Moab (USA) – Slickrock
29 Mag 2012
- Proposto da: Vitto
- Località: Moab (Utah)
- Data: 13/05/2012
- Lunghezza: 41,8 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 4 ore
- Dislivello: + 350 mt circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin USA Trekmap
- Periodo consigliato: Da Aprile a Giugno e Settembre.
- Tipo: XC / AM – 100% roccia rossa
- Località di partenza: Moab
- Accesso: US191 – Moab
- Descrizione: Trattasi di uno dei giri più gettonati di Moab. E’ un anello su roccia rossa che è caratteristica della zona. Il sentiero è all’ interno di un parco ed è tutto segnato con linee bianche sul terreno. E’ molto importante restare sul sentiero e divertirsi: è un vero luna park !!!
- Immagini:
{gallery}USA/Utah/Slickrock{/gallery}
Moab (USA) – Bar M loop + varianti
23 Mag 2012
- Proposto da: Vitto
- Località: Moab (Utah)
- Data: 12/05/2012
- Lunghezza: 41,8 Km
- Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
- Dislivello: + 500 mt circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin USA Trekmap
- Periodo consigliato: Da Aprile a Giugno e Settembre.
- Tipo: XC / AM – 50% fuoristrada – 50% asfalto
- Località di partenza: Moab
- Accesso: US191 – Moab
- Descrizione: Trattasi di uno dei giri più semplici da effettuare a Moab. Partendo dalla cittadina di Moab si percorre per un tratto la US191 in direzione Arches National park e si costeggia sulla SX l’ ingresso del parco. Una volta raggiunto l’ altopiano in fianco all’ Arches National park potrete optare per i vari sentieri che risultano sempre ben indicati e saegnati. Noia abbiamo percorso alcuni di essi come il Circle O ed il Killer B ma potrete scegliere ciò che più Vi piace se siete dotati di una mappa che Vi consigliamo acquistare presso Moab Cyclery in Main Street a Moab.
- Immagini:
{gallery}USA/Utah/BarMloop{/gallery}
(BI) Brusnengo – Le Rive Rosse 2012 ridotto
08 Mag 2012
- Proposto da: Max
- Località: Piemonte
- Data: 22/04/2012
- Lunghezza: 25 Km
- Tempo percorrenza: Circa 2 ore e 30 mimuti
- Dislivello: + 650 mt circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia:Garmin Trek Map Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno
- Tipo: XC / FR – 80% fuoristrada – 20% asfalto
- Località di partenza: Brusnengo (BI)
- Accesso: Imboccate l’autostrada A26 Alessandria – Varese e percorretela fino ad uscire a Gemme / Romagnano Sesia. Seguire le indicazioni per Biella sino alla Statale S142 e proseguite sino a trovare il paese di Brusnengo. A Brusnengo posteggiate nella via centrale da dove parte la traccia GPS.
- Descrizione: Brusnengo – Madonna degli Angeli – Rive Rosse – Diga Ravasanella – sentiero M41 – Parco Arcobaleno – Brusnengo . Il percorso delle "RiveRosse" viene chiamato così perché il tracciato attraversa, nella sua prima parte, una zona molto particolare formata da gobbe di pietrisco dalla caratteristica colorazione rossa. Il percorso parte dal Paese di Brusnengo per poi salire fino alla chiesetta della Madonna degli Angeli. Da qui su sterratone e poi su un fantastico singletrack tra gli abeti, si arriva alle "Rive Rosse". Qui alcuni locals hanno realizzato alcuni salti sui quali, con la dovuta cautela ci si potrà cimentare. Il percorso contina attraverso bellissimi boschi e bacini artificiali, fiino ad arrivare all’ unica vera breve salita. la quale vi porterä a raccordarVi con una delle più belle ed entusiasmanti discese che abbiate mai fatto … Questo percorso è un percorso ridotto che prevede il taglio dell’ ultima salita sino all’ area pic-nic optando per una breve salita che Vi raccorderà all’ ultimo toboga in discesa … utile per i meno allenati vista la lunghezza di soli 25 Km del percorso ridotto .
- Immagini:
{gallery}Piemonte/BI_Brusnengo_RiveRosse2012Ridotto{/gallery}
(VB) Stresa – Mega del Pescone
04 Gen 2012
Proposto da: Vitto
Località: Piemonte
Data: 11/12/2011
Lunghezza: 40,70 Km
Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
Dislivello: – 1500 mt.circa
Difficoltà tecnica: Medio
Impegno fisico necessario: Medio
Cartografia: IGM 1:50.000 n. 12
Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve .
Tipo: Freeride / All mountain
Località di partenza: Stresa (VB) – Funivie del Mottarone
Accesso: Autostrada A8 in direzione del Lago Maggiore ed il Sempione uscita di Stresa. Raggiungere Stresa ed il punto di partenza di questo itinerario è proprio davanti alle Isole Borromeo dal parcheggio dove parte la funivia per il Mottarone.
Descrizione: Salendo con la funivia del Mottarone non resterà che salire alla cima da dove partono gli impianti di risalita per poter accedere ad una discesa di più di 18 Km. !!! Insomma una vera e propria Mega con tratti divertentissimi e pochissimi strappi in salita. Un percorso molto vario con tutti i tipi di terreno che dalla cima del Mottarone ci permetterà di raggiungere l’ alpe Vermenasca, Pescone, Agrano ed infine Borca sul lago d’ Orta. Da Borca non esterà che percorrere circa 22 Km di asfalto e ciclabili per tornare a Stresa sul piazzale di partenza della funivia. Consigliatissimo !!!
Immagini:
{gallery}Piemonte/VB_Stresa_MegaPescone{/gallery}
(NO) Pogno – Il canalone
20 Dic 2011
Proposto da: Pro-M
Località: (NO) Pogno
Data: 18/12/2011
Lunghezza: 15,00 Kmcirca
Tempo percorrenza: Da 1 ad 1 1/2 ora
Dislivello: + 450 mt.circa
Difficoltà tecnica: Medio
Impegno fisico necessario: Medio
Cartografia: Garmin Land Navigator Italia
Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
Tipo: Superenduro
Località di partenza: Pogno (NO)
Accesso: Autostrada A26 dei laghi indirezione Gravellona Toce. Uscita Arona e proseguire in direzione Borgomanero su SR 142. Prendere SP 167 in direzione Gozzano e quindi SP 45 sino a Pogno.
Descrizione: Trattasi della nuova variante denominata il canalone che costituirà una delle PS della gara di Pogno 2012. Si parte dal punto di partenza della vecchie PS 1 e 3 e si pèercorre un tratto della vecchia PS sino alla seconda rampa che si incontra sul tracciato dove si prenderà il canalone sulla DX. Il tratto nuovo è molto lavorato / preparato dagli amici dell’ A.S. I Gufi e risulta essere molto divertente: quasi una pista di biglie !!! Vi consigliamo questa traccia perchè veramente divertentissima e con un fondo sabbioso di sottobosco che drenando moltissimo permette di divertirsi in ogni condizione meteo . ATTENZIONE: la traccia si riferisce a 2 salite e 2 discese identiche .
Immagini:
{gallery}Piemonte/NO_Pogno_Canalone{/gallery}
(BI) Coggiola – Superenduro
14 Dic 2011
Proposto da: Luciano
Località: Piemonte
Data: 08/12/2011
Lunghezza: Km 20,900
Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
Dislivello: + 900 mt. circa
Difficoltà tecnica: Media
Impegno fisico necessario: Medio
Cartografia: Garmin Trek Map Italia
Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
Tipo: Superenduro
Località di partenza: Coggiola
Accesso: Imboccate l’autostrada A26 Alessandria – Varese e percorretela fino ad uscire a Gemme / Romagnano Sesia. Seguire le indicazioni per la Valsesia e raggiungere Coggiola. Una volta entrati in Coggiola sulla sinistra troverete il comodo parcheggio davanti al cimitero da dove parte la traccia GPS.
Descrizione: Il percorso proposto ricalca la prova del circuito Superenduro 2011 con riferimento alle sole PS1 e PS3 (manca la PS2 che in ogni caso parte dallo stesso piazzale dove partono PS1 & 3. Quindi la slaita è unica e ben pedalabile. Le 2 PS proposte in questa traccia sono molto divertenti prive di particolari difficoltà tecniche. Il terreno dei single track è in prevalenza sottobosco con buona scorrevolezza grazie anche alle sponde ed agli appoggi artificiali preparati per la gara. Insomma un buon campo di allenamento per tutti molto divertente anche per rider senza grndissima esperienza. Consigliato !
Immagini:
{gallery}Piemonte/BI_Coggiola_Superenduro{/gallery} >
(TN) Vigne di Arco – Il monte Brento
05 Ott 2011
- Proposto da: Iron Mike
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 05/06/2011
- Lunghezza: 41,00 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 5 ore
- Dislivello: +1500 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Medioalto
- Impegno fisico necessario: Medio alto
- Cartografia: 4Land Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, la nuovissima Trakmap lago di Garda e Dolomiti V2.
- Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
- Tipo: All mountain
- Località di partenza: Vigne di Arco
- Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago e da li seguire indicazioni Arco.
- Descrizione: Il giro di oggi raggiunge la vetta del Monte Brento. Ai più questa montagna dirà poco, ma per gli appassionati di Base Jumping, la sua vetta, il Becco dell’Aquila ha un fascino irresistibile. Vengono a lanciarsi da ogni parte del mondo, e in questi anni sono già una dozzina i jumpers deceduti. Motivo della sua fama, un salto verticale di oltre mille metri. La vista da lassù è molto bella spaziando dal Brenta, alleMarocche, con i relativi laghi (Cavedine, Toblino e Lamar ) fino al Garda. La salita non presenta particolari difficoltà, mentre la discesa dal rifugio San Giovanni al Monte ad Arco, ha tratti da vero Freeride. Partiamo dal campo di calcio di Vigne (fraz.Arco), per sfruttare l’ampio parcheggio. Si girerà a sx per prendere la lunga salita asfaltata che passerà prima per Varignano e poi per Padaro. Bisogna restare sulla strada asfaltata fino al Waypoint n° 15. Qui avete due opzioni: salire nel bosco che è più tecnico e panoramico ( la mia scelta per questa traccia), oppure restare su asfalto se pensate di avere bisogno di risparmiare energie. Arriverete comunque al rifugio San Giovanni. Per il bosco si gira a DX e poi alla seconda stanga si gira in alto a SX. Entrati nel bosco al WP 18 si farà una inversione di 90 ° proseguendo la salita a SX. Vi è poco dopo in breve tratto dove dovrete spingere la bici in salita, ma parliamo di 150 m lineari che vi toglieranno al massimo 5 minuti di pedalata. Poco dopo arriverete, facendo alcuni saliscendi, alla strada asfaltata che vi porterà al rifugio. Vi aspetta ancora un oretta di salita per arrivare al Becco dell’ Aquila. Proseguendo diritti, mantenendo quindi il rifugio sulla SX, si arriva al WP 23, ove si svolterà a DX. Bisogna prestare molta attenzione al WP 27. Qui ci si trova ad un trivio : Scelta 1 – se si svolta a 45 ° si imbocca un sentiero che in salita per metà è impedalabile. Forse in discesa con condizioni meteo non piovose si può riuscire a domarlo. Vi allego la traccia se volete provare a farlo in discesa. Scelta 2 – se proseguite dritti per poi svoltare a DX al WP 28 andrete al Becco dell’Aquila. Si dovrà camminare a piedi per 5 minuti per arrivare al punto panoramico. Scelta 3 – se andate a SX verso il WP 31, iniziate il giro ad anello, quindi il ritorno,perdendo il panorama dal Monte Brento. Qualsiasi scelta facciate, dovrete comunque passare prima o poi dal WP 31 e poi dal bel paesino di Lundo. Tra salite e discese si ritorna al rifugio San Giovanni che adesso ho voluto evidenziare con il WP 39. Adesso conviene rimpinguarsi molto bene perché la discesa è molto bella ed in alcuni tratti impegnativa. Il primo tratto si svolge soprattutto nel bosco, alternando fondo battuto a rocce, ed i prossimità del rientro sulla strada asfaltata, ghiaione Gardesano (WP 15 ). Si continua a scendere lungo la strada asfaltata fino al WP 45 dove si svolterà su a Dx , scavalcando la sbarra fermatransito, ed iniziando la breve salita. Al WP 46 inizia a Sx la ripida discesa sotto i tralicci telefonici (sentiero 408), che ci porterà a Mandrea. Poco prima di arrivare in questa località, si ritornerà sull’asfalto, per lasciarlo di nuovo nei pressi del WP 50, ove si svolterà a SX. Discesa tecnica e scorrevole fino al WP 52 dove bisogna prestare attenzione ; qui bisogna svoltare a Dx se no si finisce su una discesa Ferrata. Poi si rientrerà sulla strada asfaltata che si terrà fin dopo Padaro. Al WP 54 si svolterà a SX per rientrare alla macchina attraverso la bellissima olivaia di Arco.
- Immagini:
{gallery}Trentino_Altoadige/Medio_Monte_Brento{/gallery}
(TN) Arco – Il passo Giovo
15 Set 2011
- Proposto da: Iron Mike
- Località: Trentino Alto Adige
- Data: 11/010/2009
- Lunghezza: 67,00 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 6 ore
- Dislivello: +1800 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: NATURE DYNAMICS Alto Garda, oppure, per gps cartografici Garmin, la nuovissima Trakmap lago di Garda e Dolomiti V2
- Periodo consigliato: Da Aprile a Novembre
- Tipo: All mountain
- Località di partenza: Arco di trento
- Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Rovereto sud e proseguire su SS240 fino a Nago e da li seguire indicazioni Arco.
- Descrizione: Oggi andiamo a provare un nuovo tour nella splendida Val di Ledro. Nel nostro caso siamo partiti da Arco per scaldare i “motori”, ma potrete comunque partire da Riva del Garda, se volete diminuire il chilometraggio. Da Riva si imbocca la stupenda strada della Ponale, e arrivati al bivio per Pregasina, si gira a destra. Imboccata la nuova ciclabile, dopo una breve percorrenza sulla statale, arriviamo a Prè. Proseguendo diritto arriviamo a Molina di Ledro. Dopo aver costeggiato la sponda sinistra del Lago di Ledro, percorriamo la bellissima ciclabile fino a Tiarno di Sotto Qui inizierà l’ardita salita alla Bocca di Giumella ( questa è quella della Val di Ledro, diversa da quella descritta da un altro tour ). Dopo la lunga salita, arrivati alla Bocca Giumella (Wp 30 ), si svolterà a sx. Non illudetevi la salita non è ancora finita. Arrivati alla Malga di Cap, il sentiero è poco visibile, poichè attraversa il campo dove pascolano le mucche. Finito il prato, si arriva al punto più alto del giro, segnato dal Wp 33. La vista è magnifica, e la piramide di fronte a voi è il Carè Alto. Qui inizia una bellissima discesa verso il Passo Giovo. Verso la fine del sentiero dovrete fare qualche deviazione, poiché le recenti valanghe, hanno abbattuto vari alberi. Arriverete prima a Tiarno di Sopra e poi a Tiarno di Sotto. Da qui si rientrerà seguendo la strada dell’andata.
- Immagini:
{gallery}Trentino_Altoadige/Medio_Passo_Giovo{/gallery}
(MO) La via Vandelli – 2° tappa
06 Set 2011
- Proposto da: Freakrider
- Località: Emilia Romagna/Toscana
- Data: 06/08/2011
- Lunghezza: 47,20 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 7 ore comprese le soste .
- Dislivello: + 775 mt. .
- Difficoltà tecnica: Media
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin Trek Map Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno
- Tipo: XC con tratti in asfalto
- Località di partenza: San Pellegrino in alpe .
- Accesso: 2° tappa della via Vandelli .Siamo partiti da San Pellegrino in alpe alla volta di Vagli .
- Descrizione: Si tratta della 2° tappa del tracciato che ripercorre in parte la via Vandelli. Il primo tratto oggi è un single track molto divertente con alcuni tratti veramente tecnici. Si raggiunge Castiglione in Garfagnana e da qui su asfalto si sale sino a Vagli sotto dove si pernotterà .
- Immagini:
{gallery}Emilia_Romagna/Vandelli_2{/gallery}
Zermatt (CH) – Gornergrat
28 Lug 2011
- Proposto da: Vitto
- Località: Vallese
- Data: 10/07/2011
- Lunghezza: Km 39,80
- Tempo percorrenza: da 3 a 8 ore .
- Dislivello: + 1700 mt. circa (anche in cremagliera)
- Difficoltà tecnica: media
- Impegno fisico necessario: Basso (Alto se salita in bicicletta)
- Cartografia: Garmin TrekMap Suisse
- Periodo consigliato: Estivo
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Tasch (Zermatt)
- Accesso: Autostrada A26/E62 in direzione Gravellona Toce e proseguire in direzione Sempione / Confine di stato. Appena passato il confine Svizzero salire sino al passo del Sempione, scendere a Briga e quindi procedere verso Zermatt raggiungendo località Tasch. Giunti in paese si è obbligati a lasciare l’auto in uno dei parcheggi a pagamento collocati all’ingresso del centro abitato poichè Zermatt è praticamente un’ isola pedonale. ( Ore viaggio da Milano 2, 30 – 3) .
- Descrizione: A Tasch si è obbligati a lasciare le macchine e quindi rimangono soli 5 Km in leggera salita per raggiungere la stazione della cremagliera a Zermatt . Prendendo la cremagliera si potrà quindi salire sino al Gornergrat a (3089 mt.) da dove si potrà godere di una dei più fantastici paesaggi delle Alpi con il Cervino di fronte a noi a farla da padrone . Insomma uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita !!! Per i più allenati / volonterosi rimane sempre – in alternativa alla salita in cremagliera – la lunghissima salita in bicicletta su strade bianche e sentieri (prevedere almeno 3/4 ore di salita per 1700 mt. circa di dislivello). Uno volta esaurita la memory card della macchina fotografica al Gornergrat non resterà che scendere a valle dapprima su strade bianche molto panoramiche e nel tratto finale su alcuni divertenti singletracks comunque mai troppo impegnativi. Consigliatissimo almeno per la parte paesaggistica .
- Immagini :
{gallery}Svizzera/Medio_Vallese_Gornergrat{/gallery}
(NO) Gozzano – Lago d’ Orta – Anello azzurro
19 Lug 2011
Proposto da: Vitto
Località: Piemonte
Data: 17/07/2011
Lunghezza: Km 43,200
Tempo percorrenza: Da 3 a 4 ore
Dislivello: + 800 mt. circa
Difficoltà tecnica: Media
Impegno fisico necessario: Medio
Cartografia: Garmin Trek Map Italia
Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
Tipo: XC / All mountain
Località di partenza: Gozzano
Accesso: Autostrada A26/E62 uscita Arona Svoltare a SX e proseguire seguendo le indicazioni Gozzano. Raggiungere il comodo parcheggio davanti al cimitero da dove parte la traccia GPS.
Descrizione: Il percorso proposto ricalca in buona parte l’ anello azzurro (considerato dal CAI un sentiero molto facile) salvo un breve tratto prima di raggiungere Omegna che risulta essere abbastanza impegnativo e poco pulito da rami e vegetazione . In questo tratto sarà necessario scendere più volte di sella e spingere la bicicletta. In ogni caso il percorso supera i 40 Km in totale ee è quindi consigliato un minimo di allenamento .
Immagini:
{gallery}Piemonte/NO_Gozzano_Orta{/gallery} >
Morschach (CH) – Chilingstock
13 Lug 2011
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Cantone Uri
- Data: 03/07/2011
- Lunghezza: Km 31,40
- Tempo percorrenza: 1 giornata
- Dislivello: + 1850 mt.
- Difficoltà tecnica: media
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Cart.Svizz. n. 246
- Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Morschasch
- Accesso: Da Como, in Svizzera con attraversamento della galleria del Gottardo. Poi, si scende in fondo valle e si esce dall’autostrada allo svincolo per Schwyz e si procede verso questa direzione fino alle indicazioni per Morchach. Si sale a questo paese e si lascia l’auto al grande p archeggio collocato all’ingresso del centro abitato. ( Ore viaggio da Como 2 – 2, 30).
- Descrizione: Dal grazioso e solare abitato di Morschach, (parcheggio) ci si dirige verso il centro abitato, ma solo per un brevissimo tratto, poi deviare a destra e seguire le indicazioni Sisikon e Binzenegg. Lungo una stradina asfaltata si comincia a salire subito con una discreta pendenza all’incirca per 2 Km. poi la strada muta aspetto e con una divertente discesa su sterrato seguendo sempre le indicazioni per bike e per Sisikon si arriva sopra i primi tornanti che conducono da Sisihon nella RiemenstaldnerTal in corrispondenza della località Binzenegg. Lungo questa discesa, scorci panoramici sul lago. Ora, seguendo fedelmente questa strada asfaltata, ci si addentra nella valle lungo una continua e a tratti discreta salita, passando da Rimenstalden e Chappeliberg. Dopo il passaggio al lato della funivia che sale agli altopiani della vallata di destra, ancora qualche breve pedalata su asfalto e a quota 1229 si passa si sterrato. Inizia ora un tratto di strada nuova e in fase di ultimazione, con fondo sassoso ma compatto e con pendenze a tratti decisamente impegnative, che però con il proseguo verso la Moutatal si addolcisce. Si arriva così ad un ripiano, (quota 1487), dove un segnale da l’indicazione della deviazione a sinistra verso Stoos e il prossimo colletto 1596. All’inizio di questa deviazione, si deve superare un tratto di terreno in parte paludoso e il tracciato è poco evidente, (i segali sono in buona parte nascosti dall’erba alta, ma poi un poco più a monte si scorgono più facilmente anche dei paletti indicatori ed arrivare al colle è poi quanto di più semplice e facile di quanto si pensi. (In questo tratto si passa al margine di un alpeggio con possibilità di ristoro). Dal colle, breve traverso su sentiero e si arriva alla quota 1620 dove qui finisce tutta la lunga e impegnativa salita e si abbandona definitivamente il tracciato nella RiemenstaldnerTal e si comincia la discesa nella vallata opposta della Nappenalp. Discesa e aggiramento della valle lungo un largo ampio e facilissimo sterrato. Seguendo sempre le indicazioni per Stoos, una volta fuori dal bosco si scorge la cima del Chilingstock, dove è posto anche l’arrivo di una seggiovia. Da questo punto di quota 1545, spallando e spingendo la bike lungo un sentiero abbastanza ripido ma per niente pericoloso, che si snoda su ampi dorsali erbose, si sale alla cima con un dislivello a piedi di circa 400 m. Bellissimo il panorama dalla cima. Ora, seguendo il filo di cresta della dorsale, si inizia la discesa conclusiva verso valle, in un scenario per la bike fantastico e da favola. Primo tratto di discesa indimenticabile, poi alla deviazione per Stoos, breve tratto discendente a piedi e poi di nuovo in sella fino al delizioso centro di Stoos. In uscita dal paese, si prende la stradina che lungo una v ertiginosa parate a picco sul fondovalle, riporta al punto di partenza, ma attenzione! ad un certo punto della lunga discesa, dopo una serie di tornanti, a quota 843, la si abbandona per proseguire il rientro lungo un divertente e piacevole sentiero. Nota aggiuntiva. Lungo tutto il tracciato ottime le segnalazioni di percorso, e se si vuole però vedere anche un meraviglio scenario sul lago dei quattro cantoni, lungo la discesa della dorsale, non deviare verso Stoos alla quota 1804 ma seguire con logica il sentiero di cresta che conduce alla cima del Fronalpstock. Da quel punto altri sentieri riconducono a Stoos e da qui per lo stesso tracciato indicato precedentemente a valle. La salita alle cime sono alternative e non obbligatorie, e si possono raggiungere con comode seggiovie.
- Immagini :
{gallery}Svizzera/Medio_Uri_Chilingstock{/gallery}
(VB) Cannero riviera – Il monte Carza
24 Mar 2011
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(SO) Livigno – Carosello 3000
15 Feb 2011
- Proposto da: The Advocate
- Località: Lombardia
- Data: 01/08/2010
- Lunghezza: Km 12,500
- Tempo percorrenza: 1 ora circa
- Dislivello: – 1056 mt.
- Difficoltà tecnica: media
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Singletrail Map Livigno/Bormio
- Periodo consigliato: Da Giugno a Settembre
- Tipo: Freeride / AM
- Località di partenza: Livigno
- Accesso: Da Milano superstrada 36 sino a Lecco e Colico. Si prosegue per Sondrio, Tirano e Livigno.
- Descrizione: I più duri possono anche decidere di risalire a pedali ma si tratta di un impresa per pochi: la strada è ripidissima. Meglio prendere la cabinovia. All’uscita si prende a destra e si sale su un percorso sterrato sino a 2600 m. Dalla cresta si possono ammirare parecchie cime oltre i 4000! Il Bernina dietro le spalle e l’Ortles Cevedale a destra. A sinistra scorre la valle di Federia. Attenzione il percorso è in alcuni punti molto ripido.
- Immagini :
{gallery}Lombardia/SO_Livigno_Carosello3000{/gallery}
(LC) – Il giro della Valsassina
10 Feb 2011
- Proposto da: Sergio MTB
- Località: Lombardia
- Data: 04/11/2010
- Lunghezza: Km 34,70
- Tempo percorrenza: Da 9 a 10 ore
- Dislivello: + 1450 mt. circa
- Difficoltà tecnica: media
- Impegno fisico necessario: Molto alto
- Cartografia: Kompass n. 105
- Periodo consigliato: Estivo / Autunnale
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Colle Balisio
- Accesso: Da Como, direzione Lecco lungo la superstrada. Dopo il tunnel del Barro – uscita Valsassina, si arriva a Ballabio e si parcheggia un poco più avanti al Colle Balisio, punto di partenza e arrivo di questo giro esplorativo.
- Descrizione: Con questa escursione, che possiamo suddividere in tre fasi, si ha la possibilità di un’ampia osservazione di buona parte della Valsassina. Con un lungo e non indifferente giro, in gran parte ciclabile, ma con un traverso non banale e abbastanza insidioso, si osserva parte dei Piani di Artavaggio e Piani di Bobbio, il tutto con panoramiche molto interessanti e varie. Itinerario Dal Colle Balisio, si inizia subito in salita lungo l’ampia strada asfaltata che sale verso Cassina – Cremeno – Barzio. Arrivati nel centro abitato di Maggio, si sale verso la chiesa, ci si passa accanto e si prosegue lungo la Via Culmine che in breve si straforma in larga carrareccia sterrata e sassosa che a mezza costa sale in Val Frera. All’inizio abbastanza agevole, poi verso il culmine, una serie di tornanti e il fondo accidentato e sassoso, rende la pedalata meno agile e più impegnativa. Si arriva così al Culmine S. Pietro. Dal Culmine, si scende verso il fondo valle, come se si volesse rientrare al punto di partenza, ma solo per quel breve tratto, che ti permette di imboccare sulla destra la nuova carrareccia che sale ai Piani di Artavaggio. (possibilità di evitare questo primo lungo tratto abbastanza impegnativo di salita, restando sempre sulla strada asfaltata, e da Maggio, procedere prima verso Cremeno e Moggio e di seguito arrivare in questo caso direttamente al bivio per i Piani di Artavaggio, senza dover dal culmine S. Pietro scendere il breve tratto per imboccare la salita ai piani). Imboccata questa seconda stradina sterrata, arrivare ai piani tutto il tracciato è molto più agevole e pedalabile. Arrivati ai Piani di Artavaggio, guardando in direzione della cima Sodatura, in evidenza appare arroccato sui ripiani superiori il Rifugio Nicola. Lungo una serie di tornanti abbastanza ciclabili ci si avvicina progressivamente, poi nell’ultima parte, lo sterrato è molto più impegnativo e faticoso, a questo punto dopo approssimativi quasi 20 km. di salita se si procede spingendo la bike non è assolutamente disonorevole. In questo rifugio o al vicino Rif. Cazzaniga. una sosta a questo punto è necessaria e obbligatoria. Ricuperate le forze, ora si può iniziare la seconda fase di questo giro. Con un lungo, impegnativo e in parte insidioso traverso dobbiamo arrivare ai Piani di Bobbio. Dal rifugio, si scende come meglio si è capaci, al sottostante ripiano dove è collocata la Casera Campelli, per poi iniziare questo traverso che si snoda sinuoso lungo la dorsale in parte rocciosa del Zuccone di Pescola, una diramazione del più imponente Zuccone Campelli. Traverso discretamente agevole se si procede solo a piedi, molto più impegnativo e da affrontare con molta attenzione, consapevoli che abbiamo appresso una bici, assai ingombrante lungo tutto questo sentiero stretto e molto esposto. (lungo i passaggi più esposti, la presenza di un cavo di acciaio, rende il superamento di questi ostacoli con un ottimo margine di sicurezza, naturalmente però spallando la bike). (traverso non banale e assai lungo e faticoso, dovendo spesso e necessariamente spallare la bike). Giunti alla fine di questo traverso, si lasciano alle spalle tutte le difficoltà e con la discesa al Rifugio Lecco e di seguito a Barzio ora finalmente la bike può scorrere velocemente. Dai Piani di Bobbio, seguendo la strada che in parte fiancheggia la pista di discesa a valle o in alternativa, lungo l’evidente percorso predisposto per le bike, si arriva al parcheggio sottostante di Barzio. Ora da Barzio a Cremeno, poi passando di nuovo da Maggio si rientra al punto di partenza. Attenzione! Non fatevi ingannare dai segnali stradali, se scendete seguendo le indicazioni per Lecco, finite più a valle del punto di partenza, arrivate sulla piana di Pasturo e rientrare al Colle Balisio, affrontando alla fine di questo giro, ancora una lunga salita non è cosa gradevole. Note aggiuntive Un itinerario all’incirca di 35 Km con un dislivello finale non indifferente, ma soprattutto con un traverso che forse a non tutti piace, quindi, il mio consiglio è che lo si faccia solo con amici fidati e consapevoli del rischio che corrono, consapevoli di quello che gli aspetta, ma sopratutto se animati e in sintonia con un ambiente di alta montagna. Questo itinerario però può anche essere fatto e reso molto più semplice e divertente, sempre partendo dal Colle Balisio, lungo la strada asfaltata fino alla deviazione per i piani di Artavaggio. Giunti ai piani, ritornare lungo la stessa strada e poi salire fino al Culmine S. Pietro e scendere al Colle Balisio lungo la Val Frera.
- Immagini :
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