(MI) Canale Villoresi e Martesana

21 Lug 2010

  • Proposto da: AlexAdrenalina
  • Località: Lombardia
  • Data: 27/12/2009
  • Lunghezza: 61,8 Km
  • Tempo percorrenza: Da 2,5 a 4 ore
  • Dislivello: Non significativo .
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Medio (più di 60 Km)
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC con tratti in asfalto
  • Località di partenza: Milano (MI)
  • Accesso: Ingresso autostradale di V.le Certosa a Milano .
  • Descrizione: Percorso privo di ogni difficoltà tecnica adatto a tutti : in una parola "cicloturistico" . Partenza della traccia GPS dall’ ingresso autostradale di V.le Certosa . Attenzione però alla lunghezza del percorso che superando i 60 Km lo rende inadatto ai neofiti .
  • Immagini:
    {gallery}facile-445{/gallery}

(TO) Brignone – Serrabike

21 Lug 2010

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Piemonte
  • Data: 28/11/2009
  • Lunghezza: 44,30 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3 a 5 ore
  • Dislivello: + 1000 mt circa
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Garmin Land Navigator
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Brignone
  • Accesso: Autostrada A4/E64 (MI-TO) ed uscire a Santhia . Proseguire su SP 228 indirezione Cavglia – Viverone e raggiungere Brignone .
  • Descrizione: Trattasi del tracciato dell’ omonima gara .
  • Immagini:
    {gallery}facile-444{/gallery}

(LC) Cernusco Lombardone-Il parco di Montevecchia

21 Lug 2010

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Lombardia
  • Data: 13/12/2009
  • Lunghezza: 24,6 Km
  • Tempo percorrenza: Circa 2 ore
  • Dislivello: + 500 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Basso
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Cernusco Lombardone
  • Accesso: Autostrada A4 / tangenziale Est Milano uscita Agrate e proseguire in direzione Lecco sino a Cernusco Lombardone. Parcheggiare di fronte al Maxi Sport da dove parte la traccia GPS.
  • Descrizione: Privo di importanti difficoltà tecniche è adatto anche ai meno allenati, l’ itinerario consente, a pochi kilometri da Milano, di immergersi nel verde del Parco naturale di Montevecchia e della Valle del Curone, tra sentieri, strade poco trafficate, aree votive e la necropoli di Val Fredda.
  • Immagini:
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(PV) Dorno – Circuito Winter Cup 2009

21 Lug 2010

  • Proposto da: Gianni B.
  • Località: Lombardia
  • Data: 08/12/2009
  • Lunghezza: 6,60 Km
  • Tempo percorrenza: Da 20 a 30 minuti al giro
  • Dislivello: Non significativo .
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Basso
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Dorno (PV)
  • Accesso: Autostrada A7/E62 uscita Groppello Cairoli-Pavia Sud . Proseguire su SS596 e quindi su SP9 sino a Dorno.
  • Descrizione: Breve circuito XC dove si è svolta l’ ultima gara della Winter Cup Udace 2009. Tracciato nelle vicinanze del torrente Terdoppio non presenta particolari difficoltà se non qualche discesa dagli argini . Ottimo allenamento in circuito che è possibile ripetere più volte. In zona partenza è presente un ampio parcheggio ed un agriturismo.
  • Immagini:
    {gallery}facile-442{/gallery}

(NO) Pella – Alpe Sacchi

21 Lug 2010

  • Proposto da: Turbo
  • Località: Piemonte
  • Data: 22/11/2009
  • Lunghezza: 32,20 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3 a 5 ore
  • Dislivello: + 1200 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Garmin Land Navigator
  • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
  • Tipo: All mountain, freeride .
  • Località di partenza: Pella (NO)
  • Accesso: Autostrada A26/E72 uscita Arona . Proseguire su SP167 sino a Gozzano e quindi su SP45 sino a San Maurizio d’ Opaglio . Dopo circa 4 Km si raggiunge Pella .
  • Descrizione: Partendo da Pella (ma si poteva benissimo anzi consiglio di partire direttamente da Nonio che è anche il punto di arrivo del percorso fuoristradistico) si percorre la strada che da Pella porta ad Arola che è poco trafficata ed ha una pendenza non impegnativa, da Arola fino all’acquedotto dove inizia la carrareccia presente delle belle rampe ma tutto sommato affrontabili tranquillamente. La strada sterrata ha un fondo bello e compatto ma presenta delle belle rampe che alla fine quando si arriva all’alpe Sacchi si fanno sentire Dall’ alpe Sacchi si gode un buon panorama che spazzia su tutto il lago d’ Orta con il Mottarone di fronte, il gruppo del Monte Rosa e la Valle Strona . Da qui in cima partono diversi sentieri e noi prendiamo la direttissima che scende in un letto di foglie di faggio fino ad una carrareccia. Qui i più smaliziati si potranno divertire tra un tornatino e l’altro, tra una sponda e una parabolica che il terreno offre in quanto la carrareccia è scavata dentro la montagna . Superati diversi guadi si arriva ai laghetti di Nonio e da qui a Nonio . D’obbligo una sosta mangereccia al Circolo di Nonio . Proseguire poi verso le macchine a Pella .
  • Immagini:
    {gallery}difficile-441{/gallery}

(CO) S.ta Maria di Rezzonico – Sant’ Amate

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 19/11/2009
  • Lunghezza: 27,80 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 1664 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Kompass 91
  • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: S.ta Maria di Rezzonico
  • Accesso: Como – Cernobbio – Argegno – Menaggio –Sant’Abbondio – Molvedo, all’uscita di questa ultima località, ci si trova in località S. Maria di Rezzonico. Subito alla chiesa, si imbocca la strada che sale ai monti e qui, vi è la possibilità di qualche posto macchina per la sosta giornaliera.
  • Descrizione: Dalla chiesa inizia subito la salita ai monti. Seguendo inizialmente le indicazioni per la località la Torre, e di seguito per Roncate si comincia a salire abbastanza agevolmente, passando poi nelle vicinanze degli abitati di Soriano e Lucena. Giunti alla deviazione e alle indicazioni per Treccione, deviare a destra e continuare la salita seguendo le indicazioni per i Monti di Gallio. Senza mai prendere altre deviazioni si procede in salita fino ad arrivare alle baite di Zanatta e ad un ampio spiazzo prativo. Tutta questa prima parte di salita, inizialmente abbastanza pedalabile, di seguito diventa abbastanza impegnativa e con alcuni tornanti con inclinazioni sostenute. Dall’Alpe di Zanatta, con logica, si procede ora sempre su asfalto verso le ultime baite alte e in breve si arriva alla fine del tratto asfaltato e all’inizio del tratto sterrato. Tutta questa seconda parte della salita, si svolge lungo una larga e ampia carrareccia, con fondo abbastanza compatto e tutto ciclabile, sempre, se si ha una più che buona preparazione fisica e ci si è conservati ancora buona parte delle proprie energie lungo il tratto asfaltato. (possibilità lungo questo tratto sterrato, di una sosta all’Alpe Rescascia). Alla fatica, che lungo questo tratto sterrato si farà certamente sentire, si è però ripagati, da un panorama sottostante sul lago di straordinario fascino e incomparabile bellezza, non resta a questo punto, una volta giunti sulla dorsale del Bregagno, osservare uno splendido panorama e godersi una conquistata e gradita pausa. Discesa. La prima proposta è quella di rientrare a valle lungo lo stesso tracciato di salita. La seconda proposta, più impegnativa, che richiede una buona predisposizione ad una discesa non banale, è quella di abbandonare, una volta giunti sulla dorsale del Bregagno, la strada sterrata ed imboccare sulla sinistra un piccolo ben marcato sentiero che scende in direzione Sud alla Chiesetta di S. Amate. Giunti davanti alla chiesetta, si prende il sentiero che scende alla sinistra e con un traverso ci si porta sul versante dei Monti di Breglia e di seguito a Breglia. (Fare molta attenzione lungo questo traverso, soprattutto nel tratto iniziale, fino ai monti di Breglia, meglio se lo si attraversa bici a mano), poi buone possibilità di scendere per diversi tratti in bici, e una volta giunti sulla strada che sale da Breglia, scendere al paese è tutto semplice e facile. Da Breglia, ora si seguono le indicazioni per Carcente (Sentiero n. 3 – direzione Nord), e attraversando la Val di Greno si arriva al paese di Carcente lungo una mulattiera in parte ben ancora conservata nel tempo e senza difficoltà di particolare rilievo. Da Carcente, si prosegue sempre in direzione Nord verso Treccione, ma attenzione! non lungo la strada principale, ma anche in questo caso, per un divertente e facile sentiero che corre quasi parallelo sopra la strada asfaltata. Da Treccione, seguendo le segnalazioni poste su delle piantane bianche, si può arrivare al lago senza scendere lungo la strada asfaltata, passando tra le viuzze delle abitazioni delle frazioni, sempre se ne si ha voglia e il piacere di affrontare di tanto in tanto dei tratti scalinati. Si arriva così a Rezzonico, e lungo la vecchia strada a lago, senza passare sotto la galleria si rientra in breve tempo a S. Maria e al punto di partenza di questo, particolare e non certo semplice e banale itinerario. Note aggiuntive. A mio avviso, sono richieste una più che buona preparazione fisica e una adeguata preparazione ad un impegno fisico costante e prolungato, una buona tecnica di discesa e tanta ma tanta voglia di affrontare un itinerario fuori dagli schemi comuni e tradizionali.
  • Immagini:
    {gallery}medio-440{/gallery}

(PV) Besate – Sino a Pavia e ritorno

21 Lug 2010

  • Proposto da: Gianni B.
  • Località: Lombardia
  • Data: 15/11/2009
  • Lunghezza: 58,50 Km
  • Tempo percorrenza: Da 2 a 4 ore
  • Dislivello: + 100 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Medio (più di 55 Km)
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC su strade campestri
  • Località di partenza: Besate (PV)
  • Accesso: Autostrada A7 Milano / Genova uscita Binasco poi prendere SP 30 sino a Coazzano. Passare un piazzale e svoltare a sx su SP 33 da percorrere per circa 2,5 km. sino ad imboccare SP 190 (Via Circonvallazione). Proseguire per 1 km. e svoltare a dx su SP 180 che si percorre per 1,6 km. Continuare per SP 50 (strada per Casorate) e dopo circa 1 km. entrare in Besate. L’ itinerario GPS inizia sul piazzale del cimitero di Besate (direzione Motta Visconti) .
  • Descrizione: Itinerario che costeggia il fiume Ticino da Besate a Pavia . Bellissimi tratti in singletrack e su strade campestri. Adtto anche a principianti che però devono avere i circa 60 Km nelle gambe .
  • Immagini:
    {gallery}facile-439{/gallery}

Rivera (CH) – Rientro Tamaro

21 Lug 2010

  • Proposto da: Fabio DH
  • Località: Ticino
  • Data: 18/10/2009
  • Lunghezza: 4,20 Km
  • Tempo percorrenza: 20 minuti / 30 minuti
  • Dislivello: – 750 mt.
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia:
  • Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
  • Tipo: DH / FR
  • Località di partenza: Intermedio ovetti Tamaro
  • Accesso: Dalla stazione intermedia della funivia del M.te Tamaro (Rivera) .
  • Descrizione: Traccia utile poichè dalla fine della pista DH ci riporta alla stazione funivia di Rivera aggiungendo alcuni chilometri di discesa al percorso DH . Divertente !
  • Immagini:
    {gallery}difficile-438{/gallery}

(CR) Gerre de Caprioli – XC del Po e del Morbasco

21 Lug 2010

  • Proposto da: Gianni B.
  • Località: Lombardia
  • Data: 01/11/2009
  • Lunghezza: 26,40 Km
  • Tempo percorrenza: Da 1 a 1 ora e 1/2
  • Dislivello: + 60 mt.
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Basso
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Gerre de Caprioli (CR)
  • Accesso: Autostrada A21 uscita Cremona . Seguendo le indicazioni per Parma raggiungere Gerre de Caprioli .
  • Descrizione: Percorso su 2 giri della gara XC del po e del Morbasco . Semplice giro di circa 13 Km con alcuni strappetti in salita sugli argini del fiume . Adatto anche a SS .
  • Immagini:
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(LC) Garlate – Il fiume Adda

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 25/10/2009
  • Lunghezza: 75,50 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 429 mt.
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Medio (più di 75 Km)
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC con tratti in asfalto
  • Località di partenza: Garlate (LC)
  • Accesso: Superstrada Milano – Lecco . Giunti all’ingresso di Lecco, non passare sul ponte ed entrare in città, ma proseguire alla rotonda, la prima a destra, e seguire le indicazioni per Pescate – Garlate – Olginate e Milano. Parcheggiare all’ingresso del paese di Garlate. (Ottimo parcheggio all’ingresso del Centro Nautico del paese). Indicazioni sulla sinistra lungo la statale SS 36 .
  • Descrizione: Breve tratto sulla statale SS 36, lungo il marciapiede, restando sulla sinistra della strada ed in breve si accede alla pista ciclabile che corre lungo la sponda del Lago di Garlate. Alla fine del lago, si passa al fianco delle chiuse di Olginate e con logica lungo la pista ciclabile e il Lago di Olginate, si prosegue verso Brivio. Giunti a Brivio, arrivati sotto il ponte, sulla destra si accede alla scalinata che consente di salire sul ponte e di passare sulla sponda opposta. Alla rotonda, si piega alla destra e per un breve tratto si resta sulla strada principale, fino alla prima e logica possibilità di piegare verso il fiume. Si oltrepassa una sbarra che impedisce l’accesso alle auto, e lungo un largo sterrato senza mai abbandonarlo si passa per i prati coltivati e da alcune cascine e in breve si arriva al sentiero che conduce all’Osservatorio sul fiume. Non prendere per l’osservatorio, ma proseguire dritti. Lungo un divertentissimo sentiero ondulato che costeggia il fiume, si arriva a Imbersago. Si attraversa nuovamente il fiume sul traghetto, e seguendo il corso discendente del fiume si prosegue verso Paderno. Si passa sotto la grande campata del ponte e di seguito si passa al fianco delle centrali idroelettriche stile Liberty di Bertini ed Esterle per poi arrivare a Trezzo d’Adda. Non si sale al paese, ma passando al lato della centrale e seguendo sempre il corso del fiume, si arriva sotto le campate dell’autostrada e dopo essere passati sotto, si arriva al bivio per Crespi e Canonica. (alle volte, l’attraversamento di queste campate sono vietate per lavori di manutenzione) in questo caso, un poco prima delle stesse, si accede con una rampa sterrata al sovrastante paese. In alto, in paese, si prende la seconda strada a sinistra per il passaggio sopra l’autostrada, subito dopo, si imbocca una strada con divieto di accesso e poi subito a sinistra ancora, si accede alla breve discesa con scalinata sulla destra che porta d’avanti al ponticello sul fiume per Crespi e Canonica. Di seguito le due possibilità alternative. La prima. Prosecuzione ancora fino a Canonica. In questo caso, seguendo il corso del canale sulla sinistra e in parte l’Adda sulla destra, si arriva a Canonica. Sosta per poi iniziare il rientro. La seconda. Se si vuole evitare il prolungamento e visitare il paese di Crespi. Se la prima proposta, la considero alternativa, questa seconda, a mio avviso è assolutamente da prendere in considerazione. Attraversato il ponticello, si accede al paese dopo una brevissima e lieve salita lungo un viale alberato. Il paese, in stile fine ottocento, evidenzia la magnificenza e la grazia di una concezione di vita lavorativa e riconoscente, fuori dal comune. Sensazioni ed emozioni che provi, lungo il viale della vita, in un silenzio irreale e riflessivo, dove, un tempo era l’arteria principale che dava i tempi e ritmi di lavoro, il passare delle ore, dei giorni, del tempo che scorre ora e sempre inesorabile per tutti noi. Lasciato questo luogo magico, il rientro è lungo lo stesso tracciato con la sola variazione giunti a Imbersago. Non si attraversa più il fiume, ma lungo il suo sinuoso percorso si rientra prima a Brivo e di seguito al punto di partenza.

    Il tracciato ad anello a differenza del vecchio, che si snoda lungo il fiume ma sempre con andata e ritorno dalla stessa parte, é completamente differente nel percorso di andata, molto più vario e divertente al precedente. Se il vecchio è più da considerare come percorso (cicloescursionistico) questo nuovo è più in lunea ad una filosofia Trail / AM.

  • Immagini:
    {gallery}facile-436{/gallery}

(TN) Riva del Garda – Tremalzo BIG TOUR

21 Lug 2010

  • Proposto da: Iron Mike
  • Località: Trentino Alto Adige
  • Data: 21/07/2009
  • Lunghezza: 66,20 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: 2000 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: TreMap Lago di Garda V2
  • Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
  • Tipo: All mountain
  • Località di partenza: Riva del Garda (TN)
  • Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Riva del Garda.
  • Descrizione: Grande cavalcata con splendidi scorci sul lago di Garda. Il tour di oggi peraltro prevede nella discesa finale 3 opzioni , da scegliere in base alla stanchezza e alle capacità tecniche. Si parte da Riva del Garda e si imbocca la bellissima strada della Ponale. Salendo prenderemo la direzione della Val di Ledro e non quella per Pregasina. Poco dopo Biacesa abbandoneremo la statale, ed entreremo nel piccolo abitato di Prè. Qui proseguiremo fino all’abitato di Molina di Ledro. Costeggeremo la riva sinistra del Lago di Ledro, e poi seguiremo la bellissima ciclabile dell’omonima valle. Arrivati al lago d’Ampola ( WP 26 ) faremo un breve tratto sterrato, e poi arrivati al Wp 27 , Gireremo a sx ed inizieremo la lunga salita asfaltata fino al rifugio Garda. Mentre faremo questa lunga salita incontreremo la bella chiesetta di S.Croce. Incontreremo poi Malga Tiarno di Sotto, il Rifugio Garibaldi e poi Malga Tiarno di Sopra. Finalmente arriveremo al Rifugio Garda dove consiglio una meritata sosta ristoratrice. Adesso ci mancano gli ultimi 150 metri di dislivello, prima dei mitici tornanti del Tremalzo. Dalla bocca di Val Marza inizieremo a scendere fino al rifugio degli alpini presso il Passo Nota. Questa strada è una leggenda della Mtb, sia per i sui scorci sul Garda sia per i sui infiniti tornanti da Supermotard. Se ci aggiungiamo che era la linea di confine della Grande Guerra, il gioco è fatto, stiamo percorrendo un Mito. Arrivati al passo Nota proseguiremo per il Passo Bestana e poi giunti alla Bocca dei Fortini proseguiremo a Dx per la Baita Segala. Inizia adesso una bellissima discesa verso il Passo Guil e consiglio, arrivati alla cima Mughera, ( Wp 46 ) di abbandonare momentaneamente le bici, proseguendo a piedi, per godersi il panorama dalla vetta. Arrivati al Passo Rocchetta si prende il sentiero 422 a Sx. Questo è forse il tratto di discesa più bello di tutto il tour. E ‘ un bel single-track molto vario. Arrivati al Wp 48 ( Allarme di Prossimità ) avete 3 opzioni : 1) Svolta a Sx rimanendo nel sentiero 422 con discesa a Pregasina questa opzione è rivolta solo a persone molto allenate e con ottima preparazione tecnica, dato che questo sentiero è di per se molto difficile e affrontarlo dopo 2000 metri di dislivello non è cosa da poco. 2) Variante 2 ( secondo me la migliore ) Si scende a Dx verso Malga Palaer ma poi presso una Fontana posta di fronte al fabbricato della Malga, inizia una bellissima discesa nel bosco. E ‘ comunque tecnica ma molto meno del 422. 3) Variante 3 ( Se si è stanchi ) Si svolta a dx e si scende sulla forestale fino a Malga Palaer. Qui si prosegue fino a Doss Larici ( merita il punto panoramico) e da qui poi si scende sempre sulla facile forestale fino a Pregasina. Tutte le varianti portano a Pregasina. Qui giunti scenderemo fino al WP 51 dove svolteremo a dx prendendo di nuovo la Ponale. Da qui scenderemo facilmente a Riva
  • Immagini:
    {gallery}medio-435{/gallery}

(MI) Tornavento-Il Ticino da Tornavento a Vigevano

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 18/10/2009
  • Lunghezza: 98,10 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 401 mt.
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC con tratti in asfalto
  • Località di partenza: Tornavento (MI)
  • Accesso: Autostrada dei Laghi direzione Varese, lasciare l’autostrada allo svincolo per Busto Arsizio e Malpensa. Si seguono ora le indicazioni SP 336 per Malpensa e Novara fino all’uscita di Lonate Bozzolo. Si prende poi la SP 52 direzione Tornavento. Lungo questa strada, dopo un sottopasso, sulla destra, una stradina sterrata e lastricata, risalente al periodo ultima guerra, conduce ad un parcheggio, poco distante la sede del parco. Oppure, dopo il sottopasso si prosegue ancora per un brevissimo tratto, per poi voltare a destra ed entrare nel paese di Tornavento e dai parcheggi posti in prossimità della chiesa .
  • Descrizione: Da Tornavento, lungo una stradina sterrata, (direzione Nord) in breve si arriva davanti alla sede del parco. Con una serie di tornanti in discesa, si raggiunge il canale sottostante, (La Via Alzaia del Naviglio Grande). Da questo punto in poi, si segue il corso discendente dell’acqua, fino in prossimità di una chiesetta sulla sinistra, in località Nosate. Al ponticello, lo si attraversa, voltando a destra, per poi scendere al sottostante corso d’acqua del Naviglio Grande. Seguendolo, e senza più abbandonarlo, si arriva di seguito alla centrale elettrica di Turbigo, poi a Castelletto e Bernate Ticino. Lungo la Via Dante Alighieri, si arriva nel centro di Boffalora e di seguito, si passa sul Ponte Nuovo e Ponte Vecchio, da Rebecco, da Cassinetta, per poi lungo una staccionata rettilinea, arrivare alla fine di questo scorrevole tracciato, lungo il Naviglio Grande e all’ingresso di Abbiategrasso. Si passa sul ponte e si seguono le indicazioni per Vigevano. (da vedere assolutamente la splendida Piazza Ducale). Fine del tracciato di andata e inizio rientro a Tornavento. Questo tratto da Abbiategrasso a Vigevano è una aggiunta e un percorso facoltativo. Se lo si vuole evitare, per accorciare il percorso, una volta arrivati in Abbiategrasso, si seguono le indicazioni per Vigevano, ma solo fino alla Frazione di Soria Vecchia. Da questa località si abbandona la statale e piegando alla destra, si accede allo sterrato che ci accompagnerà nel rientro. Da Soria Vecchia, seguendo sempre le indicazioni E/1 un poco avanti si piega alla destra verso la Cascina Guzzafame e giunti alla ferrovia, si attraversano i binari e si volta a sinistra, in direzione della Cascina Broggina. Senza mai abbandonare il tracciato E/1 lungo estesi campi coltivati e arati, seguendo poi le indicazioni per il canale Scolmatore si arriva davanti ad una ampia ansa del corso del Ticino. Ci si addentra ora nel bosco, e con un serpeggiare in stretto sentiero, si segue per un tratto il corso del fiume. Si passa poi nei pressi di Casterno e di seguito, rientrare nel parco e nel labirinto dei sentieri. Si seguono sempre le indicazioni E/1 ed in particolare nel labirinto dei sentieri, seguire le indicazioni ( La prima – direzione Ticino Magenta, la seconda – direzione Ticino Boffalora. Usciti dal labirinto, si arriva nuovamente sul bordo del fiume e lo si segue per un lungo tratto, lungo un divertentissimo sentierino, arrivando di seguito ad un sottopasso ferroviario e stradale. Subito dopo, la possibilità di una sosta ristoratrice. (ristoranti sulla sinistra). Di seguito, altro tratto sterrato, fino ad arrivare antistante l’attraversamento della linea di alta velocità e autostradale. Mancano ancora una volta le segnalazioni di direzione, e non resta che piegare alla sinistra, fino approssimativamente nei pressi del fiume. Un passaggio sotto le campate, consente di passare dall’altra parte, e seguendo il corso del fiume, si riprende il sentiero di rientro. Per un lungo tratto, questa volta si resta a contatto con il fiume, nuovo attraversamento sotto il Ponte Ticino e di nuovo si segue il fiume. Non rimane ora che proseguire nel rientro, seguendo sempre le indicazioni E/1 fino a Tornavento. Se all’inizio, nella fase discendente lungo il Naviglio Grande, il silenzio del corso d’acqua, dominata e incanalata, ti trasmette una sensazione di pace e di rilassatezza, in questo tratto ascendente, nel mezzo di ampie campagne, ci si sente sperduti e disorientati, poi, al contatto con la forza e l’imponenza del fiume, le sensazioni cambiano. Questa forza del fiume, la sua potenza dirompente, il contrasto di un cielo azzurro con le candide e luccicanti radure sassose, punteggiate da una fauna apparentemente indifferente al passaggio, trasmettono sensazioni completamente opposte. Abbandonare il fiume e lasciare questo ambiente e questi luoghi, lo si fa con un certo rimpianto
  • Immagini:
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(CO) Bolla Orimento – M.te Generoso

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 29/09/2009
  • Lunghezza: 21,30 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 6 ore più soste
  • Dislivello: + 878 mt.
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Kompass 91
  • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Bolla di Orimento
  • Accesso: Como – Cernobbio – Moltrasio – Carate Urio – Laglio – Brienno – Argegno. Da Argegno si sale in valle Intelvi fino a S. Fedele e poi a Casasco. Un poco prima di entrare in paese, si devia a destra e si sale ancora fino alla Bolla di Orimento.
  • Descrizione: Dalla Bolla di Orimento, con un traverso nel bosco, si arriva all’Alpe Grande e da questa località si prosegue verso la Bocca di Orimento (ristorante con alloggio in questa località). Da questo punto in poi, si abbandona il tratto di salita su asfalto e si prosegue, addentrandosi nella conca del Generoso. In leggera discesa si arriva nei pressi di una biforcazione del sentiero. Si prende quello di sinistra (sentiero basso) e senza possibilità di errori di tracciato, si arriva alle baite dell’Alpe Pescio (dove è possibile, anche se ora si trova in condizioni di abbandono, osservare la struttura originale di una ghiacciaia della valle). Subito dopo le case diroccate, altra biforcazione. Consiglio quella di destra. Spallando per un breve tratto la bike, si accede al dosso superiore, dove a questo punto, si vede la parte restante di tracciato da ultimare per arrivare alla cima. Giunti sulla dorsale del Generoso, si prosegue lungo la dorsale, arrivando alla Stazione di vetta del trenino del Generoso che sale da Capolago in territorio svizzero. (ottime le possibilità di ristoro, presso il ristorante della stazione), Dalla stazione, lungo un largo sentiero a gradoni si accede alla cima. Splendido il panorama. Discesa. Dalla cima, senza ritornare alla stazione del trenino, si scende in direzione del tracciato di salita, lungo la dorsale di cresta. Poi, imboccato il brevissimo tratto cementato, si riprende il tracciato di salita e si rientra ad Orimento. Attenzione : giunti sul dosso, dove precedentemente in salita, ci si è arrivati spallando la bike, non si scende dal medesimo sentiero, ma aggirando il dosso, si rientra al bivio e alle case diroccate dell’Alpe Pesco, compiendo un largo giro a mezza costa, molto più facile e divertente. Rientrati sul tracciato di salita, si rientra nuovamente alla Bocchetta di Orimento. Ora si riprende a salire lungo la dorsale del Pizzo della Croce, ma solo per un breve tratto, per poi seguire una larga e più ciclabile carrareccia appena accennata, sul prato, ma attenzione! ad un certo punto sparisce e si confondo con il terreno sottostante, ed è a questo punto che spingendo o spallando la bike si riguadagna la dorsale, per poi con logica transitare presso i resti abbandonati dell’impianto sciistico e da qui arrivare poi sulla cima. Splendido il panorama, sulla valle di Intelvi e il lago di Como. Discesa Lungo la dorsale direzione Sud, fino ad arrivare alla selletta sottostante. Da qui, si prosegue la discesa, lungo la stradina che porta verso il Rif. Giuseppe e Bruno. Dal rifugio, lungo un breve tratto su strada asfaltata si rientra alla Bolla.
  • Immagini:
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Agno (CH) – Il Malcantone

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Ticino
  • Data: 22/09/2009
  • Lunghezza: 49,10 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 1244 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Strade di Pietra 1: 30.000 foglio n.2
  • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Agno
  • Accesso: Da Como prendere autostrada Svizzera, direzione Nord – uscita Lugano Nord – seguire poi indicazioni per l’aeroporto di Agno. Parcheggiare lungo il rettilineo che indirizza verso il lago di Muzzano, esattamente dopo il ponte dove il fiume Vedeggio entra nel Lago di Lugano (Ceresio).
  • Descrizione: Dal parcheggio, ci si dirige in direzione Est, (breve percorso), poi si volta a destra e si comincia il tratto pianeggiante che costeggia il lago Ceresio, in direzione di Carabietta – Figino e Morcote. Si passa da questa splendida località sul lago e si procede in direzione di Melide fino ad arrivare in corrispondenza sulla sinistra della deviazione per Carona. Si lascia alle spalle il tratto costiero lungo il Ceresio e si comincia a salire verso Vico Morcote e Carona. Giunti poi al termine della salita, breve discesa verso Carona e senza entrare nel paese un poco prima, si lascia la strada principale e si imbocca sulla sinistra la stradina sempre asfaltata che si addentra nel parco S.Grato. Si passa all’interno del parco, e con logica ne si esce nella parte superiore dove ora si comincia pedalare lungo un largo sterrato che poi diventa un sentiero. Poi, si seguono le indicazione per l’Alpe Vicania scendendo lungo un lago sterrato e giunti all’alpeggio (possibilità di ristoro), gli si passa accanto sulla destra, per poi iniziare di nuovo a salire verso Baggia e Boschine, e di nuovo scendere verso Madonna di Onero e proseguire verso Carona. Si passa nei pressi delle piscine e si prosegue in direzione di Ciona. Sbucati sul piazzale del paese, si seguono a questo punto le indicazioni per S. Salvatore. Ancora qualche pedalata iniziale, poi accompagnando la bike e molto spesso spallandola si sale alla cima. (Sono all’incirca 45 minuti, con buon passo e discreto impegno fisico, ma è il prezzo da pagare, se si vuole osservare uno splendido panorama su Lugano, Campione d’Italia e su tutto il circondario del Malcantone. (possibilità di ristoro in cima al S. Salvatore). Discesa e rientro al Punto di partenza. Dalla cima è possibile a tratti alterni, scendere in bike, ma premetto che questo tratto è adatto solo a chi a buona dimestichezza lungo sentieri insidiosi e molto tecnici. Poi rientrati a Ciona, tutto torna facile, semplice, e molto divertente. Da Ciona, si ritorna verso il Santuario della Madonna di Onero, e giunti davanti alla rampa dove sono collocate le cappelle votive, si prende alla destra il largo sterrato che scende verso Torello. Si passa nei pressi di una chiesa antica e si scende ancora fino ad imboccare il sentiero sulla sinistra per Morcote. Inizia a questo punto un lungo traverso a mezza costa che conduce senza più deviazioni possibili alle case sovrastanti l’ingresso in Morcote e di li si arriva sulla strada a lago. Ora non resta che ripercorrere a ritroso il tratto iniziale di questo itinerario e rientrare a Agno. Nota aggiuntiva. La salita alla cima del S. Salvatore è facoltativa. Giunti al bivio nei pressi del Santuario della Madonna di Onero, basta deviare alla sinistra e tralasciare il tratto Ciona – S. Salvatore, la gita risulta ugualmente interessante e senza dubbio molto più facile e semplice.
  • Immagini:
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(AO) Champorcher – Il lago di Miserin

21 Lug 2010

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Valle d’Aosta
  • Data: 04/10/2009
  • Lunghezza: 27,30 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 6 ore
  • Dislivello: + 1100 / – 1100 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Garmin Land Navigator
  • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Champorcher (AO)
  • Accesso: Autostrada A5/E25 uscita Point-Saint-Martin . Raggiungere Champorcher .
  • Descrizione: L’itinerario di salita risale buona parte della conca di Dondena, attraversata dal torrente Ayasse. Raggiunta Champorcher, si lascia l’auto nella piazzetta del capoluogo Chateau (1427 mt.) e da qui si e proseguire in sella alla Mountain Bike. L’itinerario si sviluppa su strada prevalentemente sterrata e non presenta particolari difficoltà. La salita è lunga ma con scarsa pendenza, salvo nel primo tratto asfaltato: Chateau-Petit Mont Blanc. Raggiunto il rigugio Dondena dal retro del rifugio stesso inizia la strada dissestata che sale in direzione della Finestra di Champorcher. L’ex strada reale presenta molte pietre ma è comunque ciclabile (salvo brevi tratti) fino al Miserin. Salendo, il panorama è slvaggio ma purtroppo risulta deturpato dalla vista dei tralicci della linea elettrica. Raggiunta la piana del Miserin possiamo scorgere dinanzi a noi il rifugio, il Santuario (dedicato alla Madonna delle nevi) e il bellissimo ed ampio lago. Iniziamo la nostra discesa verso il Dondena rispettando l’itinerario di salita ed una volta raggiunto il Dondena proseguiamo sul sentiero di salita sino alle baite di Champ Long seguendo una traccia su prato e quindi si svolta a DX. Questo itinerario di discesa si sviluppa interamente sull’ alta via n° 2 e ci permette di raggiungere il piazzale delle funivie di Champorcher . Piacevole e divertente discesa, senza alcuna difficoltà. Prestare attenzione ad eventuali escursionisti a piedi che risalgono l’ alta via n° 2 .
  • Immagini:
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