto …

Valutazione rapporto qualità/prezzo : sicuramente il prezzo richiesto non è basso in termine assoluto ma la dotazione del mezzo lo giustifica in parte .

Note finali : che dire ? Io mi sono innamorato delle prestazioni al di fuori della media di questa Nduro DH ma devo anche dire che sicuramente si tratta di un prodotto destinato a una conduzione molto veloce e per Bikers con buona esperienza . Nelle prime due uscite ho fatto due bei dritti appena ho arretrato leggermente il peso del corpo ! La guida veloce poi diventa estremamente fisica tanto che sono arrivato a casa con svariati indolenzimenti alle spalle e alle ginocchia … ma si sa io sono anche “anziano e malandato” . Le geometrie esasperate di una moderna macchina da discesa come sono queste la rendono abbastanza impegnativa da condurre per un principiante o per chi non ha una buona esperienza in campo gravity. Insomma un mezzo abbastanza impegnativo e non per tutti ! Inoltre non dimenticate che è una e-mtb e come ben sapete molti non apprezzano questo tipo di giocattolo 🙂

A metà ci fermiamo .

Le 7 meraviglie della MTB

24 Feb 2017

Da quando pratico lo sport della MTB – e ormai sono per fortuna parecchi anni – sono veramente poche le innovazioni in questo mondo che hanno sostanzialmente cambiato il mio modo di condurre una MTB per andare a divertirmi nei boschi . Parlo di quelle innovazioni che non sono dei semplici piccoli upgrade ma di cose che veramente mi hanno cambiato il modo di andare in MTB !

In ordine cronologico direi che si possono riassumere come segue :

  1. La forcella ammortizzata : chi non ricorda la prima forcella ammortizzata Rock Shox … quando ebbi la fortuna di possederne una mi sentii immediatamente come John Tomac 🙂
  2. Il carro posteriore ammortizzato : logica conseguenza che ancora oggi è in continua evoluzione .
  3. I freni a disco : dismessi i “tappini” direi che il mio modo di scendere è notevolmente cambiato !
  4. La ruota da 29” : maggior impronta a terra, maggior scavalcamento dell’ ostacolo, baricentro più favorevole e quindi maggior sicurezza e divertimento. Quando poi si sono evolute le geometrie … libidine !
  5. Il reggisella telescopico : per me “feticista” il fatto di non dover rovinare il Thomson facendolo scorrere nel telaio e soprattutto il fatto di poter abbassare la sella con grande facilità dal comando remoto mi hanno cambiato la vita !
  6. Le nuove geometrie dei telai : sviluppate in concomitanza con l’ avvento delle ruote da 27,5” – di per se non le considero un grande cambiamento o una grande innovazione – che hanno portato a biciclette sempre più prestanti e più reattive, anche se magari più specialistiche e complesse da condurre .
  7. Le e-bikes o e-mtb : un giocattolo nuovo che mi permette ancora oggi dopo più di 50 anni di onorato servizio sulle due ruote (motociclette e MTB) di divertirmi come avessi 8 anni 🙂 Usate con il giusto approccio sono divertimento totale ! Questo non esclude l’ uso della MTB tradizionale ma anzi lo integra e migliora le capacità di guida del Biker in generale permettendo un utilizzo più intenso delle due ruote nella pratica MTB . Chi perde tempo e ritarda una prova della e-mtb perde solo la possibilità di divertirsi e migliorarsi 🙂

Come molti di Voi avrete intuito sono un praticante “Gravity oriented” – anche se in passato non ho disdegnato la pratica dello XC e delle granfondo – perché essendo un “senza fisico” ed un mediocre ho sempre privilegiato il divertimento all’ agonismo puro . Tutto ciò è quindi semplicemente quanto da me provato sul campo negli anni : cosa ne pensate Voi ? Ho dimenticato qualche cosa ?

RockShox_Rs1_1989

La MTB e il continuo appiattimento dei cervelli :-)

22 Feb 2017

Molti di Voi che mi conoscono sanno quanta passione ed interesse mostro – ormai da molti anni, forse troppi – per le due ruote con particolare attenzione alle MTB bi-ammortizzate ed ai cinematismi dei telai senza per questo ritenermi il depositario della scienza ne tantomeno un “Pro-rider” ! Anzi mi considero un mediocre che ormai ha solo tanti anni di esperienza ma nulla più .

Una passione ormai coltivata da circa 36 anni di onorate pedalate in MTB che mi porta ogni giorno a leggere, informarmi e cercare di comprendere al meglio il funzionamento di un carro o di un altro. In questo mio “piacevolissimo lavoro” sono aiutato anche dal fatto che in Pro-M quasi tutte le innovazioni ed i perfezionamenti dei vari sistemi di sospensione giungono sempre in fretta e il test scatta quasi immediatamente ! Nel corso di questi anni ho anche acquisito una discreta sensibilità di guida così come una buona manualità nella regolazione delle varie unità ammortizzanti montate sui vari telai e quindi in qualche uscita ritengo di poter percepire le varie differenze tra un prodotto e l’ altro . E’ una parte importante e divertente del mio lavoro e sono molto felice di poterlo fare con dedizione assoluta proprio perché mi piace . So benissimo di aver sempre da imparare e da capire ad ogni uscita e ritengo che questo arricchimento di competenze mi faccia bene a livello di persona e di professionista del settore : in due parole (scusate se mi ripeto) sono felice !!! Potrei dire che “nutro” sia la mia mente che la mia passione con questi continui aggiornamenti sul prodotto 🙂

In cosa dovrebbe sfociare tutto ciò ? Nel fornire a chi entra in negozio tutte le informazioni possibili ed immaginabili per poterlo aiutare nella scelta del prodotto giusto per l’ uso che intende farne. Ma spesso è proprio qui che casca l’ asino J Infatti mi ritrovo a spiegare le mie personali sensazioni sui prodotti ma l‘ impressione che ricevo dai miei interlocutori è nella maggior parte dei casi a dir poco sconfortante e spesso si riassume come segue :

  • Scarsa conoscenza del prodotto e disinteresse verso quanto tento di spiegare
  • Interesse solo verso il prezzo, l’ assemblaggio o peggio il colore della MTB senza tenere minimamente in conto della parte tecnica quali geometrie, tipo di sospensione, esatta misura del telaio o delle finiture dello stesso
  • Competenze da internet e quindi chi sono io per poter confrontarmi o discutere con la rete: tanto alla fine la realtà e che io devo solo vendere il prodotto dove guadagno di più (nel loro immaginario) 🙁

Ovviamente esistono anche persone molto educate ed attente che ascoltano con interesse e partecipano alla discussione arricchendola con proprie esperienze e conoscenze personali che mi aiutano a crescere ed a comprendere diverse opinioni e sensazione che arricchiscono la mia persona . Purtroppo però devo dire che sono veramente una minima parte …

Oltre al web – dove vale tutto ed il contrario di tutto – vorrei poi soffermare la mia attenzione sui giornalisti della carta stampata e/o del web … Siamo sicuri che siano completamente liberi da interessi e dietrologie imposte dalle varie Aziende e che scrivano quindi sempre ciò che percepiscono sui vari prodotti ? Sinceramente direi che è esattamente il contrario: si scrive sempre e comunque ciò che non irriti l’ Azienda che ci ha fornito il prodotto da testare e non quanto realmente percepito perché in caso contrario il sistema si rivolterebbe e perderebbero il loro lavoro . Sul web poi la cosa diventa ancora più subdola e discutibile poiché ognuno di noi vive di accessi sul proprio sito e/o sui vari social . Per ottenere accessi ed interesse verso il proprio canale di comunicazione web spesso assistiamo a scritti o alla pubblicazione di filmati appariscenti ma privi di contenuti veri (la pagina Facebook Pro-M ne è un chiaro esempio 🙂 ) al solo scopo di attirare “traffico” ! E pensate che noi rifiutiamo flames o discussione che sfociano in litigate assurde sul web mentre altri fanno della discussione “sanguinolenta” e piena di insulti un motivo in per fare accessi !!! Un’ altro trucco spesso usato da molti (noi l’ abbiamo sempre rifiutato come i flames sulle nostre pagine) è quello di parlare di denaro in rete; questo aumenta a dismisura l’ interesse del classico Utente web che ha solo bisogno di chiacchiere in stile “bar dell’ angolo” ed il poter dire durante l’ aperitivo che ha visto una bicicletta da X-mila Euro aiuta molto a pavoneggiarsi tra gli avventori serali 🙂

Tornando alla realtà del mondo con informazioni velocissime e alla portata di chiunque io stesso spesso sono costretto a tacere su alcune piccole sfumature per non irritare nessuno e sia chiaro che in Pro-M siamo praticamente indipendenti – dato che paghiamo tutti i prodotti che acquistiamo / proviamo sempre e comunque – e non in vendita per nessuno. Ma purtroppo la velocità di scambio delle informazioni in rete di fatto ci rende poco trasparenti in alcuni casi (abbastanza rari per fortuna: chi ci conosce ben lo sa) solo per evitare che qualche Azienda si possa indispettire … Ripeto si tratta di sfumature per noi che possiamo permettercelo ma pensate invece a chi di fatto è legato a triplo filo con chi produce e che se scrive male di un prodotto non avrà nemmeno più la possibilità di poter testare altri prodotti dell’ Azienda che si senta danneggiata dai sui scritti !

Praticamente si tratta di appiattire i propri cervelli e le proprie sensazioni (cosa che chi scrive spero possa continuare a non accettare anche nel futuro) su quanto deciso dall’ Azienda che produce il prodotto senza possibilità alcuna di esprimere dei pareri veri tratti dall’ uso sul campo del prodotto stesso .

Anche questa forse è la globalizzazione : che tristezza 🙁

P.S. : questo è semplicemente quello che penso io del nostro attuale triste mondo dove purtroppo vale tutto ed il contrario di tutto pur di fare i propri interessi! Una guerra che si pratica non più con le armi ma anche e soprattutto con le parole … ma rilassiamoci perchè essere famosi in rete è come essere ricchi a Monopoli 🙂

P.S. 2 : aggiornamento del 22 Febbraio 2017 – Ho appena letto il test della Rocky Mountain Slayer 790 MSL scritto da Luca Colasanto per MtbCult.it e questi sono i test che mi piacciono : onesti e senza risparmiarsi elogi e critiche !!! Bravo Luca ! Sono altresi certo che Davide Bonandrini di DSB continuerà comunque a dare biciclette test a Luca 🙂

Sosta prima di risalire .

Durante uno degli ultimi test sul campo

 

 

Rapporti personali : be nice , say hi .

14 Feb 2017

Parlando di rapporti personali ho notato che in questi ultimi tempi sembra che la gente che entra nei vari piccoli negozi sia ormai talmente assuefatta ad entrare nei centri commerciali che spesso si dimentica persino di salutare gli addetti del negozio .

Oltre al fatto di dimenticare di non essere in un anonimo centro commerciale tutto ciò – IMHO – è una delle conseguenze dell’ impoverimento dei rapporti personali causata anche dall’ uso della rete e in particolare degli smartphone che anziché avvicinare le persona sembra proprio che tendano ad isolarle in un modo sempre più evidente .

Parto da questi piccolo esempio per dire che in pratica è un mondo fatto da persone che nella maggior parte dei casi sono sempre e comunque “tutti contro tutti” oppure dalla serie io son io e Tu non sei un … oppure io sono più bravo e più furbo di Te . Penso che questo poi si rifletta anche su altre attività quotidiane delle persone con il risultato che ci vogliamo sempre meno bene gli uni con gli altri e che ci porta a avere una conflittualità perenne che spesso sfocia in assurde discussione sui vari forum, blog e social media ma non vorremmo mai che poi venisse anche applicata sempre più spesso nella reale vita di tutti i giorni. Attenzione perché molte volte il passo è più breve di quanto si possa immaginare .

Una comunità come quella dei mountain bikers ad esempio – ma vale probabilmente anche per tutte le altre comunità – dovrebbe sforzarsi di fare gruppo comune ed invece assistiamo spesso alla formazione di tanti piccoli gruppi che difficilmente collaborano con gli altri perché non hanno interesse a farlo oppure addirittura si guardano in cagnesco per invidia o ignoranza dei componenti dei vari gruppi . Un esempio : se io faccio un forum o un gruppo Facebook dedicato ad un argomento specifico immediatamente ne nascono almeno altri due o tre che trattano lo stesso argomento con il risultato che spesso queste piccole comunità si fanno concorrenza le une con le altre perché ognuno ritiene che gli altri siano peggio di loro : una piccola guerra virtuale ! Questo poi porta conseguentemente ad avere un astio perenne nei confronti di chi non appartiene al Tuo micro gruppo o più genericamente verso gli altri .

Quindi, tornando al primo esempio fatto, re-impariamo tutti – ove l’ avessimo scordato – a salutare con cortesia quando entriamo in un piccolo negozio e questo aiuterà, sin dall’ inizio, a stabilire una buona relazione con chi è dall’ “altra parte della barricata” 🙂

Se ci riusciremo tutti sarà già un piccolo passo avanti verso un mondo più educato e meno conflittuale .

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