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durata Da 4 a 5 ore
- 41 Km
Dislivello
1500 mt. circa
Medioalto
impegno fisico
Medio alto
All mountain
Periodo ideale:
Da Aprile a Novembre
Partenza
Vigne di Arco
Accesso
Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago e da li seguire indicazioni Arco.
Informazioni
Descrizione: Il giro di oggi raggiunge la vetta del Monte Brento.
Ai più questa montagna dirà poco, ma per gli appassionati di Base Jumping, la sua vetta, il Becco dell’Aquila ha un fascino irresistibile.
Vengono a lanciarsi da ogni parte del mondo, e in questi anni sono già una dozzina i jumpers deceduti.
Motivo della sua fama, un salto verticale di oltre mille metri.
La vista da lassù è molto bella spaziando dal Brenta, alleMarocche, con i relativi laghi (Cavedine, Toblino e Lamar ) fino al Garda.
La salita non presenta particolari difficoltà , mentre la discesa dal rifugio San Giovanni al Monte ad Arco, ha tratti da vero Freeride.
Partiamo dal campo di calcio di Vigne (fraz.Arco), per sfruttare lÂ’ampio parcheggio.
Si girerà a sx per prendere la lunga salita asfaltata che passerà prima per Varignano e poi per Padaro.
Bisogna restare sulla strada asfaltata fino al Waypoint n° 15.
Qui avete due opzioni: salire nel bosco che è più tecnico e panoramico ( la mia scelta per questa traccia), oppure restare su asfalto se pensate di avere bisogno di risparmiare energie.
Arriverete comunque al rifugio San Giovanni.
Per il bosco si gira a DX e poi alla seconda stanga si gira in alto a SX.
Entrati nel bosco al WP 18 si farà una inversione di 90 ° proseguendo la salita a SX.
Vi è poco dopo in breve tratto dove dovrete spingere la bici in salita, ma parliamo di 150 m lineari che vi toglieranno al massimo 5 minuti di pedalata.
Poco dopo arriverete, facendo alcuni saliscendi, alla strada asfaltata che vi porterà al rifugio.
Vi aspetta ancora un oretta di salita per arrivare al Becco dellÂ’ Aquila.
Proseguendo diritti, mantenendo quindi il rifugio sulla SX, si arriva al WP 23, ove si svolterà a DX.
Bisogna prestare molta attenzione al WP 27.
Qui ci si trova ad un trivio :
Scelta 1 - se si svolta a 45 ° si imbocca un sentiero che in salita per metà è impedalabile.
Forse in discesa con condizioni meteo non piovose si può riuscire a domarlo.
Vi allego la traccia se volete provare a farlo in discesa.
Scelta 2 – se proseguite dritti per poi svoltare a DX al WP 28 andrete al Becco dell’Aquila.
Si dovrà camminare a piedi per 5 minuti per arrivare al punto panoramico.
Scelta 3 – se andate a SX verso il WP 31, iniziate il giro ad anello, quindi il ritorno,perdendo il panorama dal Monte Brento.
Qualsiasi scelta facciate, dovrete comunque passare prima o poi dal WP 31 e poi dal bel paesino di Lundo.
Tra salite e discese si ritorna al rifugio San Giovanni che adesso ho voluto evidenziare con il WP 39.
Adesso conviene rimpinguarsi molto bene perché la discesa è molto bella ed in alcuni tratti impegnativa.
Il primo tratto si svolge soprattutto nel bosco, alternando fondo battuto a rocce, ed i prossimità del rientro sulla strada asfaltata, ghiaione Gardesano (WP 15 ).
Si continua a scendere lungo la strada asfaltata fino al WP 45 dove si svolterà su a Dx , scavalcando la sbarra fermatransito, ed iniziando la breve salita.
Al WP 46 inizia a Sx la ripida discesa sotto i tralicci telefonici (sentiero 408), che ci porterà a Mandrea.
Poco prima di arrivare in questa località , si ritornerà sull’asfalto, per lasciarlo di nuovo nei pressi del WP 50, ove si svolterà a SX.
Discesa tecnica e scorrevole fino al WP 52 dove bisogna prestare attenzione ; qui bisogna svoltare a Dx se no si finisce su una discesa Ferrata.
Poi si rientrerà sulla strada asfaltata che si terrà fin dopo Padaro.
Al WP 54 si svolterà a SX per rientrare alla macchina attraverso la bellissima olivaia di Arco.
05/06/2011
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