(CO) Griante – Il rifugio Venini

10 Nov 2011

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Lombardia
  • Data: 31/10/2011
  • Lunghezza: 43,80 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5 a 6 ore soste comprese
  • Dislivello: + 1700 mt.(di cui circa 650 mt. in funivia)
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alta
  • Cartografia: Trekmap Italia
  • Periodo consigliato: Da Aprile a Ottobre
  • Tipo: All mountain con salita in asfalto
  • Località di partenza: Griante (CO)
  • Accesso: Da Como, seguendo la sponda del lago occidentale, raggiungere Griante.
  • Descrizione: Dal parcheggio (accendere gps) dirigersi verso Argegno e raggiungere la funivia Argegno / Pigra. Saliti in funivia a Pigra non resterà che percorrere i circa 15 Km di asfalto che ci porteranno al rifugio Venini. La salita è lunga e noiosa ma sempre pedalabile su asfalto. Arrivati al rifugio Venini non resterà che godersi il panorama ed un buon pranzo al rifugio stesso. Da qui poi inizia una discesa molto lunga e divertente su un single track che paraticamente risulterà anche un balcone – con stupendi scorci – sul lago di Como (abbiamo incluso questo tracciato tra i difficili non tanto per le difficoltà tecniche ma per il fatto che per lunghi tratti il single track è MOLTO ESPOSTO) e che in circa 2 ore Vi riporterà a Griante .
  • Immagini:
    {gallery}Lombardia/CO_Griante_Venini{/gallery}

(TN) Torri del Benaco – San Zeno Superenduro

26 Ott 2011

  • Proposto da: Iron Mike
  • Località: Trentino Alto Adige
  • Data: 24/10/2011
  • Lunghezza: 42,60 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5 h a 6 h
  • Dislivello: + 1500 Mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alta
  • Cartografia: 4Land Basso Garda, oppure Trakmap lago di Garda e Dolomiti V2 (prodotto originale Garmin)
  • Periodo consigliato: Aprile-Novembre
  • Tipo: Superenduro / All mountain
  • Località di partenza: Torri del Benaco .
  • Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud o Affi e proseguire su SS240 fino Torri del Benaco .
  • Descrizione: Il tour di oggi si svolge interamente nel Garda Veronese, ed è stato pensato come una prova di SuperEnduro. Noi però lo abbiamo voluto affrontare come un normalissimo giro Gardesano. In virtù di ciò, la sua caratteristica, è che si sviluppa attraverso vari saliscendi. Si parte da Torri del Benaco per arrivare a San Zeno di montagna. Sono circa 1500 metri di dislivello per 44 Km, e gli ideatori del percorso hanno pensato di dividerlo in cinque prove speciali. Le salite risultano facilmente pedalabili, mentre le discese “ possiedono tutti i tipici elementi Gardesani: Rocce, Placche e Ghiaioni infernali. Noi siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla varietà del paesaggio e, salvo il tratto di Albisano, non si ripassa quasi mai dagli stessi punti. Comunque per facilitare la comprensione degli anelli ho usato dei WayPoints con simbologia differente. Ho usato un WP con scritto Ps Start per indicare l’inizio della discesa e un Wp Ps End per indicare ovviamente la fine della discesa. Le prove speciali sono fra loro molto differenti ma adesso andiamo ad affrontarle una ad una : PS1 – lunghezza m 1.240 – Dislivello m 148 Questa tratta parte da Torri del Benaco, e sale fino al monte Lenzino. A circa 462 inizia la discesa, che comunque è poco impegnativa. Si è voluto permettere un adattamento prima del “”Rock & Roll Finale. Dopo aver attraversato il monte Bandiera si arriva alla fine della PS1 e qui si svolterà a SX. Si proseguirà in salita fino ad arrivare a San Zeno di Montagna. PS 2 – lunghezza m 1.645 – dislivello m 302Questo tratto si sviluppa in più punti lungo il percorso della salute all’ interno della Pineta di San Zeno. Intorno alla Pineta si sviluppano i due anelli della PS2 e della PS3. Il primo , PS2, è un anello più stretto, il secondo, PS3 è un anello molto più esteso. L’ingresso nella pineta avviene poco prima di arrivare al parco Park Jungle Adventure. La prima tratta del percorso è boschiva mentre poi si sviluppa su ripide rocce e fondi ghiaiosi. PS 3 – lunghezza m 2.000 – dislivello m 360 Questa Ps, o tratto di percorso, si imbocca dopo aver superato su strada asfaltata il park Adventure. Si rimane sull’asfalto fino a 726 m e poi al WP PS3 Start si gira a Dx iniziando la discesa. La prima parte è molto Flow e divertente dopo invece si entra in canalone solcato dall’ acqua , molto ripido e impegnativo. E’ probabilmente, insieme all’ultima prova, la più difficile. La conformazione a Toboga ed alcuni recenti trampolini da salto, vi mitigheranno la fatica. Dopo essere arrivati a Gaston Veronese si riprenderà a salire, ripercorrendo la salita che avevamo affrontato dopo la fine della prima PS1. PS4 – lunghezza m 1.090 – dislivello m 184 Arrivati al WP PS4 Start fate attenzione a svoltare a Sx. qui si è gia passati, ma si è proseguiti diritti nella precedente salita. Svoltando a Sx si inizia un tratto di discesa che attraversa alcune placche con una splendida vista sul Garda. Tratto molto panoramico e di media difficoltà. PS5 – lunghezza m 2.800 – dislivello m 410 Finita la discesa della PS4 si entra nella frazione di Albisano. Nei pressi del WP 38 si incrocerà la strada che all’andata avevamo percorso in salita. Adesso proseguiremo diritto verso il monte Luppia. Arrivati al monte Luppia, sito a 416 m, inizia la discesa. Dopo pochi metri, presso il monte Bre, ci apparirà uno scorcio sul lago e sul comune di Garda, veramente mozzafiato. Qui si alternano vari tipi di fondo che fanno si che insieme alla Ps3 questa sia la tratta più impegnativa del tour.
  • Immagini: {gallery}Trentino_Altoadige/Difficile_San_Zeno{/gallery}

(TN) Vigne di Arco – Il monte Brento

05 Ott 2011

  • Proposto da: Iron Mike
  • Località: Trentino Alto Adige
  • Data: 05/06/2011
  • Lunghezza: 41,00 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
  • Dislivello: +1500 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Medioalto
  • Impegno fisico necessario: Medio alto
  • Cartografia: 4Land Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, la nuovissima Trakmap lago di Garda e Dolomiti V2.
  • Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
  • Tipo: All mountain
  • Località di partenza: Vigne di Arco
  • Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago e da li seguire indicazioni Arco.
  • Descrizione: Il giro di oggi raggiunge la vetta del Monte Brento. Ai più questa montagna dirà poco, ma per gli appassionati di Base Jumping, la sua vetta, il Becco dell’Aquila ha un fascino irresistibile. Vengono a lanciarsi da ogni parte del mondo, e in questi anni sono già una dozzina i jumpers deceduti. Motivo della sua fama, un salto verticale di oltre mille metri. La vista da lassù è molto bella spaziando dal Brenta, alleMarocche, con i relativi laghi (Cavedine, Toblino e Lamar ) fino al Garda. La salita non presenta particolari difficoltà, mentre la discesa dal rifugio San Giovanni al Monte ad Arco, ha tratti da vero Freeride. Partiamo dal campo di calcio di Vigne (fraz.Arco), per sfruttare l’ampio parcheggio. Si girerà a sx per prendere la lunga salita asfaltata che passerà prima per Varignano e poi per Padaro. Bisogna restare sulla strada asfaltata fino al Waypoint n° 15. Qui avete due opzioni: salire nel bosco che è più tecnico e panoramico ( la mia scelta per questa traccia), oppure restare su asfalto se pensate di avere bisogno di risparmiare energie. Arriverete comunque al rifugio San Giovanni. Per il bosco si gira a DX e poi alla seconda stanga si gira in alto a SX. Entrati nel bosco al WP 18 si farà una inversione di 90 ° proseguendo la salita a SX. Vi è poco dopo in breve tratto dove dovrete spingere la bici in salita, ma parliamo di 150 m lineari che vi toglieranno al massimo 5 minuti di pedalata. Poco dopo arriverete, facendo alcuni saliscendi, alla strada asfaltata che vi porterà al rifugio. Vi aspetta ancora un oretta di salita per arrivare al Becco dell’ Aquila. Proseguendo diritti, mantenendo quindi il rifugio sulla SX, si arriva al WP 23, ove si svolterà a DX. Bisogna prestare molta attenzione al WP 27. Qui ci si trova ad un trivio : Scelta 1 – se si svolta a 45 ° si imbocca un sentiero che in salita per metà è impedalabile. Forse in discesa con condizioni meteo non piovose si può riuscire a domarlo. Vi allego la traccia se volete provare a farlo in discesa. Scelta 2 – se proseguite dritti per poi svoltare a DX al WP 28 andrete al Becco dell’Aquila. Si dovrà camminare a piedi per 5 minuti per arrivare al punto panoramico. Scelta 3 – se andate a SX verso il WP 31, iniziate il giro ad anello, quindi il ritorno,perdendo il panorama dal Monte Brento. Qualsiasi scelta facciate, dovrete comunque passare prima o poi dal WP 31 e poi dal bel paesino di Lundo. Tra salite e discese si ritorna al rifugio San Giovanni che adesso ho voluto evidenziare con il WP 39. Adesso conviene rimpinguarsi molto bene perché la discesa è molto bella ed in alcuni tratti impegnativa. Il primo tratto si svolge soprattutto nel bosco, alternando fondo battuto a rocce, ed i prossimità del rientro sulla strada asfaltata, ghiaione Gardesano (WP 15 ). Si continua a scendere lungo la strada asfaltata fino al WP 45 dove si svolterà su a Dx , scavalcando la sbarra fermatransito, ed iniziando la breve salita. Al WP 46 inizia a Sx la ripida discesa sotto i tralicci telefonici (sentiero 408), che ci porterà a Mandrea. Poco prima di arrivare in questa località, si ritornerà sull’asfalto, per lasciarlo di nuovo nei pressi del WP 50, ove si svolterà a SX. Discesa tecnica e scorrevole fino al WP 52 dove bisogna prestare attenzione ; qui bisogna svoltare a Dx se no si finisce su una discesa Ferrata. Poi si rientrerà sulla strada asfaltata che si terrà fin dopo Padaro. Al WP 54 si svolterà a SX per rientrare alla macchina attraverso la bellissima olivaia di Arco.
  • Immagini:
    {gallery}Trentino_Altoadige/Medio_Monte_Brento{/gallery}

(TN) Arco – Il passo Giovo

15 Set 2011

  • Proposto da: Iron Mike
  • Località: Trentino Alto Adige
  • Data: 11/010/2009
  • Lunghezza: 67,00 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5 a 6 ore
  • Dislivello: +1800 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: NATURE DYNAMICS Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, la nuovissima Trakmap lago di Garda e Dolomiti V2
  • Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
  • Tipo: All mountain
  • Località di partenza: Arco di trento
  • Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago e da li seguire indicazioni Arco.
  • Descrizione: Oggi andiamo a provare un nuovo tour nella splendida Val di Ledro. Nel nostro caso siamo partiti da Arco per scaldare i “motori”, ma potrete comunque partire da Riva del Garda, se volete diminuire il chilometraggio. Da Riva si imbocca la stupenda strada della Ponale, e arrivati al bivio per Pregasina, si gira a destra. Imboccata la nuova ciclabile, dopo una breve percorrenza sulla statale, arriviamo a Prè. Proseguendo diritto arriviamo a Molina di Ledro. Dopo aver costeggiato la sponda sinistra del Lago di Ledro, percorriamo la bellissima ciclabile fino a Tiarno di Sotto Qui inizierà l’ardita salita alla Bocca di Giumella ( questa è quella della Val di Ledro, diversa da quella descritta da un altro tour ). Dopo la lunga salita, arrivati alla Bocca Giumella (Wp 30 ), si svolterà a sx. Non illudetevi la salita non è ancora finita. Arrivati alla Malga di Cap, il sentiero è poco visibile, poichè attraversa il campo dove pascolano le mucche. Finito il prato, si arriva al punto più alto del giro, segnato dal Wp 33. La vista è magnifica, e la piramide di fronte a voi è il Carè Alto. Qui inizia una bellissima discesa verso il Passo Giovo. Verso la fine del sentiero dovrete fare qualche deviazione, poiché le recenti valanghe, hanno abbattuto vari alberi. Arriverete prima a Tiarno di Sopra e poi a Tiarno di Sotto. Da qui si rientrerà seguendo la strada dell’andata.
  • Immagini:
    {gallery}Trentino_Altoadige/Medio_Passo_Giovo{/gallery}

(MO) La via Vandelli – 3° tappa

08 Set 2011

  • Proposto da: Freakrider
  • Località: Emilia Romagna/Toscana
  • Data: 07/08/2011
  • Lunghezza: 29,57 Km
  •  Tempo percorrenza: Da 4 a 6 ore comprese le soste .
  • Dislivello: + 1222 mt. .
  • Difficoltà tecnica: Alta
  •  Impegno fisico necessario: Molto alto
  • Cartografia: Garmin Trek Map Italia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  •  Tipo: Cicloalpinismo con tratti in asfalto
  •  Località di partenza: Vagli sotto .
  • Accesso: 3° tappa della via Vandelli .Siamo partiti da Vagli alla volta di Massa Marittima.
  • Descrizione: Si tratta della 3° tappa del tracciato che ripercorre in parte la via Vandelli. Il primo tratto oggi è una salita in asfalto con buone pendenze. Raggiunte le cave abbandonate inizia la salita al passo della Tambura : sappiate che sino in cima la salita NON E’ PADALABILE e quindi preparateVi a spingere e portare la bicicletta in spalla . Raggiunto il passo della Tambura la prima parte della discesa (pur fattibile) percorre un sentiero ormai franato e quindi è consigliabile scendere per almeno 20/30 minuti a piedi sino alla forcella Vandelli. Da qui la vecchia via Vandelli (restaurata nel 2001) scende sino a Receto ed è percorribile in MTB solo per bikers esperti. Molta la fatica da fare in ogni caso dato il fondo molto accidentato. Una volta a Rescieto basterà seguire l’ asfalto sino a Massa Marittima. Bella traversata di 3 gg. !!!
  • Immagini:
    {gallery}Emilia_Romagna/Vandelli_3{/gallery}

(MO) La via Vandelli – 2° tappa

06 Set 2011

  • Proposto da: Freakrider
  • Località: Emilia Romagna/Toscana
  • Data: 06/08/2011
  • Lunghezza: 47,20 Km
  •  Tempo percorrenza: Da 4 a 7 ore comprese le soste .
  • Dislivello: + 775 mt. .
  • Difficoltà tecnica: Media
  •  Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Garmin Trek Map Italia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  •  Tipo: XC con tratti in asfalto
  •  Località di partenza: San Pellegrino in alpe .
  • Accesso: 2° tappa della via Vandelli .Siamo partiti da San Pellegrino in alpe alla volta di Vagli .
  • Descrizione: Si tratta della 2° tappa del tracciato che ripercorre in parte la via Vandelli. Il primo tratto oggi è un single track molto divertente con alcuni tratti veramente tecnici. Si raggiunge Castiglione in Garfagnana e da qui su asfalto si sale sino a Vagli sotto dove si pernotterà .
  • Immagini:
    {gallery}Emilia_Romagna/Vandelli_2{/gallery}

(MO) La via Vandelli – 1° tappa

06 Set 2011

  • Proposto da: Freakrider
  • Località: Emilia Romagna/Toscana
  • Data: 05/08/2011
  • Lunghezza: 54,80 Km
  •  Tempo percorrenza: Da 7 a 12 ore comprese le soste .
  • Dislivello: + 1302 mt. .
  • Difficoltà tecnica: bassa
  •  Impegno fisico necessario: Molto alto
  • Cartografia: Garmin Trek Map Italia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  •  Tipo: XC con tratti in asfalto
  •  Località di partenza: Pavullo nel Frignano (MO)
  • Accesso: Essendo la via Vandelli da noi percorsi in 3 giorni siamo partiti da Massa Marittima dove abbiamo lasciato la macchina e siamo risaliti sino a Modena con il treno. Da Modena bisognerà raggiungere Pavullo nel Frignano (circa 40 Km) con un’ altro mezzo .
  • Descrizione: Si tratta della 1° tappa del tracciato che ripercorre in parte la via Vandelli. Tutta la prima parte si percorre su asfalto e sentieri agevoli sino a raggiungere localita la Santona. Da qui inizia la vera è propria via Vandelli o ciò che ne resta. L’ ultimo tratto poi si percorre ancora su asfalto sino al punto tappa di San Pellegrino in alpe . Le salite non mancano per nulla in questo tracciato (circa 40 Km) e sono la vera difficoltà di questa 1° tappa . Consigliato un ottimo allenamento !
  • Immagini:
    {gallery}Emilia_Romagna/Vandelli_1{/gallery}

Zermatt (CH) – Gornergrat

28 Lug 2011

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Vallese
  • Data: 10/07/2011
  •  Lunghezza: Km 39,80
  • Tempo percorrenza: da 3 a 8 ore .
  • Dislivello: + 1700 mt. circa (anche in cremagliera)
  • Difficoltà tecnica: media
  • Impegno fisico necessario: Basso (Alto se salita in bicicletta)
  • Cartografia: Garmin TrekMap Suisse
  • Periodo consigliato: Estivo 
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Tasch (Zermatt)
  • Accesso: Autostrada A26/E62 in direzione Gravellona Toce e proseguire in direzione Sempione / Confine di stato. Appena passato il confine Svizzero salire sino al passo del Sempione, scendere a Briga e quindi procedere verso Zermatt raggiungendo località Tasch. Giunti in paese si è obbligati a lasciare l’auto in uno dei parcheggi a pagamento collocati all’ingresso del centro abitato poichè Zermatt è praticamente un’ isola pedonale. ( Ore viaggio da Milano 2, 30 – 3) .
  • Descrizione: A Tasch si è obbligati a lasciare le macchine e quindi rimangono soli 5 Km in leggera salita per raggiungere la stazione della cremagliera a Zermatt . Prendendo la cremagliera si potrà quindi salire sino al Gornergrat a (3089 mt.) da dove si potrà godere di una dei più fantastici paesaggi delle Alpi con il Cervino di fronte a noi a farla da padrone . Insomma uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita !!! Per i più allenati / volonterosi rimane sempre – in alternativa alla salita in cremagliera – la lunghissima salita in bicicletta su strade bianche e sentieri (prevedere almeno 3/4 ore di salita per 1700 mt. circa di dislivello). Uno volta esaurita la memory card della macchina fotografica al Gornergrat non resterà che scendere a valle dapprima su strade bianche molto panoramiche e nel tratto finale su alcuni divertenti singletracks comunque mai troppo impegnativi. Consigliatissimo almeno per la parte paesaggistica .
  • Immagini :
    {gallery}Svizzera/Medio_Vallese_Gornergrat{/gallery}

(NO) Gozzano – Lago d’ Orta – Anello azzurro

19 Lug 2011

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Piemonte
  • Data: 17/07/2011
  • Lunghezza: Km 43,200
  • Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
  • Dislivello: + 800 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Media
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Garmin Trek Map Italia
  •  Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: XC / All mountain
  •  Località di partenza: Gozzano
  •  Accesso: Autostrada A26/E62 uscita Arona Svoltare a SX e proseguire seguendo le indicazioni Gozzano. Raggiungere il comodo parcheggio davanti al cimitero da dove parte la traccia GPS.
  • Descrizione: Il percorso proposto ricalca in buona parte l’ anello azzurro (considerato dal CAI un sentiero molto facile) salvo un breve tratto prima di raggiungere Omegna che risulta essere abbastanza impegnativo e poco pulito da rami e vegetazione . In questo tratto sarà necessario scendere più volte di sella e spingere la bicicletta. In ogni caso il percorso supera i 40 Km in totale ee è quindi consigliato un minimo di allenamento .
  • Immagini:
  • {gallery}Piemonte/NO_Gozzano_Orta{/gallery} >

    Morschach (CH) – Chilingstock

    13 Lug 2011

    • Proposto da: Sergio MTB
    • Località: Cantone Uri
    • Data: 03/07/2011
    •  Lunghezza: Km 31,40
    • Tempo percorrenza: 1 giornata
    • Dislivello: + 1850 mt.
    • Difficoltà tecnica: media
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: Cart.Svizz. n. 246
    • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
    • Tipo: XC / All mountain
    • Località di partenza: Morschasch
    • Accesso: Da Como, in Svizzera con attraversamento della galleria del Gottardo. Poi, si scende in fondo valle e si esce dall’autostrada allo svincolo per Schwyz e si procede verso questa direzione fino alle indicazioni per Morchach. Si sale a questo paese e si lascia l’auto al grande p archeggio collocato all’ingresso del centro abitato. ( Ore viaggio da Como 2 – 2, 30).
    • Descrizione: Dal grazioso e solare abitato di Morschach, (parcheggio) ci si dirige verso il centro abitato, ma solo per un brevissimo tratto, poi deviare a destra e seguire le indicazioni Sisikon e Binzenegg. Lungo una stradina asfaltata si comincia a salire subito con una discreta pendenza all’incirca per 2 Km. poi la strada muta aspetto e con una divertente discesa su sterrato seguendo sempre le indicazioni per bike e per Sisikon si arriva sopra i primi tornanti che conducono da Sisihon nella RiemenstaldnerTal in corrispondenza della località Binzenegg. Lungo questa discesa, scorci panoramici sul lago. Ora, seguendo fedelmente questa strada asfaltata, ci si addentra nella valle lungo una continua e a tratti discreta salita, passando da Rimenstalden e Chappeliberg. Dopo il passaggio al lato della funivia che sale agli altopiani della vallata di destra, ancora qualche breve pedalata su asfalto e a quota 1229 si passa si sterrato. Inizia ora un tratto di strada nuova e in fase di ultimazione, con fondo sassoso ma compatto e con pendenze a tratti decisamente impegnative, che però con il proseguo verso la Moutatal si addolcisce. Si arriva così ad un ripiano, (quota 1487), dove un segnale da l’indicazione della deviazione a sinistra verso Stoos e il prossimo colletto 1596. All’inizio di questa deviazione, si deve superare un tratto di terreno in parte paludoso e il tracciato è poco evidente, (i segali sono in buona parte nascosti dall’erba alta, ma poi un poco più a monte si scorgono più facilmente anche dei paletti indicatori ed arrivare al colle è poi quanto di più semplice e facile di quanto si pensi. (In questo tratto si passa al margine di un alpeggio con possibilità di ristoro). Dal colle, breve traverso su sentiero e si arriva alla quota 1620 dove qui finisce tutta la lunga e impegnativa salita e si abbandona definitivamente il tracciato nella RiemenstaldnerTal e si comincia la discesa nella vallata opposta della Nappenalp. Discesa e aggiramento della valle lungo un largo ampio e facilissimo sterrato. Seguendo sempre le indicazioni per Stoos, una volta fuori dal bosco si scorge la cima del Chilingstock, dove è posto anche l’arrivo di una seggiovia. Da questo punto di quota 1545, spallando e spingendo la bike lungo un sentiero abbastanza ripido ma per niente pericoloso, che si snoda su ampi dorsali erbose, si sale alla cima con un dislivello a piedi di circa 400 m. Bellissimo il panorama dalla cima. Ora, seguendo il filo di cresta della dorsale, si inizia la discesa conclusiva verso valle, in un scenario per la bike fantastico e da favola. Primo tratto di discesa indimenticabile, poi alla deviazione per Stoos, breve tratto discendente a piedi e poi di nuovo in sella fino al delizioso centro di Stoos. In uscita dal paese, si prende la stradina che lungo una v ertiginosa parate a picco sul fondovalle, riporta al punto di partenza, ma attenzione! ad un certo punto della lunga discesa, dopo una serie di tornanti, a quota 843, la si abbandona per proseguire il rientro lungo un divertente e piacevole sentiero. Nota aggiuntiva. Lungo tutto il tracciato ottime le segnalazioni di percorso, e se si vuole però vedere anche un meraviglio scenario sul lago dei quattro cantoni, lungo la discesa della dorsale, non deviare verso Stoos alla quota 1804 ma seguire con logica il sentiero di cresta che conduce alla cima del Fronalpstock. Da quel punto altri sentieri riconducono a Stoos e da qui per lo stesso tracciato indicato precedentemente a valle. La salita alle cime sono alternative e non obbligatorie, e si possono raggiungere con comode seggiovie.
    • Immagini :
      {gallery}Svizzera/Medio_Uri_Chilingstock{/gallery}

    Airolo (CH) – Cima Posmeda e passo Scimfuss

    05 Lug 2011

    • Proposto da: SergioMTB
    • Località: Ticino
    • Data: 04/07/2011
    • Lunghezza:  41,60 Km
    • Tempo percorrenza: 1 giornata completa .
    • Dislivello: + 1650 mt
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Impegnativo
    • Cartografia: Carta Nazionale Svizzera 1:50000 Foglio 265 e 266
    • Periodo consigliato: Luglio – Agosto – Settembre
    • Tipo: Escursionistico – Alta montagna
    • Località di partenza:  Airolo CH
    • Accesso: Como – autostrada direzione Svizzera / Gottardo – uscita Airolo. Possibilità di un parcheggio libero per tutta la giornata, all’ingresso del paese.
    • Descrizione: Si parte dalla stazione ferroviaria di Airolo m. 1181 e inizialmente per un breve tratto ci si dirige verso Madrano direzione Est, per poi piegare alla curva, in direzione opposta, immettendosi così sulla vecchia strada del passo. La si percorre per un breve tratto, poi con logica, si piega a destra e ci si immette su di una stradina che con una serie di tornanti panoramici sulla valle, con discreta pendenza conducono verso il Motto Bartola. Dopo questa località, ci si inserisce definitivamente sulla vecchia strada del passo, e si arriva senza possibilità di errore al Passo del Gottardo m. 2091. (Molto interessante la parte alta della Val Tremola, in particolare il tratto di salita lungo i caratteristici tornanti in sampietrini). Giunti al passo, si compie il giro del lago e senza grosse difficoltà di orientamento si imbocca la stradina che conduce verso il Passo Scimfuss. A quota 2146, si abbandona questa stradina e piegando a sinistra si sale al Lago della Sella m. 2256. Senza attraversare la diga, si prosegue sulla sponda sinistra del lago un uno splendido scenario alpino e si arriva fino al ponticello che consente di ritornare alla diga lungo il versante opposto. Dal ponticello, quota 2320, per evidente stradina sassosa, si sale fino alla cima del Posmeda 2616. (tutto questo tratto in massima parte si percorre spingendo la bike), ma il panorama che poi si vede dalla cima, merita questo sforzo e questo impegno supplementare, anche perché poi la discesa è completamente fattibile in bike. Questo tratto è alternativo e non obbligatorio. Semplicemente e più facilmente si può fare solo il giro del lago, ma attenzione! in questo casi il mio consiglio è di farlo nel senso opposto, attraversando la diga e rientrando dal lato opposto. Tornati sulla strada per il Passo Scimfuss, seguendola fedelmente si arriva al panoramico passo, osservando uno splendido panorama sulla vallata sottostante. Ora da questo punto in poi le difficoltà di salita sono ormai alle spalle e non rimane che la lunga discesa ad Airolo. Con ampio giro ad alta quota, si passa dall’Alpe Pontino e di seguito dalle baite di Orello per poi puntare sul fondo valle e Airolo. Tutta la salita come la discesa a valle, non presenta difficoltà particolari di tracciato. Mai ci si viene trovare in condizioni di particolare pericolo e il tutto sempre pedalando immersi in uno magnifico scenario alpino. Attenzione! Giunti nella parte bassa della discesa, in corrispondenza di un bivio, e in corrispondenza della deviazione consigliata per le bike a destra. Un cartello invita a non continuare la discesa a valle diritti, in quanto nella parte sottostante il passaggio in bike è proprio accanto alla fine di una enorme frana che ha scardinato e distrutto parte di un versante della montagna. La stradina però è percorribile, anche se il mio consiglio è di prendere la deviazione sulla destra. Si arriva in entrambi i casi ad Airolo completando un giro di sicuro interesse paesaggistico e grande fascino.
    • Immagini:
      {gallery}Svizzera/Difficile_Ticino_PosmedaScimfuss{/gallery}

    (VB) Belgirate – Mottarone Classic variante Freak

    14 Giu 2011

    • Proposto da: Freakrider
    • Località: Piemonte
    • Data: 12/06/2011
    • Lunghezza: Km 35,10
    • Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
    • Dislivello: + 1100 mt. circa
    • Difficoltà tecnica: alta
    • Impegno fisico necessario: Medio
    • Cartografia: Garmin Trek Map Italia
    • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
    •  Tipo: All mountain, freeride .
    • Località di partenza: Belgirate
    • Accesso: Autostrada A26/E62 uscita Meina. Raggiungere Belgirate sul lungolago e troverete un comodo parcheggio da dove inizia la traccia GPS all’ ingresso di Belgirate di fronte al ristorante/pizzeria EVER .
    • Descrizione: Percorso all mountain con un ultimo tratto di discesa non facilissimo . Dopo circa 10 Km di asfalto da Belgirate a Stresa, la salita al Mottarone è stata effettuata usando la funivia del Mottarone ma nulla vieta di salire pedalando facendo diventare il giro, in quest’ ultimo caso, abbastanza impegnativo fisicamente . Il resto è un divertentissimo susseguirsi di single track, strade bianche e un tratto di salita a spinta (molto breve) che ci riporterà a Belgirate percorrendo nell’ ultimo tratto la famosa pista DH dell’ Obelisco e quindi l’ asfalto per tornare a Belgirate a mangiare all’ EVER .
    • Immagini:
      {gallery}Piemonte/VB_Belgirate_MottaFreak{/gallery}

    Locarno (CH) – Corona dei Pinci

    05 Giu 2011

    • Proposto da: Walter / Ruggero
    • Località: Ticino
    • Data: 02/06/2011
    • Lunghezza: 26,10 Km
    • Tempo percorrenza: Da 4 a 4,30 ore
    • Dislivello: + 1100 mt
    • Difficoltà tecnica: Difficile
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia:
    • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
    • Tipo: FR – Salita asfaltata / Cemento – Discesa 100% Singletrack
    • Località di partenza: Locarno (CH)
    • Accesso: Autostrada N2 Chiasso-S.Gottardo uscita Bellinzona / Locarno, seguire indicazioni Locarno, dopo la galleria "Mappo-Morettina", svoltare a destra e immettersi nella rotonda. Alla prima uscita seguire le indicazioni Palazetto FEVI … e cercare parcheggio.
    • Descrizione: Percorso particolarmente duro e impegnativo, sia in salita sia in discesa. L’itinerario è però molto suggestivo in salita, durante la quale potrete ammirare il delta della Maggia, Ascona, il Lago Maggiore e sopratutto le isole di Brissago. Dal Palazzetto Fevi seguite la pista ciclabile in direzione Ascona. Dopo aver attraversato la strada principale che porta ad Ascona dirigetevi in salita seguendo le indicazioni "Monte Verità". Al primo bivio, salite a sinistra fino ad un incrocio. Adesso piegate a sinistra e poi dopo poche decine di metri, imboccate la mulattiera – ora asfaltata – sulla destra. Percorretela in salita fino a innestarvi su una strada asfaltata, quindi seguire la stessa verso sinistra. La strada ora presegue in piano verso il versante della montagna che sovrasta il Lago Maggiore. Già qui potrete godere di un ampio panorama sul lago e sulle isole di Brissago. Ora dovete stare attenti alla vostra destra. Appena arriverete alle prime abitazioni, scorgerete una stradina in salita con l’indicazione "Monti di Ronco" . Imboccatela e scordatevi la pianura per un po’ 🙂 … infatti le prime rampe che attraversano le case (ville) sono parecchio ripide ma poi via via che salirete, la pendenza diventerà meno ripida, attestandosi però come media sul 10%. A questo punto non vi resta che pedalare … pedalare … e ancora pedalare … fino a che non arriverete in quota … e fino ad un parcheggio con una barriera verde e un’ampia vista panoramica. Ora vi mancano solo 200m di dislivello alla discesa. Superate con sicumera la barriera e continuate a pedalare fino a che l’asfalto finisce. Proseguite sempre dritto sul sentiero fino al cartello indicatore giallo con le direzioni: verso sinistra "Rasa" e verso destra "Corona dei Pinci – Survi – Casone" . Dirigetevi a sinistra e dopo poche pedalate arriverete ad un’ampio prato con un sentiero sulla sua sinistra. Finalemente la salita é finita. Percorrete il sentiero e seguitelo seguendo sempre le indicazioni (cartelli gialli) "Survi". In zona "Survi" mantenete la destra e seguite il sentiero principale mantenendo la direzione "Zota". Arrivati a "Zota" (un piccolo gruppo di case) fate un tornante a destra e dopo la casa (posta ai margini di un grande prato) imboccate il sentiero che scende verso sinistra. Se prima il sentiero era particolarmente semplice, magari con alcune radici nascoste dalle foglie, ora il sentiero si tramuta in un singletrack abbastanza tecnico con pietre e tornatini, in alcuni casi anche esposti … quindi occhio (specialmente ad alcune traverse in legno). Il sentiero avrà fine sino a sbucare su un piazzale asfaltato (stradina di servizio di un serbatoio dell’acqua). Ora potete gustarvi una meritata pausa … sgranchite le braccia, riposate le gambe e raffreddate i freni … vi serviranno per la prossima sessione di discesa. Finalmente DH ! Proprio sul bordo sinistro del piazzale scorgerete un piccolo sentiero … ripido … molto ripido … questo é l’inizio della "pista". La prima parte é molto ripida, con alcune curve sopraelevate che fanno da sponda ad alcuni salti … poi, man mano che si scende, la pendenza diminuisce facilitando la confidenza con alcuni "saltini" abbastanza facili. La "pista" termina su una strada asfaltata. Dirigetevi ora a sinistra, e poi dopo alcune decina di metri, imboccate il sentiero sulla destra che scende fino a Losone. Il sentiero a prima vista sembra semplice, ma le numerose pietre smosse e i gradoni, lo rendeno particolarmente infimo … quindi occhio ! La stanchezza può fare dei brutti scherzi 🙂 Arrivati finalmente a Losone, dirigetevi verso il centro scolastico e appena intavvedete l’argine del fiume Maggia, saliteci in "groppa" e seguitelo fino al pone che avete percorso alla partenza. Se siete ancora abbastanza "lucidi" troverete sicuramente l’auto in pochi minuti … bel giro .. bravi !
    • Immagini:
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    (VA) Vizzola Ticino – Vizzola MTB 2011

    05 Mag 2011

    • Proposto da: Vitto
    • Località: Lombardia
    • Data: 01/05/2011
    • Lunghezza: 26,4 Km
    • Tempo percorrenza: Da 1 ora a 2 ore
    • Dislivello: Non significativo .
    • Difficoltà tecnica: Facile
    • Impegno fisico necessario: Basso
    • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
    • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
    • Tipo: XC
    • Località di partenza: Vizzola Ticino
    • Accesso: Autostrada dei Laghi A8/E62 e quindi proseguire su SS336 in direzione dell’ areoporto di Malpensa. Uscita Vizzola Ticino .
    • Descrizione: Divertente percorso ad anello lungo il fiume Ticino ed i navigli . Adatto anche ai principianti presenta alcuni tortuosi singletrack di sicuro divertimento per tutti. Ricalca esattamente il percoros di gara del 2011 della gara XC inserita nel circuito dei parchi che si differenzia in alcuni tratti dalle versioni precedenti .
    • Immagini:
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    (VB) Cannero riviera – Il monte Carza

    24 Mar 2011

    • Proposto da: Vitto
    • Località: Piemonte
    • Data: 26/09/2010
    • Lunghezza: Km 23,700
    • Tempo percorrenza: Da 2 a 4 ore
    • Dislivello: + 1200 mt. circa
    • Difficoltà tecnica: media
    • Impegno fisico necessario: Alto
    • Cartografia: Garmin Trek Map Italia
    •  Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
    • Tipo: XC / All mountain
    •  Località di partenza: Cannero riviera
    •  Accesso: Autostrada A26/E62 uscita Verbania Svoltare a DX e proseguire sulla statale che costeggia il lago sino a Cannero riviera. Arrivati a Cannero svoltare a DX verso i parcheggi e raggiungere il punto di partenza della traccia GPS
    • Descrizione: Il percorso proposto parte subito con una salita su asfalto abbastanza dura e lunga. Le pendenze sono importanti e soprattutto non mollano mai per tutti i circa 12 Km di salita ! Una volta in cima si potrà godere di una vista impagabile sul lago Maggiore . La discesa è molto divertente nel tratto iniziale per farsi poi appena più tecnica nella parte centrale. Raggiunta la località di Viggiona si proseguira su un sentiero acciottolato e poco dopo si potrà scegliere se continuare a scendere dritti in direzione di Cannobio oppure a DX in direzione di Cannero riviera lungo la variante denominata Freak (le 2 tracce sono qui disponibili) . Se si opterà per la prima traccia si dovrà poi rientrare a Cannero riviera su asfalto seguendo la costiera mentre nell’ ipotesi Freak preparateVi a fare alcuni tratti spallando la bicicletta .
    • Immagini:
    • {gallery}Piemonte/VB_Cannero_MteCarza{/gallery}

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