La bici salmone 🙂
L’organizzazione è stata dura, decine di telefonate, mail, fax, per riuscire a mettere insieme una trasferta di … 3 persone 🙂
Fabio con un aereo da prendere alle 15:00 di Domenica e quindi propone il Sabato . Il Biffi ha un impero da mandare avanti e il sabato sta sulla sua poltrona a controllare che tutto funzioni (o perlomeno che funzioni come vuole Lui) . A me bastava andare in bici, magari non la notte . Quindi optiamo per una partenza il sabato mattina presto, così da rientrare nel primo pomeriggio a Milano .
Il viaggio fila via liscio, c’è il sole dopo giorni di grigio e non vediamo l’ora di arrivare . Sommerso dalle critiche per il tempo che faccio perdere, nel parcheggio torno al mio vecchio amore e monto i flat . Non so se sia la decisione migliore della giornata, ma il divertimento ne guadagna .
La prima parte di salita è morbida, poi cominciano degli strappi su ciottolato e dei passaggi molto tecnici su rocce . E già qui comincia il godimento . Attraversiamo paesini e piazze fantastiche, la vista sul mare è mozzafiato e, udite, udite mi diverto anche in salita ! Certi passaggi su roccia sono impegnativi e gustosi da fare in sella, e la bici salmone ti fa divertire anche contro la mia corrente naturale, che va solo in giù . Fare una gara in cui ci si diverta per 4 ore, e non solo nel tempo delle PS, non è poca cosa, ma il buon Franco Monchiero ci è riuscito .
Però poi arrivano le PS e che PS: una goduria !
PS 1 è lunga, con molti saliscendi nella parte iniziale, tante pietre piantate e molte curve strette attorno agli alberi . Ne ho presi 3 …
PS 2 ha fatto lanciare a Fabio e me urla di godimento, la seconda parte è piena di appoggi naturali, compressioni, doppietti . Un parco giochi .
A fine PS 3 ho chiesto a Biffi se potessi rimanere li tutto il giorno . Al via tratti veloci si alternano ad alcune curve in cui il fondo insidioso ti fa sempre rischiare di uscire . Poi un tratto velocissimo in pietraia, di quelli che come dicono gli Amerikkani “separates the men from the boys” e poi ci si butta in un bosco di sugheri secolari . Un continuo di curve su un misto di sabbia e sughero sbriciolato, la sagra del drift, un paradiso per chi ama la guida sporca . Meravigliosa !
A questo punto si torna in piazza e in gara si ricaricherà, prima di una lunga salita che porta a PS 4 , che parte come una pista da DH . Sassi e rocce ovunque, di quelle dove devi saper galleggiare, doppiare da un lastrone all’ altro, usarle per mantenere la velocità . Per le braccia è massacrante . Poi si sbuca su una strada asfaltata e si pensa che sia finita, perché tu sei finito . Ma no, Franco ha altri programmi . Tipo una salita supertecnica, sassosa, sdrucciolevole seguita dal tratto finale, in discesa, su terra .
A questo punto sei sfinito, ma che percorso . Che panorami . Un ottimo pranzo ci fa riprendere dalle fatiche della giornata mentre il sole ci scalda nei tavolini della piazza .
Una giornata da incorniciare !!!