Taceno, Pian delle Betulle, Bocchette di Olino, Val Biandino, Taceno
E’ domenica 2 luglio, normalmente il gruppo di balordi del pedale si ritrova al solito check-point davanti alla Pro-M. Ma questa è una domenica speciale, speciale perché alle 08,00 del mattino davanti al portone con l’adesivo ci sono solo IO. Dopo qualche minuto arriva Anfe e Mark (quest’ultimo per questa volta senza bici a scrocco).
E gli altri ???
Gli altri, ad esclusione di Maurizio e Red che timbrano regolarmente il cartellino, neanche l’ombra.
Volete sapere dove erano? Ve lo dico subito.
Il padrone di casa (Presidente) a fare il portaborse al Bona ;
La Bionda ( Ezio ) a spaccare tutto con i B.B. (Bergum Boys) allla V.T.T. Freeride Classic – Vergognati !!!! tutta quella strada per rimanere senza freni;
Andrea a spasso fuori porta con la fidanzata………e si compra l’attacco corto senza accorgersi che di corto ha già qualche cosa d’altro..;
Luca a farsi le solite pere…..e si vede;
BBBruno a farsi le carte per vedere se il Kharma è dalla sua malgrado la corazza Ninja;
Donato & C. già partiti perché alle 13,00 sono pronte le melanzane alla parmigiana;
Dispensati dall’impegno i due sconocchiati del gruppo Cozza Amara e Ricky;
E così caricato il furgonaccio di Anfe (che non si capisce cosa aspetti a mettere un tappo al serbatoio al posto dello straccio), partiamo direzione Pian delle Betulle.
Raccogliamo sulla strada la coppia di cui sopra e tiriamo diritti sino a Taceno.
La mia idea di lasciare la macchina a 4 km dalla partenza della funivia, si trasforma subito in un calvario per la povera RedMoho che credo mi abbia maledetto.
Alla partenza della funivia capisco il perché. Quel Bastardone di Maurizio, per rendere la giornata più strong alla moglie gli ha semplicemente zavorrato il CXS con ben 2,4 kg di gomme (DH Soft) e, come ciliegina sulla torta, lasciata frenata la ruota posteriore. Un Genio.
Vorrei aggiungere di aver sentito dei rumoracci sinistri, tipo questa sera li butto, provenire dal mozzo post. Ritchey del Maurizio che, entusiasta dell’acquisto, pensava come rimollarli al vecchio Tom. Non male questi due, uno frenato e l’altro sgranato. Già vedo il chirurgo Marnati che si sfrega le mani.
Arrivati in cima iniziamo ad ansimare per via degli strappi brutali e dalla puzza di cacca proveniente dalle numerose shit-cake lasciate dalle mucche locali.
La salita continua così tra odori terribili e sciami di mosche che ci stanno addosso manco fossimo vestiti di carta moschicida.
Ad un certo punto ci sorge un dubbio sul sentiero da prendere e così, ma chissà perché l’ ho fatto, prendo il telefono e chiamo il GPS per antonomasia : Ezio.
Dopo convenevoli tipici di chi non si sente da 6 mesi (erano solo 3 giorni), l’uomo traccia la rotta e sentenzia…..NON SALIRE, RIMANI IN COSTA…….L’indicazione lascia di stucco un montanaro di passaggio ma noi, anche per questa volta, abbiamo dato retta alla Kompass vivente e così……
Così che dopo un po’ finisce il sentiero e l’abitante di uno stallaggio che puzzava come la cornuta Bianchina (è il nome della mucca che cavolo avevate capito), ci indica la retta via. Un bel 15 minuti con la bici in spalla su un bel pascolo che le mucche quando si fermano tirano il freno a mano. Maledetto Ezio !! Anche oggi che per fortuna non ci sei.
Riprendiamo così il nostro itinerario e finalmente troviamo la discesa verso la Val Biandino ed il rifugio sottostante. Malgrado l’acidità del tracciato nessuno si sdraia ma, al rifugio Anfe ha la solita crosta con attaccata una mosca che sembra una sanguisuga. Rifocillati si riparte sul lastricato misto a pietre dove finalmente Maurizio, senza protezioni, rompe gli indugi si esibisce in una pelle di leone; risultato una manciata di sgarbellate, un sacco di scuse ma niente di grave.
Finito il giro, come al solito ci fermiamo al bar dove per la quarta volta consecutiva Anfe telefona e tira il pacco serale alla malcapitata (pare sia parente di Milosevic)…. Ora capisco da dove vengono tutti i segni sul corpo che si porta a spasso.
Vorrei far presente agli assenti, che se non venite non potete pretendere di leggere chissà cosa, Voi che mancate, guardatevi allo specchio, siete quelli che ci fanno ridere, quelli che vengono insultati, quelli che forano o che rimangono senza freni………ragazzi siete il materiale del racconto ……..VERGOGNA.
Queste righe non sono scritte dalla solita tastiera perché impegnata in cose più serie, ma sono sicuro che RedMoho vorrebbe leggere qualche cosa scritto anche da Voi.
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