Dopo lunghissima attesa – anche Santa Cruz ha problemi di consegna per alcuni modelli in questo strano periodo per il mondo intero – finalmente ho potuto ri-provare la Heckler 2021 che altro non è che una Heckler 2020 con il nuovo motore Shimano EP8 . Avevamo già provato in lungo e in largo la Heckler precedente con grandissima soddisfazione (potete leggere la prova qui : https://www.pro-m.com/equilibrio-forma-prova-della-santa-cruz-heckler-cc-xo1/) e quindi non ci è voluto molto per capire che tutto il buono è stato confermato con l’ aggiunta di un motore ben più performante ed efficiente .
Ora visto che io sono un rivoluzionario e dico sempre e solo la verità nel tempo dell’ inganno totale lasciatemi esprimere alcune mie personalissime opinioni su questa E-MTB e sulle E-Light MTB in generale . Sono semplicemente, come detto, riflessioni mie e quindi fatene l’ uso che volete dato che non sono, e mai pretenderei di esserlo, il depositario di nessuna verità ma semplicemente un appassionato che prova moltissime biciclette MTB e tenta di trarre dalle proprie esperienze dei dati il più oggettivi possibile seguendo una logica poco influenzabile da mode e/o colori delle biciclette stesse .
La mia attuale Heckler 2021 con forcella Fox 38, pneumatici gravity, salsicciotti e quant’ altro pesa circa 21 Kg. (Kg. 20,980 per la precisione) e la ritengo adatta ad un uso sia gravity che escursionistico. Ora, tralasciando le E-Light MTB da XC che sono un prodotto per uso completamente diverso, direi che sono pochissimi chilogrammi di differenza in più dalle E-Light MTB presenti sul mercato che alla fine sono solo 3 modelli e che pesano dai 17,5 ai 20 Kg. reali . Se poi dovessi montare sulla Heckler la Fox 36 originale, gomme più leggere per uso Trail senza i salsicciotti in versione tubeless la differenza reale di peso si ridurrebbe a 1 o 2 chilogrammi ma con un motore “pieno” da 85 Nm e con una batteria da 504 Wh ben più capiente delle batteria da 250, 320 o 360 Wh di quelle che vengono montato sulle E-Light MTB !!! Inoltre teniamo ben presente che il nuovo motore Shimano EP8 è completamente personalizzabile e già con il profilo 2 di serie (quello risparmioso) ho potuto constatare di persona che i 2000 Mt+ con 40/45 Km sono facilmente raggiungibili usando ECO, TRAIL e anche un po’ di TURBO nelle rampe più ripide !!!
Tornando al tempo dell’ inganno globale direi che chi ha un poco di attenzione al mercato e al reale utilizzo della E-MTB dovrebbe facilmente comprendere che la vera E-Light MTB del mercato oggi potrebbe essere proprio questa Heckler che permette un utilizzo veramente a 360° che spazia dall’ escursionismo all’ Enduro . In pratica vorrei dirVi di non farVi attirare dalle chimere del mercato o da roboanti promesse di prestazioni ed efficienza che non sono proprio corrispondenti alla realtà ma di considerare la E-MTB che state valutando in base alle Vostre reali necessità e non a fantomatici numeri promessi dai cataloghi che molto spesso non corrispondono alla realtà delle cose .
Certo se doveste pensare ad un uso esclusivamente escursionistico della E-MTB una Levo SL ha minor peso e maggiore efficienza (che si traducono in molti più chilometri) ma su sentieri Enduro paghereste minori prestazioni dovute a geometrie meno spinte e ad un equipaggiamento meno gravity oriented . In ogni caso con questa Heckler non sareste poi così lontani – anche se non potreste mai arrivare a pareggiare le percorrenze possibili della SL – con tarature motore e sospensioni più confacenti all’ uso escursionistico 🙂
Per finire il consiglio generale è di non comprare una E-MTB solo per il colore del telaio o la batteria ma di farVi consigliare al meglio da chi ha l’ opportunità di provare molti prodotti o di provarli Voi stessi e scegliere la E-MTB solo in base allle Vostre reali esigenze e tipologia di utilizzo .
Good riding and enjoy !!!
A più di un anno dalla sua presentazione sul mercato abbiamo deciso di provare per bene la Moterra nella sua versione più prestigiosa : la NEO Carbon 1 . Per la prima volta da quando esiste il nostro blog questa prova è scritta a 4 mani nel senso che sia io che Ezio “Freakrider” Baggioli abbiamo usato per svariate centinaia di chilometri la E-MTB oggetto della nostra prova . Personalmente posso dire che la trovo una bicicletta adatta a chiunque e destinata ad un uso a 360° con vocazione più trail – all mountain che gravity .
Ma eccoVi le impressioni del Freak come segue :
Estetica : non mi posso esimere dal sottolineare che il design sia volutamente minimale, esaltato dalla verniciatura grigio Mercury / Nero lucido e dal Marchio quasi dimenticato in prossimità della serie sterzo. La difficoltà nel disegno industriale è dare un tocco di unicità al prodotto giocando soprattutto sui colori e sulle grafiche: vista la lunga militanza del marchio nell’ universo del ciclismo (Joe Montgomery la fondò nel 1971) sicuramente avrebbe meritato un vestito più accattivante anche giocando sui retaggi di un passato glorioso e non dimenticato. Sull’esemplare in prova si è provveduto a giocare graficamente destrutturando il marchio PRO-M sul triangolo principale dando un lampo di visibilità. A mio avviso necessita una rivisitazione estetica che metta in risalto la costruzione ed il disegno del telaio di fatto ben raccordato. La definirei una linea puritana ed austera che bada all’essenziale, del resto quando siete in sella gli occhi li tenete aperti sul sentiero …
Posizione di guida : dal punto di vista ergonomico e di appoggi, fatte le regolazioni del caso, la seduta è corretta. Adattarsi alla posizione della Moterra Neo 1 è immediato: la bicicletta risulta piacevole nei controlli con tutti i comandi a portata di pollice: quello che non gradisco, ma è un mio modo di intendere il gironzolare in bicicletta, è il sistema Kiox di Bosch . Preferisco di gran lunga il Purion: si posiziona meglio vicino alla leva sinistra del freno e offre le informazioni necessarie e sufficienti per la gestione della bicicletta. La lettura del display del Kiox risulta essere non immediata causa le dimensioni della grafica e il posizionamento sul tappo della serie sterzo non migliora questo aspetto. L’azionamento delle assistenze con i guanto invernali risulta delle volte non immediato e per questo lo trovo fastidioso . Il manubrio da 780 mm è perfetto per l’utilizzo al quale la Moterra è destinata, il mondo All mountain . Sui componenti Fabric nulla da recriminare. Sono ben realizzati, le manopole offrono una presa sincera ed il reggisella telescopico fa il suo lavoro senza problemi di sorta .
Sospensioni : forcella Rock Shox Zeb Ultimate, Charger 2.1 RC2, 160mm, DebonAir, 15×110, 51mm offset ed ammortizzatore RockShox Deluxe Select+ RT, DebonAir sono le scelte di Cannondale per il suo top di gamma per quanto riguarda le sospensioni . La forcella con steli da 38 mm si rivela immediatamente un ottimo prodotto che non ha timori reverenziali nei confronti della concorrenza . Sempre in un ottica di puro piacere estetico anch’essa non brilla per vivacità, fattore non invalidante visto che si comporta benissimo in ogni situazione, esaltando la guida . I registri di ritorno e compressioni sono sensibili al punto giusto in modo che anche il biker non particolarmente avvezzo alle tarature delle sospensioni possa essere in grado di trovare il giusto assetto . L’ammortizzatore posteriore è decisamente pigro per cui necessita un sag accentuato circa il 40% per come sono vezzo a guidare, al fine di fare lavorare il carro a quattro punti di snodo con giunto Horst che sposa al meglio la sua destinazione d’uso, rendendo sicura la guida del mezzo in tutte le situazioni, anche le più estreme che durante la prova non mi sono fatto mancare (altrimenti che prova sarebbe?) .
Salita scorrevole : il motore Bosch CX Gen 4 con l’ ultimo aggiornamento del firmware è una unità motrice sincera ed affidabile: pochi fronzoli e tanta sostanza . Assiste molto bene in salita usando le assistenze Trail o E-MTB (io non uso il Turbo poiché non sento la necessità di utilizzarlo: E-MTB offre un ampio spettro di utilizzo grazie alla sua progressione tanto che si potrebbe utilizzare solo questa modalità ed il cambio ben spaziato che fa il resto) , senza per questo essere mai molto assetato di corrente . Un buon compromesso di affidabilità e schiena che pur non raggiungendo i picchi di potenza di altre unità motrici ci permette uscite di una sessantina di Km con circa 2000 Mt+ grazie anche alla batteria da 625 Wh. Qui siamo di fronte al top di gamma , quindi il peso intorno ai 23 kg della Moterra Neo 1 è di aiuto nei consumi, considerando il fatto che io sono alto quasi un metro e novanta e peso intorno ai 90 kg in assetto di marcia . La pigrizia dell’ammortizzatore fa si che la sospensione sia molto stabile e la percorrenza in questo frangente ne guadagna nonostante il peso e la scarsa scorrevolezza della gomma posteriore .
Salita tecnica : come già detto il periodo invernale non presenta situazioni facili e per non farmi mancare nulla sono andato a cercarmele . Un fattore determinante è la maneggevolezza che unita alle ruote da 29” dotate di inserti , permette una gestione corretta della Moterra in presenza di terreni scivolosi e / o innevati: si sale con discreta facilità e se avete un poco di tecnica trialistica arriverete là dove altri si debbono fermare . Lo scavalcamento di ostacoli e gradini e garantito a patto di gestire bene il proprio peso sulla sospensione posteriore , tenendola sempre attiva . La trazione spesso viene meno a causa della scelta del pneumatico posteriore di primo montaggio: la Schwalbe Eddy Current non agevola per nulla il lavoro della sospensione , nonostante sia sceso a pressioni degne di una moto da trial non offre un grip adeguato ed in presenza di fango tende a riempirsi senza scaricare liberando i tasselli , inficiando l’azione .
Single-track : questo è il suo terreno di riferimento. Io la definisco una Trail bike a corsa lunga e in questo ambito trova terreno facile a patto che la si conduca senza calcare la mano. Necessita una guida leggiadra che esalti la sua maneggevolezza , in tal modo vi troverete a percorrere linee rotonde e ben disegnate . I rilanci sono immediati data la sua indole e la forcella vi farà passare oltre ogni asperità con un avantreno giocoso che vi affaticherà poco. Una gestione del percorso quasi da guida autonoma di seconda generazione , giusto per stare in ambito di mobilità elettrica .
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : ritorno al concetto espresso qui sopra. Non è una bici gravity , quindi dovete apprezzarla per come vi permette di gestire facilmente i tratti in discesa: si comporta sempre molto sinceramente e grazie all’escursione generosa legata alle ruotone da 29” vi darà molta sicurezza . Anteriore saldo e preciso vi consentirà di togliervi delle soddisfazioni nella percorrenza di curva , gestendo la scarsa presa del pneumatico posteriore … Vi sentirete come un provetto pilota di speedway .
Discesa tecnica e stretta : facile girare questa E-MTB date le quote geometriche , il peso non elevato aiuta nei tratti dove la discesa si fa più rotta e la tecnica sale in cattedra . Nei tratti lenti dove bisogna essere un poco più riflessivi nell’affrontare gli ostacoli , la Moterra si dimostra un fedele cane guida . Ho apprezzato la reattività dimostrata negli inserimenti durante i cambi di direzione trialistici grazie anche al buon bilanciamento generale . Necessita una guida meditativa , qui si va di fioretto non di sciabola , Toni Bou docet.
Frenata : Magura MT7 4-piston hydraulic disc , dischi Magura MDR-P 220/203mm , devo dire che mi hanno fatto ricredere sui prodotti del Marchio Tedesco . Al di là della mia antipatia per le leve in termoplastica ed all’ergonomia indicata per chi ha mani di dimensioni L/XL ( come le mie…) non hanno mai mostrato segni di affaticamento , sono ben modulabili , con ottima potenza frenante: svolgono il lavoro a loro assegnato senza problemi o affaticamenti . Unica nota da segnalare che durante un uscita di 5 ore sotto una pioggia che ricordava il diluvio universale , non erano prontissimi nella risposta . Ritengo sia una condizione nella quale non vi troverete spesso , quindi se amate girare in condizioni limite potrete sempre optare per mescole adeguate , pastiglie più morbide per esempioche farebbero sparire quasi del tutto il fastidioso ritardo di risposta che tanto mette nel panico , in presenza di acqua o neve .
Rigidità : adeguata per il segmento di riferimento . Triangolo anteriore ineccepibile , carro in alluminio ben strutturato considerato il fatto che è un quattro punti di infulcro , non possiamo pretendere rigidità deputate ad altri sistemi sospensivi . La forcella aiuta molto nel dare rigidità all’insieme considerato l’ottimo lavoro che svolge .
Dotazione : trovate la scheda tecnica qui https://www.cannondale.com/it-it/bikes/electric/e-mountain/moterra-neo/moterra-neo-carbon-1?sku=c65101m10sm . La dotazione è adeguata al tipo di prodotto e il prezzo allineato ai concorrenti: SRAM XX1-Eagle Rainbow , 10-52, 12V, SRAM X01 Eagle deragliatore , manettino SRAM GX Eagle single click , 12V per quanto riguarda la trasmissione , Magura MT7 4-piston hydraulic disc , Magura MDR-P 220/203mm per il reparto frenante: è una E-MTB con una costruzione di qualità e ben verniciata , nulla da eccepire in linea con il posizionamento al top di gamma . Se desiderate una E-MTB da poser sicuramente non fa per voi , visto il basso profilo delle grafiche e dei colori , ma se cercate la sostanza qui ne troverete . La vera chicca è l’impianto luci: all’anteriore abbiamo in dotazione una Supernova Mini 2 Pro light . Per noi appassionati di giri in notturna è un must che tutte le Emtb dovrebbero avere . Ottimo prodotto potente ed affidabile , collegata alla batteria e comandata dal Kiox per l’accensione: accanto alla manopola di destra si trova il comando per l’intensità su tre livelli . La trovo priva di difetti , il fascio luminoso è quasi da stadio di San Siro .
Valutazione rapporto qualità/prezzo : il prezzo è in linea con i top di gamma . Se guardiamo la concorrenza lo trovo sicuramente vantaggioso se si analizza l’ equipaggiamento,siamo in un posizionamento alto e difficile quindi dare giudizi di merito .
Sono praticamente d’ accordo su tutto con l’ amico Freak e anch’ io ho dovuto cambiare opinione sulla potenza dei Magura MT7 in versione E-Bike montati sulla Moterra . Ricordo che lo stesso impianto montato sulla Levo S-Works SL (anche se non in versione E-MTB) mi aveva invece profondamente deluso forse a causa di dischi e pastiglie non adeguati ? Se volete una E-MTB che Vi seguira docilmente, facile, affidabile e sicura per parecchio tempo la Moterra fa sicuramente al caso Vostro 😉
Sono un biker che dice sempre quello che pensa senza retaggi commerciali o altro e quindi mi sono ritrovato più volte ad esclamare pazzesca, incredibile, fantastica, divertentissima, magica, non ci posso credere e altri aggettivi o espressioni di stupore durante le varie uscite fatte in sella alla SAM2 6.9 !!! E’ vero che sono definito un entusiasta delle novità (guai se non fosse così visto che generalmente i tecnici e gli ingegneri progettano i prodotti perche siano migliori dei precedenti) ma per la prima volta in assoluto, in tutti questi anni di attività (sono ormai 40 anni di MTB e 57 anni di due ruote in totale), questa volta lo posso dire con certezza : la E-MTB più divertente e – per il mio modo di condurre – più performante in discesa che io abbia mai provato !!! Tenete presente che i quantitativi in arrivo della SAM2 sono veramente piccolissimi e commercialmente il mio scritto che state per leggere è quasi un suicidio commerciale e quindi non venitemi a dire che sono di parte o interessato alla vendita dato che comunque vada non mi sarà permessa e se anche lo fosse lo sarà solo in piccolissime quantità ma dovevo trasmetterVi tutta la mia eccitazione 🙁
Solo 170 Km percorsi e sono già a scrivere la prova della Focus SAM2 6.9 : chi mi conosce bene sa quanto io sia appassionato, istintivo e ami giocare con le E-MTB e quindi sono bastate pochissime uscite per convincermi che le prime impressioni erano giuste ! Anzi le sensazioni provate l’ anno scorso nella first ride (link : https://www.pro-m.com/first-ride-nuova-focus-sam2-2021/) sono state amplificate ancor di più in positivo nelle uscite fatte su sentieri ben conosciuti e dove ho tutti i riferimenti necessari (i famosi paletti come amo definirli) !
Estetica : non si può certo dire che sia bellissima con quel suo motore che sembra appeso al telaio e senza un paramotore che avrebbe ingentilito le linee . E’ sicuramente Tedesca e nonostante un piacevole colore beige e la forcella FOX 38 orange che tutti vedono come una cosa bellissima (cosa avrà poi di così bello a parte che non c’ entra nulla con il resto non sono ancora riuscito a capirlo … ma forse fa molto racing machine 🙂 ) io non riesco a vedere un’ estetica da urlo ma a tutti piace tanto e quindi mi allineo al gusto dei Bikers incontrati in giro …
Posizione di guida : non è una Santa Cruz o una Specialized dove ci si trova subito a casa ma a parte un manubrio che si posiziona molto in alto direi che l’ adattamento alla posizione della SAM2 è abbastanza veloce e la bicicletta risulta molto facile e intuitiva con quasi tutti gli appoggi al posto giusto salvo il comando del reggisella FOX Transfer che purtroppo per le miei abitudini è posizionato troppo sotto al manubrio . Il manubrio da 780 mm direi che è perfetto per la mia corporatura e forse avrei gradito un reggisella telescopico con più escursione ma alla fine il divertimento che la SAM2 mi ha concesso mi ha fatto passare sopra a tutte queste piccolissime e soggettive pecche 🙂
Sospensioni : ammortizzatore Fox Van Performance Coil e forcella FOX 38 Float Factory 29 – E-Bike – Grip 2 con rake da 44 mm sono le due unità ammortizzanti con escursione di 170 mm su ambedue le ruote . Sin dal primo momento è veramente incredibile come l’ ammortizzatore a molla posteriore azionato dal sistema F.O.L.D.® di Focus offra prestazioni del carro che non ho mai riscontrato su altri prodotti simili per tipologia di utilizzo : una specie di tappeto magico che oltra a donare una trazione in salita da riferimento passa ovunque in discesa mantenendo la ruota sempre attaccata al terreno !!! AWESOME !!! Il sitema garantisce un brake jack molto limitato e quasi inavvertibile mentre in pedalata il carro si muove sempre ma in maniera molto limitata e controllata . La forcella fa il suo lavoro senza attriti iniziali palpabili e garantisce sicurezza nella guida come tutte le monopiastra da 36 e 38 della nuova gamma Fox .
Salita scorrevole : il motore Bosch CX Gen4 con l’ ultimo aggiornamente del firmware è una buona unità motrice e spinge molto bene in salita usando le assistenze Trail o E-MTB senza per questo essere mai molto assetato di corrente . Un buon compromesso che pur non raggiungendo i picchi di potenza di altre unità motrici ci permette uscite di una sessantina di Km con circa 2000 Mt+ grazie anche alla batteria da 625 Wh . Nonostante il peso della bicicletta parecchio sostenuto (siamo a Kg. 26.780.- con i pedali montati) si riesce a salire con buone medie grazie anche all’ ottimo e già citato lavoro delle sospensioni e alla scorrevolezza delle ruote che ovviamente sono state montate con Hillbilly e Eliminator da 2.6 e salsicciotti come da protocollo Pro-M .
Salita tecnica : come già detto la sospensione F.O.L.D.® con l’ ammortizzatore a molla garantiscono una trazione sconosciuta alla maggioranza degli altri sistemi sospensivi e quindi anche in presenza di terreni scivolosi e / o di neve si sale con discreta facilità anche dove altri si debbono fermare . Lo scavalcamento di ostacoli e gradini e garantito dalle due sospensioni e dall’ eccelente bilanciamento dei pesi anche se le manovre trialistiche (che io non sono in grado di compiere con facilità) sono penalizzate dal peso. Certo se avessimo anche il motore dove viene montata la scheda di gestione Adamo saremmo al top ma non si può avere tutto in una sola E-MTB che è già così performante .
Single-track : nonostante il peso da “monster truck” appena la si muove il peso sparisce quasi per magia come spariscono le ruote da 29″ , il carro lungo , il BB alto e tutto il resto che si può leggere sulla carta e quindi ci si ritrova a percorrere sentieri – siano essi flow o rotti – con velocità e facilità inusuali e che mi ha fatto spesso pensare di essere diventato quasi bravo 🙂 AWESOME BIKE !!!
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : una vera spada, sempre attaccata al terreno e che mi ha permesso di raggiungere velocità di percorrenza anche superiori ai 60 Km orari su afalto in discesa con la sensazione di essere su una moto e non su una E-Bike . Sensazione di sicurezza e guidabilità mai provata con altre realizzazioni . Attenzione NON SONO UN FENOMENO , anzi tutt’ alto , ma la facilità e la percezione di sicurezza con cui si guida la SAM2 è imbarazzante tanto è elevata 🙂 AWESOME BIKE !!!
Discesa tecnica e stretta : ho più volte fatto fatica a capire come possa essere così facile girare questa E-MTB date le quote geometriche e il peso elevato eppure più e più volte ho dovuto constatare che la magia si rinnovava ogni volta più le discese si facevano più rotte e tecniche ! L’ importante è crederci a la SAM2 Vi farà fare cose dell’ altro mondo 🙂 AWESOME BIKE !!!
Frenata : vale quanto già detto in altre occasioni, i freni Shimano XT Trail a 4 pistoncini accoppiati ai dischi Shimano Ice-Tech da 203 mm non hanno mai mostrato segni di affaticamento e sono ben modulabili e con discreta potenza frenante svolgendo il loro lavoro in totale sicurezza . Inoltre in questa realizzazione l’ utilizzo di pastiglie più morbide ha fatto sparire quasi del tutto quel fastidioso fischio in presenza di acqua o neve .
Rigidità : una putrella (in tutti i sensi) e quindi rigidità da riferimento assoluto tanto che penso di non montare ruote in carbonio in futuro per evitare di rovinare il magico equilibrio della bicicletta !
Dotazione : trovate la scheda tecnica qui https://www.focus-bikes.com/it_it/1030554-sam-6-9 . La dotazione è adeguata al tipo di prodotto e il prezzo perfettamente allineato se non addirittura più basso di altri . Gruppo Shimano XT a 12 velocita , freni Shimano come detto sopra , ruote con mozzi scorrevolissimi allacciati a cerchi Race Face , sospensioni da riferimento !!! , reggisella telescopico Fox di ultima generazione forse un filino corto , manubrio Race Face da 35 mm e comando a manubrio Bosch Purion che alla lunga si rivela il più adeguato all’ uso gravity .
Finiture : è una E-MTB teutonica molto massiccia e ben verniciata . Se badate al sodo e al divertimento in discesa le finiture sono di ottimo livello … Se invece volete una E-MTB da esibire al bar c’ è sicuramente in giro qualche realizzazione più “figh@tta” 🙂
Valutazione rapporto qualità/prezzo : il prezzo è considerato dai più molto competitivo (sarà per la 38 orange forse 🙂 ) anche se comunque parliamo di una cifra non proprio bassissima . In compenso se si guarda l’ equipaggiamento , ma sopra ogni cosa il divertimento di guida e le prestazioni della SAM2 , è sicuramente valido e competitivo !
Note finali : la migliore E-MTB Enduro io abbia mai usato in questi sette anni di attività con le E-Bike !!! Pesante, e forse questo è uno dei suoi segreti , ma sempre maneggevole e divertentissima . Velocissima in tutte le situazioni ! Sospensione posteriore da riferimento assoluto ! Motore affidabilissimo e onesto nelle prestazioni . Sono diventato , insieme a Lei , un biker sicuramente più veloce e sicuro ma soprattutto mi sono divertito come mai mi era forse capitato !
Sicuramente ci sono realizzazioni più belle , più leggere e magari meno costose ma nessuna di queste Vi permetterà tali prestazioni e tantissimo divertimento come Lei !!! Certo se dovete metterla sul tetto della macchina pesa almeno un paio di chili in più di altre E-MTB, se Vi cadrà sulla schiena come mi ha detto un biker “genio” Vi farà sicuramente male ma nessun’ altra Vi concederà tanto divertimento ed eccitazione come la SAM2 6.9 : penso di essere stato chiaro !!! Vado a mettere in vendita tutte le mie E-MTB da Enduro che ho 🙂
Specialized Levo SL : era il 2 e il 3 Febbraio 2020 quando Specialized Italia presentava la Levo SL e io rientrando a Milano per scrivere il primo first ride della SL ero talmente gasato dalla prova che per una mia distrazione sono persino riuscito a demolire il furgone che guidavo per fortuna senza conseguenze fisiche ne per me ne per le “bimbe” – 2 Levo SL – che trasportavo 🙂 Ma veniamo a oggi dopo circa 800 Km percorsi sulle Levo SL S-Works sia in edizione 2020 che 2021 .
Appena arrivata la prima Levo SL S-Works in versione 2020 provvediamo a tubelessizzare le ruote e a metterla in bilancia : verdetto incredibile !!! Kg. 16,640.- in taglia Medium !!! E poi dopo averla provata alla presentazione (qui il link : https://www.pro-m.com/il-trait-d-union-tra-le-mtb-tradizionali-e-le-e-mtb-la-specialized-levo-sl/) partiamo per i primi giri in montagna con la SL S-works 2020 . Il perchè è passato così tanto tempo per scrivere una prova definitinita è semplicemente dato dal fatto che aspettavamo di avere tra le mani anche la versione 2021 che differisce principalmente per le due unità ammortizzanti sicuramente oggi più performanti con forcella e ammortizzatore più dimensionati . Dopo aver percorso qualche centinaio di chilometri anche con versione 2021 eccoVi quindi le nostre impressioni sulla light E-MTB più leggera e performante del pianeta !
Estetica : forse la più bella E-Bike presente oggi sul mercato ! Se la versione 2020 era bella e guardata da tutti come un riferimento nel settore E-Bike , tanto che molti la scambiavano per una bicicletta tradizionale, la versione 2021 è ancora più sexy grazie al sapiente uso delle finiture di colore bronzo accoppiate al carbionio naturale . Insomma bella da far girar la testa a chiunque incontrerete sui sentieri !
Posizione di guida : la bicicletta è molto compatta e, come su tutte le Specialized, ci si sente subito a casa . L’ unico problema l’ abbiamo incontrato con il posizionamente dei comandi cambio che purtroppo sono accoppiati alle leve del freno tramite un match maker che non permette regolazione alcuna . Alla fine abbiamo dovuto optare per l’ eliminazione del supporto match maker lato cambio e mettere un braccialetto separato per poter ovviare al problema perlomeno per quanto riguarda il comando cambio AXS .
Sospensioni : ammortizzatore Fox Float DPX2 Factory e forcella Fox Float 36 Factory con cartuccia Grip2 , ambedue con corsa di 150 mm che dopo un setting accurato ci hanno permesso di godere di un’ ottima resa su tutti i terreni . Il sistema FSR accoppiato a queste due unità ammortizzanti è quanto di meglio oggi si possa volere su una trail bike di questa categoria e permette di togliersi ottime soddisfazioni anche nella parte gravity . Se paragonate alle vecchie unità del 2020 il passo avanti è nettamente evidente e il miglioramento sia in guidabilità che in assorbimento degli urti è apprezzabile . L’ ammortizzatore posteriore poi è molto ben controllato in fase di pedalata soprattutto se si chiude l’ idraulica con un ammortizzatore che comunque resta sempre ben attivo in assorbimento degli urti .
Salita scorrevole : il motore SL 1.1 , costruito per Specialized in esclusiva da Mahle, è molto piccolo e leggero (il più leggero del mercato ad oggi) : Kg. 1,900.- e permette alla nostra SL di salire in ogni dove a condizione di avere un passo inferiore alle E-MTB tradizionali dato che il fattore d’ assistenza è solo di 2x contro il 4x del motore Specialized 2.1 by Brose . Inoltre non dimentichiamo che essendo un motore a 48v ha un’ efficienza unica nel panorama dei motori elettrici da E-Bike che si traduce in consumi molto contenuti e innarrivabili per tutti gli attuali motori elettrici da E-Bike più famosi . Insomma per concludere se avete gambe e fiato Vi toglierete delle grandissime soddisfazioni !
Salita tecnica : anche in questo caso il peso contenuto , l’ equilibrio generale e l’ ottima trazione conferitagli dalla sospensione FSR Vi faranno salire come poche altre volte a condizione di avere gamba e rotazioni sufficenti a mantenere una buona spinta del motore stesso : non dimentichiamo che a basse rotazioni il motore è molto fiacco … L’ uso del giusto rapporto del cambio è una necessità per poter salire al meglio in ogni dove . Insomma uno stile di guida ma soprattutto di cambiata molto simile a quella che usereste con una MTB tradizionale .
Single-track : la SL , ricalcando le geometrie della Stumpjumper e molto facile e intuitiva . Agile come poche altre E-MTB grazie anche al peso molto contenuto è veramente divertentissima sia in salita che in discesa con un equilibrio e un bilanciamento sconosciuto ad altre trial bike con motore elettrico .
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : in discesa il cambio di unità sospensive con la Fox 36 all’ anteriore , ha conferito alla versione 2021 capacità discesistiche notevolemente migliorate e tra le light E-MTB penso si tratti di un riferimento assoluto in questo ambito .
Discesa tecnica e stretta : anche in questo caso il peso contenuto e il buon bilanciamento generale le conferiscono capacità eccezionali . Ovviamente non è una “schiacciasassi” come la Kenevo o altre super enduro elettriche ma si difende comunque molto bene e oltretutto ha un movimento centrale ben posizionato che non Vi farà “zappare” continuamente con le pedivelle sul terreno conferendole quindi una fluidità e facilità di guida veramente divertenti .
Frenata : il vero punto debole della SL – IMHO – dato che nella versione 2021 sono stati montati dei freni Magura MT7 con rotori da 203 mm che oltre al già citato problema del match maker non regolabile hanno potenza frenante e ergonomia che non soddisfano per nulla le mie esigenze per un mezzo di questo tipo . Inoltre personalmente trovo le leve troppo squadrate e quindi fastidiose da usare . Sinceramente esistono impianti frenanti meglio costruiti e soprattutto con più potenza frenante . Non sono in grado di valutare la resistenza la calore perchè la stagione non permette di raggiungere temperature d’ esercizio elevate e quindi non ho rilevato fenomeni di fading ma ho dovuto constatare la notevole rumorosità dei freni stessi in presenza di umidità o bagnato .
Rigidità : per un prodotto trail con peso inferiore ai 17 Kg. la rigidità è più che buona e mi sembra che il carro della versione 2021 sia più rigido della versione 2020 forse anche grazie all’ utilizzo dell’ ammortizzatore Fox Float DPX2 . Comunque per l’ uso trail il tutto risulta ancora una volta un vero e proprio riferimento nel mercato specifico !
Dotazione : il montaggio è sicuramente il massimo che un Utente possa aspettarsi da una trail bike come questa con l’ unica eccezione dei freni come già detto sopra . Trovate la dotazione della SL 2021 al seguente link : https://www.specialized.com/it/it/s-works-turbo-levo-sl/p/175105?color=293231-175105&searchText=96821-0002 . Gruppo Sram XX1 AXS a 12 velocita , ruote con mozzi Roval / DT Swiss ben scorrevoli e cerchi in carbonio Roval SL , sospensioni Fox di cui abbiamo già ampiamente parlato , reggisella telescopico Sram Reverbe AXS , manubrio in carbonio e manopole Deity ben confortevoli e leggere .
Finiture : si tratta di una S-Works e come già detto la cromia è veramente molto bella come la qualità delle finiture e del telaio in carbonio a vista nella versione FACT 11 M, il top del carbonio attualmente usato da Specialized . Insomma potremmo definirla lo stato dell’ arte della gamma SL e non solo !
Valutazione rapporto qualità/prezzo : il prezzo è molto alto anche il considerazione dell’ esclusività del prodotto e pur considerando la situazione di aumento di prezzi generalizzata che si è venuta a creare a causa della pandemia in corso è sicuramente un prodotto elitario .
Note finali : se volete una light E-MTB con peso e consumi da riferimento del settore e un’ estetica da urlo la S-Works SL 2021 è sicuramente da tenere in considerazione ! Inoltre come già detto la SL ha il motore centrale più leggero esistente sul mercato , solo Kg.1,900.- , un’ efficienza unica conferitagli dal motore a 48 v e una batteria da 320 Wh interna oltre ad un un range extender a forma di borraccia da 160 Wh che Vi permetteranno di percorrere anche 4000 Mt+ di dislivello se usata utilizzando assistenze basse . La potenza di 240 W con una coppia di 35 Nm come detto Vi permetteranno di affrontare , al giusto ritmo , ogni tipo di salita grazie anche ad una trazione da riferimento . Non dimentichiamo infine la possibilità di personalizzare il motore come pochi altri tramite la semplice e pratica APP denominata Mission Control di Specialized che è anch’ essa divenuta un benchmark nel mercato attuale .
Da segnalare anche che il range extender originale da 160 Wh pesa solo 1 Kg. e le sue piccole dimensioni (equivale alle dimensioni di una borraccia come detto) può essere facilmente portato , anche in più unità se necessarie , nello zaino e Vi permetteranno di stare in montagna senza necessità di ricariche per un tempo difficilmente eguagliabile oggi da altre unità elettriche .
Il Covid 19 e il conseguente lockdown ci ha comunque permesso di usare la nostra Bullit CC XT in colorazione “lavander” inizialmente solo nei parchi cittadini attorno a MIlano . Ciò nonostante abbiamo avuto sin dal primo momento l’ impressione che il lavoro fatto dagli ingegneri di Shimano sul nuovo firmware del motore EP8 fosse veramente un balzo in avanti notevolissimo in confronto a quanto provato con la versione precedente sempre del motore EP8 a Settembre e infatti non mi ero sbagliato !
Ma andiamo con ordine : presentazione della nuova Bullit – la E-Bike da Enduro di casa Santa Cruz – un mattino presto con gli amici di Focus Italia Group che ormai mi devono sopportare ad ogni presentazione 🙂 Grazie 1000 a tutti Voi per la pazienza e la competenza nel mostrarci tutte le novità !!! Praticamente in meno di 48 ore dalla presentazione la Bullit è in Pro-M ! Provvediamo subito all’ assemblaggio sostituendo le gomme di serie con delle Hillbilly e Butcher provviste dei soliti, e indispensabili ormai, salsicciotti / inserti e siamo pronti per il primo giretto . A questo primo giro ne sono poi seguiti molti altri nelle condizioni più disparate e su tutti i terreni anche se in prevalenza – dato il periodo invernale – in condizioni spesso fangose o addirittura con la neve dove abbiamo avuto anche l’ occasione di provare un Hillbilly con mescola T9 che è risultato a dir poco FANTASMAGORICO !
EccoVi quindi le nostre impressioni dopo quasi 300 Km di sentieri di tutti i generi .
Estetica : come per tutte le Santa Cruz anche la Bullit è bellissima e ben proporzionata considerando anche la batteria da 630 Wh un pochino più voluminosa di quella da 504 Wh montata sulla sorellina Heckler . Il colore “lavander” (lavanda in Italiano , non è ne viola ne lilla) poi è, secondo il mio personale gusto, bellissimo e le scritte in giallo flou le danno quel tocco di “bimbominkya” style che solo Santa Cruz può avere e permettersi : MAGNIFICA !!! Questo mio infatuamento per il colore è stato più volte confermato da altri bikers che incrociavo e che si giravano – quasi fosse una bella donna – urlandomi che bella bici e che bel colore !!!
Posizione di guida : nulla da eccepire, come su tutte le Santa Cruz sembra quasi di avere un vestito su misura e gli appoggi sono quelli che ognuno di noi ha sempre conosciuto anche se il manubrio è forse esagerato per la mia corporatura e spesso tra gli alberi bisogna prestare la giusta attenzione alla larghezza di 800 mm .
Sospensioni : ammortizzatore Rock Shox Super Deluxe Select+ e forcella Fox 38 Float Performance Elite E-Tune, ambedue con corsa da 170 mm che dopo un periodo di rodaggio hanno iniziato a lavorare al meglio e ci hanno permesso di passare su ogni cosa come ormai succede a molte E-Bike di questa categoria . Pur non essendo mai stato un fan del sistema VPP devo riconoscere che le ultime produzioni con l’ ammortizzatore basso lo hanno molto migliorato anche se l’ effetto di apertura della sospensione in frenata (brake jack) è ancora ben avvertibile .
Salita scorrevole : il nuovo Shimano EP8 come detto è veramente un gran motore che oggi è secondo solo ad un’ altra unità gestita da una scheda software opzionale e, oltre ad essere dotato di una spinta da riferimento, è molto fluido ed efficiente . Infatti anche i consumi sono molto bassi se comparati ad altre unità sul mercato a parità di prestazioni e di gamba del biker . In confronto alla vecchia unità sembra che siano passati secoli tanto da far sembrare il vecchio e onesto E-8000 come archeologia delle E-MTB . L’ utilizzo della modalità Trail permette di affrontare quasi il 100% dei percorsi in salita nell’ uso tranquillo e il livello Boost risulta praticamente inutile nell’ uso escursionistico . Sia in Eco che in Trail si sale veramente fluidi e veloci con uno sforzo non eccessivo .
Salita tecnica : forse il momento in cui la Bullit soffre di più … Che sia la ruota piccola da 27,5″ al posteriore (ricordiamoci che la Bullit è una mix con ruote da 29″ ant. e 27,5″ post.) o il motore che a bassissime rotazioni non ha la spinta di altri – e probabilmente mai potrà averla visto che a furia di alleggerire e rimpicciolire lo statore è più piccolo di altri – o l’ angolo di sterzo più aperto o il bilanciamento generale ma comunque stà di fatto che sul tecnico non sale come la sorellina Heckler o altre realizzazioni di altri Marchi .
Single-track : la bicicletta è molto facile e intuitiva anche se , come detto , meno agile della Heckler ma anche meno fisica e impegnativa di altre Enduro E-Bikes e quindi la considero un compromesso ideale per tutti che Vi farà sicuramente sembrare un biker migliore !
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : il suo terreno ideale dove la granitica forcella da 38 mm e il bilanciamento generale invitano veramente a mollare tutto con grande sicurezza e con velocità di percorrenza sconosciute a molte altre realizzazioni .
Discesa tecnica e stretta : piacevolissima conduzione sullo stretto, molto facile e poco impegnativa fisicamente se paragonata alla Kenevo ad esempio . Il movimento centrale è ben posizionato e non si tocca quasi mai per terra . Il peso di soli 22,480.- per certo aiuta parecchio ma è sicuramente il buon bilanciamento generale (come per la Heckler) che la fa sembrare così facile e performante .
Frenata : i freni Shimano XT Trail a 4 pistoncini accoppiati ai dischi Shimano Ice-Tech da 203 mm non hanno mai mostrato segni di affaticamento e sono ben modulabili e con discreta potenza frenante svolgendo il loro lavoro in totale sicurezza . L’ unico neo al limite potremmo trovarlo nell’ eccessiva durezza delle pastiglie metalliche originali che generano un rumore metallico appunto e fischiano parecchio in presenza di acqua e / o neve sul percorso .
Rigidità : come per la Heckler direi che anche in questo caso la rigidità è più che buona anche se l’ utilizzo di ruote in carbonio potrebbe migliorare ancora la sensazione di precisione di guida e di rigidità generale .
Dotazione : se volete verificare il montaggio e quant’altro Vi rimandiamo alla scheda tecnica del sito USA : (https://www.santacruzbicycles.com/en-CA/bikes/bullit) . La dotazione è sicuramente adeguata al prodotto e mai abbiamo pensato di dover sostituire un componente per l’ uso fatto della bicicletta in questo primo mese di utilizzo (salvo gli pneumatici) . Gruppo Shimano XT a 12 velocita , freni Shimano come detto sopra , ruote con mozzi DT Swiss molto scorrevoli e cerchi Race Face , sospensioni adeguate , reggisella telescopico Fox di ultima generazione , manubrio in carbonio e il magnifico nuovo display Shimano completano la dotazione .
Finiture : come sempre di grandissimo livello !!! Non credo che oggi esista nessun altro prodotto così ben realizzato e rifinito ! L’ unico incoveniente rilevato è stato lo stretto passaggio tra il carro e la “cruna” del triangolo dove alloggia l’ ammortizzatore che , grazie all’ inserimento di un ramo o di un sasso tra le due parti ha leggermente rovinato la magnifica colorazione lavanda del telaio 🙁
Valutazione rapporto qualità/prezzo : il prezzo è allineato alle altri realizzazioni sul mercato delle E-Mtb di alta gamma full-carbon attualmente disponibili in Italia e considerando la situazione di aumento di prezzi dovuta alla bassa produzione causa Covid e all’ aumento generalizzato di prezzi dei componenti e dei trasporti per fare un esempio è ancora tra i più centrati del mercato anche se ovviamento stiamo parlando di giocattoli costosissimi per i più .
Note finali : nuovo motore EP8 con batteria da 630 Wh , consumi contenuti con conseguente autonomia quasi infinita per le mie gambe e necessità (mi stanco sempre prima io della batteria) , guidabilità da riferimento , possibilità di settare il motore ed addirittura la coppia come si desidera (mi fanno sorridere coloro che hanno depotenziato / indebolito questo motore a 60Nm quando io lo posso fare in pochissimi secondi da APP originale E-Tube ma mantenendo però la possibilità di tornare a 85 Nm che loro non avranno più) , la possibilità di settare due diversi profili che si possono cambiare da display a proprio piacimento senza usare il telefono , delle unità ammortizzanti molto performanti e infine il colore lavanda che fa girar la testa a molti 🙂 sono quanto di meglio un biker possa oggi desiderare in questo segmento enduro .
Probabilmente avendo a disposizione una Heckler 8.1 che pesa due chili e mezzo in meno e una Kenevo Expert che pesa due chili e mezzo in più non acquisterei questa Bullit ma se dovessi scegliere una E-MTB unica da usare in tutte le condizione sarebbe probabilmente la mia scelta preferita .
Lilla, viola o lavanda ? Lavanda, “orka pupazza” è lavanda ! Del resto se gli Americani definiscono il colore con la dicitura lavander direi che non ci possono essere dubbi 🙂
E’ arrivata in Pro-M in settimana e quindi, nonostante il lockdown ci impedisse di uscire da Milano, abbiamo passato il weekend in sella alla nuovissima E-Bike di Santa Cruz : la Bullit . Una endurona da 170 mm di corsa sia al posteriore che all’ anteriore, full carbon di un colore per noi magnifico : lavanda appunto !!! Non mi dilungherò troppo sugli aspetti tecnici e sull’ equipaggiamento della E-Mtb (che se volete potete leggere qui : https://www.pro-mstore.com/bici-santa-cruz-bullit-cc-xt-85730219) se non per dire che la nostra Bullit CC era equipaggiata con il kit Shimano XT e che la costruzione generale è, come per tutte le Santa, di ottimo livello .
Veniamo subito alle prime impressioni sulla nuovissima enduro di Santa Cruz : la Bullit è in tutto e per tutto una Heckler al testosterone ! Si guida molto bene, anche se il peso in più della batteria posizionato in alto e in avanti, la rende meno giocosa della sorellina minore . Il peso totale di soli Kg. 22,460.- in taglia Medium penso la renda la E-Mtb enduro più leggera del mercato . Il bilanciamento generale è più che buono, la bicicletta dona buona confidenza sin da subito e l’ avantreno più caricato la rende un’ ottima macchina da enduro appunto . Ovviamente questa è solo un’ impressione data da un contatto avvenuto non in montagna ma bensì in montagnetta per ovvi motivi 🙂
Ultima nota positiva di rilievo : il tubo reggisella e lo standover sono sempre molto bassi permettendo così l’ uso di reggisella telescopici sino a 200 mm di escursione su tutte le taglie !
Cosa ci è piaciuto di più oltre al colore lavanda ? Sicuramente il nuovo motore Shimano EP8 con la nuovissima release di firmware che l’ ha molto migliorato in confronto alla versione precedente di pre-serie che avevamo provato in passato . Potentissimo e parco nei consumi ! Mi spiego meglio come segue : il nuovo EP8 ha la possibilità si settare 2 diversi profili d’ utilizzo personalizzabili a piacere con l’ APP di Shimano E-Tube . Il profilo 1 è quello full power mentre il profilo 2 è più parco nei consumi e spinge un pochino meno anche se è il mio preferito e ci potete fare praticamente tutto . Inoltre è possibile personalizzare in toto i due profili in ognuno dei 3 livelli d’ assitenza (Eco, Trail e Boost) su assitenza, coppia e reattività alla spinta sul pedale. Non ho avuto il tempo di personalizzare i 2 profili e mi sono affidato ai settaggi di serie . Posso dirVi però che con il profilo 2, quello parsimonioso, ho percorso quasi 40 Km con 1050 Mt.+, quasi sempre in Trail e Boost sulle ripide salite della montagnetta, consumando solo il 62% della batteria da 630 Wh alla sua prima ricarica e con temperature vicine allo zero !!! Se avessi ridotto l’ assistenza e la coppia a 60Nm tanto per non fare paragoni con chi sostiene che con una batteria da 360Wh può percorrere sino a 4000 Mt+ cosa avrei potuto fare con la batteria da 630 Wh ? Lascio a Voi immaginare : 4000, 5000, 6000, 7000 Mt+ … ma forse e anche no visto che mi sarebbe girata sicuramente la testa a furia di fare il criceto in montagnetta 🙂 🙂 🙂
Come detto la potenza del motore è veramente tantissima e si avvicina allo Specialized 2.1 e la sensazione è di avere una specie di “Shuttle mode” perenne oltre ad avere una sensazione di fluidità e costanza di spinta molto dolce e naturale veramente encomiabile . Insomma chapeau Shimano : very nice job !!! In profilo 1 poi la sensazione di spinta cresce ancora pur mantenendo una fluidità da riferimento . Con l’ assistenza impostata su Trail si può fare praticamente tutto senza mai toccare il comando remoto : una specie di E-MTB se vogliamo paragonarlo a Bosch . Il rumore che è presente, come ormai in tutte le unità motore moderne, è però molto basso e non aumenta di molto con l’ aumentare delle rotazioni risultando così al mio orecchio (sono un pochino sordo) molto basso e poco fastidioso .
A prima vista l’ unica implementazione che vorrei è la possibilità di passare tra i 2 profili d’ utilizzo on fly e cioè durante la pedalata perchè il doversi fermare per entrare nel menù opzioni del display equivale praticamente a tirare fuori di tasca uno smartphone come succede ad esempio con Specialized e vanifica in parte l’ ottimo lavoro fatto dai tecnici Shimano .
Quello che invece ci è piaciuto di meno sono le ruote mix (27,5″ & 29″) che riteniamo comunque inutili per l’ uso di noi persone normali e le due unità ammortizzanti che però avrebbero bisogno di un setting e di un rodaggio delle stesse ben diversi da quello fatto in fretta e furia in questi due giorni di test . A questo aggiungete che le unità ad aria sono fortemente influenzate dalle basse temperature di questo weekend e quindi ne riparleremo più avanti nel tempo .
Per finire direi bellissima (anche se ciò è del tutto soggettivo) , con un motore che probabilmente è il riferimento attuale e con finiture da perderci la testa !!!
In poche parole : Santa è sempre Santa !!!
Le light E-Mtb rivoluzione o innovazione ?
di Nicola Pellegrino
Il mercato E-Bike nei tempi recenti sta vivendo un periodo di fermento con sviluppi che si susseguono a ritmo serrato ed in pratica il biker moderno si trova a dover valutare nuovi prodotti ogni anno e l’obsolescenza che porta ad avere il timore che la bici che si ha sia “superata” è sempre in agguato, fondamentale perciò è saper valutare l’acquisto, analizzare il mercato sapersi far consigliare da gente esperta e soprattutto scegliere la bici adatta alle proprie esigenze, queste sono le basi per non sbagliare e soprattutto per trarre il massimo da ciò che poi andremo ad acquistare, quindi mai andare d’istinto ma ponderare il più possibile la scelta .
Sul mercato E-Bike attuale ci sono varie sottocategorie, quella delle Light E-Mtb verrà trattata in questo articolo, le bici in esame saranno (in ordine strettamente alfabetico) :
Lapierre Zesty AM, Orbea Rise , Rotwild RE375 e Specialized Levo SL
LAPIERRE ZESTY :
La prima bici è la Lapierre, una bici intesa prevalentemente come “shuttle bike” quindi di indole differente dalle altre ma la scelta è del tutto comprensibile poiché è stata la prima di un genere che da essa poi si è sviluppato ed ha virato più verso il trail biking puro come vedremo con le altre bici prese in esame .
La bici si presenta con un’escursione 160/150, le quote geometriche in taglia M (peso rilevato 18,2 Kg in taglia L) 430mm di piantone, 606mm di orizzontale, 445mm di reach, 607mm di stack, angolo sterzo 65,5°, angolo sella 75°, con carro da 435mm. Quindi una bici con quote adatte ad un utilizzo enduro considerando le sospensioni (FOX36 da 160mm e FOX DPS da 150mm). Il reach è nella norma per bici del genere mentre l’ angolo sterzo e sella sono ancora “contenuti” considerando poi le tendenze in divenire sul “long and slack” quindi sterzo aperto e piantone verticale .
Il motore è un FAZUA EVATION 1.0, il peso del corpo motore è 2.0kg la batteria da 252wh pesa 1.5kg e fornisce un supporto di 60Nm . Il voltaggio è 36v, il corpo batteria-motore è un tutt’ uno che può, all’occorrenza, venire separato e qualora si volesse il rider può scegliere di utilizzare la bici senza batteria (quindi senza assistenza) ed avere in pratica una normale bici da enduro. L’autonomia è il tallone d’Achille della Zesty, il peso non proprio contenuto e soprattutto il motore-batteria con coppia espressa medio/alta e capacità batteria di soli 250Wh consentono di percorrere poco dislivello, in test (fonte EMTB-NEWS.DE) la bici con supporto massimo ha percorso 26.14 Km in 1.26 h e un dislivello di soli 498 metri, la nota positiva è la portabilità di un’eventuale batteria di riserva che porterebbe l’ autonomia ad estendersi ulteriormente .
Complessivamente una bici adatta a brevi giri enduro che per rapporto autonomia-peso si pone al di sotto delle concorrenti in esame ma è anche la prima uscita cronologicamente parlando .
SPECIALIZED LEVO SL:
La casa Californiana ha introdotto la versione SL della sua E-Mtb nel 2020 ma lo sviluppo del concetto è nato nel 2016 e sviluppato poi in seguito a numerosi test di durata e chilometri percorsi per ottenere il giusto compromesso tra peso ed autonomia . La piattaforma bici è quella consolidata della Levo, quindi ruote da 29 ed escursione da 150mm su entrambe le ruote, le geometrie sono per la taglia M: (peso rilevato 16.7 Kg in taglia L) 410mm di piantone, 597mm di orizzontale, 66° angolo sterzo, 75° angolo piantone, 435mm di reach, 606mm di stack, il carro da 437mm. I valori rispetto alla Lapierre sono più contenuti mettendo appunto in evidenza l’indole trail della bici che la rende adatta a chi, venendo dalla mtb non assistita, vuole avvicinarsi al mondo E-Bike optando per una bici che mantiene caratteristiche di bilanciamento pesi e guida simili ad una bici tradizionale . Il peso di Kg 16.7 consente di avere una dinamica di comportamento “accogliente”, che faccia sentire a proprio agio il biker in situazioni che su una E-Mtb più pesante possono risultare difficili da gestire se non si è abituati . Spazi di frenata, comportamento dinamico e “giocoso” e agilità complessiva sono molto diversi da una Levo tradizionale – non per altro la differenza di peso è notevole – ed infatti le due E-Mtb sono destinate a due utilizzi differenti .
Motore Mahle: Specialized distingue Turbo Levo e Levo SL in “quattro volte te” e “due volte te” per evidenziare l’indole delle due bici differente e su misura per l’esigenza dell’ Utente finale .
Il motore sviluppato con Mahle ha un peso estremamente contenuto 1.9kg il più leggero tra le bici prese in esame . La coppia espressa è di 35Nm con 240W e l’efficienza è di 48 volt il che lo rende estremamente contenuto nei consumi riuscendo ad ottimizzare l’assorbimento dell’energia dalla batteria di 320wh . Un range extender del peso di 1kg alloggiabile nel supporto borraccia consente di portare l’autonomia complessiva a 480Wh, sufficienti per un utilizzo trail su percorsi articolati su alto chilometraggio/dislivello . La batteria non è removibile, al fine di contenere i pesi il più possibile, e questo a mio avviso ne limita la praticità qualora la si volesse caricare in casa. L’autonomia espressa della Levo SL (fonte E-MTB-NEWS.DE) con range extender, quindi con batteria complessiva da 480wh è stata di 57km 1136mt di dislivello in 2h 30 in un circuito percorso al massimo dell’assistenza, quindi una resa più che sufficiente qualora, usandola con assistenze minori, si voglia percorrere un itinerario che prevede maggiore kilometraggio/dislivello .
Complessivamente la Levo SL è una trail bike pura che incarna i valori della Stumpjumper originale della casa Californiana, solo portati ad un upgrade “non invasivo” per chi dovesse ritenere l’assistenza di un motore esuberante come può essere quello della Turbo Levo, una bici che si pone appunto tra Stumpjumper e Turbo Levo e prende da entrambe caratteristiche mirate per soddisfare il trail biker puro che vuole provare qualcosa di nuovo .
ROTWILD RE375 e ORBEA RISE
Le ultime due bici preferisco prenderle in esame insieme, perché hanno elementi in comune utilizzati in maniera differente con risultati differenti.
La Rotwild RE375 è una bici estremamente raffinata e come soluzioni tecniche e chi conosce il marchio Tedesco sa bene quanto siano alti i loro standard qualitativi, hanno introdotto la serie light con bici appunto dal peso contenuto e rivolte ad un utilizzo prevalentemente trail, quindi mirato alla percorrenza di itinerari con alto kilometraggio/dislivello.
Per la Rotwild le geometrie sono le più “moderne” se vogliamo considerare le ultime tendenze in materia, anche se il piantone da 440mm in taglia M è l’elemento più conservativo, considerando poi il reach da 460mm, l’angolo piantone da 77° e soprattutto l’angolo sterzo da 63,5° .
La Rise di Orbea invece ha 419mm di piantone con 77° di angolo, 66° di angolo sterzo e 450mm di reach quindi generalmente meno spinta della Rotwild ma con piantone più corto (nota a mio avviso positiva per avere una distribuzione del peso più basso e di conseguenza un migliore bilanciamento in curva) .
Orbea vs Rotwild caratteristiche tecniche generali :
Entrambe le bici in taglia L pesano 18 kg, entrambe le bici hanno una batteria dalla capacità simile 375Wh per la Rotwild, 360Wh per la Orbea .Sul motore le differenze si fanno particolarmente interessanti ed è per questo motivo che ho preso in esame le due bici insieme e non ciascuna separatamente, il motore è il nuovo EP8 Shimano in versione “standard” su Rotwild e in versione “RS” su Orbea. Strutturalmente i motori sono identici come pesi ingombri, la differenza sostanziale è nella coppia espressa, 85Nm nella versione base 60Nm nella versione RS . Le configurazioni tramite APP sono personalizzate in base alle esigenze di Orbea ed i firmware sono specifici per quel motore, inoltre non è possibile convertire a 85 Nm il motore RS . Scelta condivisibile da parte di Orbea ? Non saprei, il discorso sul quale vertono le E-Mtb light è il range mantenendo bassi i pesi del mezzo e diminuendo gli attriti il più possibile, con l’ Orbea in parte ci riescono ma a mio avviso togliendo coppia al motore ne hanno limitato l’ elasticità di utilizzo e quindi la versatilità, su un motore che già nella versione base (che potrebbe comunque essere “castrato” a 60 Nm tramite APP Shimano originale) ha dimostrato di spingere a sufficienza rispetto alla concorrenza (Bosch CX Gen4, Brose e Yamaha) ma anche in prove comparative di consumare di più .
Maggiore coppia quindi non significa obbligatoriamente maggiori consumi, la dimostrazione è la prova comparativa (fonte EMTB-MAGAZINE.DE) tra Rotwild e Orbea là dove la prima percorre 37km con 721 Mt+, sempre alla massima assistenza, mentre la Orbea ne percorre 34.28 con 610 Mt+ ! Quindi minore chilometraggio e minore dislivello con pesi simili e batterie con capacità simile . Questi dati comparativi dovrebbe far riflettere sul perché Orbea semplicemente non ha impostato una modalità a 85nm con settaggi custom ma usando sempre un motore con configurazione originale . I risultati non giocano a favore di questa scelta, se poi vogliamo dirla tutta, lo Shimano non è il motore più adatto allo scopo poiché alla fine il confronto con la Levo SL è purtroppo imbarazzante (57 km 1136 dislivello) anche se effettuato con 2 batterieper un totale di 480Wh (batteria interna più range extender) . Certamente la coppia sul motore della SL è minore ma il consumo dato dall’ assorbimento energetico quindi l’efficienza del motore sulla SL è sicuramente migliore 48v vs 36v. Un motore sviluppato ad hoc per un utilizzo purtroppo non può mai venire superato in efficienza da un altro destinato ad altro ed adattato . In questo caso Specialized propone la bici più adatta per l’utilizzo trail puro e dimostra di avere il know-how necessario per essere la Factory di riferimento in tal senso con la sua LEVO SL .
IN CONCLUSIONE …
Le light E-Mtb sono innovazione o rivoluzione ? Rivoluzione sicuramente no, innovazione ed evoluzione si . Il mondo E-Bike è in continuo sviluppo e le tipologie di Utenti sono sempre più variegate, chi ha bisogno del “feeling” di una mtb tradizionale vede nelle light E-Mtb la giusta strada, una bici leggera esteticamente familiare nelle proporzioni a una mtb e non invasiva nell’azione del motore . Io non credo il mercato si svilupperà solo in tal senso, anche le power E-Mtb si evolveranno diminuendo pesi ed ingombri e ci si troverà ad un punto di incontro tra le due tipologie di bici che porterà a stabilire il compromesso ideale tra peso e capacità della batteria, ma ora è ancora troppo presto anche se quello a mio avviso è l’ obbiettivo .
Tra le bici prese in esame a mio avviso la Specialized LEVO SL è stata la più convincente, la casa Californiana ha dimostrato di saper far valere le sue idee e renderle uno standard sul mercato contribuendo in tanti casi all’ evoluzione di tutto il mondo bici e non solo nel settore E-Bike, dove in pratica con la LEVO ha stabilito un’eccellenza alla quale tutti prendono riferimento . La capacità progettuale in base alla quale un telaio, un motore e una batteria vengono ottimizzati per ottenere il miglior compromesso tra peso ingombro ed efficienza è un risultato al quale solo Specialized è riuscita ad oggi ad arrivare e, bisogna dargliene atto, è solo un’ Azienda con quel “potere” (fatturato, investimenti e ricerca) che ha la possibilità di concretizzare certi progetti e renderli reali .
Circa 10 giorni fa ricevo una mail dagli amici di Focus Italia in cui vengo invitato a una e-ride a Mezzana (TN) nella magnifica Val di Sole denominata eMtb Luxury Experience. Ovviamente , dato il poco tempo a mia disposizione in questo periodo di super lavoro, contatto subito l’ amico Lele per sapere di cosa si tratta . Mi viene confermato che potrò provare la nuova Sam2 e quindi decido subito di partecipare all’ evento ! A questo proposito vorrei ringraziare tutto lo staff Focus Italia per la realizzazione di questo magnifico evento e in particolar modo Enrico che ha sopportato tutte le mie richieste con infinita pazienza, Riccardo per la perfetta messa a punto della mia Sam2, John la nostra guida per averci preparato un magnifico percorso e infine il buon Lele e tutto lo staff Focus che mi hanno badato ed accudito per ben 2 giorni 🙂
Quindi Mercoledì mattina carico la mia borsa con tutta l’ attrezzatura necessaria nel baule della 595 e parto alla volta di Mezzana . Il viaggio è sempre adrenalinico con la 595 che ritengo sia uno dei giocattoli più divertenti della mia lunga storia di guida di autovetture di tutti i tipi : in meno di 3 ore sono a Mezzana . Arrivo e la vedo subito : la Sam2 nella sua discreta ma bellissima livrea beige è già li ad aspettare i partecipanti all’ evento . I dati geometrici mi lasciano un pò perplesso e alzando la “bimba” mi viene un coccolone : ma quanto pesa questa E-Mtb ? Penso e ritengo che siamo sopra i 25 Kg. – non ho con me una bilancia – e quindi rimango un pò perplesso ma ho imparato a mie spese nel tempo a non giudicare mai sulla carta o semplicemente guardando una bicicletta a trarre conclusioni affrettate perchè ho spesso commesso errori, così facendo, dovendo poi ricredermi e chiedere scusa all’ atto della prova dinamica . La serata poi trascorre in piacevole compagnia tra racconti e condivisioni delle proprie esperienze con gli altri partecipanti all’ experience .
Giovedì mattina ritrovo alle ore 10:00 presso il centro Promescaiol di Mezzana in attesa del trasferimento in elicottero al campo base situato a circa 1600 mt. di quota dove troveremo le “bimbe” ad attenderci . Veniamo presto organizzati in gruppi da 5 persone e con una divertente rotazione di circa 5 minuti raggiungiamo il campo base . Ultime settaggi e preparativi della Sam2 e in breve sono in sella .
Partiamo in salita su strade bianche e saliamo per circa 700 mt. Il motore Bosch CX Gen4 della Sam2 da me ben conosciuto spinge fluido e con buona potenza e conoscendolo sin troppo bene decido di usare assistenze alte (E-Mtb in particolare) che mi permettono di tenere il passo allegro del gruppo con facilità insieme all’ amico Francesco e all’ amico Davide che dice di essere alla sua prima esperienza in Mtb in un bosco . In meno di un’ ora di pedalata siamo all’ inizio dei trails veri e propri. Ancora un tratto in leggera salita con alcuni passaggi tecnici semplici su roccie da scavalcare che mi permettono sin da subito di valutare la bontà del sistema F.O.L.D. ® di Focus coadiuvato dall’ ammortizzatore Fox Van a molla della mia Sam2 6.9 : lavora veramente alla grande ! Il primo singletrack in discesa poi su un fondo bellissimo da sottobosco mi fa subito ricredere sul peso percepito ieri della Sam2 : in movimento sembra quasi magicamente sparire e la Fox 38 Factory all’ anteriore con l’ ammortizzatore a molla posteriore creano un vero overcraft che passa su ogni cosa !!!
La prova prosegue poi su sentieri con forti pendenze, tornatini in contropendenza, prati dove scegliere la linea a piacimento, scale e quant’ altro che mi regalano circa due ore di grandissimo divertimento . La Sam2 è impeccabile e nonostante le ruotone da 29″ gira anche sullo stretto con grande facilità grazie ad un insieme ben bilanciato e a dispetto del suo peso comunque rilevante : magia della scelta dei componenti sospensivi e dell’ equilibrio generale della bicicletta . Insomma grandissima sicurezza e divertimento assicurato per chiunque a patto di tenere le ruote attaccate al terreno poichè nella ricerca di eventuali manovre aeree il peso è avvertibile come del resto per tutte le realizzazioni sul mercato per E-Mtb di qesta fascia che, allo stato attuale ritengo siano la Specialized Kenevo, la Mondraker Level e questa nuova Sam2 . Abbiamo quindi trovato una seria alternativa alle concorrenti sul mercato ? Io personalmente ritengo proprio di si anche se ovviamente mi riservo di provare ancora la mia Sam2 sui miei sentieri dove è per me molto più facile avere impressioni reali vista la grande quantità di riferimenti che ho sui “miei trails” 🙂
Per finire le versioni della Sam2 sono solamente due con colorazione unica : la versone denominata 6.9 che è montata con sospensioni Fox 38 Factory anteriore e ammortizzatore Van a molla, gruppo Shimano XT con freni a 4 pistoncini, ruote con mozzi Novatec e cerchi RaceFace AR30, reggisella Fox Transfer Kashima e attacco manubrio C.I.S. con passaggio integrato dei cavi . La versione 6.8 invece utilizza sospensioni Rock Shox Zeb all’ anteriore e ammortizzatore Super Deluxe Select ad aria, gruppo Sram GX con freni Sram Code, ruote con mozzi Novatec e cerchi Focus, reggisella Kindshock Rage-i e anch’ essa attacco manubrio C.I.S. integrato . Ultima particolarità, ma non per questo meno importante, il flip chip posizionato nel carro che permette di variare le geometrie e di usare quindi formati di ruote 29″ (nativo), 27,5″ oppure mix (29″ ant. e 27,5″ post.) . Per tutti i dettagli tecnici completi e i prezzi, che io ritengo molto competitivi, Vi rimando ovviamente alla pagina ufficiale di Focus Italia .
A questo punto, entusiasta della prima uscita con questa bellissima e divertentissima Sam2 – non vedo l’ ora di averne un esemplare tutto mio ma spero di non dover attendere molto vero Lele 🙂 – non mi resta che ricaricare la borsa sulla 595 e rientrare in tempo record a Milano per scrivere quanto sopra . Grandissima esperienza e grandissimo divertimento : grazie Focus Italia !!!
Equilibrio & Forma
Prova della Santa Cruz Heckler CC XO1 di Ezio Freakrider Baggioli
Nonostante si cerchi attraverso la progettazione e le conseguenti simulazioni tridimensionali di raggiungere lo scopo previsto, quasi fosse un miracolo della creazione, il risultato va ben oltre le aspettative, il che mi fa credere nella casualità. Ho avuto negli anni fulgidi esempi in disparati campi, dallo sci alle motociclette passando per la meccanica pura e la Santa Cruz Heckler CC rientra in questa casistica. Indubbiamente i machinatores che le hanno dato vita di passione ne misero a secchiate in fase di studio: il risultato è una E-bike di raro equilibrio, in termini di design e sopra ogni mia aspettativa nel compendio che più mi interessa, la guida.
Oggi Gianni mi ha concesso una giornata di prova ed ho provato la Heckler CC in un ambiente a me familiare dove mi salutano anche i sassi messi a termine dei boschi. Scrivo poco sopra di design: qui siamo di fronte ad un prodotto di alta gamma, dove il Family Feeling è il filo conduttore nella scelta stilistica. La cura costruttiva è evidente nelle finiture e nella scelta dei componenti, dominati da un manubrio quasi flat da 800 mm in carbonio che risulterà essere la barra perfetta nei cambi di direzione; plauso alla sella WTB con logo Santa Cruz che oltre che ben disegnata si è rivelata alquanto comoda. Personalmente apprezzo la sobrietà nelle linee e nella colorazione a bassa visibilità, un bel nero che nero non è la rende assai piacevole ricordandoci che è la sorella sotto estrogeni della Bronson. Dopo aver espletato le operazioni di rito, taratura delle sospensioni, altezza sella, montaggio pedali ed essendo un bastian contrario girato i freni, ho acceso l’unità Shimano E 8000. Apprezzabilissimo il display multifunzione che rimane una chicca in termini di informazioni e per nulla invasivo, ben protetto da eventuali urti a lato destro dell’attacco manubrio. Le impostazioni di assistenza sono medium per ECO e TRAIL mentre per il BOOST è settato in high, si riveleranno perfette per il mio stile di guida tanto che non ho quasi mai usato la funzione BOOST, per quanto non mi sia risparmiato salite molto impegnative sia per il fondo sia per il dislivello non ne ho sentito la necessità grazie alla fluidità dell’erogazione del motore. Fatti i primi metri devo essere chiaro in questo, mi sembrava di essere stato in sella da sempre sulla Heckler: gli appoggi perfetti, il giusto carico sul manubrio mi ha dato quella confidenza che si sarebbe espressa immediata appena messe le ruote sul sentiero. Sono stato un fiero sostenitore delle ruote da 29 pollici da quando ebbi la prima Ellsworth Evolve, ma sono molto felice di pedalare bici con ruote da 27,5, nonostante il mercato spinga sulle 29, perché offrono con le moderne geometrie una maneggevolezza invidiabile, complici di una coppia di pneumatici Maxxis DHR II assai sinceri nelle reazioni sulla nostra Heckler. Altro dettaglio non da sottovalutare il peso: 21kg, cosa che la rende di una reattività da invidia, siamo sotto di 4 kg rispetto alle altre concorrenti che a fine giornata si sentono tutti. Prima sorpresa: l’efficienza della sospensione posteriore che in salita copia anche quegli ostacoli che ti intimidiscono, premesso che pur avendo gli inserti nei pneumatici volevo evitare qualsiasi problema di sorta con forature, sono stato su pressioni sostenute quindi i pneumatici non si spalmavano per niente, eppure la perfetta simbiosi delle sospensioni ha fatto il suo dovere. Per essere chiari, la prova di oggi è stata su terreni difficili dato la pioggia della notte e se amate il viscido, ne avevo da regalare a piene mani. Equilibrio in tutto, le sospensioni e le geometrie unite al miglior VPP che ricordi ti costringono al sorriso in ogni situazione: nelle curve e controcurve, salita e discesa tecnica, cambi di direzione improvvisi si rivela una macchina perfetta. La Fox 36 Performance di serie gode di una fluidità di scorrimento da riferimento con un idraulica molto sensibile e con regolazioni altrettanto precise. Dubbi ne avevo? Certo che sì. Maneggevolezza estrema, guidabilità inimmaginabile nello stretto prevedevo una certa instabilità nel veloce, avendo spulciato i dettagli tecnici delle geometrie. Come da chiosa iniziale qui il caso, le intuizioni degli ingegneri o entrambe le cose hanno fatto sì che mi sono trovato tra le gambe una macchina perfetta. Con i dovuti distinguo, di fatto il motore c’è, mi sembrava di avere una muscolare: anche i bistrattati freni SRAM CODE mi hanno regalato un’ottima sensazione di potenza e presenza nelle staccate più violente e i cerchi in carbonio quel gradino in più nel determinare la linea e la conduzione della stessa. Il cambio uno SRAM XO1 Eagle a 12 rapporti sempre preciso e spaziato giusto, non sono mai andato oltre il 42 anche nei tratti che avevo inserito nel giro prova dove il ribaltamento ti attende dietro ogni curva. Essendo un E-Bike devo evidenziare i consumi: non sono un fuscello, sono alto un metro e novanta e in assetto da Biker sono più vicino ai 100 che ai 90 kg. Quindi avendo percorso 30 Km con circa un ottocento metri di dislivello, tornare con più del quaranta per cento di batteria che ha 504 Wh di capacità ritengo che sia ottimo. Onestamente non sento la necessità di averne di più, in tal modo i pesi si abbassano ed il divertimento si impenna. La Heckler si è dimostrata una perfetta All mountain, confortevole, precisa e graziata da un equilibrio inusuale alle altre. Sono sempre stato scettico nei riguardi dei prodotti Santa Cruz, non ho mai apprezzato il sistema VPP e qui mi sono ricreduto, mi cospargerò il capo di cenere dopo aver goduto della sua efficienza. Il motore Shimano E 8000 a parte una certa rumorosità che accompagna il funzionamento si conferma affidabile e generoso. Più spingi cercando il limite e lo stato di gioia aumenta: diventare un tutt’uno con lei è immediato. La ritengo una delle doti per la quale un Biker dovrebbe sceglierla visto che quello che cerchiamo è il divertimento: pagare per soffrire mi sembra degno solo di Leopold Von Sacher-Masoch a cui dobbiamo la ricerca del piacere attraverso il dolore. Io sono epicureo… certo il prezzo è un dettaglio non indifferente, siamo in un ambito di alta gamma e la concorrenza offre prodotti equivalenti ad un costo spesso più elevato. Sinceramente non provo della sana invidia per chi può permettersi la Heckler CC: sono solo felice perché continuerà a sorridere come mi è successo oggi.
La scorsa settimana abbiamo finalmente ricevuto la “nostra” Santa Cruz Heckler CC AXS : la prima E-Mtb del prestigioso marchio Californiano . Dato che l’ arrivo della Heckler è stato preceduto da 1000 discussioni sulla bontà del progetto , sulla bontà del motore , sulla batteria troppo piccola , sul prezzo troppo elevato e chi più ne ha più ne metta … ero veramente curioso di provarla ! Non ero prevenuto perchè l’ esperienza accumulata ormai non mi permette più di essere prevenuto viste le tante cantonate che ho preso giudicando i nuovi prodotti solo sulla carta o sui freddi numeri 🙂
Purtroppo poi l’ emergenza coronavirus , che sta colpendo in particolare la nostra zona , non mi ha permesso di fare molto con la Heckler e quindi questo mio scritto non vuole essere ne un “first ride” completo ne tantomeno una prova vera e propria ! Sono semplicemente delle primissime impressioni maturate in una cinquantina di chilometri effettuati in due uscite : la prima sulle PS di Rocchetta Belbo (CN) guidato dall’ amico e tracciatore della zona Franco Monchiero – che ovviamente ringrazio per il bellissimo giro e per il lavoro svolto – e la seconda nei parchi Milanesi nella prima Domenica dell’ allerta coronavirus .
Arriviamo a Rocchetta Belbo e tiriamo giù la “bimba” dal furgone : tutti concordiamo che è bellissima e molto leggera anche solo alzandola . Iniziamo il giro e il motore Steps E-8000 , che del resto già conosciamo , si rivela ancora una volta tra i più rumorosi attualmente sul mercato . Però è anche molto fluido e , una volta bel regolato nelle varie assitenze con l’ APP originale , anche abbastanza parsimonioso : alla fine faremo circa 26 chilometri con più di 1100 mt+ e la terza tacca su cinque disponibili si è spenta solo nell’ ultimo chilometro . La batteria da 504 Wh per un uso normale basta e avanza : primo dubbio di alcuni già superato !!!
Riguardo alla spinta è , come già sapevamo , molto buona e sappiamo anche come poter migliorarla ancora tramite un tuning più fine e dettagliato tanto da non dover invidiare altre unità più recenti 🙂 Questo è il vantaggio di avere un motore ben conosciuto e molto affidabile : secondo dubbio superato !!!
Iniziamo la prima PS e subito mi rendo conto che la sospensione posteriore VPP della Heckler è già pressochè perfetta alla prima taratura mentre la forcella anteriore è troppo morbida : un budino . Ovviamente non ho nulla con me ma Franco mi presta la sua pompetta alta pressione e inizio ad aggiungere altri 10 Psi alla Fox 36 . Risaliamo verso un’ altra PS e la forcella va un filino meglio ma adesso bisognerà intervenire anche sul rebound e le compressioni . La sospensione VPP posteriore invece è veramente perfetta e il carro lavora alla grandissima sia in salita che in discesa già in questa prima uscita e con il setting fatto in officina !!!
Altra risalita e altra PS (la più nuova e bella !) molto ripida e tortuosa dove ancora una volta apprezziamo quella che all’ inizio sembrava solo un’ impressione : la Heckler è leggerissima nella conduzione e gira veramente in un non nulla !!! Insomma è veramente una Santa Cruz in tutto e per tutto con una guidabilità che ricorda tantissimo la ormai mitica Bronson .
Ringraziamo Franco e torniamo a Milano dove ricaricheremo la batteria dato che il giorno successivo dovremmo raggiungere Sestri Levante per un secondo giro Enduro sulle ormai arcinote discese di Sant’ Anna e Mimose . Purtroppo nella notte tra Sabato e Domenica la Lombardia viene bloccata dal decreto di prevenzione coronavirus e quindi il secondo giro non può essere effettuato come volevamo . Non resta che controllare per bene le tarature della forcella e fare un giretto di più di 30 chilometri nei parchi attorno alla Pro-M qui a MIlano dove possiamo comunque constatare che il lavoro fatto sulla Fox 36 inizia a farci sembrare la Heckler ben “accordata” e bilanciata .
In conclusione possiamo solo dire che la Heckler è molto bella, ben realizzata e molto leggera tanto da ricordarmi e forse in questo ambito migliorare la Pivot Shuttle da 27,5″ che abbiamo considerato una delle migliori E-Bike mai provate ! A livello di handling è agilissima – forse come nessun altra – grazie a geometrie azzeccate e alle ruote da 27,5″, ma anche molto precisa e rigida come solo una Santa Cruz può essere !!! A questo punto è ancora presto per dire se sono più gli svantaggi o i vantaggi una volta saliti su questa Heckler … però posso dire che probabilmente si guida come poche altre 🙂
Speriamo la situazione migliori al più presto e ci riserviamo di scrivere quanto prima altre impressioni più dettagliate dopo che avremo percorso altri chilometri in sella alla “bimba” che al momento riposa in attesa di tempi migliori …
Sono certo che ce la faremo tutti insieme !!! Per il momento #iorestoacasa
Specialized Levo SL : se ne parla da tempo e finalmente in data 02-03/02/2020 Specialized Italia organizza un meeting con i propri Dealers per una presentazione / test MTB . Sarà la Levo SL ? Si , è proprio Lei : il trait d’ union tra il mondo delle MTB tradizionali e le E-MTB odierne o , se volete , lo stato dell’ arte della E-MTB attualmente sul mercato !
Mi presento al meeting di Specialized visibilmente eccitato e finalmente la vedo : è bellissima e pesa solo Kg. 17,350.- nella versione al top della gamma ma anche e solo Kg. 19,900.- nella versione base in alluminio !!! La gamma è composta da 4 modelli : S-Works, Expert carbon, Comp carbon e Comp alu . Tutti montano il nuovissimo sistema motore/batteria Specialized già visto sulle Creo SL dello scorso anno con 240 W di potenza e batteria da 320 WH più eventuali range extender da 160 Wh . Per maggiori informazioni e dettagli Vi rimando comunque alla scheda tecnica sul sito https://www.specialized.com/it/it/electric-bikes che da domani mattina riporterà tutte le caratteristiche del prodotto .
Ma veniamo subito al test organizzato dai ragazzi di Specialized Italia in maniera impeccabile e che qui ringraziamo vivamente per il supporto e la disponibilità dimostrataci ! Non Vi nascondo che , come spesso mi accade , inizialmente ho dovuto pensare non poco al prodotto per tentare di capire come si posizionasse nel futuro mercato ma tutti i dubbi sono spariti man mano che andavo avanti nel test sul campo ! Il motore è più fiacco se paragonato al motore Specialized 2.1 della Levo Gen2 che comunque rimane in produzione e affianca la Levo SL e del resto era facile ed evidente prevedere ciò 🙂 Una volta salito in sella però i bassissimi consumi e il bassissimo peso (tutti i modelli pesano mediamente 4 Kg. in meno dell’ equivalente modello Levo Gen2) mi hanno comunque permesso di salire in ogni dove utilizzando ovviamente di più assistenza e cambio posteriore . Si , bisogna saper usare bene e molto di più il cambio per permettere al motore di funzionare il maniera ottimale con RPM tra le 70 e le 80 rotazioni che , del resto , sono quelle che normalmente utilizzo quando esco in E-Bike . Insomma una E-MTB che assomiglia sempre più a una tradizionale MTB anche nel modo di utilizzo !
Una volta in cima si scattano le usuali foto di rito e si comincia a scendere : impressionante il livello raggiunto dalla nuova forcella Fox 34 in termini di giudabilità e rigidità se confrontata con le serie precedenti della stessa unità . L’ insieme poi è parecchio leggero e maneggievole e scendere diventa più simile all’ utilizzo di una Stumpjumper tradizionale : ci si diverte non poco ! Insomma buonissima in salita , se si utilizza il livello assistenza Turbo , e ottima in discesa ! I bassissimi consumi poi (ho percorso più di 20 Km con 710 Mt+ quasi costantemente in Turbo consumando solo 7 tacche sulle 15 disponibili in totale) e la possibilità di usare più range extender durante la giornata aprono alla mia “mente malata” immaginari scenari e tour da più giorni sulle montagne di tutto il pianeta !
Insomma ancora una volta sono arrivato al meeting con molti dubbi prontamente fugati dagli ingegneri del Marchio Californiano : la Levo SL è bellissima (la miglior integrazione sul mercato) , piccolissima e leggerissima ! Si guida molto bene e sale / scende in ogni dove se si ha l’ accortezza di imparare ad usare con intelligenza cambio e assitenze . La versatilità data dal poter usare più range extender la rende praticamente una E-MTB universale e adatta ad ogni uscita trail dato che non è certo un prodotto gravity oriented .
A chi è destinata e se andrà a sostituire altre E-MTB del mercato lo sapremo solo vivendolo e in base alle risultanze commerciali che il mercato ci darà ma comunque vada mi sento di dire che gli ingegneri di Specialized ci hanno azzeccato ancora una volta e ci hanno regalato un prodotto sicuramente unico sul mercato attuale !!!
Il mondo e lo sviluppo delle E-MTB va avanti veloce e inarrestabile e aspettiamo ora il prossimo “giro di giostra” che sicuramente non mancherà di stupirci ed emozionarci ancora una volta come ha fatto oggi la piccolissima, leggerissima e bellisssima Levo SL 🙂
Quello che è certo è che per il momento Specialized , con i suoi modelli Turbo , guida “il gruppo” e gli altri stanno ancora inseguendo … Brava Specialized !!!
A metà Luglio ci era stata fatta vedere, insieme al resto della gamma 2020, e ci era stata promessa in consegna entro i primi di Settembre . Sfortunatamente però la consegna è poi realmente avvenuta solo nei mesi successivi e quindi la tanto attesa prova della nuova Jam2 Nine – qui nella versione 6.8 – con il nuovo motore Bosch CX Gen4 è poi slittata nel tempo sino a questo ultimo mese di Gennaio 2020 .
Controllando l’ equipaggiamento di serie (se volete verificare il montaggio e quant’altro Vi rimandiamo alla scheda tecnica del sito : (https://www.focusitaliagroup.it/it/focus/e-mountain-jam2/jam2/jam2-6-8-nine-blue-granit-di/2020/) abbiamo preferito sostituire la pur ottima Fox 34 con una forcella Ohlins RXF 36 da 160 mm di escursione e ritenendo le gomme Maxxis Rekon 2.6 Dual Exo TR sin troppo scorrevoli, ma poco adatte a questo periodo dell’ anno, le abbiamo sostituite con delle gomme 29 x 2.6 di Specialized e più precisamente la HillBilly all’ anteriore (consideriamo la HillBilly la miglior gomma anteriore per il periodo invernale) e la Eliminator al posteriore, ambedue in carcassa black diamond. Ovviamente non possiamo non montare gli immancabili salsicciotti / inserti all’ interno degli pneumatici . Questo tipo di upgrade ci permetterà anche di dare un giudizio più obbiettivo sul mezzo dato che moltissime delle nostre prove vengono normalmente effettuate usando questi pneumatici e inserti che consideriamo ormai quasi indispensabili per ottenere una guida confortevole e più sicura .
Estetica : come per tutte le E-Bike di Focus anche questa Jam2 Nine mantiene il solito piacevolissimo “family feeling” e , nonostante la batteria molto più capace delle precedenti versioni , il tubo obliquo è ancora molto piccolo e ben proporzionato . La linea è slanciata e minimalista , mentre il colore opaco “blue granit” che assomiglia ad un azzurro carta da zucchero la fa apparire ancor più piccola rendendola anche bellissima all’ occhio !
Posizione di guida : appoggi corretti e dimensioni abastanza contenute ne fanno una E-Bike molto versatile e facile da condurre . Certo non siamo in presenza di una geometria “race” ma questo è sicuramente un bene perchè permette di allargare l’ utilizzo di questa E-Mtb ad una più ampia fascia di Utenza .
Sospensioni : le due unità ammortizzanti da 160 mm all’ anteriore e 150 mm al posteriore fanno egregiamente il loro lavoro e mai abbiamo avuto l’ impressione di avere bisogno di meglio . Copiano tutto ciò che passa sotto le ruote mantenendo sempre una conducibilità e una trazione da riferimento con una grande facilità di guida e maneggievolezza . Solo nell’ uso più gravity (bike park) necessitano di aver una taratura ad hoc delle molle ad aria per evitare spiacevoli fondi corsa .
Salita scorrevole : il nuovo Bosch CX Gen4 – già più volte utilizzato da noi , anche su altri modelli di E-Bike , ci ha confermato in toto la sua ottima spinta e la sua grande autonomia . Come già più volte detto l’ utilizzo della modalità Tour permette di affrontare all’ incirca il 95% dei percorsi in salita nell’ uso escursionistico e i successivi livelli E-Mtb o Turbo vengono usati raramente e solo in condizioni più difficili . L’ uso dell’ assitenza Eco invece permette percorrenze veramente notevoli e soprattutto grazie al fatto che il motore non mura mai nemmeno alle cadenze più elevate è sempre e comunque possibile salire ovunque mettendoci un po più di gamba . Veramente un gran motore che oltre tutto ad oggi , dopo più di 6 mesi dalla sua commercializzazione , non ha ancora dato nessun problema di assistenza o affidabilità !!!
Salita tecnica : una trazione che personalmente considero tra le più efficienti , l’ ottimo motore molto fruibile e l’ utilizzo degli immancabili “salsicciotti” , con conseguente utilizzo di pressioni più basse , fanno salire la Jam2 in ogni dove anche su percorsi trialistici e molto impegnativi .
Single-track : le ruotone da 29″ vengono ben “digerite” da una geometria ben equilibrata e sincera che permette di salire o scendere a velocità di tutto rispetto per una E-Mtb che risulta anche facilissima nei cambi di direzione .
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : sul veloce la rigidità dell’ assime aiuta non poco e si possono tenere ottime velocità di percorrenza senza però avere tra le mani una macchina complesssa e difficile da condurre , per noi comuni mortali , come sono oggi alcune realizzazzioni ben più aggresive come geometrie .
Discesa tecnica e stretta : la geometria molto equilibrata permette alla Jam2 Nine una piacevolissima conduzione anche sullo stretto, molto migliore di altre realizzazioni con ruote da 29″ . L’ unico vero limite viene dalla mancanza di una protezione sotto al motore che sarebbe auspicabile al più presto . Il movimento comunque non è così basso , come in altre realizzazioni , e quindi la possibilità di toccare i carter motore è poi praticamente molto limitata .
Frenata : i freni Shimano BR-MT520 svolgono egregiamente il loro lavoro – come del resto quasi tutti i freni della gamma Shimano – e mai abbiamo avuto la necessità o la sensazione di rimpiangere altri freni di costo magari superiore . Insomma adeguati all’ uso e con un’ ottima affidabilità generale .
Rigidità : da riferimento , come da sempre ci hanno abituati i Tecnici Tedeschi , grazie anche ad un sistema di sospensione molto ben realizzato e privo di torsioni sui leveraggi posti nella parte alta della sospensione . Bravi !
Dotazione : sicuramente adeguata al prodotto e con un ottimo rapporto qualità / prezzo . Nuovo gruppo Shimano XT a 12 velocita , freni Shimano già citati sopra, ruote con mozzi Focus by Novatec e cerchi Race Face di ottima fattura , sospensioni adeguate , reggisella telescopico , manubrio da 780 mm e interfaccia motore Bosch Kiox completano una dotazione regale !
Finiture : la Jam2 Nine è veramente ben finita e ben realizzata . Le uniche mancanze sono il già citato paracolpi sotto il motore e una protezione sulla parte verniciata dell’ obliquo sotto allo sportello della batteria che risulta molto esposta alle pietre e che comunque abbiamo realizzato in gomma paracolpi adesiva prima di inziare a usare la E-Mtb .
Valutazione rapporto qualità/prezzo : ottimo prezzo se rapportato all’ assemblaggio e alla guidabilità del prodotto . Comunque molto ben allineato sul mercato delle E-Mtb attualmente disponibili in Italia .
Note finali : se consideriamo l’ estrema maneggievolezza e facilità di guida della Jam2 Nine , il prezzo comunque molto interessante , l’ ottimo equipaggiamento generale e il magnifico motore Bosch CX Gen4 unito ad una batteria con grande autonomia e possibilità di percorrenza direi che tutti possono considerare la Jam2 Nine come una delle papabili candidate all’ acquisto di una E-Mtb allround per tutte le stagioni e che Vi concederà la possibilità di divertirVi come pochi in tutte le situazioni .
Detto questo vorrei aggiungere che è anche molto bella e quindi quando l’ appoggerete al di fuori di un rifugio considerate sempre che Vi verranno rivolte parecchie domande e complimenti dai soliti curiosi e dai frequentatori della montagana .
E’ stata presentata a Novembre 2018 come la E-MTB più leggera disponibile ad oggi sul mercato e in effetti la prima cosa che si nota sin dal primo colpo di pedale è la sua estrema leggerezza nella conduzione soprattutto nei tratti in salita e anche quando devi spingerla ahahahah
Per le impressioni generali Vi rimandiamo alla nostra prova della E-Crafty in alluminio – al seguente indirizzo https://www.pro-m.com/long-ride-test-mondraker-e-crafty-r/ – di cui è semplicemente la sorella in carbonio e che come detto pesa all’ incirca Kg. 4, 300.- in meno !!! La E-Crafty carbon RR fornitaci gentilemente da DSB era una bicicletta totalmente di serie e quindi abbiamo subito percepito la mancanza in ordine crescente dell’ ABS Fork Tune nella pur ottima forcella telescopica Fox 36 FIT4 Factory, dei salsicciotti nelle gomme (come si fa oggi a guidare senza di essi me lo devono ancora spiegare bene o comunque io non riesco proprio a comprenderlo) ma soprattutto ho “subito” la mancanza del sistema Trust The Shout che avevo invece sino ad ieri usato sulla E-Crafty in alluminio !!!
Fatte questo doverose premesse che limitano l’ utilizzo sia in salita che in discesa della E-Crafty (manca trazione in salita : basta inserire i salsicciotti e le cose cambiano in maniera radicale anche in discesa oltre che in salita ! La forcella ha poco sostegno a metà corsa oppure è poco sensibile causa pressioni troppo alte per evitare fondi corsa : basta usare l’ ABS Fork Tune e diminuire la pressione ! Avete la sensazione di affondare e quindi di percepire i ripidoni come pericolosi e difficili : basta usare il sistema Trust e tutto sparisce 🙂 ) veniamo ora alla prova vera e propria .
La E-Crafty è bellissima, leggerissima – Kg. 21,600 – e rigidissima ! Appena si inizia a pedalare la sensazione di leggerezza è molto più percepibile che su altre E-Bike di peso similare o addirittura inferiore ad essa . Forse anche per merito dell’ ottimo motore Bosch CX Gen4 in salita sembra di volare e di avere un’ avantreno sin troppo leggero tanto da rendere quasi nervosa la guida nel tecnico sino a che il nostro cervello non si abituerà ad una guida sicuramente più nervosa e comunque diversa dalla sorellina in alluminio . Pur coaudivata dalla sempre più stupefacente e ottima sospensione Zero® la ruota posteriore tende spesso a perdere aderenza a causa della pressione più elevata dei pneumatici tubeless se paragonati agli stessi pneumatici con salsicciotti inseriti nelle gomme : ma perchè non li montiamo ? Comunque si sale con relativa facilità anche su percorsi quasi trialistici sempre coaudivati dall’ ottima fluidità del nuovo CX Gen4 e dalla stupefacente sospensione Zero® !!! Maneggevolezza a livelli stratosferici per una E-Bike e perfetto bilanciamento e posizione in sella fanno della carbon RR un’ arma micidiale nelle discese veloci e anche sullo sconnesso il minor peso aiuta non poco a correggere e a cercare la linea ottimabile con inusuale velocità e precisione .
Insomma una E-Bike che probabilmente si pone in cima alla scala dei valori attuali delle biciclette AM / Enduro di questo periodo almeno per quanto riguarda handling e prestazioni in discesa . Adesso non ci resta che attendere il momento in cui potremo riprovare una RR o addirittura una RRSL con sistema anteriore Trust The Shout, cerchi più rigidi e performanti, gomme più rigide e gli amati salsicciotti !
Siamo sicuri che sarà probabilmente una delle miglior E-MTB presenti sul pianeta !!!
Era talmente attesa, e già chiaccherata ancor prima della sua presentazione, che non stavamo più nella pelle pur di effettuare un primo giro di prova con la nuova Kenevo FSR Expert con forcella doppia piastra Rock Shox Boxxer da 180 mm . E’ arrivata questa mattina e subito assemblata al volo per poterci permettere questa prima uscita : posso solo anticiparVi che i Tecnici di Specialized ci hanno preso ancora una volta … Ma andiamo con ordine . Con buona pace dei soliti critici , che non sono mai contenti e che hanno molto tempo da perdere a scrivere cose più o meno sensate in rete e che si erano già scatenati da mesi ancor prima di vederla , era chiaro che la Kenevo 2020 sarebbe stata ben più spinta verso l’ utilizzo gravity , DH e bike park di quanto non fosse il vecchio modello : e così è stata la scelta finale degli ingegneri di Specialized .
La prima nuova Kenevo , consegnataci in un bel colore verde oliva opaco è agli occhi di un profano molto simile esteticamente alla Levo che ben conosciamo e anche questo ha creato un certo qual malcontento in rete poichè i meno addetti ai lavori si aspettavano una nuova Enduro elettrica senza considerare che ciò era materialmente irrealizzabile se non infulcrando i foderi bassi di un eventuale carro con quel cinematismo direttamente sui carter motore : insomma di sogni se ne possono fare molti ma poi bisogna scontrarsi con la realtà 🙂 Devo anche aggiungere che se la Levo è considerata tra le più riuscite E-MTB dell’ attuale mercato non capisco il perchè di tutta questa delusione che molti fanno trasparire nei commenti : se è bellissima la Levo la Kenevo è solo la sorella maggiore e quindi dovrebbe essere altrettanto bella 🙂 Se poi analizziamo la costruzione e soprattutto le quote geometriche e i dimensionamenti delle tubazioni della Kenevo si comprende chiaramente che la somiglianza è puramente estetica e siamo di fronte a una E-MTB completamente nuova e pensata principalmente – se non esclusivamente – per usi gravity oriented .
Non perderò ulteriore tempo a descriverVi la Kenevo – potete trovare tutte le specifiche comprese le quote geometriche sul sito Specialized Italia all’ indirizzo https://www.specialized.com/it/it/turbo-kenevo – e andiamo quindi direttamente al sodo : come va questa nuova Kenevo ? Come detto ci hanno preso ancora una volta nel senso che se cercate una bicicletta da DH da usare tutti i momenti che volete in una zona dove non ci sono impianti di risalita o mentre gli impianti sono chiusi la Kenevo è assolutamente la cosa migliore che potete acquistare oggi sul mercato : una downhill bike con motore elettrico !!!
Partiamo subito in salita e il nuovo firmware fa sembrare il motore 2.1 di Specialized ancor più prestante tanto che abbasso subito il livello ECO al 20% , dal 35% originario , perchè anche in ECO su asfalto spinge ancora sin troppo ! Il motore è veramente quanto di più performante in salita si possa avere oggi soprattutto se , come nel mio caso , settate il famoso “Shuttle mode” al 100% !!! Ho provato e continuo a provare ogni nuovo motore che si affaccia sul mercato ma credetemi al confronto nessun altro motore Vi permetterà di salire in ogni dove alle velocità ascensionali permesse da questa unità … anche in ECO !!! Per darVi un’ ulteriore informazione in questa prima uscita su sentieri ben noti attorno a Premeno (VB) non ho nemmeno mai usato la modalità Turbo ! Gli ostici tornatini in salita richiedono un pò più d’ impegno e di scelta della giusta linea : non è permesso sbagliare, ma si fanno lo stesso a patto di non dover chiudere troppo lo sterzo per ovvi motivi 🙂
Una volta in cima al Pizzo d’ Omo iniziamo la prima discesa e non ci stupiamo affatto che la bicicletta passi veramente sopra tutto con facilità disarmante : le sospensioni copiano ogni cosa e il segreto è solo di mollare i freni il più possibile ! Se invece il sentiero diventa stretto e tecnico allora non è tanto la forcella doppia piastra a farsi sentire ma l’ interasse chilometrico che Vi obbligherà a una guida parecchio impegnativa fatta da nose press se ne siete capaci (io no di certo !) o di piede a terra e spostamenti continui del retrotreno : non è certo fatta per sentieri super tecnici . Torniamo in salita e ancora una volta dobbiamo constatare quanto questo motore sia veramente fantastico e veloce : si sale con pochissimo sforzo a velocità incredibili !!! Grazie “Shuttle mode” !!!
Un’ altra discesa abbastanza veloce verso Esino e sinceramente credo che qui non sono mai andato così veloce : qualche cosa di persino esagerato che invita continuamente ad alzare le ruote da terra e che regala adrenalina pura !!! Basta riuscire a stare attaccati al manubrio 🙂 Bellissimo e divertentissimo !!! Ennesimo rientro su asfalto al furgone con il sorriso sulle labbra : la Kenevo è bellissima e divertentissima a patto di essere usata per l’ uso per cui è stata costruita 🙂 Se cercate una E-MTB agile , corta e leggera forse non è la scelta migliore per Voi ma se invece cercate velocità , capacità di assorbimento e stabilità a velocità sconosciute ad altre bici forse è la migliore scelta possibile !!! Per finire Vi dirò anche che il motore così performante permette comunque di salire quasi in ogni dove – per un’ Utenza media – con grande facilità e di scendere in grande sicurezza sul 90% dei sentieri e che la difficoltà di farla girare si presenta solo nel tecnico strettissimo …
Comunque queste sono solo le nostre prime sensazioni , continueremo quindi a provarla e al più presto Vi daremo impressioni più complete : stay tuned !!!
Fine Agosto 2019 : Mondraker inizia le consegne delle nuove E-Crafty completamente ri-disegnate attorno al nuovo motore Bosch CX Gen4 . Quindi nuovo motore, nuovo telaio, nuovo carro ma soprattutto nuova sospensione Zero® completamente ridisegnata e che ora i tecnici della casa Spagnola promettono lavorare esattamente se non meglio della Zero® delle loro MTB tradizionali 🙂 La prima cosa che ovviamente colpisce i nostri occhi è la bellezza dell’ insieme e l’ estrema linearità delle linee della nostra E-Crafty : a mio parere BELLISSIMA come nessun altra !!!
A questo punto dopo aver constatato quanto la nostra “bimba” sia bella la voglia di provare cresce a dismisura e appena caricata completamente la batteria da 625Wh mi precipito sui familiari trail di Colazza per una prima prova con la bicicletta completamente di serie ma con gli immancabili salsicciotti negli pneumatici ; questa volta la scelta cade su un prodotto distribuito anch’ esso da DSB come la Mondraker, i famosissimi PTN by Pepi nella versione Rock Line di colore giallo per uso più gravity oriented .
Eccoci quindi alle nostre impressioni come segue che derivano da più e più prove (circa un mese di utilizzo con più di 200 Km percorsi) sui più svariati sentieri a partire appunto da Colazza, una traversata Appenninica da Castellania (AL) alla Liguria, Finale Ligure e gli immancabili sentieri sopra Verbania che tanto amiamo e conosciamo .
Estetica : mi ripeto ancora una volta : BELLISSIMA come nessun altra !!! Il lavoro svolto dai designer di Mondraker lascia veramente a bocca aperta : ¡cjumbia! direbbe un Milanese oppure in maniera meno dialettale ¡mamma mia! ma quanto bella sei 🙂 Insomma la E-Crafty mi ha veramente fulminato e devo dire che anche chi entra allo Store ha sempre confermato in pieno la mia sensazione di estrema purezza delle linee e di bellezza assoluta : bravi ai ragazzi di Mondraker !
Posizione di guida : la “Forward geometry” con il suo top tube lungo, attacco corto e angolo di sterzo aperto che tanto ha fatto scuola ormai nel mondo MTB è presente anche in questa realizzazione di Mondraker e al primo momento da la sensazione di avere una taglia in più del necessario ma è solo un’ impressione che svanisce in brevissimo tempo appena ci si muove sulla E-Crafty . Tutto è al punto giusto e ci si ritrova subito a condurre la E-Mtb a velocità supersoniche se paragonate a realizzazione di altri Marchi : incredibile !
Sospensioni : dopo le prime prove con l’ ottima forcella Fox 36 Rhythm da 160 mm di serie, che si è dimostrata super plush in questa versione con cartucci dedicata alle E-Bikes, non abbiamo resistito alla voglia di montare il nuovissimo sistema di sospensione Trust “The Shout” che tanto ci aveva entusiasmato nella sua versione “The Message” a corsa ridotta . Un mostro da ben 178 mm di travel alla ruota ma di cui preferiamo scrivere in un secondo tempo sempre su queste pagine . La Rhythm come detto è una Fox 36 in tutto e per tutto con la sua struttura molto rigida e precisa e con scorrimenti davvero eccezionali tanto da farla sembrare persino meglio delle sorelle maggiori in versione Factory anche se le regolazioni dell’ idraulica sono molto meno sofisticate . Per un’ utenza normale comunque la Rhythm è perfetta e semplicissima da tarare : chapeau ! Che dire poi della nuova Zero® al posteriore : magnifica e vicina alla perfezione in discesa dove si comporta come pochi altri cinematismi sul mercato . Copia tutto sin dal primo centimetro della sua corsa, non risulta mai pigra anche su terreni molto sconnessi dove non da mai la sensione di essere impaccata, non risente quasi nulla dell’ azione del freno posteriore . Insomma 150 mm di pura goduria !!! Anche se l’ ammortizzatore Fox Float DPX2 LV EVOL Performance non può essere considerato il top di gamma ma fa comunque il suo sporco lavoro senza mai andare in crisi anche se nel pedalato su terreni lisci il bobbing della sospensione è abbastanza marcato e conviene quindi passare alla posizione chiuso della parte idraulica in compressione . Il nuovo cinematismo poi ritengo sia il vero artefice – insieme al carro più corto delle precedente edizione della E-Crafty – di un miglioramento quasi impensabile delle caratteristiche di guida che se prima erano scorbutiche e riservate sole a Bikers con un’ attitudine spiccata alle alte velocità di percorrenza e che oggi hanno fatto diventare la E-Crafty una bicicletta facilissima, velocissima e adatta a chiunque !
Salita scorrevole : buona e molto ben pedalabile a condizione di chiudere l’ ammortizzatore posteriore su asfalto come già detto . Grazie al nuovo motore Bosch CX Gen4 che spinge parecchio di più del suo predecessore non ci sono problemi di sorta e – come già detto in altre prove – usando l’ assistenza E-Mtb (rende tra il 140% e il 340% della spinta) o Turbo (rende il 340% della spinta) si raggiungono ben presto velocità di percorrenza sconosciute al vecchio motore ! L’ assistenza Tour (rende il 140% della spinta) è comunque quella più utilizzabile in rapporto alla spinta / consumi in base alla nostra esperienza, mentre l’ assistenza Eco (rende il 60% della spinta) ci è sembrata più debole rispetto al vecchio modello . Insomma più usiamo questo nuovo Bosch e più ci piace !
Salita tecnica : buona la trazione grazie alla Zero® anche se il carro più corto non aiuta ma con un pò di mestiere si riesce a salire comunque in ogni dove . La cosa che più penalizza nei tratti tecnici è forse il peso dell’ assieme (Kg. 24,680.- senza pedali) ma l’ ottima geometria e una maneggevolezza sconosciuta alle precedenti versioni aiutano non poco . Magari con ruote da 27,5″ … ma questo è un discorso commercialmente improponibile oggi per una Enduro / Trail bike come la E-Crafty e comunque il mio modesto parere è che sia una delle 29″ più facili che io abbia mai guidato 🙂
Single-track : un’ alabarda spaziale : questo è veramente il suo terreno preferito !!! Rigida, precisissima e facile nei repentini cambi di direzione !!! Insomma in due parole : divertimento assicurato .
Discesa scorrevole e fluida (veloce) : più si spinge e più sembra che si sia su un binario e, coadiuvati dalle ottime sospensioni, si passa sopra a qualunque ostacolo a velocità sino a prima sconosciute … Un vero bijoux 🙂
Discesa tecnica e stretta : come sopra detto risulta essere tra le più facili 29″ mai usate e si possono fare passaggi quasi trialistici con facilità anche se il peso non aiuta di certo . 3 Kg. in meno e magari delle route da 27,5″ e probabilmente diventerebbe l’ arma totale ma questo non esiste perchè si perderebbe quasi sicuramente la magia dell’ assieme che rende questa E-Bike veramente unica !
Frenata : i freni Shimano MT520 con pompanti MT 501 e dischi da 203 mm sono adeguati alle prestazioni della bicicletta e non hanno mai mostrato segni di affaticamento eccessivo anche se non raggiungono certo le prestazioni di altre realizzazioni usate recentemente . Direi onesti ed adeguati al livello di assemblaggio della E-Crafty .
Rigidità : avendo usato precedentemente a questa Mondraker la Cannondale Habit 3 che mi aveva dato una sensazione di estrema rigidità questa E-Crafty mi ha veramente lasciato a bocca aperta ! Rigidissima, precisissima e inoltre facile come nessun altra Mondraker mai provata ! Sembra un controsenso ma ormai mi stò abituando a questo tipo di magie …
Dotazione : considerando il prezzo del prodotto, che risulta comunque molto ben allineato a altre realizzazioni nel mercato delle E-Mtb 2020 direi che ci siamo alla grande . Reggisella telescopico da 125 mm, forcella Fox 36, batteria da 625 Wh, freni Shimano e gruppo Sram SX Eagle a 12 velocità e ruote DT Swiss H1900 . Come detto il rapporto qualità prezzo mi sembra veramente ottimale …
Finiture : tutto molto ben realizzato a partire dall’ ottima verniciatura di carro e telaio che è risultata molto robusta alle piccole scalfiture nell’ uso quotidiano . Un plauso all’ ottima protezione carter motore molto ben realizzata e piacevole alla vista .
Valutazione rapporto qualità/prezzo : forse una delle realizzazioni più interessanti oggi sul mercato .
Note finali : considerando la mia difficoltà nel condurre le Mondraker delle serie precedenti perchè le trovavo abbastanza impegnative e difficili per le mie scarse capacità di guida e per la mia poca forza fisica nella conduzione delle E-Mtb devo dire ancora una volta che questa E-Crafty mi ha completamente fatto cambiare idea sui prodotti Mondraker . Sarà il carro corto , la nuova sospenzione Zero® , l’ ottima performance della forcella Fox 36 anteriore o la magia dell’ insieme ma questa nuova E-Mtb di Mondraker mi ha veramente impressionato positivamente tanto da essere oggi tra le mie E-Mtb preferite a 360° . Non è tutto perfetto a partire da un peso importante oggi per un’ E-Mtb, che è superiore a molte altre realizzazioni, o al reggisella telescopico con corsa di soli 125 mm (quando ci sia abitua a 150 o 160 mm sembra una corsa corta) o altro ma ripeto la “magia” di questo assieme supera ogni perplessità dovesse nascere !
E’ pur vero che oggi quasi tutte le Mtb o E-Mtb che ho la fortuna di poter provare sono quasi sempre al di sopra delle mie scarse possibilità ma ribadisco ancora una volta che questa E-Crafty mi ha veramente fatto sognare … sarà mica perchè in fondo ero sempre stato un Milanista 🙂 🙂 🙂