(LC) Premana – Santa Rita integrale

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 26/07/2009
  • Lunghezza: 32,60 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 1730 mt.
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Kompass. n. 105
  • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
  • Tipo: All mountain, cicloalpinismo .
  • Località di partenza: Premana (LC)
  • Accesso: Da Como a Lecco, preferibilmente in prossimità della città, inserirsi sulla superstrada che con ottime segnalazioni indirizza senza errori verso la Valsassina. Percorrere tutta la strada di fondo valle, passando da Ballabio – Introbio – Primaluna – Taceno – Margno – Casarco e una volta giunti a Piazzo, si scende verso Premana e giunti al ponte, dopo il cartello di ingresso in paese, non salire alle abitazioni ma prendere a sinistra, scendendo ancora (Via Glabbio) e proseguire su questa deviazione fino alla zona industriale e li parcheggiare. Siamo ora all’inizio della Val Varrone, punto ideale di partenza e arrivo di questo giro.
  • Descrizione: Dal parcheggio, si sale nuovamente a Piazzo per poi, un poco più avanti, lasciare la strada dove siamo appena transitati, e voltando a sinistra dare inizio alla salita all’Alpe Paglio. Dopo una serie di tornanti si arriva all’alpe, si abbandona a questo punto la strada asfaltata e su sterrato si prosegue verso il Pian delle Betulle. Aggirando l’arrivo delle piste da sci si punta verso il sentiero che conduce al rif S. Rita. Con un traverso molto duro ma panoramicamente splendido, si passa d’Alpe Ortighera fino ad arrivare allo scollinamento posto all’inizio della dorsale per la cima di Olino. Il mio consiglio è di compiere questa splendida variante. Spingendo solo per un breve tratto la bike, ma poi, arrivando in cima pedalando, si ha la possibilità da questa cima, di osservare la vallata sottostante e soprattutto vedere buona parte del tracciato che resta da fare per avvicinarsi al rifugio. La discesa dalla cima, al scollinamento è breve ma divertentissimo e tutto ciclabile. Da qui, si scende per un tratto fino alla Bocchetta di Olino, poi si riprende a salire verso l’Alpe Agoredo. (un tratto di questo sentiero con bici in spalla). Brevissimo tratto ciclabile e nuovamente altro tratto da superare bici in spalla. Da qui, con un lungo traverso quasi pianeggiante si aggira tutta la dorsale del Pizzo Cornagera, osservando uno splendido panorama sulla conca sottostante di Biondino e la possente mole del Pizzo dei Tre Signori. Dopo l’aggiramento, si scende per uno stretto sentierino molto esposto sulla valle sottostante, (fare molta attenzione) per poi riprendere a salire verso la meta, sempre restando costantemente sul filo di cresta. Nuovamente spallando la bici si deve obbligatoriamente restare su questo sentiero esposto, fino alla variante che a vostra scelta potete fare. O proseguire sempre sul filo di cresta o scendere leggermente a sinistra verso la Val Marrone per poi risalire al rifugio dal versante opposto. Questo è il tratto più impegnativo, difficile e duro, dove si deve fare anche molta attenzione per non scivolare a valle. Una volta arrivati al rifugio, tutte le difficoltà sono alle spalle. Senza dubbio però, vi renderete conto che questo itinerario non è banale e soprattutto richiede una più che buona preparazione fisica e attitudine a sforzi brevi ma intensi. Discesa. Lasciate alle spalle tutte le difficoltà, la discesa è lungo la Val Varrone. Non vi è possibilità di sbagliare tracciato, la discesa è lungo l’unica possibile stradina che si snoda lungo il corso del torrente Varrone. Il fondo a tratti è abbastanza mosso poi è un alternarsi di varie situazioni, ma sempre senza mai avere la possibilità di fare scorrere velocemente la bike, in quanto alcuni tratti sono abbastanza ripidi e con un susseguirsi di stretti tornantini alle volte cementati. La cosa bella è che finalmente davanti a noi è solo discesa fino al rientro al parcheggio. Data l’ eterma durezza e lunghezza del percorso Vi ricordiamo che potete trovare nel nostro DB le tracce parziali del percorso qui pubblicato integralmente .
  • Immagini:
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(SO) Novate Mezzola-Trecciolino – Rif. Biasca

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 22/07/2009
  • Lunghezza: 43,20 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 1516 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Kompass. n. 92
  • Periodo consigliato: Estivo e Autunnale
  • Tipo: XC / Cicloalpinismo
  • Località di partenza: Verceia (SO)
  • Accesso: Da Lecco, superstrada direzione Nord verso la Valtellina e Val Chiavenna. Al bivio in alto lago , prendere per la Val Chiavenna e lasciare questa strada principale a Verceia, piccola località sul lago di Mezzola, parcheggiando nei pressi del Ristorante Barcaccia.
  • Descrizione: Dal Ristorante Barcaccia, seguono le indicazione (pista ciclabile 6) direzione Chiavenna, si costeggia il Lago di Mezzola e si resta su questa pista ciclabile fino al cartello di fine pista ciclabile esattamente un poco più avanti della Stazione ferroviaria di Novate Mezzola. Passando sotto un ponticello si rientra sulla strada principale e si torna indietro di 200 m. verso la stazione, per poi voltare a sinistra e dare inizio alla salita in Val Codera. Un breve tratto asfaltato porta verso le case alte di Novate Mezzola e all’inizio della mulattiera per Codera. Immediatamente ci si rende conto di cosa ci aspetta per arrivare a Codera. Più che un sentiero è una lunghissima e interminabile scalinata fatta con grossi blocchi di roccia strappata alla montagna e pazientemente posati alla meglio sul terreno sottostante che si inerpica verso l’alto, con impressionante ripidezza e con tratti dove sembra impossibile da li si debba passare. Senza dubbio è questo il tratto più impegnativo e duro di tutto il tracciato, ma sebbene si snodi lungo un versante molto scosceso e a picco sul paese sottostante, districandosi in un bel bosco di castagni, no risulta per nulla pericoloso. Si deve portare in spalla la bike da Novate Mezzola quota 302 fino alla frazione di Avedeè 790, da qui in poi arrivare a Codera, che si vede ancora lontana e apparentemente irraggiungibile, diventa tutto più facile e meno faticoso, con brevi tratti anche ciclabili. Qui si potrebbe concludere la parte più impegnativa del tracciato, e dopo una lunga sosta iniziare il percorso del Trecciolino. In questa relazione però viene descritta anche la salita in alta valle fino al Rifugio Brasca m.1304. Da Codera, una strada in buona parte sassosa ma molto larga e ampia conduce senza possibilità di sbagliare tracciato fino al rifugio. Abbastanza agevole all’inizio. Poi nella parte centrale abbastanza difficoltosa più che altro per il terreno sottostante molto mosso. Molto più facile e con un lungo tratto quasi pianeggiante l’ultima parte fino al rifugio. Tempo di salita. Dal parcheggio rist. Barcaccia a Codera 2 ore Da Codera al Rifugio altre 2. Rientro. Dal rifugio la discesa a Codera non presenta difficoltà di rilevo, eccetto il fare attenzione al terreno in buona parte molto mosso per la presenza sul terreno di pietrisco instabile. Poi giunti a Codera seguire le indicazioni Trecciolino. Si scende per un buon tratto lungo un fondo valle fino ad attraversare in sequenza due ponticelli molto caratteristici, in particolare il secondo e da lì riprendere a salire per raggiungere il tracciato e il traverso che riporta poi a Verceia. Nuovamente a tratti, si deve ancora spallare la bike, ma non come nella prima parte del tracciato, poi finalmente sempre più frequentemente si riesce a fare qualche pedalata in sella e finalmente si può dare inizio al lungo e interminabile traverso del Trecciolino. Ora è sorprendente e sbalorditivo osservare lungo il traverso, cosa ci aspetta man mano che si pedala. Senza mai perdere o guadagnare quota, ma sempre pedalando in piano questa volta su terreno molto agevole, sempre però facendo molta ma molta attenzione in particolari punti, si deve aggirare e seguire costantemente la morfologia della montagna in tutti i suoi mutamenti. Fortunatamente e lo si sapeva, i tratti più esposti a valle e i più pericolosi sono protetti da paletti in ferro e collegati tra loro con funi di acciaio, così da dare tutta la sicurezza necessaria per proseguire in tranquillità, mentre per osservare il fondovalle o quanto altro è consigliabile fermarsi. Un traverso ricco di sorprese. A tratti nel bosco, si alternano passaggi quasi impossibili a filo roccia, in altri casi, il passaggio è stato creato e appositamente scavato e modellando a forma di volta, per consentirne il passaggio, poi, un susseguirsi di passaggi in brevissimi tunnel scavati molto grossolanamente nella roccia, per poi imboccare una lunga e buia galleria dove però, all’inizio un interruttore ci consente di accendere le luci interne e procedere più agevolmente. E’ da questo punto in poi, che si deve pedalare a fianco dei binari di un trenino di servizio della centrale elettrica. Attenzione! In questo tratto, si possono fare ad un certo punto due variazioni con andata e ritorno. Il primo porta ad un punto molto panoramico su Verceia e sul lago di Mezzola. Il secondo alla diga. In questo secondo caso poi, al ritorno, si deve imboccare alla sinistra l’evidente sentiero che scende e riconduce al punto di partenza di Verceia. Anche in questo caso, la discesa è abbastanza tecnica e richiede una buona padronanza del mezzo, poi una volta giunti alla fine del sentiero, per strada asfaltata si rientra esattamente al punto di partenza. Note aggiuntive. A mio avviso, provate questo tracciato solo ed esclusivamente se c’è l’intenzione e la voglia di provare emozioni e sensazioni forti e il desiderio di mettersi alla prova su tracciati molto impegnativi, difficoltosi e duri, ma sempre con rispetto passione e amore per quanto ci hanno lasciato da vedere e guardare.
  • Immagini:
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(MI) Olcella – ACO Treking bike

21 Lug 2010

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Lombardia
  • Data: 19/07/2009
  • Lunghezza: 24,80 Km
  • Tempo percorrenza: Da 1 a 1 ora e 1/2
  • Dislivello: Non significativo .
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Basso
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Olcella
  • Accesso: Autostrada A4/E64 uscita Arluno. Girara a DX su SP34 in direzione Busto Garolfo. Proseguire su SP12, SP198 ed infine raggiungere Olcella su SP129 .
  • Descrizione: Percorso XC su cui si è svolta l’ edizione 2009 della gara denominata ACO Treking Bike . Privo di difficoltà tecniche ma molto tortuoso nei boschi che si trovano attorno a Busto Garolfo. Sono 3 giri di circa 8 Km cad.
  • Immagini:
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Carena (CH) – La via del ferro

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Ticino
  • Data: 09/07/2009
  • Lunghezza: 31,4 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 1838 mt.
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Strade di Pietra 1: 30.000 foglio n. 3
  • Periodo consigliato: Estivo Autunnale
  • Tipo: XC / Cicloalpinismo
  • Località di partenza: Carena (CH)
  • Accesso: Accesso: autostrada dei Laghi in direzione Como – Svizzera . Autostrada direzione nord fino all’uscita svincolo di Bellinzona Sud – a Camorino Giubiasco, a destra indicazioni Val Morobbia e si sale in alta valle fino al paese di Carena 958 mt. punto di partenza e arrivo di questo giro ad anello .
  • Descrizione: Da Carena lungo una strada all’inizio sterrata poi asfaltata si sale all’Alpe Giumello 1595, poi si ritorna su sterrato e si sale al Piano delle Pecore e Laghetti quota 1787. Da qui in poi, si prosegue alternando brevissimi tratti ciclabili ad altri dove si deve spingere o spallare la bike fino al Passo e Cima Verta 2078. (stupendo punto panoramico sulla Val Cavargna, Valle di Albano e Val Morobbia).Ora si scende verso il Rif. Sommafiume e con un lungo traverso si arriva poi al Rif. Giovo. Si riprende nuovamente a salire poi fino ad arrivare al Rif. S. Jorio e relativo passo quota 2012. (possibilità di ristoro al rifugio normalmente aperto nel periodo estivo anche durante la settimana. Ora, in questo caso, viene proposta la discesa a valle a Carena lungo il panoramico traverso che passa lungo la Capanna Gesero e all’Alpe Gesero e da qui si scende al paese lungo un bosco abbastanza praticabile ma che richiede molta buona tecnica in discesa. Note su questo traverso. All’apparenza sembra molto facile e ciclabile, osservandolo dalla vallata opposta e dal Passo Verta. In realtà non è quasi mai possibile salire in sella fino alla grande costruzione di telecomunicazioni. Non seguire però la traccia gps una volta giunto in prossimità della grossa costruzione di telecomunicazioni. Io ho voluto provare a seguire il sentiero di cresta che però ad un certo punto sparisce nella fitta vegetazione, ma consiglio di prendere la carrareccia che molto evidente scende alla Capanna Gesero e da qui rientrare a Carena lungo l’Alpe Gesero. Per il sentiero molto ben marcato. Se non si vuole fare questa variante. Dal Rif. S.Jorio, scendere in direzione dell’Alpe Giumello, facendo attenzione alla deviazione sottostante, (prendere senza indugio il sentiero alla sinistra) e una volta arrivati all’alpeggio passarci davanti e prendere il sentiero che scende lungo il prato sbucando poi nuovamente sulla strada asfaltata di salita. Scendere brevemente lungo la strada asfaltata per poi riprendere il sentiero evidenziato dalla presenza di una palina e con piacevole divertimento rientrare a Carena lungo un bel tratto di bosco piacevole e divertente da scendere in bike. Mi sembra evidente sottolineare che tutto il tracciato non è banale con tratti insidiosi e dove si deve fare a tratti anche molta attenzione e soprattutto è indispensabile una buona preparazione fisica .
  • Immagini:
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(LC) Baiedo – Grignone

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 14/07/2009
  • Lunghezza: 24,80 Km
  • Tempo percorrenza: 1 giornata
  • Dislivello: + 2067 mt.
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Più che buona preparazione
  • Cartografia: Kompass. n. 105
  • Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
  • Tipo: XC / Cicloalpinismo
  • Località di partenza: Baiedo
  • Accesso: Accesso. Como – Lecco – Valsassina. Da Como a Lecco, poi seguendo le indicazioni per la Valsassina, si passa da Ballabio e il Colle Balisio per poi scendere a Pasturo e proseguire fino alla frazione di Baiedo, parcheggiando davanti alla Banca Intesa – Sanpaolo.
  • Descrizione: Si fanno le prime pedalate in direzione di Pasturo e giunti in paese si prende la stradina che porta verso il Rif. Pialeral. Prima parte su asfalto, poi su sterrato e tratti cementati senza incontrare grosse difficoltà di orientamento e restando sempre sulla stradina principale dopo un paio di ore si arriva prima all’Alpe Cova (laghetto) e poi al rifugio collocato a quota 1400. (dislivello approssimativo 800 m) Dopo una sosta al rifugio, si spalla la bike e si sale lungo il sentiero che porta alla cima ma solo per un brevissimo tratto, fino in corrispondenza della deviazione per S. Calimero. Qui si lascia la bike e a piedi si sale alla cima. Consigliabile all’andata, seguire il sentiero estivo mentre al ritorno in discesa, prendere la variante indicata nel tracciato gps passando sulla piana disseminata dalle tane delle marmotte, per poi ricongiungersi in prossimità di dove si è lasciata la bike al tracciato iniziale della salita alla cima. Con buon passo alla cima sono 1000 m. di dislivello che si possono fare in 2 ore. Con condizioni ottimali, il panorama dalla cima è splendido e in aggiunta per la presenza sommità del Rif. Brioschi, si ha la possibilità di un ristoro e di una comoda sosta. Scendendo a valle e giunti alla bike restano due alternative. La prima rientrare a valle lungo il tracciato di salita in bike, meglio però in questo caso, evitando la strada ma imboccando la mulattiera, sconsigliabile per salire ma senza dubbio divertente in discesa. Altra possibilità è puntare a S. Calimero. Dopo una breve discesa nel bosco, in prossimità dell’attraversamento di un ruscello, si deve prendere il sentiero che sale verso l’Alpe Prabello di Sopra, seguendo un sentiero molto duro e faticoso spallando alle volte la bike,(15/20 minuti), poi si riprende a pedalare lungo un bel traverso panoramico verso S. Calimero quota1494. Ora rimane solo che la lunga discesa a valle. Seguendo inizialmente le indicazione per il Rif. Riva e poi passando dall’Alpe Nava scendere a Baiedo. Un tracciato molto insolito, ma che rispecchia il vero senso di mountainbike, assaporando a tratti quel senso di avventura e desiderio di uscire dagli schemi tradizionali. Note aggiuntive. Dislivello considerevole e impegno fisico altrettanto, ma se l’ho fatto io a 62 anni, penso che con un poco di buona volontà lo puoi fare anche tu.
  • Immagini:
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Castel San Pietro (CH)-M.te Generoso/Val di Muggio

21 Lug 2010

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Ticino
  • Data: 05/07/2009
  • Lunghezza: 48,50 Km
  • Tempo percorrenza: Da 5 a 7 ore
  • Dislivello: + 1200 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Garmin Trek Map Svizzera
  • Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Castel San Pietro (CH)
  • Accesso: Dall’Italia, autostrada A9 fino a Como uscita Chiasso (dopo Chiasso centro). Seguire verso Castel S.Pietro (ca 4 km) dove si può lasciare l’auto in un ampio parcheggio (partenza traccia).
  • Descrizione: Ennesima variante sui vari percorsi che portano al M.te Generoso proposta da Vitto . La salita è molto impegnativa e costringe spesso con la bicicletta a mano or in spalla. Giunti in cima al M.te Generoso potrete rifocillarVi al rifugio/ristorante per poi proseguire su un bel tracciato molto vario e mai troppo impegnativo in direzione della val d’ Intelvi prima e la val di Muggio poi. Rientro a Castel San Pietro su asfalto .
  • Immagini:
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(TN) Limone sul Garda – La val Pura

21 Lug 2010

  • Proposto da: Iron Mike
  • Località: Trentino Alto Adige
  • Data: 18/06/2009
  • Lunghezza: 30,10 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 6 ore
  • Dislivello: + 1400 mt. crica
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: NATURE DYNAMICS Alto Garda
  • Periodo consigliato: Aprile-Novembre
  • Tipo: All mountain, freeride .
  • Località di partenza: Limone del Garda (TN)
  • Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Riva del Garda. Da qui proseguire per Limone sul Garda
  • Descrizione: Il tour di oggi merita una doverosa premessa: negli ultimi anni qui sul Garda sta prendendo piede una Mtb molto più estrema e pericolosa rispetto a quelli che erano i fondamentali per cui era nata ; cioè il divertimento spensierato e stare in mezzo alla natura selvaggia. Sulla spinta dell’evoluzione dei materiali e di un ristretto gruppo di bikers, per lo più Austriaci e Tedeschi, alcuni sentieri ritenuti impossibili o perlomeno improbabili, vengono oggi “ Percorsi” da più proseliti . Nella conca di Limone vi sono sicuramente alcuni dei più terribili trials di tutto il Garda come il sentiero : 121 Dalco, il 122 e, anche se in maniera minore, il 109-123 della Val Pura. Quindi il sentiero di oggi va affrontato solo se si ha una tecnica di guida eccelente, non si soffre di vertigini e si amano i fondi ghiaiosi , i sentieri ciottolosi e ripidissimi, spesso lastricati di placche taglienti . Detto ciò veniamo al tour di oggi. Si parte da Limone e, se si vuole evitare il piccolo anello panoramico da me percorso, superfluo ai fini del tour, si può andare direttamente dal Wp n °1 al Wp n ° 5. Da qui inizia la lenta salita verso Vesio. Il fondo asfaltato e l’esposizione diretta al sole vi farà letteralmente “evaporare” nelle giornate più calde, ma il paesaggio vi compenserà delle fatiche. L’altopiano di Tremosine è un insieme di piccoli comuni, e noi nella nostra salita, attraverseremo prima Ponte di Burdol, poi Voltino, Fucine ed infine arriveremo a Vesio. Prima di entrare nel centro abitato svolteremo a dx seguendo l’indicazione Passo Nota. Dopo poche centinaia di metri inizia la salita attraverso la meravigliosa Val di Bondo. Questa è una salita stupefacente, dato che la natura si è sbizzarrita in vari giochi d’acqua ,che ci allieteranno durante la piacevole fatica. Giunti al Passo Nota consiglio una pausa ristoratrice, dato che la discesa che ci attende ci richiederà molte più energie di quanto abbiamo speso finora. Prendiamo le indicazioni per il Cimitero di Guerra, poco sotto il rifugio, e iniziamo con 15 minuti di salita lungo il sentiero 121 (qui molto facile) . Si continua a salire fino al Wp n° 16, e poco dopo questo, inizierà la discesa . Attraverseremo 5 gallerie della grande guerra, e subito dopo la 5 quinta, vedremo alla nostra Sx la ripida salita che porta al crinale della Corna Vecchia (sentiero 107-Wp 17 con allarme prossimità) . Qui bisogna fare attenzione poiché il sentiero è molto esposto . Appena arrivati al crinale si girerà a sinistra, percorrendo un breve tratto del sentiero 107, fino al bivio del sentiero 102 . Qui il sentiero 102 prosegue sia in alto a SX, che leggermente in discesa alla nostra DX . Prenderemo la svolta a DX (Wp 19 allarme prossimità), facendo molta attenzione, dato che il sentiero permane esposto . Adesso, percorreremo un lungo tratto in quota, regalandoci degli splendidi scorci sul lago . Questo è l’unico tratto boschivo del tour, per cui fatene tesoro prima della “rullata on the rocks” . Giunti al Wp 21 proseguiremo dritti ignorando le indicazioni che ci farebbero erroneamente svoltare a SX . Sempre dritti al Wp 22, ma prestare molta attenzione al Wp 23 ( Allarme prossimità) . Qui la strada si biforca proseguendo sia in alto a DX, che dritta . Il tratto che prosegue diritto, ha però una staccionata di tronchi e filo spinato . Noi dobbiamo attraversare la staccionata, rammentando che quì inizia il pericoloso sentiero 109 . Questo tratto è molto, molto pericoloso se fatto in sella in maniera imprudente . Attraversandolo capirete i perché della mia prudenza, e nel ragionevole dubbio, conviene scendere dalla mtb, dato che il tratto più divertente e sicuro, è lo Zig Zag Pura che ci attende li sotto . Attraversata la conca rocciosa che va dal Wp 24 al 25 inizia la discesa lungo il sentiero 123 . Questo lo imboccheremo scendendo a SX al Wp 25 . Adesso scenderemo lungo il letto sassoso del Rio Pura, seguendo le tracce del sentiero fino al wp 29, dove girando a SX ritorneremo agevolmente alla macchina .
  • Immagini:
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Sempione (CH)-Stockalperweg-Dal Sempione a Gondo

21 Lug 2010

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Sempione / Vallese
  • Data: 28/06/2009
  • Lunghezza: 36,50 Km
  • Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
  • Dislivello: +1107 / -1050 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Garmin Trek Map Svizzera
  • Periodo consigliato: Da Giugno a Ottobre
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Gondo (CH)
  • Accesso: Autostrada A26/E62 in direzione Gravellona Toce e proseguire in direzione Sempione / Confine di stato. Appena passato il confine Svizzero proseguire per circa 500 mt. sino al parcheggio presente dopo il tornante da cui parte la traccia GPS .
  • Descrizione: Il percorso GPS è particolarmente suggestivo (alcuni lo hanno definito uno dei più bei percorsi Alpini mai percorsi) ma implica il fatto di dover avere più mezzi a disposizione or una salita – daGondo al passo Sempione – lunga ben 19 Km con 1100 Mt. di dislivello In ogni caso arrivati a Gondo lasciare un auto al comodo parcheggio sulla DX della strada che servirà a fine giro per recuperare gli altri mezzi al passo del Sempione. Arrivati al passo del Sempione scendere verso Gondo sul sentiero Stockalperwerg che Vi porterà in paesaggi di rara bellezza sino a Gondo dove troverete il mezzo lasciato precedentemente. ATTENZIONE : in pratica si tratta della seconda parte del giro denominato Usserie Nanzlicke .
  • Immagini:
    {gallery}medio-408{/gallery}

(VA) Busto Arsizio – Bikeinbusto

21 Lug 2010

  • Proposto da: Vitto
  • Località: Lombardia
  • Data: 20/06/2009
  • Lunghezza: 25,10 Km
  • Tempo percorrenza: Da 1 a 1 ora e 1/2
  • Dislivello: Non significativo .
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Basso
  • Cartografia: Garmin Trek Map Lombardia
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Busto Arsizio
  • Accesso: Autostrada A8 dei laghi in direzione Varese . Uscire a Legnano e proseguire su SS527 (via Saronnese) . Raggiungere Busto Arsizio .
  • Descrizione: Percorso XC su cui si è svolta l’ edizione 2009 della gara denominata Bikeinbusto . Privo di difficoltà tecniche ma abbastanza tortuoso nei boschi che si trovano attorno a Busto Arsizio. Sono 3 giri di circa 8 Km cad.
  • Immagini:
    {gallery}facile-407{/gallery}

(CO) Segrino/Palanzo/Asso

21 Lug 2010

  • Proposto da: Romano 62
  • Località: Lombardia
  • Data: 20/06/2009
  • Lunghezza: 35,20 Km
  • Tempo percorrenza: Circa 4 ore
  • Dislivello: + 1100 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Kompass 92
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: Asfalto 80%, il resto su sterrate .
  • Località di partenza: Lago del Segrino
  • Accesso: Da Erba o da Lecco
  • Descrizione: Dal lago del Segrino (accendere gps) dirigersi verso Canzo e da qui verso Castelmarte eppoi verso Albavilla. Da qui seguire le indicazioni per Alpe del Vicere eppoi Capanna Mara. Proseguire oltre fino alla bocchetta di Palanzo da dove ha inizio la discesa.N:B: non seguire l’indicazione CAI verso la stazione di Caslino, ma girare a dx 50 metri piu avanti. Seguire sempre le indicazioni per Asso .
  • Immagini:
    {gallery}facile-406{/gallery}

(PV) Cassolnovo – Ticinbike 2009

21 Lug 2010

  • Proposto da: Mao
  • Località: Lombardia
  • Data: 14/06/2009
  • Lunghezza: 37,50 Km
  • Tempo percorrenza: Da 1 a 2 ore
  • Dislivello: Non significativo .
  • Difficoltà tecnica: Facile
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Garmin Land Navigator
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: XC
  • Località di partenza: Cassolnovo (PV)
  • Accesso: Autostrada E66/A4 uscita Marcallo Mesero. Proseguire su SS11 in direzione Magenta / Trecate . Quindi su SP4 in direzione Vigevano e quindi Cassolnovo .
  • Descrizione: Il percorso GPS ricalca la 3° prova del circuito dei parchi 2009 : la Ticinbike appunto. Si tratta di un percorso, molto facile tecnicamente, su sterrate e singletrack pianeggianti su un anello da ripetersi 3 volte per un totale di quasi 38 Km .
  • Immagini:
    {gallery}facile-405{/gallery}

(CO) Alpe Vicerè/Cap.Mara/Bollettone/Baita Patrizi

21 Lug 2010

  • Proposto da: Sergio MTB
  • Località: Lombardia
  • Data: 12/06/2009
  • Lunghezza: 11,200 Km
  • Tempo percorrenza: Da 1 a 2 ore
  • Dislivello: + 544/-517 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Kompass 91
  • Periodo consigliato: Maggio / Novembre
  • Tipo: XC / All mountain
  • Località di partenza: Alpe del Vicerè
  • Accesso: Como – Albavilla – Alpe Vicerè
  • Descrizione: Dall’Alpe Vicerè alla Capanna Mara, poi spallando per alcuni tratti la bike al Bolettone. Discesa in direzione della Bocchetta di S. Pietro (bivio per il Pian di Fò e discesa a Ponzate).Seguire ora le indicazioni per la Baita Patrizi e poi con un traverso rientrare all’Alpe Vicerè.
  • Immagini:
    {gallery}medio-404{/gallery}

(GE) Sestri levante – M.te Capenardo SuperEnduro

21 Lug 2010

  • Proposto da: Claudio M.
  • Località: Liguria
  • Data: 07/06/2009
  • Lunghezza: 25,60 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
  • Dislivello: + 981/-979 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Medio
  • Cartografia: Garmin Land Navigator
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno
  • Tipo: Enduro
  • Località di partenza: Sestri levante
  • Accesso: Autosrada E62 / A7 uscita Sestri levante. Raggiungere il lungomare ed il punto di partenza del percorso GPS .
  • Descrizione: Itinerario che ricalca la gara SuperEnduro del 2009. Trattasi di circuito ad anello da ripetersi 2 volte e quindi con 2 salite in prevalenza su asfalto (stesso percorso) e 2 discese diverse con segnate nella traccia GPS i punti di inizio e fine delle 4 prove speciali cronometrate della gara. Il percorso non è molto impegnativo ma presenta alcuni tratti con gradini in roccia di discreta entità : si consigliano le protezioni .
  • Immagini:
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(VB) Feriolo/Mottarone/VN1/Gravellona/Feriolo

21 Lug 2010

  • Proposto da: Cappef
  • Località: Piemonte
  • Data: 02/06/2009
  • Lunghezza: 26,60 Km
  • Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
  • Dislivello: + 350 / – 1500 mt. circa
  • Difficoltà tecnica: Difficile
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Alpugang
  • Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
  • Tipo: All mountain, cicloalpinismo .
  • Località di partenza: Feriolo
  • Accesso: Autostrada A26/E62 uscita Baveno. Svoltare a SX seguendo i cartelli Gravellona Toce. Arrivati a Feriolo raggiungere il punto di partenza della traccia GPS
  • Descrizione: Il tracciato proposto è consigliato solo a BIKERS ESPERTI !!! La traccia GPS allegata prevede la risalita da Stresa – che raggiungeremo da Feriolo su asfalto lungo il lago – alla cima del Mottarone in funivia ma ovviamente per i più preparati fisicamente si può scegliere di salire pedalando al Mottarone aggiungendo così al percorso della traccia circa 19 Km e ben 1200 mt. di dislivello in salita. Una volta raggiunta la cima del Mottarone ci siamo fermati a pranzo alla baita CAI (consigliato il menù completo) per poi proseguire in discesa sul sentiero VN1 verso Gravellona Toce per tornare poi a Feriolo. Il sentiero in questione è molto tecnico e prevede anchetratti con bicicletta in spalla per circa 1 ora. In ogni caso è un sentiero che non lascia mai respiro e che richiede sempre la massima concentrazione data la sua tecnicità e difficile ciclabilità . Consigliato solo a chi ha voglia di addentrarsi in boschi e zone mai frequentate e quindi molto sporche : sconsigliato vivamente a chi vuole semplicemente fare una gita in MTB !!!
  • Immagini:
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(CO) Gera Lario – Alpe Gigai

21 Lug 2010

  • Proposto da: Romano 62
  • Località: Lombardia
  • Data: 23/05/2009
  • Lunghezza: 33,00 Km
  • Tempo percorrenza: 4 ore circa
  • Dislivello: +1430 mt.
  • Difficoltà tecnica: Medio
  • Impegno fisico necessario: Alto
  • Cartografia: Kompass 91
  • Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
  • Tipo: Asfalto maggior parte,sterrato,single track
  • Località di partenza: Sorico
  • Accesso: Da Como lungolago,oppure da Colico .
  • Descrizione: Si parte dal park della scuola elementare di Sorico (accendere gps) e da qui ci si dirige verso Gera Lario dove sulla SX si trova il cartello per Bugiallo che portera’ a S.Bartolomeo. Da qui la strada asfaltata termina ed inizia una strada sterrata che dapprima tocchera’ Pescedo – uno dei panorami piu’ belli di tutto il lago Lariano – eppoi Alpe Gigai -idem panorama . Poi si dovra’ spingere la bici per circa 45 minuti fino ad un ampio prato da dove ha inizio la discesa dapprima su single track molto tecnico ma mai esposto eppoi di nuovo su strada asfaltata che dopo numerosi tornanti ci riportera sulla strada del lungolago. La salita da Bugiallo in avanti ho indicato impegno fisico elevato perche dopo Bugiallo la strada non scende mai al di sotto del 10% di inclinazione
  • Immagini:
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