(TN) Campitello – Rif. Contrin
18 Nov 2015
- Proposto da: Sermer
- Località: Trentino/Alto Adige
- Data: 17/07/2015
- Lunghezza: 35 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 8 ore
- Dislivello: + 1200 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Facile – Medio
- Impegno fisico necessario: Buono
- Cartografia: Garmin Trekmap Italia – Cartina Tabacco n. 06 – Cartina Dolomiti Ladine n. 8 – Cartina Kompass n. 616
- Periodo consigliato: Da fine Giugno a fine Settembre
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Campitello (TN)
- Accesso: Autostrada A4 Mi -Ve, raccordo per il Brennero, uscita di Ora – Egna raggiungere Campitello in Val di Fassa sino al punto di partenza della traccia GPS
- Descrizione: Da Campitello centro, si scende al fiume, in corrispondenza della partenza della funivia, e da qui, si segue il corso d’ acqua che scende lungo il fondo valle che in sequenza passa nei pressi di, Fontanazzo, Campestrin, Mazzin,e Pera per poi continuare la sua discesa a valle passando da Pozza di Fassa punto dove lasciamo il corso del fiume e dopo il passaggio nel centro abitato, iniziare la salita della Valle San Nicolò, un lungo tratto su asfalto, dove è consentito il transito delle auto, ma solo fino in località Baita Ciampià. In questo stesso punto, inizia il tratto sterrato che prosegue fino alla Baita alle Cascate. Nei pressi di questa località , sulla sinistra, si accede al sentiero (608) che conduce al Passo San Nicolò. (attenzione!) proprio all’ inizio del sentiero, continuare verso il passo sul sentiero di sinistra. Poche le pedalate lungo questo sentiero, ora è possibile salire al passo, solo spingendo la bike e sempre più frequentemente spallandola fino al colle. E’ questo il tratto più impegnativo e duro di tutto il tracciato. L’ aspetto positivo è che tutta la salita al colle è molto evidente e non vi è pericolo di sbagliare percorso. Giunti al colle, arrivare al Rifugio San Nicolò la cosa più semplice di tutto il giro.
Anche in questo caso, una sosta è più che naturale, prima di iniziare la lunga discesa a valle.
Dal rifugio, si sale per un breve tratto lungo l’ evidente largo sentiero, per poi iniziare la discesa in Val Contrin.
Una discesa fino al rifugio omonimo, molto tecnica e non banale, se si vuole restare sulla sella per lunghi tratti. Parte iniziale, scendendo lungo un sentiero su radure erbose, parte centrale su sentiero pietroso, e parte finale fino nei pressi del ponticello che ci consente l’ attraversamento del torrente, serpeggiando in rado bosco. Ora, dal Rifugio Contrin, la discesa in Val Contrin si svolge lungo il largo sterrato, che però, molto frequentemente, al lato della carrareccia, presenta lunghi tratti scorrevoli e ben ciclabili, che consentono di scendere anche velocemente, senza passare troppo vicino agli escursionisti che a loro volta scendo a valle. Attenzione: lungo la veloce discesa, subito dopo la Baita Locia Contrin, si deve abbandonare lo sterrato che scende verso Sologna, e seguire l’ indicazione sulla sinistra per Campitello. Imboccato questo sentiero si procede fino a passare alla destra del traliccio della funivia che Da Sologna porta a Ciampac. Si prosegue con ampio giro lungo una largo sterrato, poi si passa nei pressi di un grande sbarramento cementato, dove si incontra la stradina che scende verso Alba. Non si prende questa stradina che scende, ma si riprende a salire per largo sterrato nel bosco fino ad arrivare alle indicazioni Canazei. A questo punto per divertente sentiero tutto nel bosco senza più possibilità di errori di percorso, si arriva a fondo valle e con logica si continua lungo la ciclabile fino a Campitello.
Da Locia Contrin, e più precisamente dalla deviazione per Campitello, fino al fondo valle, non è banale e semplice seguire con precisione il giusto tracciato, ma in caso di errori, alla fine si finisce per arrivare sul fondo valle comunque, se non è Sbologna, è Sorapera o Alba e da qui il rientro è ancora più semplice .
- Immagini:
{gallery}Trentino_Altoadige/Facile_Campitello_Rif.Contrin{/gallery}
(TN) Campitello – Val Duron – Campitello
30 Ott 2015
- Proposto da: Sermer
- Località: Trentino/Alto Adige
- Data: 16/07/2015
- Lunghezza: 33 Km
- Tempo percorrenza: Da 5 a 8 ore
- Dislivello: + 1350 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Facile
- Impegno fisico necessario: Buono
- Cartografia: Garmin Trekmap Italia – Cartina Tabacco n. 06 – Cartina Dolomiti Ladine n. 8 – Cartina Kompass n. 616
- Periodo consigliato: Da fine Giugno a fine Settembre
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Campitello (TN)
- Accesso: Autostrada A4 Mi -Ve, raccordo per il Brennero, uscita di Ora – Egna raggiungere Campitello in Val di Fassa sino al punto di partenza della traccia GPS
- Descrizione: Da Campitello, (centro paese) per strada asfaltata, si sale al piccolo centro abitato di Pian e di seguito alle case di Fossel. All’ uscita di queste abitazioni, si abbandona il tratto asfaltato e per largo sterrato si entra in Val Duron. La carrareccia, per un buon tratto mette a dura prova la propria preparazione fisica e di resistenza fino al Rifugio Micheluzzi. Questo è l’ unico tratto interessato dal passaggio di auto di servizio che portano sull’ alto piano turisti e villeggianti. Dal rifugio. la pedalata diventa scorrevole e a tratti veloce, in quanto, buona parte del tracciato in avvicinamento al passo e su falso piano. Poi lo sterrato torna impegnativo, sia in prossimità della Malga Doculdaura, che nella direzione successiva verso il Passo Duron.
Finisce qui la salita vera e propria, ma meglio non illudersi, tutto il traverso, su dorsale molto panoramica sulla sottostante Val Duron da un lato e sull’ altopiano della Val di Siusi dall’ altro, è un susseguirsi di sali e scendi, lungo un bellissimo sentiero ciclabile senza difficoltà rilevanti. (attenzione al primo e unico bivio lungo la traversata, non prendere il sentiero alla destra, facile, ma procedere per un breve tratto a spinta sulla sinistra per restare sul tracciato giusto). Dopo questo unico dubbio sul percorso, l’ arrivo sotto la cima del Sasso Piatto e relativo rifugio, è puro divertimento, con continui cambi di paesaggio, conformazione del sentiero e scorrevolezza.
Inutile sottolineare, che diventa poi spontanea, una sosta a questo rifugio prima di continuare la lunga traversata.
Dopo questa sosta al Rif. Sasso Piatto, il mio consiglio (rispettando le regole imposte dal cartello presente, all’ inizio del sentiero) è quello di continuare la traversata lungo l’ evidente sentiero alto, che si snoda sinuoso sul fianco della montagna. Questo è un tratto spettacolare, che richiede attenzione in qualche passaggio, prudenza nei brevi tratti ciclabili che sono alternati a altri a spinta o spallando la bici. Superato questo tratto, che poi a mio avviso, è¨ molto più semplice di come all’ apparenza ho descritto, si procede in modo scorrevole e nuovamente molto divertente, verso il Rifugio Pertini, puntando sempre lo sguardo verso la meta finale, il Col Rodella.
Alla fine del traverso, uno sterrato, ampio ma molto ripido, conduce al Rifugio Des Alpes, e poi alla cima, dove è posto il Rifugio Col Rodella.
Soffermarmi a descrivere quanto di bello da questo colle è possibile osservare, mi sembra superfluo. In bella mostra la Forcella del Sasso Lungo , Il Gruppo del Sella , La Marmolada e sotto i nostri piedi Canazei e tutta la Val di Fassa.
Se la relazione è stata lunga, vi assicuro che tutta questa parte, sia di salita che il traverso non è da meno, ma vi assicuro e vi invito a compire questo giro anche se non ho ancora descritto la parte finale (la discesa a valle).
Discesa.
Dalla cima del Col Rodella, prima parte della discesa fino nei pressi del Passo Sella è molto evidente. Attenzione: giunti nei pressi del Rif. Valentini, sulla destra si deve prendere il sent. 655 fino al ripiano sottostante dove passa la strada per il Sella e Pordoi (località Lupo Bianco). Alla vostra sinistra il laghetto e un poco più avanti, sulla curva, si imbocca il sentiero che scende a valle, Un poco più sotto si arriva ad un tornante della strada, a fianco con la stessa conformazione della curva, il sentiero corre affiancato a questo tornante e vi immette su sentiero che prosegue verso valle. Da qui in poi non abbandonate mai questo tracciato che vi conduce sullo sterrato che corre parallelo alla pista da scii e arrivare in Canazei ora è semplice e facile. Da qui, rientrare al punto di partenza, non resta che fare la propria scelta personale, o passare per il centro o seguire le indicazione per Campitelo lungo la ciclabile.
- Immagini:
{gallery}Trentino_Altoadige/Facile_CAmpitello_ValDuron{/gallery}
(CN) Alba / Serralunga / Barolo – Il giro dei castelli
21 Ott 2014
- Proposto da: Vitto
- Località: Piemonte
- Data: 08/06/2014
- Lunghezza: 44.30 Km
- Tempo percorrenza: da 3 a 5 ore
- Dislivello: + 798 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Facile
- Impegno fisico necessario: Medio (sono circa 45 Km)
- Cartografia: Garmin Trekmap Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve (in caso di neve usare FAT bikes)
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Alba (CN)
- Accesso: Autostrada A33 / E74 uscita Cuneo / Alba. Proseguire su SS231 e poi su SR29 sino al punto di partenza della traccia GPS
- Descrizione: Il percorso, con partenza da Alba, si estende lungo strade sterrate in mezzo a filari viti e tratti in asfalto fino alla conca di Barolo per poi fare ritorno da La Morra, Verduno e di nuovo ad Alba dove di certo non faremo fatica a trovare un ristorante con i piatti tipici delle Langhe !
- Immagini:
{gallery}Piemonte/CN_Alba_Serralunga_Barolo{/gallery}
Sur-En (CH) – Alpe Sesvenna
09 Set 2014
- Proposto da: Sermer
- Località: Svizzera – Sur-En
- Data: 18/07/2014
- Lunghezza: 43,50 Km
- Tempo percorrenza: 1 giornata
- Dislivello: + 1800 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Alto – Buona condizione fisica
- Cartografia: Doc. Top. Cartine Svizzere n. 249 e 259
- Periodo consigliato: Estivo inoltrato
- Tipo: Vario.
- Località di partenza: Sur-En
- Accesso: Da Lecco, poi superstrada per Colico e di seguito prendere la direzione San Moritz. Continuare il lungo viaggio in direzione Sernez. Giunti in questa località, proseguire verso Scuol. Senza entrare in centro, procedere ancora per qualche chilometro, fino ad imboccare sulla destra la stradina che scende a Sur En, punto di partenza e arrivo di questo spettacolare giro. Possibilità di parcheggio all’ ingresso del ponte in legno.
- Descrizione: Dal parcheggio attraversare il ponte e imboccare sulla destra la strada asfaltata che conduce in paese e di seguito seguire le indicazioni per Scuol. Senza mai lasciare la larga strada in buona parte sterrata che costeggia il fiume, si arriva in prossimità di Scuol, visibile sul lato opposto della valle. Ora su larga strada asfaltata, si comincia a salire lungo una serie di tornanti in direzione San Jon, per poi proseguire perso S-Charl. Prima parte di questo lungo giro e ingresso in valle, in ombreggiato bosco, poi di seguito un breve tratto pianeggiante e discendente. Nuovamente un breve tratto in salita e di seguito lungo una larga carrareccia sterrata ma con pendenza appena accennata si arriva al paese. (Approssimative 2 ore, per questo primo tratto di percorso da Sur En a S-Charl.) dove qui finisce la parte pedalabile con facilità . In corrispondenza della caratteristica fonte d’ acqua, sormontata su di uno stelo da un piccolo orso scolpito in legno , si riprende a salire in direzione dell’ Alpe Sesvenna e Passo Sesvenna. All’ inizio la salita è in buona parte pedalabile fino nelle prossimità dell’ alpe, di seguito è un susseguirsi di tratti a piedi senza spallare la bike e tratti pedalabili. Fino alla quota approssimativa di 2520 si procede con queste caratteristiche, lungo un marcato sentiero privo di difficoltà di rilievo e senza pericoli. Dalla quota 2520 alla quota 2650, strappo deciso verso il colle con bike tutta sulle spalle. (in questo tratto è possibile trovare con facilità ancora neve sul sentiero anche in estate avanzata). In questa occasione, trovata solo per un breve tratto in prossimità del colle. Dal colle al passo la progressione torna facile, con uno splendido colpo d’ occhio sul ghiacciaio e cima Sevenna. Da S-Charl al passo ore 3,30 ( dopo una salita da Sur En al passo, di approssimativi 27 Km. e un dislivello di 1750, finalmente si lascia alle spalle la parte più impegnativa di questo splendido giro. La soddisfazione e il piacere di questa sfida con me stesso, accorgermi che questa grande passione mi coinvolge ancora come all’ inizio è un nuovo stimolo per proseguire ancora. Ora non mi resta che godermi questo splendido scenario e godermi la lunga discesa a valle.
Prima parte della discesa, con una splendida panoramica sui due laghi sottostanti, molto divertente e in buona parte ciclabile. ( anche in questo caso con la possibile presenza ancora di chiazze di neve, facilmente aggirabili. Lasciato alle spalle questo tratto discretamente ciclabile, la parte restante che conduce al rifugio Sesvenna è in buona parte solo da percorre a piedi. Il rifugio è visibile solo alla fine di questa prima parte della discesa. Se al passo una sosta è più che naturale, al rifugio direi è d’ obbligo. Dal rifugio, per largo sentiero si risale per un brevissimo tratto fino al Passo di Slingia. Da qui si riprende a scendere a valle lungo un’ ampia vallata e lungo un divertente e sinuoso sentiero ciclabile. Le sorprese però non mancano. Dopo questo lungo tratto iniziale, spazioso, ampio, di grande respiro, improvvisamente ci si trova davanti ad un sbarramento roccioso, impressionante a prima vista. Il pensiero! Da dove adesso passo! Lungo una gola profonda, dove scorre il torrente in basso, ma molto in basso, compresso tra due maestose pareti rocciose a picco sopra la testa, un sentiero scavato nella roccia da percorrere in buona parte a piedi, si continua questa discesa a valle. Un tratto che non ti aspetti così impressionante, dove anche un solo raggio di sole stenta a penetrarvi. All’ uscita di questa gola, il paesaggio cambia come d’ incanto. Il sole sulla valle sottostante verdeggiante e il sentiero che torna percorribile in tutta sicurezza e facilità , ancora una volta ti fa capire lo splendore e la bellezza di questo itinerario, da tempo desiderato e ora finalmente la soddisfazione di averlo fatto. Ora per largo sentiero nel bosco e di seguito, lungo un’ ampia e scorrevolissimo sterrato si scende a valle arrivando senza più risalite al punto di partenza.
- Immagini:
{gallery}Svizzera/Medio_Vallese_Alpe_Sesvenna{/gallery}
Fondo Toce (VB) – L’ alpe Ompio
02 Lug 2014
- Proposto da: Vitto
- Località: Valle d’ Aosta – Courmayeur
- Data: 04/05/2014
- Lunghezza: 20,9 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
- Dislivello: + 1000 mt circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Garmin Trekmap Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: Freeride / Enduro
- Località di partenza: Rotonda Fondo Toce
- Accesso: Autostrada A26 uscita Verbania e raggiungere la rotonda di Fondo Toce con il comodo parcheggio .
- Descrizione: Iniziare a salire su asfalto dalla rotonda / crociera di Fondotoce, seguendo le indicazioni per San Bernardino Verbano affrontando una porzione di salita per portarsi a Bieno, cui segue una veloce discesa sino al bivio di Santino .
Si affronta un primo tratto di 800 mt assolutamente tranquilli che porta al centro di Santino, dove si seguono le evidenti indicazioni per l’Alpe Ompio: appena lasciate le ultime case ci aspetta un primo durissimo tratto mozzafiato di 500 mt dove le pendenze sfiorano il 13%, che termina in corrispondenza del bivio per Bieno. Da questo punto in poi la salita diventa decisamente abbordabile per un chilometro e mezzo, sino a raggiungere le case della località Salvoria (km. 3 – mt. 452). Quindi a seguire ci aspetta un altro chilometro molto impegnativo (10%) sino all’Alpe di Cima Vella (km. 4 – mt 559). Proseguire poi sull’ iltimo tratto di salita su sentiero sino al rifugio. Lasciato il rifugio ci si poterà sino al punto panoramico (ben indicato) con vista sul lago di Mergozzo e quindi da qui su una ripida mulattiera molto sconnessa si scenderà sino al lago di Mergozzo appunto. Non resta quindi che percorrere l’ asfalto sino a Fondo Toce ed al parcheggio .
- Immagini:
{gallery}Piemonte/VB_FondoToce_AlpeOmpio{/gallery}
Verbania (VB) – San Salvatore
26 Giu 2014
- Proposto da: Vitto
- Località: Verbania (VB)
- Data: 30/03/2014
- Lunghezza: 27,10 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
- Dislivello: + 800 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin Trek Map Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: Asfalto in salita seguito da tratto su sentiero. Discesa su single track
- Località di partenza: Verbania
- Accesso: Autostrada A8 in direzione lago Maggiore e quindi A26 in direzione Sempione uscita Verbania. Arrivare sino al parcheggio della Canottieri Ghiffa-Intra di Verbania (Parcheggio libero).
- Descrizione: Iitinerario composto da una salita pedalabile in asfalto e quindi su sentiero per circa 13 Km . A seguire bella discesa su singletrack e sterrate sino al punto di partenza. Volendo si può congiungere con il tracciato del M.te Pollino in caso si voglia allungare il percorso.
- Immagini:
{gallery}Lombardia/VB_Verbania_SanSalvatore{/gallery}
Verbania (VB) – Il M.te Pollino
27 Feb 2014
- Proposto da: Vitto
- Località: Verbania (VB)
- Data: 23/02/2014
- Lunghezza: 25,30 Km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
- Dislivello: + 800 mt.
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin Trek Map Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: Asfalto in salita seguito da un breve tratto su sentiero. Discesa su single track
- Località di partenza: Verbania
- Accesso: Autostrada A8 in direzione lago Maggiore e quindi A26 in direzione Sempione uscita Verbania. Arrivare sino al parcheggio della Canottieri Ghiffa-Intra di Verbania (Parcheggio libero).
- Descrizione: Bellissimo itinerario composto da una salita molto pedalabile in asfalto per circa 8 Km . A seguire tratto ancora in salita di circa 4 Km su strada agro pastorale con rampe impegnative. Arrivati a Pollino raggiungere l’ antenna ben visibile sulla destra da dove inizia un single track ben disegnato con parecchio flow e qualche passaggio tecnico sino a raggiungere il Sacro monte di Ghiffa dove è possibile fermarsi per pranzo al rifugio. Restano poi da percorrere pochi Km ancora su sinlge track inizialmente e poi su asfalto per raggiungere il punto di partenza. Consigliatissimo !
- Immagini:
{gallery}Lombardia/VB_Verbania_M.tePollino{/gallery}
Grengiols (CH) – Breithorn
16 Ott 2013
Proposto da: Sermer
Località: Svizzera – Grengiols
Data: 22/08/2013
Lunghezza: 40,00 Km
Tempo percorrenza: 6 ore 30 minuti
Dislivello: + 1800 mt.
Difficoltà tecnica: Medio
Impegno fisico necessario: Alto – Ottima condizione fisica
Cartografia: Doc. Top. Cartine Svizzere – n. 274 -264 -265
Periodo consigliato: Estivo
Tipo: Asfalto, strade bianche e sentieri .
Località di partenza: Grengiols
Accesso: Domodossola – Passo Sempione – Briga – si seguono poi le indicazione per i Passi alpini Nufenen – Grimsel – Furka – fino alla località di Grengiols. Punto ideale per la partenza di questo itinerario alla Stazione ferroviaria. (Parc heggio libero).
Descrizione:Da Grengiols (stazione ferroviaria), lungo la strada principale si passa dal centro paese e si prosegue in direzione di Bacherhyschere. Senza mai abbandonare questa strada principale, si prosegue la salita fino a quota 1110, a questa quota, si abbandona la strada asfaltata per immettersi alla destra, sullo sterrato che porta verso l’altopiano. Inizia ora il tratto più impeg nativo e duro di questo itinerario. La strada è larga, lo sterrato ben compatto, ma la pendenza della strada non consente spazio a momenti di relax. Con continuità, e una serie di 14 lunghi tornanti, in buona parte immersi nel bosco, si guadagna di quota in modo significativo e solo in prossimità del colle è possibile osservare bellissime panoramiche. (Dal paese al colle m. 1600 di dislivello, in approssimativi 14 Km.), credo bastino queste annotazioni per capire che la salita non è banale. Al colle, non fatevi prendere dallo sconforto, se vi dico che ora dovete ancora salire per 150 m. approssimativi, ma assolutamente anche se vi sentite stanchi e appagati a questo invito non dovete rinunciare. Dal colle, alla vostra sinistra, parte un sentiero molto marcato e segnalato da paline, seguitelo fedelmente e vi assicuro che non avrete rimpianti. Dopo una salita dura e impegnativa, ora questo breve tratto che vi porta sulla cima del Breithorn è fantastico e sbalorditivo. Ne l salire verso la cima vi sembra di trovarvi in un altro mondo in un altro luogo, un immenso altopiano si apre davanti a voi con una semplicità di forme e ondulazioni incredibili. Tutto questo, fa dimenticare come d’incanto tutta la fatica e lo sforzo per arrivare fin qui. Bellissimo l’ambiente, bello il panorama e molto facile arrivare in cima con la bike. (Ore 4 per tutta la salita). Discesa e rientro. Dalla cima al colle è un spasso scendere in bike. Di una semplicità e bellezza incredibile questa tratto di discesa. Al colle, ora si riprende la larga carrareccia e si inizia la lunga discesa a valle verso Binn. Per ampio sterrato, con ottimo fondo, senza possibilità di divagazioni si scende verso valle dove a quota 1959 vi è la deviazione per salire e poi scendere a valle, ma verso Briga. Nel proseguo della discesa molto omogenea attenzione! alla deviazione ben segnalata a quota 1622. Su questa ampia curva, abbandonare il largo sterrato e imboccare il se ntiero che scende a valle immerso nel bosco. Molto divertente e non particolarmente difficoltoso. Questo tratto della discesa si conclude lungo la sponda di un bacino d’acqua e le case di Ze Binne. Dal lago lungo la vecchia strada che era di raccordo con la valle di Goms, da tempo sostituita da una galleria, si costeggia la profonda e impressionante gola dove scorre il fiume, fino all’imbocca della galleria, in questo punto si prende il sentiero ben segnalato sulla sinistra e si scende sul fondo della gola, attraverso un caratteristico ponte in sassom si passa sul versante opposto del fiume e lungo un bellissimo sterrato con un breve tratto di salita, l’unico di tutta la discesa, senza più possibilità di errori di percorso si rientra a Grengiols. Nota aggiuntiva. Bellissimo giro, bellissimi i panorami su entrambi i versanti dove si sviluppa questo tracciato. Serve però una ottima preparazione fisica, non particolarmente difficile e abbastanza agevole il breve tratto di sentiero di bosco. Questo giro è molto semplice e intuitivo, un dispositivo GPS. non è indispensabile. Purtroppo però il tracciato è visibile sulle cartine ma frazionato su più mappe.
Immagini:
{gallery}Svizzera/Medio_Vallese_Grengiols{/gallery}
Bergun (CH) – Capanna Kesch
20 Set 2013
Proposto da: Sermer
Località: Svizzera – Bergun
Data: 11/08/2013
Lunghezza: 60,00 Km
Tempo percorrenza: 10 ore comprese le soste
Dislivello: + 1970 mt.
Difficoltà tecnica: Difficile
Impegno fisico necessario: Alto – Ottima condizione fisica
Cartografia: Cartina Svizzera Bergun n. 258
Periodo consigliato: Estivo
Tipo: Ciclabile, strade bianche e sentieri .
Località di partenza: Bergun
Accesso: Como – autostrada direzione S. Bernardino – Thusis – Tiefencastel – direzione passa dell’Albula – Bergun. Parcheggio. Qualche spazio libero in ingresso paese, predisposto e libero, subito all’inizio della Val Tuors.
Descrizione:Splendido itinerario nel comprensorio del Mittelbunde n, con tutte le prerogative e aspettative, che un itinerario dovrebbe contenere quando si affrontano percorsi di alta montagna. Il dislivello della salita non è da trascurare, anche se suddiviso in due fasi differenti e a lunga distanza una dall’altra. Discese in parte non banale ma divertenti e senza pericoli di rilevo. All’ingresso di Bergun, in corrispondenza della deviazione per il passo, deviando a sinistra, si imbocca la strada che porta in Valle Tuors, poche pedalate e subito sulla sinistra il parcheggio per le auto. Ora senza più possibilità di errore con una salita mai eccessivamente impegnativa ci si addentra nel valle fino al piccolo abitato di Punts D’Alp 1776. ( Tutto questo tratto alternando tratti su asfalto e sterrato molto compatto, dove presumo, anno accesso anche le auto fino all’ultimo paese, vedendo la presenza di posti auto a pagamento). Da Punts D’Alp, ora, con una serie di tornanti nel bosco, ci si alza con più decisione, ma sempre riuscendo a restare in sella fino al bivio di quota 1956. In questo punto, senza indugio, si abbandona la stradina sterrata e per ripida mulattiera con bici a spinta si supera il faticoso e impegnativo balzo verso il falsopiano sovrastante. Il proseguo verso il rifugio, continua con ampie panoramiche in uno spazio aperto e ben soleggiato dove per buoni tratti è nuovamente possibile pedalare. Dopo una lunga salita all’incirca do buone 3 ore si arriva al rifugio. Lo scenario è splendido, in tutta la su maestà si può osservare la cima e il ghiacciaio del Piz. Kesch m. 3418 e finalmente fare una lunga sosta. Dal rifugio, ora è possibile vedere la prima parte di discesa in Val Funtauna, una discesa infinita e lunga ma abbastanza facile. (Attenzione) a quota 2439 prendere per il sentiero alla destra. Giunti all’Alp Funtauna, si abbandona il sentiero e per larga carrareccia, la discesa continua senza fine in Val Susauna fino alle ca se di Resgia. (Ora si hanno varie alternative) O si prende la strada asfaltata che transita lungo i vari centri della valle fino a La Punt – oppure si seguono le indicazioni dei percorsi in bike – oppure seguire la traccia GPS allegata alla relazione, sempre in direzione di La Punt dove a inizio la seconda parte di salita che si conclude in cima la Albulapass m. 2312. Finale e rientro a Bergun. Se avete esaurito le vostre risorse e siete più che soddisfatti, il mio consiglio è di scendere lungo la strada del passo per asfalto. Con una veloce discesa senza più problemi siete nuovamente al vostro punto di partenza molto velocemente. In alternativa. Dal passo, come inizia la discesa a valle, sulla destra, parte il sentiero che porta fino a Bergun. Prima parte della discesa fino a Crap Alv, a parte, qualche tratto di passaggio su ghiaioni, il resto, è in buona parte molto facile e divertente. Se volete proseguire la discesa per sentiero, si attraversa l a strada e subito si deve scendere un tratto di bosco con bici a mano, ma si è poi ripagati nella parte bassa dallo splendido specchio d’acqua del Lai Da Palpuogna. Per le foto, meglio passare alla sinistra, se invece si vuole costeggiarlo comodamente in sella alla bici, prendere il sentiero alla destra. Dopo il lago, tornare sulla strada asfaltata ma solo per pochi metri e nuovamente inserirsi sul sentiero che scende sempre verso valle fino a Preda (consigliabile). Restano ora due tratti di sentiero prima della fine di tutta questa discesa ancora una volta infinità. Il tratto ( Preda – Naz) dove un tratto è lungo delle scalinate in legno che conducono davanti ad un passaggio in galleria del treno per poi proseguire la discesa per divertente sentiero nel bosco. Il tratto ( Naz – Bergun) Questo è il tratto più insidioso di tutta la discesa e del giro. Il sentiero si snoda sul versante opposto della strada del passo, abbastanza esposto e con tratti dove si deve nuo vamente salire e scendere con bici in spalla per brevi ma fastidiosi tratti, poi per larga carrareccia si arriva a Bergun. A voi la scelta, se evitarlo o togliersi la soddisfazione di scendere completamente dal passo dell’Albula in assenza di traffico e in sintonia a quello che stiamo facendo. E’ chiaro e lampante, che se nel primo caso, il rientro è velocissimo, con questa alternativa i tempi della discesa si allungano di molto, anche in considerazione delle diverse capacità che ognuno di noi ha nella guida della bike. La stessa cosa vale per le ore impiegate per portare a termine tutto il giro, un dato che non va sottovalutato.
Immagini:
{gallery}Svizzera/Difficile_Engadina_Bergun_CapannaKesch{/gallery}
Bissone (CH) – Il monte Boglia
13 Set 2013
Proposto da: Sermer
Località: Svizzera – Bissone
Data: 25/07/2013
Lunghezza: 46,00 Km
Tempo percorrenza: 1 giornata
Dislivello: + 1250 mt.
Difficoltà tecnica: Medio
Impegno fisico necessario: Alto – Ottima condizione fisica
Cartografia: Cartina Kompass. 1:50.000 n. 91
Periodo consigliato: Estivo – Autunnale.
Tipo: Ciclabile, strade bianche e sentieri .
Località di partenza: Bissone
Accesso: da Como. Ingresso in Svizzera e breve tragitto lungo l’autostrada direzione Nord, con uscita allo svincolo per Campione d’Italia
Descrizione: un itinerario, reso molto bello e consigliabile, sia per il bel panorama che si osserva dalla cima, sia per la bella discesa che riporta al lago, resa ancora più ciclabile grazie alla recente sistemazione della mulattiera che porta in cima, in modo semplice e molto più agevole che in passato. Libera scelta da dove partire, direttamente dal centro di Lugano o da qualche località vicina. Nella traccia GPS allegata, la partenza è da Bissone e più precisamente alla rotonda che immette verso Campione d’Italia. Inizialmente lungo la strada principale che conduce verso la dogana di confine con l’Italia di Oria ma abbandonandola molto presto, seguendo le indicazioni per Brè. Si procede sempre però su strada asfaltata fino all’evidente tornante di quota 635. Si passa sotto il ponte dove sopra vi passa la cremagliera della funicolare che sale a Brè e per larga carrareccia in buona parte ciclabile si arriva senza p roblemi al borgo di Brè m. 761. Dal paese seguendo le indicazioni presenti ma evitando la mulattiere ripida e dura, lungo una stradina laterale alla destra si riprende a salire verso Materone per poi arrivare a ricongiungersi alla mulattiera a quota 959. Ci si addentra ora nel bosco inizialmente lungo un breve tratto abbastanza ripido spingendo la bike, poi, appena possibile si risale in sella e procedendo nella bellissima faggeta in traverso si raggiunge il bivio per la cima in corrispondenza di una fonte d’acqua a quota 1037, punto che poi ci si ripasserà per poi procedere nel giro e discesa a valle al ritorno. Da questa fonte non sempre attiva, si piega a destra e si ricomincia a salire molto decisamente perso la cima. Tratto questo molto impegnativo e faticoso ma che si snoda sempre nel bosco lungo una carrareccia ampia e priva di pericoli. Altra fonte a quota 1155, poi si abbandona questa larga carrareccia e di seguito in buona parte spingendo la bike si raggiunge l a panoramica cima, lungo un largo sentiero. Splendida la parte finale alla cima e superba e sorprendente la panoramica. Discesa. Parte iniziale della discesa sul largo crinale molto tecnica dove si richiede una perfetta padronanza della guida, poi il sentiero nel bosco è molto facile e semplice è la discesa nel bosco sulla carrareccia. Giunti nuovamente alla fonte di quota 1037, in corrispondenza della biforcazione si riprende a salire per la carrareccia di destra per un dislivello di circa 100 m. per poi iniziare un lungo traverso in falso piano verso l’Alpe Bolla. (Punto ideale per una sosta e ristorazione). Alla ripresa della discesa, si seguono le indicazioni per Cureggia. Anche questo tratto, tutto immerso nel bosco lungo un sentiero molto più serpeggiante e tecnico, ma sempre senza ostacoli e pericoli di rilievo. Giunti nell’abitato di Cureggia, si scende al lago in parte lungo la strada normale ma il mio consiglio è di seguire le indicazioni di sent iero alternative nella prima parte, evitando però i tratti evidenti dove si percepisce facilmente che più che un sentiero si devono scender delle scalinate, ma queste le troverete solo in prossimità della parte più bassa della discesa. In caso ci si perda, scendere a valle fino a raccordarsi con il corso d’acqua che sfocia nel lago. Non resta a questo punto che andare a ricongiungersi con il tratto iniziale e proseguire fino al vostro punto di partenza.
Immagini:
{gallery}Svizzera/Medio_Ticino_MonteBoglia{/gallery}
(AO) Courmayeur – Il rifugio Bonatti
26 Lug 2013
- Proposto da: Vitto
- Località: Valle d’ Aosta – Courmayeur
- Data: 21/07/2013
- Lunghezza: 30,3 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 7 ore
- Dislivello: + 1200 mt circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Garmin Trekmap Italia
- Periodo consigliato: Giugno-Ottobre
- Tipo: Cicloalpinismo
- Località di partenza: Courmayeur
- Accesso: Autostrada A5 uscita Courmayeur. Raggiungere il campo sportivo da dove parte la traccia GPS
- Descrizione: Si percorre tutto il fondo valle – dapprima su strada asfaltata e quindi su strada bianca . Giunti in fondo si risale – a spinta – seguendo le indicazioni TMB per il rif. Bonatti . Arrivati presso un alpeggio – visibile anche dal fondo valle – il percorso diventa un lungo saliscendi che porta dapprima al rif. Bonatti eppoi al rif. Bertone. arrivati al Bertone si può scendere a Courmayeur dal sentiero che parte dal rifugio stesso (attenzione :inizialmente mooooolto ripido). Inutile dire che è da farsi assolutamente col bel tempo perché il panorama è MOZZAFIATO !
- Immagini:
{gallery}ValledAosta/Courmayeur_Bertone{/gallery}
Superenduro 2013 – Gara completa – Punta Ala (GR)
16 Mag 2013
- Proposto da: Pro-M
- Località: (GR) Punta Ala
- Data: 12/05/0213
- Lunghezza: 68,51 Km
- Tempo percorrenza: Da 4 a 6 ore
- Dislivello: + 2368 mt.circa
- Difficoltà tecnica: Difficile
- Impegno fisico necessario: Alto
- Cartografia: Garmin Trek map Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno
- Tipo: Superenduro
- Località di partenza: Punta Ala (GR)
- Accesso: Autostrada A12/E80 sino a Follonica. Proseguire su SS1 e quindi su SP158 sino a Punta Ala. Raggiungere il camping Punta Ala Camping Resort sede della manifestazione .
- Descrizione: Trattasi della gara Superenduro di Punta Ala – 1° prova Enduro World Series. la gara è molto lunga (circa 70 Km) e prevede un dislivello totale di circa 2400 mt. . % prove speciali completano il pacchetto della 1° EWS della storia !
- Immagini:
{gallery}Toscana/difficile_Puntaala2013{/gallery}
(VB) Feriolo – Sino a Domodossola e ritorno
12 Apr 2013
- Proposto da: Il Freakrider
- Località: Piemonte
- Data: 07/04/2013
- Lunghezza: 80,00 Km
- Tempo percorrenza: da 2 a 7 ore
- Dislivello: + 200 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Facile
- Impegno fisico necessario: Alto (sono circa 80 Km)
- Cartografia: Garmin Trekmap Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve (in caso di neve usare FAT bikes)
- Tipo: XC / All mountain
- Località di partenza: Feriolo (VB)
- Accesso: Autostrada A26/E62 uscita Baveno. Svoltare a SX seguendo i cartelli Gravellona Toce. Arrivati a Feriolo raggiungere il parcheggio del supermercato da dove parte la traccia GPS
- Descrizione: Dal parcheggio dietro al supermercato da dove parte la traccia GPS dirigersi verso Gravellona Toce ed imboccare la ciclabile che ci porterà sino a Domodossola. La traccia GPS da noi registrata ha alcune varianti su tratti non proprio ciclabili ed anche alcuni tratti su asfalto specie nel ritorno. Per questo motivo forniamo anche la traccia originale della ciclabile che ovviamente andrebbe percorsa nei 2 sensi. Attenzione che comunque sia sono più di 80 Km di gita .
- Immagini:
{gallery}Piemonte/VB_Domodossola-Gravellona{/gallery}
Saintes Maries de la mer (F) – Parco della Camargue
29 Mar 2013
Proposto da: Yoda
Località: Saint Maries de la mer
Data: 16/03/2012
Lunghezza: 64,20 Km
Tempo percorrenza: Da 4 a 6 ore
Dislivello: non significativo
Difficoltà tecnica: Facile
Impegno fisico necessario: Alto
Cartografia: Garmin Trekmap Francia
Periodo consigliato: Tutto l’ anno evitando i periodi più caldi .
Tipo: Sabbia e strade bianche. Percorso per FAT bikes
Località di partenza: Saint Maries de la mer (F)
Accesso: Autostrada A26 in direzione Ventimiglia – confine Francia. Proseguire su E80 sinoa Arles. Uscita 4 in direzione Arles e quindi Saint Maries de la mer. Raggiungere il parcheggio dei camper adiacente la spiaggia da dove partono le 2 traccie GPS.
Descrizione: Bellissimo itinerario su sabbia e strade bianche, piuttosto impegnativo per la distanza. Si parte dalla località di Saint Maries de la mer e potrete scegliere man mano che proseguirete nella zona delle saline un anello interno che porta la distanza totale a circa 65 Km oppure un anello esterno (sul mare) che è di ben 110 Km ! Il percorso si snoda inizialmente sulla lunga spiaggia di circa 25 Km sino a raggiungere la zona delle saline dove si potrà pedalare su strade bianche circondati da gruppi di fenicotteri rosa che sia lazeranno in volo al vostro arrivo. Paesaggio molto suggestivo – anche se un pò monotono – molto selvaggio e poco frequentato. Consigliato per FAT bikes. Traccia aggiuntiva di circa 110 Km con giro più lungo che costeggia più a lungo il mare e che raggiunge la foce del Rodano per poi rientrare a Saint Maries de la mer.
Immagini:
{gallery}Francia/Camargue{/gallery}
(SV) Varazze – Alpicella & Up and down
20 Mar 2013
- Proposto da: CAI Tortona
- Località: Liguria
- Data: 03/03/2013
- Lunghezza: 36,50 km
- Tempo percorrenza: Da 2 a 3 ore
- Dislivello: + 1100 mt. circa
- Difficoltà tecnica: Medio
- Impegno fisico necessario: Medio
- Cartografia: Garmin Trekmap Italia
- Periodo consigliato: Tutto l’ anno se senza neve
- Tipo: All mountain/ Enduro
- Località di partenza: Varazze (SV)
- Accesso: Autostrada A7 in direzione Ventimiglia ed uscire a Varazze. Prendere SP41 a DX in direzione centro e recarsi al parcheggio del palazzetto dello sport da dove inzia la traccia GPS.
- Descrizione: Il percorso inizia con una dolce salita d’ asfalto e quindi sterrato che ci porterà sino ad Alpicella. Da Alpicella si prosegue ancora un breve tratto su asfalto sino ad incontrare lo sterrato che ci porterà alla discesa finale caratterizzata da molti up and down (compressioni con ripidi) molto divertente.
- Immagini:
{gallery}Liguria/Medio_Varazze{/gallery}