Il pagellone delle E-MTB in prova nel 2023

30 Dic 2023

Scritto da Gianni Biffi il 24Dicembre 2023 .

 

Per il secondo anno, da quando abbiamo introdotto una valutazione (voto da 1 a 10) delle E-MTB che proviamo, Vi proproniamo la nostra personale classifica che scaturisce dai freddi numeri delle prove stesse .

A titolo informativo abbiamo provato 12 E-MTB diverse tra prove complete e first ride e alcune di queste E-MTB sono rimaste in uso anche dopo la prova finale per meglio comprendere sfumature ed eventuali plus / difetti dei prodotti tanto da fare poi scaturire in me una ancor più “intima” e personale classifica di cui magari parlerò in futuro …

Ma eccoVi la classifica dettata dai numeri come segue :

  1. Whyte E-180 Works con una valutazione di 128,5 su 140 .
  2. Unno Mith Race con una valutazione di 127 su 140 .
  3. Specialized Turbo Levo G3 Expert (con ruote da 29″) con una valutazione di 125 1/2 su 140 .
  4. Yeti SB 160E (con motore Shimano Ep801) con una valutazione di 125 su 140 .
  5. Corratec E-Power iLink 180 con una valutazione di 122 su 140 .
  6. Focus Sam2 6.9 con una valutazione di 121 su 140 .
  7. Ibis Oso con una valutazione di 112 su 140 .

Come già più volte ripetuto la classifica rispecchia quanto valutato sul campo e non ha la pretesa di essere nulla di più che un’ opinione personale ma spero possa aiutare ancor meglio qualche Utente nella difficilissima scelta della E-MTB più adatta alle proprie esigenze …

Enjoy !!!

 

 

 

Focus Sam2 6.9 con F.O.L.D. 2 – Prova completa

27 Ott 2023

Scritto da Gianni Biffi il 27 Ottobre 2023 (Chilometri percorsi 695  – Periodo di prova 98 giorni) .

 

Questa versione della Sam2 nuova per il 2023 presenta un carro completamente diverso , denominato F.O.L.D. 2 , dal precedente F.O.L.D. che in pratica era un carro monolitico con un leveraggio progressivo . Il nuovo F.O.L.D. 2 ricorda molto da vicino un carro a 4 punti d’ infulcro con giunto Horst® . Questa è la più grande differenza che balza subito all’ occhio se confrontiamo la nuova Sam con la vecchia ma gli aggiornamenti non si fermano al solo carro . Il nuovo motore Bosch CX Smart System con batteria da 750 Wh e gestione tramite APP Flow costituiscono poi l’ altra enorme differenza con il vecchio modello .

Come però abbiamo già scritto nella nostra first ride (che potete leggere qui) il carattere della Sam2 è rimasto praticamente invariato e sinceramente Vi devo confessare che sono abbastanza infatuato di questa E-MTB anche se come più volte scritto necessita di buona prestanza atletica per farla girare , specialmente nel lento , a causa dell’ interasse lungo e del peso non proprio contenuto .

Ma veniamo alle valutazioni divise in 14 diversi punti come segue :

Estetica :  la nuova colorazione bi-color è molto più accattivante della vecchia e inoltre la verniciatura è di ottima qualità e resiste molto bene a urti , contatti con scarpe e quant’ altro . Voto 9 .

Posizione di guida :  tutto perfettamente al proprio posto anche se il manubrio da 820 mm di larghezza puo imbarazzare molti Utenti . Voto 9 .

Sospensioni :  le due unità ammortizzanti e cioè la forcella Fox Factory 38 Grip2 da 170MM con E-Tune e l’ ammortizzatore Fox DHX coil lavorano in perfetta sincronia e sono molto ben bilanciati . Apprezzabile poi il miglior sostegno a centro corsa dell’ ammortizzatore e del nuovo F.O.L.D. 2 che permettono una pedalata più efficiente e un miglior gallegiamento sul rotto . Voto 10 .

Salita scorrevole :  molto buona la resa in salita scorrevole grazie anche alle due ruote da 29″ e relativo mantenimento della velocità che viene sempre garantito dal motore in assistenza AUTO . Voto 9 .

Salita tecnica : il peso superiore ai 26 Kg. e la non eccelsa agilità non permettono di salire come con altre realizzazioni anche se il motore CX Smart System aiuta tantissimo a patto di saper ben modulare tra un livello d’ assistenza e l’ altro . Voto 8 .

Single-track : si guida molto bene ma come detto l’ interasse e il peso non permettono cambi di direzione rapidissimi come con altre realizzazioni per uso super enduro .  Voto 8 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : le due unità ammortizzanti Vi permetteranno di passare facilmente sopra ad ogni ostacolo e più la velocità aumenterà più potrete percepire la rigidità dell’ insieme in questo caso ampliata anche dalle ruote Reserve HD in carbonio .  Voto 10 .

Discesa tecnica e stretta : qui ovviamente non eccelle visto il peso e l’ interasse lungo .  Voto 7 .

Frenata : freni Shimano XT a quattro pistoncini accoppiati ai favolosi dischi e pastiglie BCA permettono una frenata potente , silenziosa e modulabile . Voto 8 1/2 .

Rigidità : la rigidità è di buonissimo livello probabilmente grazie anche alle ruote in carbonio Reserve HD . Voto 9 .

Dotazione : posso dire che tutto è improntato alla massima efficienza e qualità senza per questo eccedere con dotazioni più costose e forse inutili per l’ uso a cui è votata la Sam2 .  Le uniche note stonate vengono dalla piastra paramotore (che funge anche da coperchio per il distacco della batteria) la quale si romperà al primo urto con un ostacolo e alla presa di ricarica della batteria che se non verrà usata con grande attenzione – bisogna estrarre il cavo tenendo sempre ben premuta la presa stessa – causerà il distacco della presa stessa dal telaio ! Problematiche facilmente risolvibili con l’ applicazione di un ulteriore paramotore che però rende lo stacco della batteria molto difficoltoso e con l’ attenzione dovuta all’ uso della presa di ricarica ma che dimostrano una progettazione perlomeno poco attenta . Voto 6 .

Motore e componenti elettronici : Bosch ha fatto sicuramente un passo in avanti importantissimo con il nuovo Bosch Smart System con batteria da 750 Wh e non è una novità dire che lo consideriamo la miglior unità di serie del mercato . L’ aggiunta del livello Auto ha fatto fare al sistema un ulteriore salto di qualità in confronto alle altre unità motrici del mercato . Secondo solo alla versione RACE di Bosch stessa . Voto 10 .

Finiture : ottima la verniciatura e le finiture in genere con l’ eccezione della piastra paramotore/batteria e della presa di ricarica come già detto sopra .  Voto 8 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : se volete un prodotto molto divertente ed efficiente a un prezzo competitivo forse un pensierino alla Sam2 dovreste farlo . Voto 9 1/2 .

Note finali : passa sopra a tutto con grande facilità tanto da farVi sentire invincibili in alcuni frangenti , è gradevole esteticamente , non costa una fortuna , è divertente e concede molta sicurezza e quindi è facile innamorarsi della Focus Sam2 anche se , facendo parte delle cosi dette “Big bikes” , non sia muove con grande agilità alle basse velocità . Personalmente poi mi ha sempre affascinato anche se con l’ uscita di nuovi modelli non può più essere considerata una delle migliori E-MTB super enduro del mercato … Il costo non eccessivo gioca però un ruolo importante a suo favore …

 

Voto finale 121 su 140 .

First ride Pivot Shuttle AM – Pro XO Eagle Transmission

13 Set 2023

Scritto da Gianni Biffi il 13 Settembre 2023 .

 

Martedì 5 Settembre squilla il cellulare e Davide Bonandrini mi comunica che la Pivot Shuttle AM in test è finalmente pellicolata e pronta per essere provata . Non è il modello Team XX con motore Bosch RACE e cerchi in carbonio che avrei voluto , poiché non sono ancora disponibili , ma comunque vale la pena di mandarla a prendere in DSB e testarla immediatamente data l’ enfasi e le ottime recensioni ottenute dai pochi credibili giornalisti in giro per il mondo che ho potuto leggere e che hanno avuto la possibilità di usarla per qualche ora alla presentazione della stessa . Mercoledì per un fraintendimento la Shuttle AM resta in DSB ma Giovedì pomeriggio finalmente è in Pro-M : una rapida aggiustata agli appoggi e una taratura standard delle due unità ammortizzanti e Venerdì si comincia il brevissimo test di soli 5 giorni dato che Davide mi ha già comunicato che entro Mercoledì 13 (oggi ndr) la AM deve per forza rientrare in DSB .

Non mi soffermerò sulla componentistica della Shuttle AM Pro XO che comunque potete trovare qui e ovviamente , essendo l’ esemplare test di DSB , non ho potuto cambiare gli pneumatici o i dischi freno e quant’ altro come d’ abitudine … Il peso rilevato della AM in bilancia è comunque di Kg. 22,250.- e quindi è facile e corretto pensare che la versione Team XX possa pesare attorno ai Kg. 21 !!!

Prima uscita sui sentieri dei Lupi del Cornaggia e sull’ alto Vergante , a me ben conosciuti , per rodare ammortizzatore e forcella e per verificare che tutto sia in ordine . La prima ottima sensazione è che la Shuttle AM sia molto leggera ma forse sin troppo sulla parte anteriore ! Infatti sul rotto veloce è addirittura troppo nervosa tanto da mettermi più volte in grosse difficoltà ! Teniamo però presente che si tratta della prima uscita e che scendevo da E-MTB ben più pesanti e con escursioni alla ruota maggiori per un uso superenduro e non delle all mountain … Rientrato in officina provvedo a ritoccare le tarature della Fox 36 Factory e del Fox Float X Factory e rifaccio la pressione degli pneumatici a cui purtroppo non sono per nulla abituato e che anche in questa prima presa di contatto non mi danno la confidenza degli pneumatici con cui sono abituato ad uscire .

Seconda uscita sui sentieri della Valsassina e le sospensioni lavorano molto meglio con un supporto maggiore soprattutto sul posteriore che ha una curva di progressione meno lineare e sicuramente più progressiva della sorella maggiore Shuttle LT ( la cui First ride potete leggere qui ) e che sinceramente io preferisco anche per ovvi motivi di maggior facilità di setting . Nonostante una ulteriore rotazione in avanti del manubrio trovo ancora l’ anteriore troppo leggero e quindi mi sforzo di stare più centrale e di caricare maggiormente la ruota anteriore ma sul veloce scassato la trovo ancora troppo nervosa . Questa sera in officina provvederò ad abbassare al minimo il manubrio spostando gli spessori sopra all’ attacco manubrio e recuperando quindi altri 2 centimetri .

Terza, quarta e quinta uscita su sentieri conosciuti o meno e finalmente ho trovato l’ assetto che mi piace e caricando la ruota anteriore la AM diventa molto più gestibile anche se come detto non è una macchina da superenduro ma il risultato ottenuto e l’ equilibrio tra maneggevolezza e stabilità sul veloce è veramente ottimo ora !!! Dovendo concentrarmi molto meno sul carico della ruota anteriore la AM Pro XO diventa un magnifico e intuitivo giocattolo con un ottimo motore , anche se non è il RACE , e con una guida leggera e precisa . Impressionante la facilità con cui si riesce a spostare la ruota posteriore sui tornantini stretti !!! Ottime le due unità ammortizzanti Fox della serie Factory e ancora una volta devo dire che per il mio modo di condurre e le velocità (non certo da PRO) che io posso permettermi la forcella della serie 36 non mi fa per nulla rimpiangere la tanto osannata 38 .

La AM Pro XO inoltre e molto bella , nelle sue due colorazioni che rendono molto di più in presenza che da fotografia web , e ben costruita con un’ ottima verniciatura e particolari come la protezione in gomma del carro e i passaggi cavo molto ben realizzati e posizionati . Insomma tutto è molto ben fatto e al posto giusto ! Inoltre la AM è montata con il nuovo sistema cambio di Sram T Transmission che cambia veramente in maniera eccezionale anche sotto sforzo e facilita non di poco la guida in salita tecnica dove è possibile spingere sui pedali mentre il sistema si occupa della cambiata !

Difetti evidenti non ne ho proprio trovati , nonostante sia il mio mestiere trovare eventuali problemi sui prodotti , e questa Shuttle AM può essere considerata la all mountain perfetta che tutti noi spesso cerchiamo e oltre tutto è talmente leggera e ben bilanciata da non far certo rimpiangere le realizzazioni SL che spesso sono molto vicine come peso a questa AM ( ivi inclusa anche la stessa Pivot Shuttle SL la cui prova potete leggere qui ) .

Volendo poi spaccare il capello in quattro posso dire che non avrei usato un mozzo posteriore con battuta 158 mm su una all mountain anche se è facile comprendere la ragione che ha indotto i tecnici di Pivot a fare ciò … Inoltre il comando remoto a manubrio è secondo il mio parere troppo sensibile tanto da essermi più volte ritrovato a cambiare assistenza senza volerlo o a cambiare due step in un solo colpo . La sensibilità estrema del comando bluetooth è confermata anche dal fatto che per ben due volte ho impallato il sistema con luce arancione sul display e ho dovuto resettarlo . Per finire , avendo scelto di non montare il Kiox , trovo il posizionamento del led display toppo arretrato tanto che su percorsi esposti e tecnici , specialmente in discesa ma anche in salita , il dover abbassare lo sguardo per poter sapere quale livello d’ assistenza stavo usando diventava un filino pericoloso .

Termino questo mi scritto ringraziando ancora una volta Davide Bonandrini di DSB per averci concesso questa first ride in anteprima : in cinque uscite abbiamo percorso 172 chilometri con circa 6500 Mt+/- che spero possano darVi un’ idea ben precisa circa questa E-MTB che personalmente ritengo una delle meglio riuscite e testate in questa stagione !

 

 

Corratec E-Power iLink 180 Race – Prova completa

04 Set 2023

Scritto da Gianni Biffi il 04 Settembre 2023 (Chilometri percorsi 495  – Periodo di prova 95 giorni) .

 

Dopo la first ride , che potete trovare qui , abbiamo proseguito ad usare la iLink Race con amici e Clienti dato che abbiamo avuto la possibilità di avere una taglia 42 e una taglia 48 in prova permanente . Se volete quindi provare una E-MTB Corratec con motore Bosch CX Smart System RACE siete sempre i benvenuti negli Stores Pro-M a Milano e/o a Pedrengo (BG) : Vi aspettiamo !

La versione in taglia 42 che è appunto una Race è stata nel frattempo upgradata con un impianto freni BCA che non era presente durante le prime uscite , mentre la taglia 48 è una versione Pro equipaggiata in maniera leggermente differente . Ambedue le E-MTB provate sono per il resto equipaggiate con il montaggio di serie a cui Vi rimandiamo per eventuali necessità e che potrete trovare sulla pagina del sito ufficiale .

Estetica : sicuramente di gusto molto Tedesco non incontra le mie preferenze anche se a furia di usarla mi sono ricordato che quando guidi guardi avanti e quindi l’ estetica passa in secondo ordine soprattutto quando le prestazioni sono più che buone . Non mi sento comunque di dire che mi piace anche se come già constatato sul campo i gusti sono sempre molto personali e a molti non dispiace affatto . Voto 6 1/2 .

Posizione di guida :   E’ una mullet ma di quelle ben progettate dove non ci si sente molto appesi al manubrio e quindi anche per me più che buona . Tutto correttamente posizionato al suo posto . Voto 8 .

Sospensioni :  Ottima la cinematica iLink e di buon livello le due unità ammortizzanti che coprono le esigenze del 95% dei possibili utilizzatori . Ovviamente la forcella in particolar modo non ha la progressione e il supporto delle forcelle top di gamma ma , come detto , si comporta comunque molto bene e sinceramente non ho trovato la necessità di sostituirla con altro anche dopo questo lungo periodo di prova .  La sospensione posteriore gode poi del cinematismo iLink che è molto efficiente e stabile nel pedalato ; inoltre la corsa di 180 mm alle ruote su ambedue le ruote la fa passare facilmente su tutto !  Voto 8 .

Salita scorrevole :  La magnifica cinematica e il peso contenuto della iLink 180 , considerando che è una E-MTB da superenduro con escursione di 180 mm è veramente da riferimento !  Voto 10 .

Salita tecnica :  Come sopra, l’ ottimo cinematismo iLink unito a una corsa alla ruota della sospensione posteriore molto lunga e all’ eccezionale motore Bosch Race ne fanno un’ arrampicatrice eccezionale . Voto 9 .

Single-track :  La taglia 42 in prova è molto agile e precisa e quindi rasenta la perfezione . Solo il sostegno centrale della forcella anteriore non eccezionale le tolgono il massimo dei voti . Voto 8 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) :  Ottima in tutto e per tutto grazie alla rigidità generale . Il fatto che sia un filino corta la limita leggermente ma l’ abbondante corsa delle 2 sospensioni le permette comunque prestazioni al di sopra della media .  Voto 8 .

Discesa tecnica e stretta :  E’ forse dove eccelle dato il suo interasse corto . Anche il peso non elevatissimo e molto ben bilanciato aiutano non poco .  Voto 10 .

Frenata :  Gli Sram Guide originali con dischi originali non raggiungono la sufficienza . Cambiando l’ impianto con quello BCA completo si arriva invece a livelli di eccellenza totale ! Voto 5 con impianto originale – Voto 10 e lode con impianto BCA .

Rigidità :  Veramente molto rigida e precisa . Voto 9 .

Dotazione : Dotazione normale e di buon livello generale ma con un motore che non mi stancherò di considerare oggi come il migliore del mercato .  Voto 7 1/2 .

Motore e componenti elettronici : Il migliore del mercato allo stato attuale delle cose ! Voto 10 e lode .

Finiture :  Molto ben realizzata e con ottima e robustissima verniciatura .  Voto 9 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo :  Tra le più economiche del mercato con motore Bosch Race ! Voto 9 .

Note finali :  Una E-MTB da superenduro con il motore Bosch Race a questo livello di prezzo è oggi non facile da trovare sul nostro mercato ! Se a questo aggiungete che si tratta di una Corratec , Marchio molto ben considerato sul mercato Tedesco dove si guarda più alla sostanza che all’ estetica , dire che il gioco è fatto . Certo non avrete la E-MTB più bella del mercato IMHO ma una con il rapporto qualità / prezzo più favorevole !

 

Voto finale 117 su 140 con freni originali (più 1 lode) / 122 su 140 con freni BCA (più 2 lodi) .

First ride Focus Sam2 6.9 2023

31 Lug 2023

Scritto da Gianni Biffi il 31 Luglio 2023 .

 

Avevamo provato il vecchio modello quasi tre anni fa con impressioni entusiastiche (trovate la nostra first ride qui e la prova completa qui) e devo dire che il nuovo modello ha confermato le vecchie impressioni ma la realtà è che 2 o 3 anni nel mondo delle E-MTB sono veramente un periodo significativo , pur se breve , che ha portato cambiamenti importantissimi e miglioramenti del prodotto veramente tangibili in questo settore .

Non mi soffermerò più di tanto sulla componentistica della Sam2 in allestimento 6.9 che in ogni caso potete trovare qui ma bensì sul fatto che la nuova Sam2 è stata completamente ridisegnata e rinnovata nel sistema di sospensione posteriore che è passato dal vecchio F.O.L.D.® al nuovo F.O.L.D. 2 che è praticamente un carro a quattro punti d’ infulcro con giunto Horst .

Cambiati i due dischi originali con i soliti BCA Y0d4 , inseriti i salsicciotti e sostituiti gli pneumatici con dei Michelin Wild Enduro e siamo pronti per la prima uscita a cui ne sono seguite molte altre per un totale di 293 chilometri con circa 9000 metri di dislivello +/- . Devo dire sin da subito che personalmente la Sam2 mi piace moltissimo ma ormai il progetto è diventato un filino obsoleto se confrontato con nuove realizzazioni presenti oggi sul mercato E-MTB Enduro .

La Sam2 2023 è migliorata molto sia come sistema motore , il nuovo Bosch CX Gen4 Smart System con batteria da 750 Wh , che come sospensione posteriore , molto più sostenuta nella parte centrale del suo travel , ma ha mantenuto inalterate le sue caratteristiche di peso elevato (siamo sopra ai 26 chilogrammi senza pedali) e di interasse molto lungo . Questo si traduce oggi in una bassa manovrabilità a basse velocità anche perché oggi esistono E-MTB Enduro ben più leggere e manovrabili .

Invece sul veloce e nei tratti scassati ha mantenuto un’ ottima guidabilità e stabilità come era nella vecchia versione . Appena la Sam2 prende un minimo di velocità diventa maneggevole e velocissima a patto di non dover guidare in maniera trialistica dove come detto il peso e l’ interasse generoso non l’ avvantaggiano in confronto a altre realizzazioni . Le due unità ammortizzanti lavorano benissimo e copiano di tutto così come i freni Shimano XT a quattro pistoncini accoppiati con gli ottimi dischi BCA .

Il motore Bosch CX Gen4 Smart System è ormai da noi considerato un riferimento del settore E-MTB e grazie alla batteria da 750 Wh consente percorrenze di circa 1800 / 2000 Mt+ con circa 50 / 60 chilometri usando quasi esclusivamente l’ assistenza AUTO che permette ottime velocità d’ ascesa con il minimo sforzo .

Insomma posso dire che la Sam2 non delude mai e che il rapporto qualità / prezzo è sempre molto buono e di conseguenza la trovo un ottimo investimento per un uso Enduro ma anche per un uso escursionistico in montagna . In molti mi hanno chiesto perché mi piace così così tanto la Sam2 e la risposta è sempre la stessa : facile da condurre in quasi tutte le situazioni e per di più concede grande confidenza sul veloce specialmente se molto smosso uniti in quest’ ultima versione anche a un sistema motore / batteria da riferimento .

Esteticamente trovo la nuova colorazione bi-color molto più accattivante della vecchia anche se il posizionamento dell’ unità motrice orientata verso l’ alto la rende un pochino troppo massiccia nella zona del motore e pedivelle appunto . Una considerazione particolare merita il sistema di sgancio della batteria che si ottiene tramite un paramotore / parabatteria che si sgancia in avanti e verso il basso senza nessun attrezzo e che permette appunto di estrarre la batteria in un batter d’ occhio . La nota negativa è l’ estrema fragilità di questo paracolpi che con buona probabilità si romperà al primo urto sostenuto che andrete a sperimentare sul gradino di un sentiero .

Come detto oggi non la posso più considerare il riferimento assoluto nell’ Enduro , viste le nuove realizzazioni di altre Case , ma comunque sia si difende ancora benissimo anche di fronte a realizzazioni ben più costose presenti nel settore . Insomma un’ ottima E-MTB che come avrete capito mi ha sempre un pochino stregato per la sue prestazioni e per la sua versatilità !

Yeti SB 160E – Prova completa

25 Lug 2023

Scritto da Gianni Biffi il 25 Luglio 2023 (Chilometri percorsi 461  – Periodo di prova 36 giorni) .

 

L’ avevamo già provata lo scorso anno in più occasioni (potete leggere la first ride qui e il primo assaggio qui) ma probabilmente l’ ammortizzatore posteriore dell’ esemplare in prova non era mai stato definitivamente a posto come l’ avremmo voluto avere . In questi ultimi tempi invece abbiamo avuto modo di apprezzare più volte la bontà del carro con sistema Sixfinity® con un ammortizzatore che lavora correttamente e molte delle difficoltà trovate in passato , soprattutto in discesa ,  sono magicamente sparite . Sia chiaro la SB 160E rimane secondo me una E-MTB particolare , come tutte le Yeti , e necessita di un buon periodo di affiatamento del rider con la stessa ma se a posto e a velocità normali diventa veramente molto divertente e con prestazioni in salita sicuramente da riferimento assoluto . Inoltre tenete presente che la versione di colorazione nera di cui parliamo in questa nostra prova è già la versione con il nuovo motore Shimano EP8.01 e quindi una versione 2024 in tutto e per tutto .

Fatta la doverosa introduzione sul prodotto 2024 eccoVi le solite valutazioni divise in 14 diversi punti come segue :

Estetica :  tutta nera con il marchio Yeti in bianco : bella ma non bellissima . Se non fosse per il marchio Yeti molti forse storcerebbero il naso anche se le due “bretelle” in alluminio che muovono il link basso del sistema Sixfinity® si notano meno che in altre colorazione per ovvio motivo . Voto 8 .

Posizione di guida :  nulla da eccepire : tutto è al posto giusto e si entra subito in sintonia con la SB 160E dopo un breve periodo di rodaggio . Voto 9 .

Sospensioni :  le due unità ammortizzanti top di gamma e cioè la forcella Fox Factory 38 Grip2 da 170MM con E-Tune e l’ ammortizzatore Fox Factory Float X2 lavorano veramente molto bene grazie anche al sistema Sixfinity® del carro che risulta perfettamente sincronizzato con il lavoro dell’ anteriore . Voto 9 1/2 .

Salita scorrevole :  l’ abbiamo già scritto e non ci stanchiamo di ripeterlo : forse il miglior sistema di sospensione posteriore mai provato su una E-Bike ! E’ pur vero che una E-MTB si pedala principalmente grazie al motore e alla disponibilità di Watt della batteria ma avere una sospensione così efficiente è comunque un plus non da poco !  Voto 10 e lode .

Salita tecnica : come sopra , la sospensione Sixfinity® permette di salire veramente ovunque a patto di avere le gambe e la tecnica necessaria ! Il limite in questo caso sarete sempre e solo Voi come è capitato più volte a me ma mai il mezzo o la trazione dello stesso . Voto 10 e lode .

Single-track : sicuramente divertentissima e veloce ma io non sono riuscito a sfruttarla al meglio … In alcuni momenti velocissima ma in altri mi sembrava di essere un neofita – soprattutto se il trial è molto smosso – e quindi ritengo sia più colpa mia che del mezzo .  Voto 8 1/2 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : le due sospensioni incassano veramente tutto e se si ha del pelo e la si lascia scorrere regala soddisfazioni e risulta abbastanza precisa .  Voto 9 .

Discesa tecnica e stretta : il momento in cui ho avuto più difficoltà in assoluto . Sinceramente non saprei dirVi il perché ma comunque sia non gira sicuramente come vorrei e come sono abituato con altre realizzazioni . In una parola : difficile , ovviamente per il mio livello di conduzione .  Voto 7 1/2 .

Frenata : non abbiamo nemmeno cambiato i dischi poiché la SB 160E non era di nostra proprietà . Sicuramente con dischi BCA il voto sarebbe migliore dato che i Code RSC sono più che onesti ma i dischi … Voto 8 .

Rigidità : la rigidità è a buonissimo livello ma ho provato altre E-MTB ancor più rigide e precise . Voto 9 .

Dotazione : come dice Davide Bonandrini – patron di DSB che colgo l’ occasione di ringraziare – una dotazione faraonica ! Voto 10 .

Motore e componenti elettronici : il nuovo Ep8.01 con il suo nuovo firmware, sistema di comunicazione e modalità di settaggio “Fine Tune” è molto migliorato avvicinandosi moltissimo ai motori al top del mercato . Un filino da nerd il sistema di settaggio con la possibilità di usare sino a 15 livelli d’ assistenza ma prestazioni parecchio incrementate e consumi diminuiti . Da notare che sono stati eliminati completamente i tagli d’ assistenza a alte rotazione (cosa già presente anche sugli ultimi firmware dell’ EP8) ma soprattutto a bassisime rotazioni ! Voto 9 1/2 .

Finiture : basta controllare la bontà dei passaggi cavo per capire che siamo di fronte a una realizzazione che ha veramente pochi uguali ! In marcia poi la silenziosità del tutto conferma quanto si può vedere da fermo .  Voto 10 e lode .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : se volete il massimo dell’ equipaggiamento e una realizzazione pressoché perfetta il prezzo da pagare è molto alto ma … è una Yeti 😉 Voto 7 .

Note finali : come detto nell’ introduzione avevo un ricordo abbastanza negativo di questa SB 160E ma con l’ ammortizzatore perfettamente in ordine di quest’ ultimo esemplare in prova le cose sono parecchio migliorate . La bicicletta è divenuta sufficientemente facile da condurre e si pedala in maniera regale ! Solo se si vogliono ottenere prestazioni da atleta diventa un pochino più ostica da condurre e richiede un discreto impegno fisico . E’ costruita in maniera eccellente e sembra veramente di essere sopra un cuscino d’ aria tanto è silenziosa e priva di rumorosità in discesa . Il motore è veramente molto migliorato e ha prestazioni ormai paragonabili alle migliori unità sul mercato !

 

Voto finale 125 su 140 (più 3 lodi) .

 

First Ride Corratec E-Power iLink 180 Race

24 Giu 2023

Scritto da Gianni Biffi il 24 Giugno 2023 .

 

Quando a Novembre 2022 l’ amico Sergio mi comunicava che sarebbe diventato il country manager per l ‘Italia del marchio Tedesco Corratec gli avevo subito domandato del perché di questa scelta per un marchio dallo stile e design strettamente “Germanico” che forse in Italia non ha moltissimo gradimento a livello estetico . Sergio mi spiegava che comunque sia la qualità che il gradimento del marchio in Germania era da considerare altissimo e da qui la sua scelta per questa sua nuova sfida . Sin dall’ inizio mi era stato richiesto di provare , appena possibile , la E-MTB del marchio e avevo accettato di buon grado vista l’ amicizia che mi lega a Sergio . E finalmente nel mese di Maggio arrivava in Pro-M uno scatolone contenente questa E-Power iLink 180 Race subito assemblata per una first ride come promesso .

Sgombriamo subito il campo dai dubbi : Pro-M al momento non è un rivenditore Corratec anche se in futuro magari … Comunque la Race è la versione base delle tre E-MTB top di gamma del marchio con motore Bosch CX Smart System RACE : il miglior motore attualmente sul mercato E-MTB , le altre sono in ordine la Pro e la Factory . Trovate tutte le informazioni sulla E-MTB in test a questo link . Cosa ha di positivo questa E-MTB ? Prima di tutto il motore Bosch RACE ad un prezzo d’ ingresso per le E-MTB equipaggiate con questo motore che è tra i più bassi del mercato , in seconda analisi la sospensione iLink proprietaria che come poterete leggere più avanti funziona bene e inoltre è ben assemblata come nella tradizione dei Tedeschi che trattano l’ alta gamma . Per contro devo dire che l’ estetica non è certo tra le mie preferite (eufemismo per dire che non mi piace per nulla a livello estetico e grafico) ma ho dovuto constatare che a molti non sembra poi così brutta … Anzi la trovano molto massiccia e quindi la percepiscono come molto robusta ed efficiente come del resto sembra proprio essere .

Eccoci quindi in sella per la prima uscita con la E-Power iLink 180 Race completamente di serie a cui ne seguiranno almeno altre 8 per un totale di 230 chilometri percorsi con circa 9000 metri di dislivello +/- , quasi una prova completa ! Per prima cosa i dischi freno Sram dei Code T sono veramente pessimi ! La frenata è lunga e non hai mai la certezza di fermarti dove e quando ti serve . Appena rientrato in Pro-M verranno sostituiti con i soliti BCA Y0D4 che garantiranno da quel momento in poi una frenata onesta ma soprattutto certa e prevedibile . Sicuramente i Code non sono freni con prestazioni eccezionali ma con il cambio dei dischi diventano simili ad altri prodotti sul mercato ben più blasonati e considerati . A parte questo la Race in test è ancora oggi completamente di serie senza nemmeno gli amati inserti nelle gomme Michelin E-Wild per altro molto valide e robuste per uso E-MTB a 360° .

La Race si comporta benissimo in pedalata su terreni lisci , grazie al sistema iLink posteriore che veramente non si muove in pedalata e garantisce ottime velocità di percorrenza e risposta allo scatto , e grazie anche all’ angolo sella di 77° . Per contro in discesa questo sistema sembra pigro inizialmente ma il travel di 180 mm alla ruota gli permette in ogni caso di assorbire ogni urto e di tenere la ruota sembra ben attaccata al terreno . La forcella Rock Shox Yari RC da 29″ con 180 mm di travel – la Race è una mullet – è molto buona per un uso trail / escursionistico senza però raggiungere le prestazioni di scorrevolezza e capacità di assorbimento della sorella maggiore ZEB Ultimate o delle concorrenti con steli da 38 di casa Fox e Ohlins . La rigidità della Yari è più che sufficiente comunque per l’ uso a cui è destinata e per le mie velocità di percorrenza 😉 Oltre ad assorbire molto bene tutto ciò che incontra in velocità sul terreno rendendola quindi parecchio stabile la 180 Race gira veramente molto bene anche sul tecnico stretto probabilmente anche perché è una taglia 42 . In effetti le taglie proposte – solo tre – sono 42 , 48 e 52 con il risultato che la 42 è all’ atto pratico una Small molto lunga o una Medium piccolina come piace a me ; un problema probabilmente per le persone di bassa statura che non troveranno la taglia esatta per loro .

Detto ciò di motore , sospensioni e freni veniamo al resto della componentistica che risulta ben allineata al prezzo di vendita e in cui spiccano per scorrevolezza le ruote ZZYZX Cross Attack e gli pneumatici Michelin E-Wild 29″ x 2.6 anteriore e 27,5″ x 2.8 al posteriore .

Per terminare posso sicuramente dire che chi vuole avere il miglior motore attualmente disponibile – senza se e senza ma – può considerare questa Corratec come un’ ottima enduro con sospensioni da 180 mm che risulta poi all’ atto pratico anche molto ben costruita e con ottime caratteristiche di conduzione . Se poi l’ equipaggiamento della Race Vi sembrarà poco adatto a Voi potrete sempre optare per le versioni Pro o Factory anche se il prezzo lieviterà allineandosi alle altre E-MTB con motore Bosch RACE presenti sul mercato … Comunque Vi possiamo assicurare che la Race da noi provata è molto più di quello che un biker normale possa necessitare . Insomma il mezzo giusto al prezzo giusto considerando appunto il “grey power” presente tra le pedivelle 😉

 

 

 

White E-180 works – Prova completa

15 Mag 2023

Scritto da Gianni Biffi il 5 Maggio 2023 (Chilometri percorsi 587 – Periodo di prova 42 giorni) .

Dopo le prime pedalate il cui resoconto potete leggere qui eccoci alla prova finale della E-180 works della casa Inglese . Per chi ha poca voglia di leggere Ve lo comunico subito : la E-180 works non sarà la E-MTB più bella del lotto ma è tremendamente facile da condurre ed efficace !!! Ma andiamo con ordine : a distanza di quasi un mese e mezzo e dopo aver percorso quasi 600 chilometri su i sentieri più disparati è veramente incredibile di come mi sia innamorato dell’ efficienza del motore Bosch Race della serie CX4 Smart Sytem ! Mai come in questo caso le prestazioni eccezionali del motore hanno sempre e sottolineo sempre condizionato in positivo tutte le nostre uscite nelle condizioni più diverse . Perché se è vero che il divertimento che si prova nella parte discesistica con questa bici è veramente altissimo è altrettanto vero che il fatto di poter salire in ogni dove con grande facilità e conseguente basso affaticamento concede poi una maggior freschezza ed attenzione alla guida anche nella parte discesistica .

Veniamo quindi alla valutazione punto per punto come segue :

Estetica :  Come già detto nell’ introduzione la White E-180 works non è certo una E-MTB da far girare la testa … La linea risulta addirittura datata anche se una certa somiglianza del tubo superiore con la mitica “Nomad con la gobba” io la intravedo . Insomma non sarà certo la più bella ma è semplice e ben fatta .  Voto 7 .

Posizione di guida :  Tra le tante mullet ormai testate è sicuramente una delle migliori nel senso che non ci si sente appesi al manubrio come in altri casi e tutto è al posto giusto . Voto 8 1/2 .

Sospensioni :  Come già scritto quando ho visto che era montata con unità ammortizzanti Rock Shox ho storto un pochino il naso e invece ho dovuto ricredermi da subito ! La forcella ZEB Ultimate 2023 da 180 mm è veramente un’ ottima forcella e il sostegno è veramente tanto anche se parte benissimo e copia anche le foglie . Anche l ‘ammortizzatore posteriore sempre della serie Ultimate con 170 mm di corsa alla ruota non ci ha dato nessun problema e accoppiato a un carro a 4 punti d’ infulcro con giunto Horst lavora veramente benissimo tenendo il posteriore sempre alto e preciso . Voto 9 1/2 .

Salita scorrevole :  Come già scritto il motore Bosch Race utilizzando l’ assistenza AUTO fa veramente tantissima strada senza sforzo apparente e permette velocità di ascesa veramente notevolissime . Tenete presente che io uso l’ assistenza AUTO nel 95% del tempo in cui pedalo sia su asfalto che su sentieri . Voto 10 e lode .

Salita tecnica :  Con assistenza E-MTB o RACE , che hanno un extended boost molto utile si sale agevolmente quasi in ogni dove . Se poi il Vostro livello di skill è molto alto l’ uso dell’ assistenza RACE Vi permetterà di salire veramente ovunque . Per i meno esperti l’ uso dell’ assitenza RACE sarà da modulare al limite con il freno posteriore nella fase iniziale di spinta sul pedale . Voto 9 1/2 .

Single-track :  Nonostante il peso di Kg. 26,200.- la E-180 works si guida veramente molto bene e vuoi la rigidità del carro , vuoi l’ ottimo lavoro delle due unità ammortizzanti permettono cambi di direzione precisi e tantissima velocità sui trails . Voto 9 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) :  Il perfetto bilanciamento , la rigidità dell’ assieme e il lavoro delle sospensioni la rendono quasi perfetta . L’ utilizzo di eventuali ruote in carbonio le permetterebbe probabilmente di ottenere anche la lode ! Voto 10 .

Discesa tecnica e stretta :  Considerando il peso è veramente incredibile come gira anche sullo stretto : veramente molto facile e maneggevole . Se solo pesasse meno di 23 chilogrammi potrebbe essere tra le mie preferite . Voto 9 .

Frenata : come più volte detto anche in altre occasioni gli impianti BCA con i relativi dischi BCA y0d4 da 220 mm in versione HP hanno prestazioni inimmaginabili per tutti gli impianti frenati da noi provati … In una sola parola : eccezionali !!!  Potentissimi, efficienti come nessun altro e con un punto d’ attacco delle leve sempre costante che Vi permetterà di scendere a velocità superiori in totale confidenza e sicurezza : insomma dei veri “game changer”. Voto 10 e lode .

Rigidità : Da riferimento assoluto per la tipologia del carro . Voto 10 .

Dotazione :  Ottima dotazione che per brevità non andrò a elencare in questa sede . La potete trovare comunque a questo link . Da notare che la versione in nostro possesso monta una trasmissione Sram AXS XO1 e non la nuova T-Type transmission .  Noi come già detto abbiamo solo sostituito l’ impianto frenante e gli pneumatici . Voto 9 .

Motore e componenti elettronici : non è una novità che consideriamo il nuovo Bosch Smart System con batteria da 750 Wh e assistenze dinamiche e personalizzabili la miglior unità di serie del mercato . L’ aggiunta poi del livello Auto ha fatto fare al sistema un ulteriore salto di qualità in confronto alle altre unità motrici del mercato . In questa versione RACE poi tutti i livelli d’ assistenza iniziano a spingere a rotazioni bassissime ! Per uno scarso come me questo significa poter salire nel tecnico stretto quasi contando le pedalate e facendo il minor sforzo possibile . Eccezionale in questo caso il lavoro fatto dagli ingeneri di Bosch ! Voto 10 e lode .

Finiture :  Nulla da eccepire : la E-180 works è costruita molto bene e la verniciatura del telaio in alluminio è veramente molto robusta e ben fatta . Voto 9 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : Considerando l’ utilizzo del motore Bosch RACE è da considerare una delle E-MTB con il prezzo più basso del mercato attuale . E’ comunque chiaro che il prezzo resta elevato per una E-MTB in alluminio . Voto 8 .

Note finali : Approcciata con moltissimo scetticismo a causa principalmente della sua linea anonima , dal fatto che fosse una mullet e per le due unità ammortizzanti Rock Shox si è rivelata all’ atto pratico una delle migliori mullet E-MTB mai testate ! E’ pur vero che grande parte del merito va al motore Bosch RACE che oggi è senza ombra di dubbio il miglior motore mai provato ma non è solo quello . Ottime le due unità ammortizzanti , ottimo il bilanciamento e la guidabilità , ottima la rigidità e la facilità con cui chiunque può utilizzare questa Whyte . Insomma una E-MTB che sicuramente non appare ma dove c’ è tantissima sostanza e quindi tantissimo divertimento di guida . Inoltre è ben costruita e molto solida : cosa si può chiedere di più ?

Per concludere direi che la metterei sul podio delle E-MTB testate sino ad oggi seconda solo alla Epocalypse (per guidabilità) e alla Mith (per estetica) ma con un motore … 😉

Voto finale 128,5 su 140 (più 3 lodi) .

 

First ride White E-180 works

13 Apr 2023

Scritto da Gianni Biffi il 13 Aprile 2023 .

Lunedì 3 Aprile 2023 ricevo una chiamata dall’ amico Gianluca Bonanomi che mi comunica che le Whyte sono finalmente arrivate nei magazzini di Merida Italia (Importatore di Whyte Bikes per l’ Italia ndr) e quindi finisco di sistemare due cosette che avevo da fare sulla mia scrivania e parto alla volta di Reggio Emilia per poter mettere le mani per primo su queste novità del mercato Italiano .

Ma andiamo con ordine : Whyte Bikes è un marchio Inglese che da circa 22 anni progetta mountain bike e E-MTB con un focus concentrato sulle prestazioni e l’ affidabilità dei propri prodotti . Quando il “Bona” lo scorso anno mi disse che aveva intenzione di distribuire il marchio nel nostro paese non Vi nascondo che ho storto un pochino il naso così come quando vista per la prima volta dal vivo la E-180 works con unità ammortizzanti Rock Shox e ruote mullet ho confermato tutte le mie perplessità al “Bona” stesso . Se volete conoscere allestimenti e geometrie di questa E-MTB Vi consigliamo di consultare il sito Whyte Bikes a questo link .

Comunque tornato allo Store di Milano ho subito sistemato gli appoggi , settato le unità ammortizzanti , sostituito i dischi freno con i soliti BCA y0d4 in versione con spessore 2.4 (modello HP) e gli pneumatici con un Hillbilly II anteriore e un Eliminator posteriore come sempre in modo da avere meno variabili possibili nel test . Il giorno successivo subito su un trail a me sconosciuto sopra il lago d’ Idro . La prima cosa che mi ha colpito sin dalle prime pedalate è sicuramente il motore Bosch Performance Line CX Race edition che sembra più silenzioso e fluido del normale Bosch CX Smart system che sono abituato ad usare su altre E-MTB . Anche con i livelli di assistenza tradizionali Eco , Auto e E-MTB mi è subito sembrato di avere prestazioni superiori e più fluide che con uno Smart system standard per non parlare poi dell’ assistenza Race che porta l’ assistenza al 400% e con il suo Extended Boost prolungato cambia veramente le regole del gioco . Su tratti molto ripidi del sentiero ho poi potuto apprezzare la possibilità di avere assistenza a bassissime rotazioni come mai era successo con tutte le altre unità motrici provate in passato : in questo caso sembra veramente di poter contare le pedalate !

Il giorno successivo incuriosito da questa prima uscita mi sono subito recato sui sentieri dei Lupi del Cornaggia a Colazza per verificare se le mie prime impressioni erano esatte e incredibilmente ho percorso 1054 Mt+ con circa 21 chilometri salendo per ben 3 volte dalla risalita elettrica o direttissima (più una prima risalita lunga di riscaldamento) usando l’ assistenza Race e rapporti meno agili del solito senza fare nessuno sforzo tanto che a fine giro il mio cardio mi dava 99 battiti di media !!! Insomma il motore è veramente incredibile a bassissime rotazioni costanti !!! Nei giorni successivi ho poi effettuato ancora 5 uscite per un totale di 177 chilometri percorsi con circa 7000 Mt+/- in maggioranza con assistenza impostata su Auto come d’ abitudine per il motore Bosch della serie Smart system .

Ora l’ eccezionale motore Bosch Race permette veramente salite rapidissime con il minimo sforzo tanto che le prestazione della E-180 works vengono ancor di più esaltate anche nella parte discesistica data la freschezza fisica / mentale che si riescono a mantenere quando si inizia a scendere . La Whyte è molto facile nella conduzione in quasi ogni condizione del sentiero e le sue sospensioni da 180 mm all’ anteriore e 170 mm al posteriore permettono di passare veramente con grande facilità sopra ad ogni ostacolo . Ovviamente dato il peso non proprio contenuto di Kg. 26,200.- più la si fa scorrere e galleggiare e più si gode della sua facilità di guida mentre a velocità basse l’ inerzia e lo sterzo di ben 63,2° si sentono anche se ci si abitua in fretta e la E-180 works gira bene anche sul lento a condizione di spostare per bene i pesi e inserirla nello stretto con più decisione . Insomma una vera E-MTB da enduro con prestazioni e facilità di guida da riferimento che se pesasse sole 3 chilogrammi in meno potrebbe da me essere definita la miglior E-MTB da enduro mai usata … Eccezionale !

Il terreno molto secco incontrato in questi giorni durante le nostre uscite – a Colazza ormai si guida sulla sabbia – ha minimizzato i problemi di trazione della ruota piccola al posteriore che comunque resta IMHO un limite nella guida pulita (old school) che prediligo in discesa . Purtroppo il traversino del fodero alto del carro , saldato più in basso , non permette l’ uso della ruota da 29″ 🙁  Il carro comunque è molto rigido e preciso considerando la tipologia di sospensione a quattro punti d’ infulcro con giunto Horst® e inoltre la sospensione resta sempre molto alta e reattiva in ogni situazione nei confronti di altri carri con questo sistema sospensivo . Notevole inoltre il lavoro fatto dagli ingeneri di Whyte sulle geometrie del triangolo anteriore e sugli appoggi che permettono di avere una mullet senza avere quella sensazione di essere appesi al manubrio : come avevamo scritto già in passato la strada per avere delle geometrie dedicate è ormai aperta anche per le mullet bikes .

Per concludere questa prima presa di contatto con la Whyte posso assolutamente affermare che la E-180 works è una signora E-MTB enduro con prestazioni adatte sia al neofita che all’ agonista e sono certo che il prosieguo del test ci regalerà grande divertimento e sicurezza di guida sui vari terreni che andremo ad affrontare : benvenuta Whyte Bikes ! Sinceramente non mi aspettavo tanto quando avevo visto la E-180 works sulla carta ma ho avuto ancora una volta la conferma che leggere quote , allestimenti e quant’ altro sui cataloghi è sempre e comunque relativo e che la realtà la si scopre solo provando e riprovando i prodotti seguendo un protocollo di prova che permetta di fare i debiti confronti con tutti gli altri prodotti già testati al fine di poter scoprire pregi e difetti di ogni prodotto testato .

Stay tuned e prendete seriamente in considerazione sin d’ ora il marchio Whyte Bikes : ne sentire parlare sempre più spesso e probabilmente in maniera entusiastica 😉

First ride Pivot Shuttle SL .

27 Mar 2023

Scritto da Gianni Biffi il 27 Marzo 2023 .

Circa 15 giorni fa mio figlio Alberto mi invita a testare la nuova Pivot Shuttle SL e grazie alla collaborazione di Davide Bonandrini (DSB) , che colgo l’ occasione per ringraziare , in breve tempo la Shuttle SL Team XTR arriva allo Store di Milano . Per gli amanti dei numeri e degli assemblaggi potete trovare tutte le caratteristiche del prodotto qui . Al fine di sgombrare subito il campo da eventuali equivoci potessero sorgere in chi ha la voglia di leggerci Vi riconfermo ancora una volta di non essere un fan delle cosiddette SL o “mid power” E-MTB che dir si voglia . In due parole non capisco perché io debba salire a 8/10 Kmh quando potrei salire a 18/20 Kmh con una “full power” dato che per me la salita è un male necessario nella maggior parte dei casi salvo che non sia una salita particolarmente tecnica dove in ogni caso le “full power” sono comunque nettamente superiori … La presunta maggior maneggevolezza data dai pochissimi chilogrammi di differenza di peso è percettibile ma sinceramente non mi cambia più di tanto la vita nemmeno in discesa … Comunque potete leggere dettagliatamente cosa penso a questo riguardo a questo link .

A questo punto dopo aver chiarito il mio pensiero devo altresì dire che se voglio restare aggiornato sui nuovi prodotti e sul mercato in generale è ovvio e scontato che la prova anche delle SL è necessaria proprio per poter valutare con esatta conoscenza e con professionalità anche queste ultime ed eccoci quindi in sella a questa Shuttle SL con cui ho percorso in settimana circa 120 chilometri nelle più svariate condizioni e su divere tipologie di sentieri . Il motore Fazua Ride 60 , con cui è equipaggiata questa Pivot , è dotato di 60 Nm di coppia e 450 W di potenza di picco , pesa 1,96 Kg ed ha una tensione di 43,2V : siamo di fronte a un sistema motore / batteria ingegnerizzato appositamente per questa tipologia di E-MTB con una batteria da ben 430 Wh ! Al fine di fugare anche ogni eventuale dubbio potesse a questo punto insorgere magari ai più pigri che non hanno voglia di leggermi sino alla fine Vi informo che IMHO questa Shuttle SL è senza ombra di dubbio la migliore SL o “mid power” che io abbia mai testato sino ad oggi !

Prima uscita nei parchi attorno allo Store di Milano per settaggio appoggi e taratura unità ammortizzanti e sin dalle prime pedalate si apprezza molto la naturalezza della spinta nei vari livelli che sono denominati da Fazua nell’ ordine e partendo dal basso Breeze , River e Rocket (ormai anche i Tedeschi sono diventati un pochino “imbruttiti” e chiamarli Eco, Trail e Turbo forse faceva poco fine 🙂 ) Attenzione : per naturalezza non intendo che il motore non spinga , anzi spinge e spinge parecchio ma solo quando necessario e in modo molto progressivo . Apprezzabile la bassa rumorosità in confronto ad altri motori testati (Specialized 1.1 e Shimano EP8 RS) anche se un minimo ronzio è sicuramente udibile . Seconda uscita a Colazza nel bike park curato dai Lupi del Cornaggia e siamo subito saliti dalla risalita elettrica per verificare l’ effettiva spinta del Fazua e in una sola occasione abbiamo anche sfruttato la funzione di andare direttamente al picco massimo erogabile di 450 W per un limitato periodo di tempo tenendo premuto più a lungo il comando per le assistenze verso l’ alto . Che dire la spinta diventa molto alta e la si percepisce chiaramente per un minimo di 5 secondi se si smette di aumentare la spinta sui pedali o per più secondi se si continua a spingere forte . Il tutto viene secondo me un filino vanificato dal fatto che se la rampa impossibile è improvvisa e non conosciuta non si ha il tempo di tenere premuto più a lungo il comando e quindi diventa attuabile solo con un percepibile ritardo e non quando realmente servirebbe . Perché non cambiare le impostazioni del comando sfruttando il fatto che si può spingere lateralmente verso DX lo stesso ed avere quindi accesso immediato alla massima potenza ?

Abbiamo poi effettuato ulteriori uscite in montagna di tipo più escursionistico anche per poter valutare l’ efficienza del sistema Fazua e quindi la sua autonomia e anche in questo caso devo riconoscere che siamo di fronte al miglior prodotto “mid power” mai da noi testato ! Usando parecchio l’ assistenza Breeze con una gamba mediamente allenata come la mia ritengo siano possibili percorrenze di circa 40 / 50 Km con circa 2000 Mt+ di dislivello . Io usando le assistenze alla necessità senza usare il Breeze infatti ho percorso circa 25 Km con circa 1300 Mt+ con quasi il 20% di batteria rimanente a fine giro . IMHO il sistema motore / batteria più efficiente del mercato in questo momento !

Veniamo ora alla E-MTB in se e per se e alle sue caratteristiche dinamiche di guida : anche in questo caso sgombriamo il campo subito dai dubbi dato che la Shuttle SL ha veramente pochi punti deboli quando la si usa . E’ abbastanza lunga ma incredibilmente facile e maneggevole oltre ad avere un bilanciamento dei pesi pressoché perfetto ! Ritengo questa la chiave di lettura più importante quando si giudica una E-MTB dato che il peso della Shuttle SL , se pur contenuto , è di Kg. 18,200.- (realmente da noi rilevato sulla nostra bilancia digitale) , non è poi così lontano dalle migliori “full power” che si attestano attorno ai Kg. 21/22 😉 Insomma si guida proprio molto bene grazie al bilanciamento ottimale e anche nelle piccole manovre aeree che io mi posso permettere viste la mia scarsa attitudine a tenere le ruote in aria è estremamente facile , intuitiva e sicura . Ancora una volta la migliore delle “mid power” testate !

Anche a velocità più sostenute devo riconoscerle una rigidità e una stabilità sconosciute ad altri prodotti della stessa categoria anche se sul veloce scassato le “full power” sono sicuramente più stabili e redditizie . Le due unità ammortizzanti sono sicuramente all’ altezza della situazione e l’ ottimo ammortizzatore Fox Float X Factory posteriore accoppiato al sistema DW link® fa sembrare infiniti i 132 mm di corsa alla ruota ; infatti pur essendo molto lineare – da qui la sensazione di maggior corsa – è sicuramente più progressiva e quindi più facile da tarare ed usare della sorellona maggiore Shuttle LT da noi testata in passato . La forcella Fox 36 Factory con cartuccia Grip2 svolge egregiamente il proprio lavoro e per le velocità da noi raggiunte non ci ha mai fatto rimpiangere la pur più performante e pesante Fox 38 .

Insomma devo dire che questa Shuttle SL mi è piaciuta proprio tantissimo sia per le sue caratteristiche dinamiche che per il sistema Fazua Rider 60 che considero oggi il più appropriato sistema motore / batteria dell’ attuale mercato “mid power” ! Oltre tutto la E-MTB è anche molto bella e proporzionata tanto da non sembrare nemmeno elettrica . Per concludere come più volte detto la Pivot Shuttle SL è sicuramente la SL che in questo momento acquisterei se mai sentissi la necessità di caricare con più facilità la E-MTB sul furgone 🙂

 

Ibis Oso – Prova completa

20 Mar 2023

Scritto da Gianni Biffi il 20 Marzo 2023 (Chilometri percorsi 374 – Periodo di prova 58 giorni) .

 

La prova della Ibis Oso è stata la più complessa affrontata sino ad oggi ; una condizione fisica approssimativa con le spalle che mi facevano un gran male non mi hanno permesso di capire da subito cosa stavo guidando e come guidarla . Tanto che non ho potuto nemmeno scrivere la first ride che potrete comunque leggere qui . Poi pian piano con la diminuzione del dolore ma soprattutto cambiando radicalmente la taratura della sospensione posteriore mi sono meglio adattato alla guida della Oso che necessita comunque di un periodo d’ assuefazione al prodotto e al nuovissimo DW Link appunto più lungo e ragionato che non con altri prodotti . La Oso è sicuramente molto particolare come linea ed è caratterizzata dal forcellone posteriore di dimensioni più che importanti oltre che da una distribuzione dei pesi piuttosto diversa da tutte le altre E-MTB con il motore molto arretrato e un peso totale non certo contenutissimo (Kg. 25,280.- senza pedali in questa configurazione) . La disegnatrice della prima E-MTB di Ibis , Roxy Lo , ha comunque centrato in pieno l’ obbiettivo di disegnare una E-MTB particolare – come nella storia di Ibis – e ben raccordata : secondo molti è la più bella E-MTB mai disegnata anche se io esteticamente preferisco altro .

Detto questo devo anche dirVi che la nostra Oso in taglia Medium è fornita da Ibis con ruote mullet (come la Small) mentre le taglie Large e XLarge sono delle full 29er . Avendo da sempre una certa qual avversione per le ruote mullet ho deciso sin dall’ inizio di sostituire le ruote con delle Enve M70 da 29″ che sono a me più gradite dato che il carro , per quanto leggermente più corto di quello delle full 29er nelle taglie grandi , accetta comunque la ruota da 29″ . Quindi tutto quanto è scritto qui di seguito si riferisce alla versione full 29er da noi customizzata con i soliti pneumatici Hillbilly 29″ x 2.40 anteriore ed Eliminator 29″ x 2.35 al posteriore ; non ho mai provato una Oso mullet per dovere di cronaca . Inoltre abbiamo provveduto a sostituire i freni con un impianto completa BCA senza mai usare i pur ottimi Shimano XT a quattro pistoncini forniti di serie da Ibis .

Eccoci quindi alla prova finale come segue :

Estetica : sicuramente particolare e molto ben raccordata tanto da far dire ai più che è una delle più belle E-MTB mai costruite .  Personalmente mi piace parecchio ma preferisco altre realizzazioni presenti sul mercato . Comunque innovativa lo è per certo e visto che piace moltissimo a parecchi Bikers non posso certo andare contro corrente . Voto 10 .

Posizione di guida : l’ angolo sella che sembra molto sdraiato all’ indietro a causa di un motore molto arretrato in realtà è di 77,5° nella versione full 29er da noi testata e in ogni caso porta a uno scorrimento del reggisella in avanti molto accentuato quando lo si usa . All’ atto pratico non ci sono particolari problemi ma la cosa è abbastanza particolare e in alcuni casi può causare l’ interferenza delle ginocchia con il Kiox che abbiamo provveduto a montare dietro al manubrio . Non è certo la posizione in sella più intuitiva ma alla fine basta farci l’ abitudine . Voto 7 .

Sospensioni : l’ ammortizzatore Fox Float X2 Elite e la forcella Fox Float 38 Performance con cartuccia Grip2 , con corsa di 155 mm al posteriore e 170 mm all’ anteriore , svolgono egregiamente il proprio lavoro . I settaggi dell’ ammortizzatore suggeriti dalla casa Californiana sono abbastanza sfrenati nell’ idraulica di ritorno e sinceramente nelle prime uscite mi sono trovato a condurre una Oso che saltava un pochino da tutte le parti . A quel punto ho deciso per un drastico cambiamento delle tarature usando più molla ad aria nell’ ammortizzatore , riducendo il sag al 25% e controllando molto l’ idraulica di ritorno . Anche la forcella è stata tarata con un ritorno più controllato del solito setting che usiamo sulle Fox 38 per raccordarla meglio al lavoro dell’ ammortizzatore . Così facendo siamo entrati meglio in sintonia con la Oso e il feeling di guida è migliorato sensibilmente . Sempre presente una certa inibizione del lavoro del carro in frenata . Voto 6 1/2 .

Salita scorrevole : il motore Bosch Flow con batteria da 750 Wh e l’ assistenza Auto Vi permetteranno di salire a velocità sconosciute ad altre unità . Voto 10 .

Salita tecnica : con le ruotone da 29″ la trazione è assicurata ma la bicicletta risulta abbastanza pesante e impacciata nello stretto e nell’ affrontare ostacoli in sequenza  . Voto 7 .

Single-track : la particolare distribuzione dei pesi non è facile da capire all’ inizio ma poi più le si da confidenza e con l’ aumentare delle andature diventa estremamente precisa e divertente . Voto 8 1/2 .

Discesa scorrevole e fluida (veloce) : una delle migliori E-MTB a patto di farla scorrere senza paura ; il peso e il lavoro delle sospensioni la tengono veramente attaccata al terreno e anche sul veloce scassato ha veramente pochi uguali . Voto 9 1/2 .

Discesa tecnica e stretta : gira meglio di altre E-MTB da enduro ma sicuramente il peso e la distribuzione dello stesso non la agevolano e quindi risulta un filino impegnativa da girare . Voto 7 .

Frenata : come più volte detto anche in altre occasioni gli impianti BCA con i relativi dischi BCA y0d4 da 203 mm hanno prestazioni inimmaginabili per tutti gli impianti frenati da noi provati … In una sola parola : eccezionali !!!  Potentissimi, efficienti come nessun altro e con un punto d’ attacco delle leve sempre costante che Vi permetterà di scendere a velocità superiori in totale confidenza e sicurezza : insomma dei veri “game changer”. Voto 10 e lode .

Rigidità : molto rigida anche grazie all’ ausilio delle ruote Enve . Voto 9 .

Dotazione :  una dotazione più che sufficiente per l ‘utilizzo a cui è destinata anche se nettamente inferiore ad altre realizzazioni di pari prezzo . Voto 6 1/2 .

Motore e componenti elettronici : non è una novità che consideriamo il nuovo Bosch Flow con batteria da 750 Wh e assistenze dinamiche e personalizzabili la miglior unità di serie del mercato . L’ aggiunta poi del livello Auto ha fatto fare al sistema un ulteriore salto di qualità in confronto alle altre unità motrici del mercato . Brava Bosch ! Voto 9 1/2 .

Finiture :  considerando il prezzo e il conseguente collocamento nell’ altissima gamma del mercato ci aspettavamo una costruzione più precisa anche se all’ atto pratico , dopo i dovuti aggiustamenti della basetta batteria che ci ha lasciato a piedi nella prima uscita , tutto funziona perfettamente . Discutibile la realizzazione della cover della batteria troppo leggera e mal accordata al telaio . Voto 6 .

Valutazione rapporto qualità/prezzo : come detto sopra , si poteva sicuramente usare qualche componente di gamma più alta anche se poi all’ atto pratico tutto funziona perfettamente . Voto 5 1/2 .

Note finali : molto interessante per estetica , motore e batteria e prestazioni generali , sul veloce è addirittura eccellente ! Non è certo una E-MTB tra le più intuitive e facili da usare e richiede molto tempo per trovare il giusto setting delle sospensioni che però una volta trovato Vi regalerà ottime sensazioni di guida e tanto divertimento in totale sicurezza se volete andare forte senza però mai dimenticare che state guidando una E-MTB con una distribuzione dei pesi particolare quando la velocità diminuisce . Gli amanti del Marchio Ibis sanno esattamente di cosa parliamo e forse proprio per questa adorano le caratteristiche uniche di queste biciclette .

Voto finale 112 su 140 (più una lode) .

Mullet or full 29er ?

15 Mar 2023

Scritto da Mirko Passerini (test) e Gianni Biffi (introduzione) il 14 Marzo 2023 .

Ricevo e pubblico volentieri il test di Mirko che oltre a essere una bella persona dotato di ottimo cervello è anche ingegnere e appassionato BMXer e MTBer . Insomma uno da prendere sul serio quando sei sui sentieri e che guida 100 volte meglio di me !!! Per questo Lui può divertirsi con le mullet come pochi sanno fare ma alla fine arriva anche Lui alle conclusioni a cui sono arrivato io nel mio test Levo 29er che potete leggere qui . Comunque eccoVi la sua prova come segue :

” Ciao Gianni,
come promesso condivido con Te le mie attuali conclusioni (invecchiando potrei cambiare idea😂) dopo aver confrontato Levo Gen2 con Gen3 sia mullet che 29.

Anzitutto Adamo TOP : da solo giustifica l’acquisto di una Levo !!! Qualche dato rilevato a Colazza su salita diretta/elettrica per E-bike :
⁃ Con mullet + TCU: 7 risalite, residuo 15% con finale in sofferenza per taglio coppia al 20%😩
⁃ Con mullet + ADAMO: 7 risalite residuo 22%
⁃ Con full 29er + ADAMO: 8 risalite residuo 12%

Stimato consumo ridotto del 7% per ADAMO ed un altro 4% per 29 !!! 😎😋😇

A noi …
In salita full 29er nettamente migliore (no doubt), ma due soluzioni possono compensare un pò il deficit se si usa il 27,5″ al posteriore : Adamo che ti tira fuori dei “buchi”, Cannibal T9 super aderente.
In discesa il 29″ scorre, resta sopra gli ostacoli, quindi se guidi pulito e non troppo cattivo ti da sicurezza e meno affaticamento. Veloce nel dritto, nello scassato, più lento o più faticoso (richiede più forza) da inserire in curva soprattutto se grazie ad una sponda puoi arrivare a tuono …
Quindi prestazioni a tutto tondo e “razionalmente” migliori .

Sai che dal 2008 credo e uso solo 29er . Sono (forse ero) sicuramente un mullet-scettico ma …
In discesa, il ruotino dietro è molto più rigido , resta basso entrando nelle buche (poi la sospensione o le tue gambe devono accompagnare e copiare l’uscita) , si sposta/alleggerisce facilmente (lo puoi tirar fuori dai guai) , cambi direzione più facilmente , manual e anticipi più facili (meno sforzo) e redditizi (fai più velocità (prova una BMX in PumpTrack e scopri perché) . Quindi , se guidi tutto sull’anteriore , è tutto più dinamico , preciso e aggressivo . Però serve più fisico , più tecnica e occhio . Bisogna adattare la guida : serve una bici più lunga che ti dia sicurezza per stare sul manubrio , un attacco corto (io uso 30mm) : il coltello tra i denti !!! Da come hai scritto penso Unno spinga proprio in questa direzione con manubrio a zero ed altre scelte . Inoltro penso che Epocalypse con la battuta da 157 abbia migliorato la rigidità al posteriore della 29er che in certe condizioni al limite oscilla ballerina .

Quindi, 29 per tutti , mullet se te lo puoi/vuoi permettere ma comunque per me divertente !!! Da guidare come nei film !!! Perfetta per bike park dove ci starebbe bene anche una mini batteria da 250 (profezia) !!!

Levo comunque sempre : CheEbbbici !!! 🔝
ADAMO irrinunciabile …
Vado a smontare la ruota 29 per riprovare il mullet … anche questo fa parte del gioco . Quindi bici adattabile/flessibile in entrambe le configurazioni, perché no … 😋

Un abbraccio 🤗
Mirko “

E’ nato un nuovo segmento di E-Bike : la Tero X , E-MTB tuttofare !

13 Mar 2023

Scritto da Gianni Biffi il 13 Marzo 2023 .

 

Presentata al pubblico a fine Febbraio la nuovissima Specialized Tero X arriva in Pro-M il giorno 9 Marzo 2023 e ovviamente la curiosità di provare il nuovo giocattolo “totale” è grandissima : sarà una E-Bike da viaggio , da città , da commuting , da avventura oppure una vera E-MTB full suspended ? Al fine di sgombrare subito il campo da questo dubbio , dopo aver effettuato una prima uscita per sistemare gli appoggi e tarare al meglio le unità ammortizzanti intorno allo Store di Milano , l’ abbiamo subito portata in montagna e poi addirittura in un bike park ! Il responso è chiarissimo : è una vera E-MTB full suspended che permette di andare veramente in ogni dove in totale sicurezza compresi anche eventuali sentieri a vocazione più enduro che trail !!!

Ma andiamo con ordine , potete trovare tutte le caratteristiche delle Tero X che sono declinate in 3 allestimenti diversi con motori e batterie diversi al seguente link . La nostra Tero X in versione 6.0 è equipaggiata con lo stesso motore delle Levo da 250W con ben 90 Nm di coppia e da una batteria da 710 Wh : insomma il massimo presente oggi nella gamma Specialized . Sommariamente possiamo dire che i 67° gradi di angolo sterzo e i 78° di angolo sella le conferiscono un buon handling – anche sui sentieri più impegnativi – e un’ ottima pedalabilità .

Secondo il mio modestissimo parere la scelta delle ruote mullet (29″ anteriore e 27,5″ posteriore) è ancora meno comprensibile su questa realizzazione tanto che a questo punto sono arrivato alla conclusione che sia veramente una questione puramente modaiola e non di scelta tecnica come del resto sostengo da sempre ! E’ pur vero che data la sua vocazione avventurosa e non discesistica non è così penalizzante la scelta delle ruote differenziate ma vorrei capire il perché rinunciare a maggior pedalabilità e velocità di percorrenza su una E-MTB appunto da viaggio o commuting … E non venitemi a dire che è più maneggevole o che l’ inserimento in curva è migliore perché , anche se usabile con grandi soddisfazione e forse anche stupore su trail impegnativi , non credo nessuno opterà per la Tero X se è un discesista o un endurista !!!

L’ ho portata sulla terza dell’ Avaro e non mi ha fatto pentire o sentire a disagio anche se ovviamente le velocità di percorrenza sono leggermente inferiori a una E-MTB da enduro causa minore corsa alle ruote delle sospensioni , geometrie meno spinte e gomme meno performanti ma credetemi non sfigura affatto e ci si diverte comunque ! Poi l’ ho portata sui sentieri dei Lupi del Cornaggia a Colazza e in presenza di qualche drop e parecchie zone piene di brake bumps la differenza con le enduro si è leggermente ampliata ma sono comunque sceso dappertutto in totale sicurezza divertendomi come sempre .

Dato l’ utilizzo a tutto tondo che si intendeva conferire alla Tero X il progetto è completamente nuovo e quindi non è stata adattata un’ altra E-MTB della gamma Specialized . Impressionante il lavoro svolto dagli ingegneri del marchio di Morgan Hills  per questo nuovo progetto/prodotto , la qualità dei componenti/accessori e dell’ assemblaggio degli stessi : mai un a vibrazione o un rumore di ferraglia degli stessi nemmeno in atterraggio dai drop , sembra veramente di essere su una E-MTB senza accessori da viaggio ! Piacevolissima e rilassante da pedalare sia in piano che in salita e più che buona la trazione sullo scassato anche se in presenza della ruotina posteriore . Come già detto una vera E-MTB da usare in ogni dove se lo vorrete .

Capacità di carico attorno ai 30 / 40 lt. in base alla scelta e al quantitativo delle borse con cui vorrete equipaggiare la vostra Tero X , gomme Ground Control da 2,35 , forcella Rock Shox Lyrik da 130mm e freni Sram Code da enduro Vi daranno la possibilità di affrontare qualsivoglia viaggio anche su trail piuttosto impegnativi in totale controllo e sicurezza !

Ultima ciliegina sulla torta il display TCD della serie Mastermind che Vi permetterà di avere tutte le informazioni possibili sul Vostro viaggio o sulla Vostra uscita in E-MTB e che in abbinamento con l’ APP Mission Control Vi permetterà di settare la Tero X in ogni minimo particolare . Degno di nota l’ indicatore della cadenza che si colora in base alle rotazioni applicate ai pedali dal rosso al verde aiutandoVi così a leggere immediatamente se state pedalando nella maniera più redditizia per il motore e i consumi della batteria .

In due parole mi sono letteralmente infatuato della mia Tero X per la sua versatilità assoluta , per la sua qualità costruttiva , per le sue prestazioni nell’ uso MTB anche gravity e non ultimo per la sua linea un pochino goffa e di tipo quasi militare che a me però non dispiace affatto … Anzi …

Sono certo in Italia sarà un prodotto poco capito e di difficile collocazione ma non perché non ne abbia le doti ma bensì perché il pubblico Italiano è un pubblico che ama solo gli eccessi anche se quasi sempre inutili e non utilizzati dai più …

 

E-MTB : full power o Mid power (SL) ? Questo è il dilemma … ma non per me !

06 Mar 2023

Scritto da Gianni Biffi il 06 Marzo 2023 .

 

Ieri durante una gita con gli amici del gruppo “Rapporti Extremi” di Tortona sono stato coinvolto in una brevissima ma accesa discussione sulle E-MTB SL . Infatti alla domanda su cosa pensavo di questo segmento ho risposto che odiavo il segmento SL considerando le stesse delle “bici di emme” con grande sincerità e pragmatismo che da sempre mi contraddistingue . Questo ha causato la reazione di un componente del gruppo , guarda caso su una SL , che sentendosi forse attaccato mi ha apostrofato dicendo che dovevo imparare l’ educazione e che ero quello che sapeva tutto . Mi spiace per l’ espressione un pò cruda , del resto ormai di uso comune nel nostro parlato , ma che IMHO rendeva perfettamente l’ idea di cosa penso delle SL dopo alcuni anni di prove delle stesse con svariati motori e configurazioni . Ringrazio comunque l’ amico “offeso” per avermi dato lo spunto e l’ input per scrivere e spiegare il perché di questa mia drastica posizione .

Volendo fare un pò di storia del segmento dobbiamo ricordare che a Marzo 2020 Specialized apriva la via del segmento SL con la sua Levo SL e per riassumere un pochino la storia Vi rimanderei allo scritto dell’ amico Nicola Pellegrino dell’ Ottobre 2020 che potete trovare qui . A distanza di ormai più di due anni e con parecchie prove di E-MTB mid power o SL sulle spalle posso esprimere – sempre con grande chiarezza – il mio PERSONALISSIMO giudizio su questi prodotti : la via di mezzo che probabilmente non serve a nessuno se non all’ industria che le produce e le vende !

Volendo chiarire in toto questa mia affermazione sicuramente estrema e netta dovete prima di tutto sapere che io pedalo E-MTB di tutti i tipi da ormai più di 11 anni e che , data la mia veneranda età , faccio sempre e comunque la fatica che ritengo giusto fare senza per questo – o solo raramente – ammazzarmi di fatica . Nell’ ultimo periodo poi con più di 200 uscite annuali (anche con MTB tradizionali o BDC) , più di 200.000 MT+ di dislivello su tutte le tipologie di terreno oltre ad avere una discreta gambetta – se non ci credete potete sempre farmi compagnia su qualche sentiero – non accetto di sentirmi dire che non pedalo e ritengo di poter esprimere un parere basato su una reale esperienza che solo pochi altri fortunati come me hanno potuto avere ! Comunque mi è chiarissimo che la decisione se usare o meno una SL è molto personale e dipende prima di tutto dal gruppo di amici con cui abitualmente si esce in MTB , dal proprio grado di allenamento e dagli obbiettivi che ognuno di noi si prefigge per divertirsi nei boschi .

Ritengo di non dover / voler parlare di nessun prodotto in particolare ma concedetemi almeno la possibilità di fare un distinguo tra i vari motori del segmento mid power che attualmente , tra i più diffusi nel nostro mercato e in ordine di apparizione , sono i seguenti :

– Specialized SL 1.1 con un peso di 1,90 Kg , tensione 48V , 35 Nm di coppia e 240 W di potenza di picco .

– Shimano Ep8 RS con un peso di 2,60 Kg , tensione 36V , 60 Nm di coppia e circa 500 W di potenza di picco .

– TQ HPR 50 con un peso di 1,85 Kg , tensione 48V , 50 Nm di coppia e 300 W di potenza di picco .

– Fazua Ride 60 con un peso di 1,96 Kg , tensione 43,2V , 60 Nm di coppia e 450 W di potenza di picco .

E’ pur vero che questi freddi numeri vanno poi tramutati in reale utilizzo sul campo ma danno già una chiara idea di come tutte le Aziende coinvoilte abbiano creato un sistema / motore mid power dedicato ad eccezione di chi ha deciso di usare Shimano che ha semplicemente adattato il suo motore full power alla nuova moda del momento 😉

Veniamo ora al discorso autonomia e possibilità di depotenziare la coppia dei vari motori in maniera autonoma tramite APP : ormai tutti i sistemi – full or mid power – hanno APP che permettono di ridurre la coppia alla necessità . Quindi a questo punto vorrei che qualche d’ uno mi spiegasse con parole e logiche chiare perché mai dovrei usare uno Shimano EP8 RS anzichè un EP8 normale ??? A questo possiamo aggiungere che normalmente le batterie delle E-MTB full power sono più grosse e quindi con maggior autonomia e che un motore full power ben settato tramite APP può fare più chilometri e dislivello di un mid power , sempre a condizione di tenere lo stesso passo e tempi di percorrenza , nella maggioranza dei casi ! Inoltre non entro nella questione specifica della tensione dei vari motori ma vorrei ricordare che normalmente più aumenta la tensione e più efficienti e parchi nei consumi sono i motori .

Se poi andiamo a pesare realmente le E-MTB della categoria SL scopriamo che difficilmente andremo sotto i famosi e tanto ambiti 20 chilogrammi effettivi e in ogni caso o spesso a prezzo di equipaggiamenti poco adatti ad un utilizzo Trail / All Mountain o peggio ancora Enduro . Alcune realizzazioni raggiungono i 18 Kg. effettivi ma con prezzi d’ acquisto molto elevati e componenti poco adatti all’ uso che viene indicato nei cataloghi . A mio modesto parere una E-MTB mid power dal costo accettabile ai più e con componenti adatte ad un uso Trail / Enduro difficilmente può arrivare al di sotto dei 20 / 21 Kg. Allora a questo punto essendo io abituato ad usare E-MTB full power dal peso compreso fra i 21 e i 24 Kg. effettivi con prestazioni nettamente superiori in termini di coppia , potenza di picco e soprattutto cadenza necessaria ad un uso in montagna – che è secondo me il maggior limite di questi motori mid power – perché mai dovrei usare una SL ???

Aggiungo che personalmente , dato che la salita è per me un male necessario , per raggiungere la discesa dove inzia la parte per me più divertente della guida non vedo perchè dovrei salire a 8/10 Kmh quando potrei salire a 18/20 Kmh con una full power e inoltre con meno stress di dover sempre pensare al livello d’ assitenza motore giusta e al rapporto giusto dato che meno devo pensare a cosa fare e più facilmente salgo stancandomi anche meno 😉

Inoltre la mia esperienza di guida sui sentieri mi ha insegnato che più che il peso dichiarato conta di più come viene distribuito sulla E-MTB e le geometrie della E-MTB stessa . Personalmente ritengo addirittura deleterio avere una E-MTB più leggera e con geometrie meno gravity oriented nell’ uso in discesa perché sia il peso maggiore (entro certi limiti) , la sua distribuzione e le geometrie della E-MTb mi aiutano a stare più attaccato al terreno e a galleggiare meglio sulle sezioni più tecniche . La reale maneggevolezza tanto decantata dagli utilizzatori delle SL è data più da geometrie e distribuzione dei pesi che dalla differenza di pochi chilogrammi a mio modesto parere … Il peso inferiore io l’ apprezzo solo quando devo caricare la E-MTB sul furgone 🙂

Ovvio e scontato capire che se pedali con un gruppo di amici con bici tradizionali potrai stare comodamente con loro con una SL senza allenarti troppo ma mai ti venga in mento di uscire con dei riders dotati di E-MTB full power perché in quel caso , senza se e senza ma , ti gireranno intorno più e più volte trasformando la tua uscita in un inferno di fatica oppure in un’ uscita in solitaria 😉

Potrei andare avanti ancora per parecchio tempo a giustificare il perché io oggi sceglierò sempre una E-MTB full power e mai una mid power ma ritengo abbastanza esaustivo quanto già scritto e Vi prego di aprirmi gli occhi con argomentazioni logiche e reali su quali siano i reali vantaggi di una SL di ogni Marchio e modello 😉

L’ uomo si migliora solo attraverso mille dubbi CIT

 

P.S. : ho pubblicato solo immagini relative a E-MTB categoria SL da noi trattate per fugare eventuali dubbi sul fatto che in Pro-M non si vendano E-MTB mid power e soprattutto per evitare spiacevoli commenti 🙂

 

 

 

First ride Ibis Oso

17 Feb 2023

Scritto da Gianni Biffi (introduzione) e Claudio Locatelli (test) il 17 Febbraio 2023 .

Ibis Oso che in spagnolo significa orso e infatti molti la chiamano già così 😉 Anche in questo caso , come per Unno , può piacere o meno ma sicuramente la si nota in mezzo alle altre E-MTB . Inoltre evoca in molti il ricordo dei forcelloni delle motociclette e non ultimo quella della iconica Mountain Cycle San Andreas che risale all’ ormai lontano 1989 .

Fatte queste premesse ai primi di Gennaio la dogana rilascia le prime tre Oso arrivate in Italia e grazie agli amici di 4Guimp la Medium azzurra arriva prontamente in Pro-M . Subito assemblata e lasciata in esposizione per qualche giorno poiché eravamo impegnati con la prova di altri prodotti abbiamo quindi provveduto con calma a montare i soliti pneumatici Hillbilly II Grid Gravity T) 29 x 2.4 e Eliminator Grid Gravity T7/T9 29 x 2.3 al posteriore su ruote Enve M70 con mozzi Chris King da 29″ . Avete letto bene : abbiamo sostituito ancor prima di provare la Oso le ruote mullet con ruote da 29″ viste le enormi difficoltà avute negli ultimi tempi con ruote mix . Capisco perfettamente che questa scelta potrà sembrare a molti un pochino radicale ma come detto più e più volte non ho mai trovato alcun vantaggio – data la mia maniera di condurre la MTB – nelle ruote differenziate … Anzi … Un’ altro particolare sostituito sin dall’ inizio è l’ impianto frenante BCA completo data la necessità di sviluppare ulteriormente i prototipi di detto impianto già nelle nostre mani .

Prima uscita in Liguria e con grandissima sorpresa la Oso si accende e si spegne immediatamente senza aver mai percorso un metro , eppure a Milano funzionava … Si capisce che il viaggio in furgone non ha giovato ai contatti elettrici del sistema 😉 Tornato a Milano dopo un’ uscita a singhiozzo che non è certo servita a comprendere nulla della E-MTB ma che ci ha dato comunque la possibilità di smontare e capire a posteriori in officina dove stava il problema : anche questa è esperienza fatta sulla propria pelle ! Leggendo poi una delle prime prove di altro tester scopriamo che lo stesso problema si era presentato anche sulla sua Oso in test e che quindi era un semplice problema si assemblaggio delle primissime unità consegnate nel mondo . Seconda uscita per recarci in territorio Orobico su un sentiero che consideriamo sicuramente non scorrevole e questa volta il problema si presenta con il setting delle sospensioni che avevamo considerato simile ad altri prodotti ma che invece poi alla fine si è rivelato essere completamente errato per questo DWLink® della Oso . Inizialmente abbiamo pensato ad un’ uscita sfortunata e quindi il giorno seguente ci siamo recati su sentieri ben più scorrevoli anche se ormai da noi dimenticati e abbiamo dovuto accettare che il setting era sbagliato dopo aver avuto le stesse sensazioni con tre Riders diversi Tra cui l’ amico Claudio Locatelli . Quindi una Domenica di riflessioni, letture di informazioni sul sito Ibis stesso, delle poche prove trovate sui media e la decisione di azzerare tutto e ripartire da capo con molle più sostenute sia all’ anteriore che al posteriore e controlli idraulici più consistenti .

Infatti dall’ uscita successiva in avanti abbiamo finalmente incominciato a dialogare meglio con la Oso 😉 Purtroppo però una condizione fisica precaria ad oggi mi ha impedito di godere appieno della Oso che , forse per le mie spalle veramente malandate in questi primi mesi del 2023 , mi fanno sembrare la Ibis troppo impacciata e pesante … Forse il limite è veramente fisico ma avrò modo di verificarlo nel prossimo futuro quando starò meglio 😉

A questo punto per non lasciarVi sulle spine e in  attesa di un corpicino più in ordine – ho ordinato parecchi ricambi e spero che il buon Dio mi dia la possibilità di fare meglio 🙂 – Vi lascio alle parole di Claudio Locatelli che scrive testualmente della Oso :

“Terza dell’Avaro – Il ritorno dell’O(r)so .

Oggi torniamo sulla Terza dell’Avaro in condizioni di innevamento più confacenti alla MTB. Dopo aver spinto un po’ le E-Bike nella neve Gianni di @Pro-M mi chiede se voglio provare la Oso, gliela restituirò una volta alle macchine. Conosco la Terza dell’Avaro come le mie tasche per cui ho accettato di buon grado l’invito a provare la Oso. Non ho la pretesa di fare il tester ma ho ben chiaro cosa voglio da una bike. La posizione in sella mi è piaciuta da subito e mi sono trovato subito bene sullo scassato del primo tratto, non sono abituato alla risposta dei cerchi in carbonio ma ci si può abituare in fretta. L’ upgrade dei freni BCA non ha bisogno di commento: eccezionali. La regolazione della forcella era ok sull’ammo avrei bisogno di lavorarci. Nel complesso è la prima volta che restituisco malvolentieri una E-Bike a Gianni, infatti me la sono portata sino alla fine con grande soddisfazione. E poi a me quel carro piace una cifra fa molto moto style.”
I test continuano , spero di essere più in forma … Stay tuned !