La via degli Dei – 2° tappa
- Proposto da: Paolo C. (www.kicece.it)
- Località: Emilia Romagna
- Data: 10/07/2005
- Lunghezza: 65,20 Km
- Tempo percorrenza: Da 7 a 8 ore
- Dislivello: + 1430 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Molto impegnativo
- Cartografia: Carte Cai dei sentieri e cartina allegata alla pubblicazione ; La via degli dei , Tamari ed.
- Periodo consigliato: Nei periodi asciutti.
- Tipo: XC, single traks e asfalto .
- Località di partenza: Passo della Futa (vedi: La Via degli Dei 1° Tappa : Firenze Rifedi – Passo Futa )
- Accesso: Se il percorso è fatto in due gg successivi, l’accesso è per la 1° tappa; in caso contrario prendere la Autostrada A1 Bo _ Fi e uscire a Roncobilaccio. Da qui seguire le indicazioni per il passo della Futa SP 8 e poi a DX per SP 59 (ca. 8 km dal casello).
- Descrizione: Il tracciato segue quello descritto dall’opuscolo “La Via degli Dei” Tamari ed. ma viene percorso in senso contrario. Si rimanda all’opuscolo la descrizione di dettaglio, di seguito i punti principali incontrati nel prercorso.Da passo della Futa prendere a SX la SP 59 (direzione A1) e dopo pochi metri prendere il sentiero sulla DX (segnavia Cai 019 o VDD o due palline gialle). Il sentiero procede in salita in alcuni tratti si deve spingere la bici a mano; il sentiero è ben segnato. In diversi punti sono segnati i resti di lastricati romani. In prossimità del poggiaccio ci sono 2 alternative (segnate nel tracciato GPS); a Dx il percorso più semplice e corto a DX quello più pesante e lungo; dopo poco comunque si ricongiungono al Poggiaccio. Da qui il sentiero procede ancora per un po’ in salita fino alle Banditaccie e poi inizia la discesa fino all’incorcio Passeggere. Attenzione in questo tratto a seguire i segnavia CAI 019, in quanto poco dopo il lago sulla SX dei segnavia strisce gialle potrebbero essere scambiati per “i 2 pallini gialli”. La salita (lieve) riprende e in breve si arriva alla piana degli Ossi ; attenzione quando arrivate al Casone a prendere a DX (segnato) e in breve arriverete alla Faggeta. Ancora un po’ di salita fino alle pendici di M. Bastione e quindi un altro tratto in discesa. Si risale fino a M. Cucchi e poi una linga discesa a tratti anche impegnativa fino a Madonna dei Fornelli. Si risale nuovamente fino a M. del Galletto (dove si possono vedere 10 giganteschi generatori eolici monopala) e poi un breve discesa fino a M. Venere. Passato “le Croci” si segue sempre il segnavia CAI per Monzuno. Nel centro di Monzuno si prende una strada sulla DX (segnata) e poi a SX. Da qui si procede per un tratto su asfalto (cè una possibile variante sulla DX segnata CAI, ma è abbastanza dura; salita con bici a mano, la discesa non è male). La variante rientra sull’asfalto qualche centinaia di metri più a valle . Passata cà del Cucco al bivio prendere a DX in salita e dopo poco un sentiero a SX. Rientrati sull’asfalto si prende a SX per Brento; superato il paese si prende una strada in salita a SX (segnata) . Si passa sotto M. Adone e in breve ci si immette nel percorso di Cai 112 (M.Mario). Arriviati ai Prati di Mugnano si prende un single track (abbastanza invaso dalla vegetazione) e si arriva sulla SP delle Ganzole. Sull’asfalto si volta a DX e dopo poco a SX ; si passa un ponte di corde e si arriva a Castel de’ Rossi. Da qui si segue il sentiero lungo Reno fino a Parco Talon. Arrivati a Casalecchio, per sentieri ciclabili si arriva a Bologna (sui Viali) e si prende a DX fino ai Giardini Margherita. Siete arrivati.
- Immagini:
{gallery}medio-201{/gallery}
Correlati