Domenica 10 novembre, parco regionale capanne di Marcarolo
In effetti, quando ho realizzato che, dopo soli 10 minuti e 600metri, eravamo già fermi, con gli sherpa che, parlottandosi, si domandavano ‘che giro facciamo…’
….. ho temuto il peggio.
Il gruppo di simpatici amici che si era offerto di ospitarci sulle colline di Novi Ligure, tra Piemonte e Liguria, faceva parte del locale C.A.I., ovvero Circolo Amici dell’Imprevisto…..
E intanto, scodinzolando con il mio Moho sul pratone, tenevo d’occhio il gruppetto dei b….ardi, che alla prima che sbagli sei già un uomo morto…
E già vedevo Lecter innaffiare qualche stinco con del buon Chianti e correre per il prato a cercar le fave… e il Golden SW Boy, in jeans perché non aveva avuto tempo di lavarsi i pantaloncini da bici, che già meditava chi SAPONIFICARE per poi, con il sapone, già che il tempo adesso c’era, lavarcisi i pantaloncini ….
Grazie all’intuizione di una delle due Grazie presenti, due esemplari, ovviamente rari, di Foemina pedalans, molto apprezzati dall’occhio allenato della PRO-M Crew (peraltro l’unica parte del corpo veramente allenata…) …. ECCO, SI PARTE.
Il Giro ha inizio.
Dopo una manciata di chilometri, con partenza in salita a freddo che ha fatto già fiorire altolocati, ovvero presidenziali, insultini in mezzo ai denti … da un paio di zaini modello ‘Survivor’ spuntano una serie di provviste da spedizione alle Svaalbard; eh si, si vede che da ‘ste parti si pedala davvero, e serve, come lo chiamano loro, … il “pompone”.
Esce di tutto, macine e baiocchi, fette di torta, te’ caldo, cioccolata con e senza panna ….
E dopo il primo ‘Pompone Break’ il gruppo si rinsalda, e si riprende a pedalare.
Certo, le Foemina pedalans catalizzano il branco, Tafazzi marca le loro due biciclette perché, come è noto, a lui piacciono le curve, e le curve si apprezzano meglio da dietro… ma di curioso non ci son solo loro … che dire di questi due esemplari maschi, con inequivocabili protuberanze in tessuto similosso, esibite sul casco con allegria ?
Per dirla col sommo Poeta, “tanto orgoglio nel mostrare … che potrà significare?”
“Noi che siam dei gran bastardi, infieriamo di battute, scherza e ride l’accozzaglia, tanto poi è tutta salute….”
La salita non scherza un kavolo, John the president bofonchia, e nonostante la Trota Salmonata, quella bici dal colore arancio-oro-rosato metallico che sta sotto le presidenziali chiappe, sconta …
E paga il suo pedaggio.
Dopo un sosta in mezzo a un 24% per far tornare i polmoni alla loro forma originaria, John John riparte, supera in un impeto d’orgoglio il gruppo fermo per il secondo ‘Pompone Break’ , andando ad agonizzare, secondo le malignità che serpeggiano, al massimo 20 metri dopo il tornante, schiumetta alla bocca e infarto alle soglie …
La diapositiva è disponibile, e per chi la volesse, chiamare the Golden SW Boy, 166…………
Così voi ridete, e a lui gli ricaricate anche il cellulare (il che non guasta)…
La strada continua a salire in mezzo a colline splendide, sotto un cielo turchese in mezzo a boschi bellissimi, belli come quel Beta da trial che ci è passato di fianco a un certo momento, e che più d’uno tra i presenti (a cominciare dalla sottoscritta) ha guardato con occhio bramoso…
La salita diventa più regolare, impressione che verrà corretta da qualche tratto ancora impegnativo, per finire a 14 km totali, che azzannano i polpacci e accendono gli appetiti. Finalmente, il Bar (che doveva essere dopo un tornante, e invece 3 km di ‘FALSO’piano).
Mentre aspettiamo il tavolo, Anfe tratta, assistito dal mio occhio esteticamente allenato, delle deliziose camiciole polacche in puro acrilico da 5 euro con un marcantonio in Picciali-Look che fa mercatino la trattoria, ma peccato, non c’è la taglia …
Entriamo.
BANZAI.
Ci spariamo una serie di primi alla Nonna Papera, tutti fatti in casa, dolcetto, quello in bottiglia, e dolcetti, quelli che predilige il Presidente …
Ma dei 14, UNO rinuncia…. DIET-Tafazzi, ultimamente detto “The Body”, tiene alla linea e anche se non lo dice è convinto che la sfida con il Presidente alla fine si vinca a tavola, dove “Sweet John” non sa dire di no e si zavorra un tantinello ….
Lui NO, “The Body” vuole rimanere leggero e agile come una mantide religiosa …
… come, perché una mantide religiosa e non una libellula …?
Ma perché la libellula non è religiosa! eTavazzi sì, visto che la salita è finita e quando inizia la discesa, il Taf si deve ripassare il rosario….
Prima del caffè vado a controllare il nostro Camaleonte non si sia venduto 13 bici ai vecchietti e gitanti di passaggio…
E lo trovo seduto lì fuori, soave, il viso trasfigurato che sembra Padre Pio, ad ascoltare i consigli di un nonnetto genovese di 92 primavere su come raggiungere indenni questo traguardo…
Il Nonnino, che per essere genovese supera se stesso e gli regala persino un pacco di canestrelli, gli svela, paterno come Geppetto, come fare fessi il Gatto e la Volpe (ndr … presidente e vice presidente….?) e, soprattutto, come invitare fuori la fatina turchina …
Caffè, conto, e via in bicicletta, il Levantino Tafazzi non ha piazzato nemmeno una bici, si salta in sella, di nuovo il FALSOpiano, e poi verso la discesa…
DISCESA…. Qui gli sherpa corrono il secondo grave rischio.
Annunciano ‘ragazzi, un pezzo tecnico, sentiero per chi non se la sente….’
Il Taf si esibisce in versione ecologista-animalista e ci mostra quanto possa soffrire un Leone quando con la sua pelle finisce a fare il tappeto…
Alla fine di questa easy downhill, il solitamente filosofico Anfe, e il pruriginoso Golden SW Boy, che si son pedalati due ShockWave sperando in qualche metro di discesa, vorrebbero, almeno, qualche scalpo…
Ma poiché molto in fondo, quasi dove non batte il sole, son due bravi ragazzi, rinunciano al sacrificio umano invitando il gruppetto degli sherpa del CAI al M.te Lema per una ‘simpatica scampagnata’…
Sapete com’è, Circolo Amici dell’ Imprevisto….
A proposito, Taf, la prossima volta che siamo 13 a tavola… ti conviene fare il quattordicesimo… sennò, al tuo posto, ci si siede il Leone