Oggi il termomerto segnava -3 alla fermata alta della funicolare di Como,
"Sticavoli" mi ripetevo fra me e me, giacchino tecnico termofotonico …. CE STA !
pantalone con microclima tropicale interno …. CE STA ! guanto e berretto… QUANTO BASTA
Mmm..pero’ c’e’ qualcosa che mi turba..mi preoccupa… ieri nel marasma del lavoro, mi son scordato di sostituire i pedali a sgancio con i flat sul mio tappeto magico (niner MCR) e quindi al posto delle mie belle pedule in goretex che uso d’inverno dovro’ usar le scarpette da frocetto xc iper estive col condizionatore automatico bloccato freddo polare !
Ma non tutti i mali vengono per ghiacciare !
Quindi appena ci si ritrova tutti, noi funicolaristi e i pedalatori che son saliti in bici, si parte per questo stupendo giro che non avevo mai fatto… Monte Piatto-Sasso Pendulo-Molina (o qualcosa del genere) la prima parte molto esposta si snoda su un sentierino spesso con le protezioni di cavi d’acciaio di fianco per evitare che qualcuno rotoli giu’ GULP ! non difficoltoso ma molto piacevole perche’ va preso con andatura soft e ci si riescere a godere appieno il bosco e i suoi silenzi … fantastico !
Finito il primo tratto si arriva all’excalibur … delle rampe di scalette ripidissime e li parte la sfida su chi ce la fara’ e chi no … non e’ solo questione di pura forza, ma anche di trazione e traiettoria e equilibrio ; il mio primo tentativo va a vuoto ! UFFA … ma non mi do per vinto …
Casualmente il Presidente oggi pedala una nuova fiammante Titus racer X da 29 …. mmm … la guardo un po’ … le sue misure mi calzan a pennello …. e’ una full e quindi puo’ aiutarmi lungo lo sconnesso delle scale … mmm … non ho mai usato una full da 29 ed e’ da un po’ che lo desidero …
Ma la scintilla mi viene quando vedo i pedali … Candy come i miei … avro’ i piedi ghiacciati per le scarpe con gli attacchi da frocetto … ma oggi son contento di soffrir di geloni perche’ ho una scusa per RUBAR la bici al Presidente !!!
Detto fatto … son gia’ che pedalo lungo le scale … e TOH ! son arrivato in cima alla prima … e quasi alla fine della seconda rampa della morte ! FICO !!!
Con la scusa che ormai c’ero sopra e che mica posso togliermi lo sfizio di saper come va una full da 29 solo in salita … decido di non scendere dalla SuperBike e farla mia per oggi … in fondo qualcuno dovra’ fare il TESTER imparziale … il Presidente non puo’ farlo … lui le vende … non e’ credibile … MI SACRIFICHERO’ io per oggi AHAHAHA ! E lui relegato sul mio tappeto .
Il giro e’ proseguito magnificamente lungo dei sentieri e dei boschi bellissimi … con la chicca finale di una scalinata lunghissima e sconnessissima per arrivar al paese tutto in pietra (ma non so il nome!) ; da li poi si arriva vicino al lago pero’ spetta il trasferimento per ritornar alle auto su asfalto, dove scatta la sfida … a manetta e anche di piu’ per una decina di KM per nulla in piano … tutto saliscendi …. un ritmo infernale, che pero’ nonostante non ce l’abbia fatta a rimaner fino in ultimo coi primi mi son troppo divertito …
In questo periodo mi ha ripreso la voglia di pedalar forte … e oggi mi son sfogato … pure troppo !
Emperor Mao
CORONA DEI PINCI – Locarno DH – 1 maggio 2005
Locarno-Monte Ronco-Casone-Survi-Zotta-Arcegno-Locarno
ready 2 ride extreme
E non bastavano le Epic Ride, quelle del Club delle "M……" .
Ora, a sorpresa, avremo in Calendario anche le "ready 2 ride", ovvero le gite dove ci deve essere almeno un tandem.
Nure, sei avvisato.
Invito di Ruggero Decimo Nono, (che è il numero del piazzamento medio di RuPa in gruppo di dieci bikers "Schfizzeri" ultimamente da che si abbuffa dei peperoni della Rita).
Grazie all’invito, dunque, di sua Santità Papa Palizzi e dei suoi RuPa Boys, abbiamo organizzato quella che è diventata la seconda ‘ready 2 ride extreme’.
Ricordiamo ai meno informati, a distratti e smemorati, ai frequentatori di centri commerciali, agli ‘oscurantisti’ e ai pedalatori di cyclette da camera che la prima, storica ‘ready 2 ride extreme’ è stata pedalata su GoldOne dal Presidente nientemeno, capitanato dal Bona nientemeno, per una buona, per il Presidente interminabile parte del percorso ‘Marathon delle Brianza’.
Il Presidente, che si è divertito un sacco, ha guadagnato 189 capelli bianchi in più.
Correva l’ Anno Domini 2003, RuPa era ancora soltanto arcivescovo dei Grigioni (che è un gruppo folkloristico svizzero unico al mondo a suonare l’ arpa celtica su canti religiosi valdesi), e il Papa era ancora polacco. Ed era il momento che, sotto il Pontificato di Ruggero Decimo Nono, arrivasse anche, come un segno di Dio, la seconda en-ciclica, "Transit umbra sed lux permanet".
E perciò il primo di maggio, ghigno satanico e birra nei camel-back, gli ignari Lanzichenecchi ci aspettano a Locarno.
Data la durezza dei 1100 m di dislivello in 12km, che ha spalmato persone di ben più alta prestanza fisica rispetto alla Presidenza e all’Ufficio Stampa, è chiaro che il J.J. ha stabilito di sorvolare i primi 900 mt. e posizionarsi per pedalare con grande aplomb gli ultimi strappetti, seguito dai body guards il Freak e Emanuele; e dato che mi toccava l’onore di pedalare dietro alle sue presidenziali terga, non potevo che essere assolutamente d’accordo .
Alla panchina, ci fermiamo in attesa del gruppetto, per raggiungere poi tutti insieme l’area ‘pic-nic’ per la sosta-pranzo, un’oretta di sano relax nella quale Ruggero Decimo Nono, con aria assorta, ha meditato a lungo, in silenzio, con un velo di commozione, sulla necessità di avvicinarsi di più alla "Luce".
E’ in conflitto, il sant’ uomo, si dibatte, tra l’Ombra e la Luce, il Bene e il Male, il Peccato e la Castità.
I RuPa Boys lo incoraggiano verso la castità …..
"…. Ma Santità, il tuo compito è vegliare sui deboli, esaltare il bello dove l’occhio umano non lo vede, perché "la bellezza vera è dentro"…
Tu, tu che puoi fare apparire ogni difetto una virtù ….
Che ne sarebbe dei diseredati, se tu, che sei già tanto in alto nell’olimpo della santità, avessi la Bellezza Suprema, la Luce ….?…"
I Pro-M Boys non tardano a replicare, con grinta da stadio, cattiveria da curva, con un messaggio che suona così:
"…… e che c…..o, Santità, siamo nel 2005, e finiamola con tutto questo buonismo, e comprati finalmente ‘sta cavolo di Ellsworth con comode rate, formula ‘a babbo morto’ interessi zero, che ormai la desideri più dei peperoni della Rita …… "
E dopo questo intermezzo di sano riposo e meditazioni, ecco che il Gruppo si compatta, prende forma, riparte .
GoldOne parte con il Presidente in sella, ma proprio oggi il Presidente è in uno di quegli stati d’animo rari, anzi unici, nei quali di punto in bianco, come in estasi (forse gli son saltati un paio di neuroni, altrimenti non capisco …), affida la sua creatura a mani diverse dalle sue ….
Sarà che la Locarno DH non scherzava poi tanto, sarà stata la voglia di vedere avanzare il mezzo lungo come una locomotiva a vapore ….
E fu così che mi trovai davanti il FreakRider!
Are you ready for the boogie ?
In men che non si dica GoldOne inizia la sua danza, tranquilla come quella di un caimano inferocito, e rulla giù per il sentiero e trita tutto ciò che incontra ….
Il Freak e io entriamo in sintonia stabilendo un ‘Codice Rosso’ per capirci in fretta e gestire i pesi, cosa che su un attrezzo di 3 metri che scende a velocità in un bosco pieno di curve è piuttosto importante ….
E via, gradini, traversine, massi, curve, ponticelli, ripidi e single-tracks …
Vi dirò, il grande vantaggio dello stare dietro è che vedi poco davanti, e non hai tempo di guardare di lato, perciò stai concentrato sulle posizioni e i pesi, ti gestisci acrobaticamente l’ ‘in sella – fuori sella’, e hai anche un sacco di tempo per pregare …
Scherzi a parte, non credo di essermi mai divertita così negli ultimi 2 anni ! Bravissimo il Freak che ha guidato come un vero ‘Jedi’, peccato, SkyWalker, dovevi esserci, stavolta …
Un’avventura unica, GoldOne .
L’uso in versione ‘extreme’ è fortemente sconsigliato a
– giovani coppie non molto rodate
– cardiopatici
– ansiosi
– epilettici
– NON motociclisti (la prima volta che fate una ‘extreme’ capirete perché)
L’uso in versione basic è invece consigliato a tutti, dai 9 ai 90 anni .
¡ hoy tandem !
E ora, per finire, voglio dedicare a Ruggero Decimo Nono una bella, poetica immagine che proviene dalla sua Terra Natia,
con questo umile augurio :
"Santità, la tua è una Terra di Luce."
IL COLPO DI LUCE
Lo spettacolo è visibile due volte all’anno, all’alba, dal villaggio alpino di Elm, in Svizzera. Una Ellsworth, il 30 settembre e il 12 marzo, passa sul single track, e crea, attraverso una fenditura nel costone della montagna, a 2642 metri di altezza, una lama di luce.
(fonte: Sebastian Derungs/Reuters, qui in libera interpretazione di RedMoho)
8 DICEMBRE 2004 – IL GIGANTE E LA BAMBINA………….
Sottotitolo : NEL BiciGP LA ROSSA MOSTRA I MUSCOLI….
Per chi segue la MUSICA italiana, e ha dai 40 anni in su, non può non suscitare un velo di zuccherosa nostalgia questa stucchevole canzone del Ron nazionale, che non è il Rum prodotto a Sant’Antonio Vesuviano, ma Rosalino Cellamare (quindi la Campania c’entra eccome, dopotutto…), la faccia bella di Lucio Dalla, il James Taylor del Tricolore….
Per chi segue la Formula Uno, il sottotitolo è a dir poco scontato.
Di questi tempi le rosse, a parte in moto GP dove la rossa ‘Duca’ prende nobilissime sonate dai fratelli dagli occhi a mandorla, vincono a mani basse.
Da molto sostengo che il rosso è un colore che nello sport è vincente, ma anche in generale è denso, pregno, ricco di significato, destinato a lasciare il segno.
Per capirci, è rosso il sangue sulle sopracciglia dei Francesi nella partita contro gli All Blacks.
E, come ho spiegato di recente a un americano, uno vero, uno di quelli del Nuovo Mondo, quelli che abitano dove si fa Surf, si vive on the beach, si viaggia on the road e si mangia il Surf and Turf, ……
……..
è rossa la Ferrari, è rosso il pomodoro con cui si sposano spaghettini e mozzarelle di bufala, è rosso il Brunello di Montalcino e quindi, cavolo, il meglio della vita è senza dubbio rosso.
All excellent points about red, è stato (arrivato in meno di 6 ore, potenza della e-mail) il commento da oltreoceano.
Sono proprio degli smart guys: ci mettono un po’ ad afferrare, poi però, in fine, molto, molto in fondo, ci arrivano.
Ma torniamo alla nostra domenica; si parte da Albavilla, destinazione Alpe del Vicerè e poi ancora salita a Baita Patrizi, per poi proseguire in discesa.
Inizia il bici-GP : dopo i primi cento metri, strappone a freddo.
Il gruppo è composto dai soliti noti: Presidente, Spiderman, Anfe, Golden J Boy, Lecter, la Bionda-Freakrider e RedMoho.
Assente, per impegni misteriosi ma inderogabili, William Lucky: peccato, ci sei mancato, Serial, ti aspettiamo per le prossime domeniche.
Dallo sbarco dei mezzi da auto e furgoni si fiuta che aria tira.
Max-Biffi si presenta con il Gigante, il mezzo “campione del mondo” : una Ellsworth, è chiaro. Un Joker montato da Free-Ride cattivo.
Valentina-Red si presenta con la Bambina, il mezzo ‘impuro’, la sua Rossa Foes FXR, sola contro tutte le Ellsowrth, impavida come Vale sulla sua Yama a Welkom, che se ne frega dei gufi e dei pronostici e gliele suona a tutti.
Si parte.
Chiaramente i soliti drogati, palestrati e spiritati (cioè rispettivamente Anfe, Golden J B. e Spiderman) partono con un overdrive e dopo non molte curve, spariscono.
Per differenza, sapete chi resta più indietro a farsi compagnia e risate.
Valentina-Red è in discreta forma ginnico-fisica-spirituale e affronta il primo strappo in piedi e nel mentre, è un tutt’uno, sgorga un urlo strozzato dalla gola di Max-Biffi : ma cosa fai, Vale-Red, ti alleni di nascosto ?
E comincia così un testa a testa tra Valentina-Red e il nostro Max-Biffi che soffre visibilmente di chattering lombo-sacrale provocato dall’Airon-Bike.
No, l’Airon-Bike non è la bici per fare un tratto di 36 km in salita al 12% dell’Iron-Man.
L’Airon-Bike è quel curioso oggetto che ricorda qualche posa ‘kamasutra’, è il Joker di Max-Biffi la cui sella può ospitare tranquillamente, per inclinazione e altezza da terra, un Airone che nidifica.
Così, Max-Biffi che, nonostante tutto, crede che nel suo karma ci sia ‘la victoria siempre’ come fosse Che Guevara, insiste a pedalare l’Airon-Bike che gli provoca a ogni uscita sei o sette ernie strozzate alla colonna, un rischio-looping del 98-99%, uno stiramento muscolare continuo di ciò che resta dei quadricipiti, una pedalata al 50% della potenza, ma non fa niente, così deve essere, così sarà. E il Cannotto è salvo.
E allora, dovendo pedalare il GIGANTE anche in gita prevalentemente in salita, il nostro sputa un bel po’ di fatica e insulti al mio indirizzo, che, leggera e performante come la Sirenetta a Copenaghen, filo sul mio Foes rosso e mi becco della drogata… ometto il resto.
Quand’ecco che accade un fatto strano.
Valentina-Red, che come tutti sanno è abbastanza miope, vede d’improvviso sulla strada un bagliore accecante, accecante nonostante il pieno sole (paga il presidente…).
Un disco volante ? Un raggio laser in piena montagna ?
Macchè, la luce fortissima proviene da una Moment blu.
Saran le Spinergy con i raggi bianchi, si dice Valentina-Red …?
Saranno sì, saranno no, la luce l’abbaglia.
Abbaglia sì, abbaglia no, decide di chiedere a Lecter il permesso di pedalare l’ U.F.O. e, ohibò, scopre che l’oggetto è veramente … volante.
Scende dal suo Foes, salta sul Moment, parte, incredula, spingendo una corona media che procura al Presidente un ictus immediato. E mentre Max-Biffi sbava, suda e cristona sulla sua Airon-Joker, tirando in ballo tutte le droghe del mondo, la Mafia, la Yakuza, il Papa, Santa Rita quella del rifugio che non arriva mai, mentre soffre di una crisi allucinatoria come se avesse mangiato una tagliata al peyote, Valentina-Red sgomma sul Moment e in un Moment semina Max ridacchiando sotto il casco.
Che ci volete fare, del resto, noi Rossi siamo … condannati a vincere!
Epilogo : ora ve lo posso dire, l’americano a cui ho spiegato che i campioni sono Rossi è Tony E.
Per convincerlo a produrmi una Moment ‘Rossa’.
Parola di Red.
IL CAMINO DE SANTIAGO DE COMPOSTELA
Tre ragazzi del gruppo Pro-M, hanno iniziato, ai primi di Agosto, naturalmente su bici Mountain Cycle ed Ellsworth, un percorso culturale-spirituale : il Camino de Santiago de Compostela. ecco vi il loro "Diario di Bordo" giorno per giorno trasmesso via e-mail dal loro Nokia Comunicator 9210i :
1° Tappa – 04/08/2003
Siamo Maurizio "Anfe", Maurizio "Spiderman" e Marco "Bubi".
Partiti da Milano, arriviamo all’inizio del camino a St. Jean Pied de Port. Dopo una notte passata in una splendida villa di campagna dell’800 perfettamente tenuta da una coppia gay, al mattino iniziamo a pestare sui pedali per quella che forse sarà la giornata più dura (siamo solo all’inizio, partiamo bene). Su sterrati veramente ripidi e in zone totalmente isolate percorriamo 28 km con 1.260 Mt. di dislivello (in un’unica salita) fino a Roncisvalle, dove, finalmente, ci rifocilliamo (dato che come tre pirla, non avevamo preso nulla da mangiare e alla fine avevamo terminato anche l’acqua). Anche se molto provati, decidiamo in ogni caso di ripartire e sotto un sole implacabile percorriamo sentieri bellissimi sino ad un piccolo villaggio alle porte di Pamplona, dove troviamo, alle otto di sera, una camera di fortuna (per due), e un divano in un box per Marco. La mattina seguente, dopo un’abbondante colazione in compagnia di due ragazze spagnole veramente carine, ripartiamo per la seconda tappa …
2° e 3° Tappa – 05/08/2003 – 06/08/2003
Entrati in Pamplona, la visitiamo rapidamente, attraversando il suo centro storico, veramente splendido. Passando da Puente de la Reina, dove resiste un bellissimo ponte romano, raggiungiamo a tappe forzate Estella, facendo dei bellissimi single track, che ci godiamo nonostante il carico sulle nostre bici. In città impazza già da ben cinque giorni la festa locale molto famosa. Concerti nelle piazze, tori liberi per le strade, insieme a varie bande musicali, e tutti gli indigeni vestiti di bianco con fazzoletti rossi. Due ragazze locali c’indicano un hotel posto nella piazza centrale, dove troviamo una stanza. Dopo mezzanotte, visitate tutte le bancarelle, decidiamo di andare a dormire, ma in quel frangente ci accorgiamo che nella piazza del nostro hotel sta iniziando un mega concerto rock che durerà fino alle quattro di mattina. Dalle quattro alle sette veniamo allietati da varie bande musicali, gente che canta e tracas che esplodono e quando alla fine arrivano i netturbini per pulire, ci alziamo disperati, e così dopo aver trascorso tutta la notte in bianco, partiamo per Logròno. Insonnoliti ed affaticati, scegliamo il percorso sulla carretera dove Marco si trasforma inspiegabilmente nel fratello "povero" di Cipollini, detto "cipollotto", e approfittando di una piccola sosta dei due compagni, va in fuga per oltre 50 km. Nonostante i giochi di scia dei due inseguitori, arriva a destinazione con 15 min. di vantaggio. Trovato l’albergo nel centro cittadino, c’infiliamo a letto per recuperare sonno e fatica….
4° Tappa – 07/08/2003
Logròno – Santo Domingo de la Calzada. Km 55
Il colore che rimarrà impresso dopo questa tappa è l’oro. Enormi distese color oro di campi di grano appena mietuto intercalate da coltivazioni di vite ci hanno accompagnato per tutto il percorso, caratterizzato da lunghe strade bianche, che attraversano queste colline della Spagna centrale. Lunghe e durissime salite fatte sotto il sole ci provano duramente. Ci fermiamo per la sosta nell’antico borgo di S. Domingo de la Calzada (e non siamo al mare!!!), e alla mattina seguente ripartiamo per Burgos.
5° Tappa – 08/08/2003
S. Domingo de la Calzada – Burgos km 65 circa.
Oltre che duro, questo è il percorso sino ad ora più tecnico. Splendidi single track seguiti da due salite su tratti rocciosi veramente tecnici, ci hanno portato su un incredibile altopiano che attraversiamo passando per un bosco di conifere contornato da cespugli di erica in fiore. La discesa, lunghissima, è entusiasmante e alterna tratti veloci su strade bianche a stretti toboga in terra rossa. La fine di questa bella e dura giornata ci vede visitare la magnifica cattedrale di Burgos.
6° Tappa – 9/08/2003
Burgos – Corrion de los Condes km 99.
Partiamo dalla città e, su consiglio di una coppia spagnola che incontriamo tutte le sere, decidiamo di percorrere i primi 40 km su asfalto, per riprendere il sentiero alla prima intersezione, che pero non vediamo. Percorriamo quindi una ventina di chilometri in più per riprendere il sentiero sterrato. Ripresa la giusta via arriviamo alla cittadina di Corrion dopo quasi cento km di strada alle spalle…
7° Tappa – 10/08/2003
Corrion de los Condes – Leon Km 100 circa.
La tappa meno impegnativa del ns. viaggio ci vede percorrere i sentieri e le infinite strade bianche che attraversano le colline di quest’immenso altopiano che va dalla città di Burgos sino ad Astorga. Il sole spettatore implacabile ci vede arrivare nel tardo pomeriggio nella splendida Leon. Dopo una doccia ristoratrice, percorriamo a piedi le vie e le piazze del centro storico di questa bellissima e antica città.
8° Tappa – 11/08/2003
Leon – Rabanal del Camino Km. 75
Usciamo da Leon attraversando un antico ponte pedonale, e dopo pochi Km. il paesaggio inizia a cambiare, colorandosi di verde. Finalmente riusciamo a pedalare anche su sentieri in ombra che ci portano verso mezzogiorno ad attraversare Astorga, dove ammiriamo un magnifico castello e la cattedrale del XV secolo. Un sentiero tortuoso e tecnico ci porta alla fine di una dura salita (400 Mt. di dislivello in 20 Km a 40 gradi) nel piccolo e isolato paese di Rabanal. Strade di ciottoli, case di pietra un monastero Benedettino e un ottimo ristorante sono tutto quello che ci offre la serata. Oltre ad un inatteso temporale che lava le ns. impolveratissime bici.
9° Tappa – 12/08/2003
Rabanal del Camino – Piedrafita del Cebreiro Km. 85 circa
La giornata inizia con una salita di 400 Mt. di dislivello, pedalati in buona parte in uno stretto sentiero immerso in verdissimi cespugli sino alla Cruz de Ferro, dove e d’obbligo una sosta con foto di rito. E dopo tanto pedalare alla fine ci spariamo 1000 Mt. di dislivello negativo in ben 26 Km.. Stradine, single trek, tratti su rocce, pietraie è quello che ci offre questa entusiasmante discesa.
Sosta a mezzogiorno nel centro storico di Ponferrada, e subito ci ritroviamo a pedalare in salita su una sterrata di fianco alla caretera, che abbandoniamo per farci gli ultimi 700 Mt. di dislivello in 22 Km. per giungere stremati a Piedrafita, antico villaggio di probabili origini celtiche.
Di sicuro archiviamo la tappa più dura.
10° Tappa – 13/08/2003
Piedrafita del Cebreiro – Portomarin
Ancora sconvolti dalla 10° tappa partiamo subito “scaldandoci” con una salitella di 200 ma., scolliniamo passando davanti a un immenso monumento al “Pellegrino” e ci buttiamo in una discesa di 850 Mt. di dislivello 30Km circa.
Anche in quest’occasione il percorso è vario e completo, con passaggi veramente tecnici che ci vedono scendere diverse volte dalle bici. La discesa di questa verdissima valle termina a Sarria, dove ci rifocilliamo per ripartire alla volta di Portomarin, piccolo paese sulle sponde di un lago artificiale e meta finale della tappa.
11° Tappa – 14/08/2003
Portomarin – Santiago de Compostela
Ultimo giorno. Ultimi 100 Km. Una nebbia fittissima ci vede partire di mattina verso Santiago. Oggi il sole vuole giocare a nascondersi dietro nuvole leggere che arrivano dal vicino Atlantico, e così attraversiamo queste ultime colline tappezzate di boschi di conifere verdissime e immense foreste di eucalipto.
E poi all’improvviso, giunti sull’ultima collina vediamo la nostra “Meta”. Santiago de Compostela.
Il centro storico e veramente bello, e nella piazza della cattedrale incontriamo moltissimi bikers e scattiamo una foto persino ad un tandem.
Il nostro viaggio è finito, ed è stato di sicuro una bell’esperienza e una gran soddisfazione giungere alla meta, percorrendo tutto il “Camino” su sentieri e sterrati per quasi 900 Km. sempre ben segnalati.
Alcuni dati del pellegrinaggio :
Partenza : St. Jean Pied de Port
Arrivo : Santiago de Compostela
Km. percorsi 867
Totale giorni : 11
Inconvenienti : rotta 1 catena + 2 forature
Domenica 10 novembre, parco regionale capanne di Marcarolo
In effetti, quando ho realizzato che, dopo soli 10 minuti e 600metri, eravamo già fermi, con gli sherpa che, parlottandosi, si domandavano ‘che giro facciamo…’
….. ho temuto il peggio.
Il gruppo di simpatici amici che si era offerto di ospitarci sulle colline di Novi Ligure, tra Piemonte e Liguria, faceva parte del locale C.A.I., ovvero Circolo Amici dell’Imprevisto…..
E intanto, scodinzolando con il mio Moho sul pratone, tenevo d’occhio il gruppetto dei b….ardi, che alla prima che sbagli sei già un uomo morto…
E già vedevo Lecter innaffiare qualche stinco con del buon Chianti e correre per il prato a cercar le fave… e il Golden SW Boy, in jeans perché non aveva avuto tempo di lavarsi i pantaloncini da bici, che già meditava chi SAPONIFICARE per poi, con il sapone, già che il tempo adesso c’era, lavarcisi i pantaloncini ….
Grazie all’intuizione di una delle due Grazie presenti, due esemplari, ovviamente rari, di Foemina pedalans, molto apprezzati dall’occhio allenato della PRO-M Crew (peraltro l’unica parte del corpo veramente allenata…) …. ECCO, SI PARTE.
Il Giro ha inizio.
Dopo una manciata di chilometri, con partenza in salita a freddo che ha fatto già fiorire altolocati, ovvero presidenziali, insultini in mezzo ai denti … da un paio di zaini modello ‘Survivor’ spuntano una serie di provviste da spedizione alle Svaalbard; eh si, si vede che da ‘ste parti si pedala davvero, e serve, come lo chiamano loro, … il “pompone”.
Esce di tutto, macine e baiocchi, fette di torta, te’ caldo, cioccolata con e senza panna ….
E dopo il primo ‘Pompone Break’ il gruppo si rinsalda, e si riprende a pedalare.
Certo, le Foemina pedalans catalizzano il branco, Tafazzi marca le loro due biciclette perché, come è noto, a lui piacciono le curve, e le curve si apprezzano meglio da dietro… ma di curioso non ci son solo loro … che dire di questi due esemplari maschi, con inequivocabili protuberanze in tessuto similosso, esibite sul casco con allegria ?
Per dirla col sommo Poeta, “tanto orgoglio nel mostrare … che potrà significare?”
“Noi che siam dei gran bastardi, infieriamo di battute, scherza e ride l’accozzaglia, tanto poi è tutta salute….”
La salita non scherza un kavolo, John the president bofonchia, e nonostante la Trota Salmonata, quella bici dal colore arancio-oro-rosato metallico che sta sotto le presidenziali chiappe, sconta …
E paga il suo pedaggio.
Dopo un sosta in mezzo a un 24% per far tornare i polmoni alla loro forma originaria, John John riparte, supera in un impeto d’orgoglio il gruppo fermo per il secondo ‘Pompone Break’ , andando ad agonizzare, secondo le malignità che serpeggiano, al massimo 20 metri dopo il tornante, schiumetta alla bocca e infarto alle soglie …
La diapositiva è disponibile, e per chi la volesse, chiamare the Golden SW Boy, 166…………
Così voi ridete, e a lui gli ricaricate anche il cellulare (il che non guasta)…
La strada continua a salire in mezzo a colline splendide, sotto un cielo turchese in mezzo a boschi bellissimi, belli come quel Beta da trial che ci è passato di fianco a un certo momento, e che più d’uno tra i presenti (a cominciare dalla sottoscritta) ha guardato con occhio bramoso…
La salita diventa più regolare, impressione che verrà corretta da qualche tratto ancora impegnativo, per finire a 14 km totali, che azzannano i polpacci e accendono gli appetiti. Finalmente, il Bar (che doveva essere dopo un tornante, e invece 3 km di ‘FALSO’piano).
Mentre aspettiamo il tavolo, Anfe tratta, assistito dal mio occhio esteticamente allenato, delle deliziose camiciole polacche in puro acrilico da 5 euro con un marcantonio in Picciali-Look che fa mercatino la trattoria, ma peccato, non c’è la taglia …
Entriamo.
BANZAI.
Ci spariamo una serie di primi alla Nonna Papera, tutti fatti in casa, dolcetto, quello in bottiglia, e dolcetti, quelli che predilige il Presidente …
Ma dei 14, UNO rinuncia…. DIET-Tafazzi, ultimamente detto “The Body”, tiene alla linea e anche se non lo dice è convinto che la sfida con il Presidente alla fine si vinca a tavola, dove “Sweet John” non sa dire di no e si zavorra un tantinello ….
Lui NO, “The Body” vuole rimanere leggero e agile come una mantide religiosa …
… come, perché una mantide religiosa e non una libellula …?
Ma perché la libellula non è religiosa! eTavazzi sì, visto che la salita è finita e quando inizia la discesa, il Taf si deve ripassare il rosario….
Prima del caffè vado a controllare il nostro Camaleonte non si sia venduto 13 bici ai vecchietti e gitanti di passaggio…
E lo trovo seduto lì fuori, soave, il viso trasfigurato che sembra Padre Pio, ad ascoltare i consigli di un nonnetto genovese di 92 primavere su come raggiungere indenni questo traguardo…
Il Nonnino, che per essere genovese supera se stesso e gli regala persino un pacco di canestrelli, gli svela, paterno come Geppetto, come fare fessi il Gatto e la Volpe (ndr … presidente e vice presidente….?) e, soprattutto, come invitare fuori la fatina turchina …
Caffè, conto, e via in bicicletta, il Levantino Tafazzi non ha piazzato nemmeno una bici, si salta in sella, di nuovo il FALSOpiano, e poi verso la discesa…
DISCESA…. Qui gli sherpa corrono il secondo grave rischio.
Annunciano ‘ragazzi, un pezzo tecnico, sentiero per chi non se la sente….’
Il Taf si esibisce in versione ecologista-animalista e ci mostra quanto possa soffrire un Leone quando con la sua pelle finisce a fare il tappeto…
Alla fine di questa easy downhill, il solitamente filosofico Anfe, e il pruriginoso Golden SW Boy, che si son pedalati due ShockWave sperando in qualche metro di discesa, vorrebbero, almeno, qualche scalpo…
Ma poiché molto in fondo, quasi dove non batte il sole, son due bravi ragazzi, rinunciano al sacrificio umano invitando il gruppetto degli sherpa del CAI al M.te Lema per una ‘simpatica scampagnata’…
Sapete com’è, Circolo Amici dell’ Imprevisto….
A proposito, Taf, la prossima volta che siamo 13 a tavola… ti conviene fare il quattordicesimo… sennò, al tuo posto, ci si siede il Leone
Pedalata del Fun Club Milano. ( Cernobbio – Rifugio Bugone – Moltrasio – Cernobbio )
PROVACI ANCORA, TIM…..
(Sottotitolo: L’Uomo si migliora solo attraverso mille Dubbi)
La Domenica inizia con un’ aria tersa, secchina. L’appuntamento è alle 9:00 a Cernobbio. L’antifona, il Presidente, l’aveva capita da sabato.
Silenzio. Troppo silenzio, per essere il giorno prima di una gita del Fun Club. Perché Fun Club vuol dire ‘Tafazzi’. E poiché il ‘Taf’ magari non lo vedi, ma comunque lo senti, questo silenzio, per J.J., suonava sinistro. Non si sbagliava. Il Tafazzi tramava nelle tenebre, e il telefono del Presidente era MUTO come Igor, il gobbo. La sfida era palpabile nell’aria….
E infatti, ore 9:00 si arriva al parcheggio e due minuti dopo eccoli lì, i due sono già l’uno di fronte all’altro, come i due pistoleri di Sergio Leone, come il Brutto e il Cattivo, a sfoderarsi contro non le pistole, ma magliette, scarpette e ovviamente biciclette.
E inizia il duello con la maglietta Pro-Flex nera con cucirini che fa ‘pendant’ con la ‘Taf-Bike’ All-Black Pirelli-Look, ma come una fucilata compare la maglietta ‘Edelweiss’ delle grandi pedalate di J.J. completa di VANS a schacchetti, quelle che costano come due paia di TOD’S … e non bastasse, eccoli tutti e due a sfoderare il gluteo plastico e la gamba tonica avviluppati in un pantaloncino da vero ‘sciüscia-manüber über alles’ ….
La sfida è cominciata, e finirà solo là, dove alle aquile non gliene frega niente di osare, là, in cima alla salita.
I presenti, oltre ai due, Pierino e il Lupo, sono pochi, ma motivati:
– Giovanni “Jumping Giò” che se parlate l’inglese come Totti, potete anche chiamarlo più semplicemente in milanese “Salta Giò”, perché come ti giri lui sta già cercando di paracadutare la sua Scott giù da qualche muretto… Una nota di merito va all’originalità del suo Camel-Back, un modellino HI-TECH davvero esclusivo che vendono solo al Longoni Sport di Tirana… ma costa poco e funziona benissimo!
– Marco, con la sua aria placida sotto l’ Oakley color Vitamina C, sempre sorridente sulla Giant multiuso che gli fa salita, discesa, cyclette da casa, caffè, frittata e quando ha bisogno gli gratta anche la schiena…
– Il Dr.Lecter, con Moho CXS verde Kawasaki, polpaccio da Epil-Center, Wind Stopper della crescita, e gambetta incline allo sforzo ma con parsimonia…
– E chi vi scrive. In sella al suo primo e grande amore… la sua “Red” Moho.
Partiamo.
Il Brutto e il Cattivo ingaggiano “a bbbestia” da subito… ‘vigilati’ da un divertito Giovanni “Salta Giò” che pedala su una ruota e con una mano sola, beato lui, che, quando nasceva, i duellanti avevano già cambiato otto modelli di bici superleggere….
Noi tre dietro, quieti, che ce la chiacchieriamo per tutta la strada; i due gentlemen mi hanno chiaramente aspettato… lo dico sennò sembra che gli si stia dando delle mezze calze, e non è politicamente corretto…
Al nostro arrivo, dopo 16 e rotti km e 1050 m di dislivello, alla deviazione per il Rifugio Bugone c’è la pausa relax, lì è fissato il meeting point con la Bionda, che ora è alla sua 1694ma reincarnazione, quella che, dopo avere vissuto sei anni in una grotta in parete sul Lago Blu (si veda la foto di domenica 6 ottobre) ………lo vede “Giornalista – Freakrider – Free Lance – Fashion & Trendy e chi più ne ha più ne metta” al seguito di “BOB D” (Roberto Diani, n.d.r.).
Ed è perciò che abbiamo deciso di chiamarlo, in questa sua nuova veste, “EIS B”.
Ma qui, QUI E ORA, ‘just now and here’ … J.J. celebra il suo trionfo personale.
Arrivo alla ‘Vetta’ e vedo un presidente che sfavilla come Don King dopo una vittoria di Tyson, la scritta Pro-M sembra formargli un alone in pagliuzze d’oro sopra e tutto intorno… E di sottecchi fa cenno verso il ‘Taf’, che riposa le sue camaleontiche membra sul ciglio del prato, a lui la scritta che aleggia intorno non è esattamente Pro-M ma ….. “Pro-Zac”.
Quasi depresso, “affranto dentro” per l’onta del sorpasso dopo la lotta ingaggiata, povero ignaro Tafazzi, all’ultima goccia di sudore, contro il mezzo alieno, quell’oggetto proveniente dal Pianeta Ellsworth da 10kg scarsi in Carbonio – Titanio – Cesio – Uranio, gomma spessore sottiletta da ‘finto sterrato’ e conto finale da un miliardo di dollari, che il Mediatico Presidente, zitto e quatto, si è preparato nella “Marnati Clinic” per la Grande Rimonta….
Il Truth, che a Bergamo e in Valsassina pensano sia quello che ti servono fritto al burro e salvia, era lì che scintillava altero, quasi severo, con quella sua geometria rigorosa nella livrea grigio – nero – argento, accessori da quarto millennio, dei montapanna al posto dei pedali perché su quel pianeta lì tanto la panna montata non la mangiano, e la Girmi è una ditta di accessori per biciclette….
Ore 11:15 squilla il telefono di J.J. e EIS B spiega che sarà lì in ritardo, ma ci sarà, “tranquilli ragazzi”, come se a noi ci avesse sfiorato men che la tranquillità più assoluta … ma il nostro è fatto così…
Arrivano.
Essendo in auto, devono essere per forza in due, visto che EIS B viaggia solo in moto e la macchina, da vero "radical chic V.N.G." – (very no global, n.d.r.) – non la possiede nemmeno … tanto ce l’ hanno gli altri, e poi "solo così alla fine riusciamo a inquinare meno …"
Scendono, e vedo EIS B più scarmigliato che mai, aria da ‘mi son fatto una pista’, e non da BMX, abbigliamento usato …‘sudato’ – sicuro, e con lui un giovane alto, snello, dalla figura elegante, e subito mi viene in mente Luke SkyWalker, il cavaliere Jedi di Guerre Stellari, ma sarà sicuramente perché vedendo Ezio mi è appena sembrato di vedere Obi-Uan-Kenobi…
Parcheggiano.
Scendono i due mezzi strani, un DMR e una Big Hit, subito detta “Baguette”, sarà perché anche questa serve per farti fare la ‘scarpetta’ ?
Taf il Grande ci saluta dispiaciuto, pensoso ma sereno; dopo la sua performance contro quel Lupo infame, Pierino torna dalla maestra a raccontarle l’imbroglio del pesce fritto che sembrava una bici e “vedesse come andava anche forte…”
I due JEDI (N.B. – il giovane Alberto ‘SkyWalker’ con una impensabile calzina rosso Rifondazione dal logo a Falce e Martello, che uguale ce l’hanno solo altri due al mondo: Primo Greganti, quello del conto “Gabbietta”, e Bertinotti, quello che nella Gabbietta ce lo dovrebbero mettere… Adesivi da Maestro MTB e scritte inquietanti come ‘Il DEBOSCIO’, mah, sarà stato il suo nome in codice prima di diventare un JEDI, oppure sarà la pubblicità d’un formaggio, il “DEBOSCIO D’ORO”?)… I due Jedi, dicevo, si vestono con tanto di ginocchiere, convinti di andare a fare ‘discese stellari’ ….
e via … partiamo tutti in gruppo verso il rifugio Bugone dove, dopo 7-8 minuti, atterriamo su 8 piatti di pizzoccheri, doppia torta e caffè.
Dopo il fiero pasto, la truppa si rialza e monta in sella per un discesina a lasagnette da rifarsi le otturazioni, la mia marzocchina da 100 credo mi abbia maledetta, e i molari pure…
Ma bella davvero questa stradina nel bosco, che scende sassosa e ripida e poi comincia a piegare in tornantini stretti, si incunea in un borgo antico e arriva, dopo delle meravigliose ‘viste panoramiche’, diritto sulla strada vecchia del Lago…
Cernobbio, e siamo di nuovo al parcheggio.
Ma siamo arrivati fin qui, e non vi siete accorti … che non avete ancora capito chi è Tim.
Oh no, provaci ancora Tim non è il titolo di un celebre film ….
È la frase che è scappata, insieme a trecento delle peggiori parolacce, allo SkyWalker dopo che un piccolo botolo, mentre lui recuperava l’auto lasciando le sue cose in custodia a Ezio, quindi incustodite…..scambiava il suo casco, appoggiato per terra, per un vasino !!!
Ah, SkyWalker … il tuo Maestro, Obi-Uan, avrà voluto insegnarti qualcosa ….?????????
Free-Ride extracomunitario …e (come direbbe Battisti) CH-iamale se vuoi …Emozioni !!!!!
Era un po’ che non mostravamo la nostra tendenza alla globalizazione socializzando su due ruote con gli amabili extracomunitari, Athos “Mani di Fata” e Alberto “Tyson” con i quali spesso ci divertiamo …. E così, oggi, in barba al programma già inserito nel sito, targato Bergamo, si cambia … tutti a metter via le tute da pedalata, e fuori le armi … gommoni, caschi, pettorine, casacche, mentoniere, gomitiere, ginocchiere, poco mancava ci fossero anche le dentiere e le giarrettiere e l’armamentario era completo …. Ci si trova alle 9:00 alla funivia, e via …Per un po’ di defezioni nel team, per cause varie, ci sono President and Vice President, Il Botanico, Dr.Lecter, Beppe ‘M1 …( intensamente)’, Alberto ‘Mastrota’, Christian, un amico di Christian con front, un biker di Parma, e gli svizzeri che, quasi dovessero girare un documentario di Piero Angela, mostrano anche un nuovo esemplare, razza in via di estinzione cui appartiene anche la sottoscritta, della specie ‘foemina teutonica tremens’ che in sella alle bici segue “Tyson” giù per il sentiero ….
La prima discesa è proprio esaltante, bella, stupenda, il pratone, il bosco dove i freni ‘friggono’, tutto davvero entusiasmante. La seconda cambia sentiero ed è un po’ più rocambolesca, inizia nella neve remigando come papere, poi prosegue accidiosa e “vertiginosa” (per la sottoscritta che della ‘Vertigo’ purtroppo non riesce a liberarsi un po’ difficoltosa) nel primo tratto, riprende tranquilla più sotto. (NDR: Mi ha costretto, questa discesa fatta per la prima volta con Black Tremor, a riflettere sul mio Gazza da 3, un po’ troppo cicciotto per i tornantini e il misto rapido, e allora… ho deciso di metterlo a dieta, e farlo diventare entro 7 giorni un Gazza da 2.2!) Voli degni di nota di oggi : quello di Christian da oggi battezzato ‘The Joker’ NON TANTO e NON SOLO perché possegga una Ellsworth Joker, ma SOPRATTUTTO perché ci ricorda tanto il Joker del mazzo di carte …. Il JOLLY, quello che Christian tira in aria almeno 2-3 volte ogni domenica! Un contatto con il muschio anche per il VP che, euforico del suo DARE, ha preso ad OSARE …. E la giornata scorre …
Il Botanico tranquillo, oggi di poche parole, ma parecchi fatti, come Athos, Lecter come sopra, giornata tranquilla …Mastrota, regolare, lui basta che non si pedali ed è un uomo felice, Beppe un po’ sfortunato, che rompe e si deve fermare per forza… Chi si ferma a mangiare qualcosa, chi fa qualche altra discesa ‘X-treme’, ci si ritrova poi al Baretto per un boccone insieme, e le solite mille ca…..te che un gruppo di bambini con un’anomalia anagrafica è capace di tirar fuori …di noi ha avuto compassione anche Cristina, la cameriera del Baretto che il Vice-P, dopo la enorme porzione di tagliatelle fatte in casa che gli ha servito, voleva SPOSARE …!
Solita richiesta di CUCIRINI della Ellsworth che il regale orecchio di Mr.President ha fatto amabilmente finta di non sentire (p.s. Ho la sensazione che se il Presidente fa il cucirino della Ellsworth, il Vice se lo cuce su una giarrettiera e si mostra nudo, la gamba palestrata e depilata bene in mostra, per la foto pubblicitaria del secolo che farebbe pubblicare a sue spese su ESPRESSO e PANORAMA). Infine, udite udite, il Presidente medita un nuovo giocattolo : fare una Marathon con una bicicletta superleggera con un nome da Trota …. Che dire, l’inverno sta finendo …. La Natura sboccia, i ghiacci si sciolgono, per gli animali inizia la stagione degli amori perciò … State attenti al Presidente, perché per lui inizia la stagione delle vendite… quello che si scioglierà sarà il vostro portafogli … quello che sboccerà sarà un bernoccolo sulla vostra fronte per la botta in testa di vostra moglie prima di buttarvi fuori casa, e ….. quanto agli amori….. vi ritroverete coniugati con una (e fosse solo una!) bicicletta!
PROFETI, PROFANI, CUCIRINI E NANI
Diavolo di un VicePresidente … ti rifai vivo improvvisamente, a sorpresa, dopo mesi che non ti abbiamo visto ciclare … (sarà stato come per Mark, che per giustificare il sangue sulla gamba dopo la rovinosa caduta, ha risposto ‘Ho il ciclo ? Eccerto che ce l’hai, il ciclo, Mark…una bella Heckler azzurra che ne ha viste parecchie, in vita sua … ) Ma torniamo al V.P., gran visir della Moda, arrivi così, sornione come un gatto persiano, che gran filibustiere che sei …. Ti presenti con scuffia sottocasco modello ‘pitale di famiglia’, Moho Softail e muscoli da vendere, e giù tutti a ridere con i tuoi soliti guizzanti , sfornati a raffica dalla tua materia grigia, uno via l’altro, tu, il gran ‘Communicator’, (che la Nokia abbia preso ispirazione da te, per il suo apparecchietto…?) E così, all’insegna del ritorno del nostro beneamato ‘B.B.’ Sacchi, inizia la giornata della gita del Fan Club. E qui mi sorge spontaneo il quesito: ma i Fans, DOVE ERANO ? Nemmeno la sporca dozzina abbiamo tirato su, per la miseria … Tutti spaventati perché c’era un po’ da pedalare, guys ? Tutti lì a canticchiare la marcetta del possessore di ShockWave (N.D.R. : la melodia è quella del Marine in addestramento)
‘la Wave da spinger, che dolor, su per bricchi, ma chi me lo fa far ?’
Morale: 7.
7 come i giorni della settimana, come le sette spose e i sette fratelli, che ormai son stufi anche di vederle, e non le sposan più. 7 nasi infreddoliti, 7 amici, iniziamo a pedalare, tutti in fila come i 7 nani – ANZI, 6, perché IO STAVOLTA FACCIO BIANCANEVE, almeno questo concedetemelo … del resto, un nano non c’era. Avrà preso freddo, aveva il mal di pancia, ha detto al Presidente al telefono il biondissimo Nano Frottolo, quello nato difettoso, perché un nano di 1metro e 90 ma chi l’ha mai visto..?
E senti senti, redivivo anche lui, c’era MARK. Cappellino stile Manu Chao, del resto, i tempi son questi, Mark da buon genovese è l’Anti Global del Team Pro-M … Dopo il G8 pensavamo che il Black Block gli avesse dato alle fiamme la Heckler in quanto ‘TROPPO GLOBALIZZANTE’ … poi, pensandoci bene, no , è impossibile, primo perché non è verde, perciò una Heckler che non è verde non può essere così sf…ta, secondo perché Mark se la porta in casa, proprio come la morosa …
Poi c’era Giovanni, il Giovane, non perché ce ne sia un altro detto il Vecchio, ma perché giovane lo è proprio (per fare un Presidente, e un Vice ovviamente pure, di Giovanni ce ne voglion due …). Ma perché, Giovanni il Giovane, con quel faccino da chierichetto, vai a rubare i pantaloni a Scaramacai ?
Poi Lecter, che sembrava Nuvolari alla Mille Miglia, a cavalcioni di un glorioso mezzo storico, anzi quasi ‘archeologico’, (glie l’ho prestato io, bastardi, perciò attenti a quello che dite…) Cliccate, cliccate pure sul sito, è lì, la bici del Similaun… intanto io con quella bici dei Flintstones ci ho fatto Finale su e giù per i Ciappi, e non eran le scatolette di cibo per cani….
E poi LUI. L’Avvocato del Diavolo (anzi no, l’ha ricusato anche il Diavolo, nell’ultimo processo, perché ha detto che per essere un Avvocato non stava mai serio …) L’Integralista della Risata (perché con lui è VIETATO non ridere). The Great Pretender …Ma … il TAFAZZI !!!! In forma, il Tafazzi, pedalava mica male, con S.Andreas tirato a lucido, tutina da 6.000 Euro, si deve essere allenato su strada alle mosse da infido ciucciaruote con Daniele ‘MENGELE’, ‘El Marnà’, ovvero ‘Il Boia di San Luis Obispo’. Come ti ha inchiodato il povero Mark, PAF, una mossa repentina e PAAAAAAAKKKKK! Sbbbrrraaaammmmmm ! (questo è il rumore prodotto dal cranio di Mark sul sentiero dopo la rovinosa caduta).
Tema del GIORNO: la nuova RELIGIONE. Non avrai altro dio all’infuori di Ellsworth. John John è in cerca di Profeti per predicare il Verbo. (Il Verbo del Presidente è ‘cosa vendere, ora che han tutti chi una, chi due Mountain Cycle?) Io l’ho incontrato (e già fu un segno premonitore) in tempi non sospetti al Pian delle Betulle. Ma ora, i nuovi profeti, li incontrerà sulla via di Ramona ? Ma poi, saran profeti, o saran profani ? Perché non sian profani, dice il V.P., gran pubblicitario, ci vuole IL GADGET: perché la comprino, diamogli prima almeno … i cucirini.
Bene; e ora voi, carogne che non c’eravate, vorreste, vero, che non vi raccontassimo che abbiamo ciclato beati ridendo e scherzando, e ci siam poi spaparanzati in baita a mangiar pizzoccheri e polenta uncia e salame e lardo, e a pronunciare ELLSWORTH in dialetto delle valli bergamasche …..
E INVECE di CHIUDERVI LE ORECCHIE, LA PROSSIMA VOLTA MUOVETE LE CHIAPPE …….. CHE SON FATTE ANCHE PER PEDALARE …!!!
PREMESSA AL DIARIO DEL 9 SETTEMBRE
Ho scritto questo diario il 10 settembre 2001, lunedì, la sera dell’elezione di Miss Italia, che mi faceva da sfondo noioso mentre pigiavo sui tasti del mio notebook.
La gioia della noia; della rassicurante banalità.
Sì. D’ora in poi gioirò per tutte le cose banali.
D’ora in poi gioirò per l’essermi svegliata , al mattino.
Volevo inviare questo diario l’indomani; cioè l’11 settembre 2001.
Ma sapete tutti cosa è successo l’11 settembre negli USA e nel mondo.
Io , l’11 settembre sono riuscita solo a guardare la TV con orrore, e a pensare a chi è rimasto vittima dell’ odio e della sete di potenza.
Mando a Gianni il diario solo oggi; è giovedì, il 13 settembre 2001.
Prima, non ci sono proprio riuscita.
Lo mando con la speranza di poterne scrivere tanti altri, in PACE.
E ricordiamoci, Bikers, di non chiedere troppo alle nostre vite, e di gioire ogni momento delle cose banali.
Noi che lo possiamo fare.
RedMoho
Oggi quando ho ricevuto la mail con in allegato il diario di RedMoho pensavo di iniziare la giornata sorridendo allegramente come sempre capita quando leggo per la prima volta un suo scritto .
Mi sono però accorto che non riuscivo a sorridere come le altre volte.
Qualche cosa è cambiato da quel maledetto 11 settembre anche in me.
Pubblico questo diario con le lacrime agli occhi .
Il Presidente
40 KM DI SCHERZI, FRIZZI e LAZZI … CON UN DEMONIACO ‘TAFAZZI’
. Sottotitolo : …. LA PAROLA AI PARTECIPANTI ……
Tanto per capirci, alle 7:00 di mattina a Livigno NEVICAVA. Ed eran fiocchi veri, mica di latte come la jocca, quelli che venivan giù. Proprio vera NEVE, BIANCA come Biancaneve, quella dei 7 Nani. I 7 Nani, che chissà, se fossero nati 30 anni fa, adesso farebbero scappare la Strega scendendo giù dai boschi a canna su 7 ShockWave, naturalmente Rosse, e alla strega, che al massimo avrebbe una Raven NERA (come quella dei Bergum Boy prima che vedessero la LUCE), … non resterebbe che scappare.
Ma via, non voglio divagare a parlar di Nani, se no poi mi tocca citare Cozza, l’unico (di loro, n.d.r.) che non riesce proprio a innamorarsi di una ShockWave…..
E torniamo alla mattina di domenica.Il TAFAZZI, fresco di U.S. Mega-Tour, fa l’apripista a Livigno con famiglia al seguito, ed è perciò lui che, alle 7:00, invia al nuovo Comunicator del Presidente, usando la Linea Rossa, quella RISERVATA alle notizie VERAMENTE IMPORTANTI (cioè quelle che riguardano la bici) la notizia, rapida, asciutta, da vero ‘soldato’:
NEVE, HERR PRESIDENT!!!.
Immediata e fulminea la risposta dal Comunicator del Capo Supremo:
La notizia è CONFIDENTIAL! A eventuali domande …. NEGARE!
Negare anche a costo di perderci la faccia (tanto è quella di Tafazzi!) …
sennò, quella sporca dozzina sai che ronfata sotto le copertine calde, spento il cellulare, altro che Arnoga con sveglia alle 5:00 …
Perciò, fregati dal Tafazzi, partiamo, ignari e contenti come le Sturmtruppen in missione …
Viale Certosa ore 6:30, colazione, e aspetta la Bionda, e poi aspetta …. (e spera) il VicePresidente, che per depistare la stampa, da quando ha la nuova ‘fidanza’, si spaccia qua per essere poi là, morale che ci ha dato il BIDONE, il V.P. Fetentone …
Infine caricate le Bambine PRONTI, PARTENZA, VIA.
Raccolto a Molteno il Botanico, oggi autostoppista improvvisato, finalmente il Furgone del Team comincia ad aprire le danze con la solita serie di sorpassi da ritiro patente (speriamo che nelle new entries del Team non arrivi mai un vigile …., sennò Carramba, che Sorpresa la Multa … )
Oltre al V.P., altri gli INFAMI: non poche le defezioni, oggi, cause non dichiarate (leggasi SVEGLIARSI PRESTO è dura per i tiratardi …)
Arrivati ad Arnoga, Carlo ‘PELLE D’ORSO’ e Daino, che sono gli unici 2 tiratardi presenti, sono così fusi che vanno diritti a Livigno, chissà, forse loro il giro lo volevano fare al contrario, e ci tocca aspettarli a una temperatura che favorisce il ringiovanimento cellulare (cioè, un freddo bestia…)
Arrivano infine i due sciagurati giovincelli.
E via, meno male che si pedala.
Decoville; solino tiepido, alberi, pace e silenzio, iniziamo a sentirci a nostro agio; fermata per qualche foto, e il Tafazzi, in Rosso, brioso come un bicchiere di Fragolino, scocca la prima freccetta nel fianco della Bionda, garrula e lieve da quando è famosa alla stampa come ‘lo spirito libero’ per i milioni e milioni di lettori di Tutto Mountain Bike …
Il Tafazzi, Anchorman della giornata (e quando mai no…?), “presenta ai presenti” l’enfasi un po’ ‘marcata’ dell’articolino della Bionda ‘Spirito Libero’ e, dopo l’annuncio, parte un breve ma significativo … “MA VA A K…..ARE”, con la sporca dozzina che fa subito ECO …
E sarà lo slogan della giornata, regolare come un diapason, il suo
LA PAROLA AI PARTECIPANTI: Ezio Baggioli, Spirito Libero …(Coro) MA VA A K….ARE!!! E comunque si pedala, su fino alle Torri di Fraele, poi ai Laghi, e sosta al rifugio per uno spuntino …
Spuntino che per qualcuno ha un significato un po’ AMPIO, vero LUCAANDREAS, ALESSANDRO ed “ERNESTO TOTTU CALARA?” ovvero quei b…..rdi dei 3 porcellini che, mentre Daino si mangiava sette dei suoi quindici panini alla Poldo, e noi ci si faceva bastare chi un cappuccino+torta, chi un panino-simbolico, loro si scofanavano, tutti appartati a un tavolo, nascosti come dei carbonari, … . capriolo+polenta+gelato ai mirtilli+vinbrulè+ (LUCAANDREAS, fai veramente schifo…!!!) CAFFE’ CORRETTO GRAPPA!!!
Ci credo che poi la salita vi sembrava un 22% (eccetto per Ernesto, che arrampica lesto come una capra sui monti della Barbagia…, che però si ostinava a infilarsi i guanti di Lecter al contrario !!! )
Perciò, con un’arietta da 6 gradi ‘ventilati’, dopo il rituale show dell’ Anchorman Tafazzi forse più demoniaco del solito grazie alla rossa maglietta da ‘Heavy Metal’ Skeleton-Man da mille dollari … si riprende e vai, con lo strappo nel bosco, per poi iniziare il lungo sentierone che non molla mai fino alle sorgenti … Lì, finalmente scolliniamo, dopo aver atteso Lecter per rottura di catena e Alessandro per assistenza a Lecter ma soprattutto a sé stesso, visto che, dopo 6 mesi di stravizi (cito il suo amico Andrea, che come tutti gli amici, quando c’è da esser bastardi è lì in prima fila !), pedalare una Shockwave gli deve esser parso più duro della maratona di New York …
SCOLLINIAMO, FINALMENTE!
FOTO, FOTO, FOTO, mangiucchiando barrette e barbellando un bel po’ …
Ma fieri e impavidi, tutti gli Uomini del Presidente (+1, cioè chi vi scrive, che uomo non è ma per il Presidente è come se lo fosse, chi conosce John John entiende …) ripartono verso Livigno.
Breve tratto di discesa, poi dolce e regolare la strada, ed ecco il Lago di Livigno, e via alla alla volta del TAXI che ci porterà in dogana in cima al Foscagno. Da qui, volando verso Arnoga, sogniamo il Bar che ospiterà le ultime risate mangiando panini e tè e birra e coca che tanto ogni cosa è buona per stare in compagnia.
E ora, mancando Tafazzi, che a Livigno ha riformato la Trinità raggiungendo moglie e figlio e a razzo parte verso casa, proprio qui al bar Andrea, quasi new entry che credo vedremo spesso, ci esibisce una vena comico-ironica veramente ‘D.O.C.’ come il vino che sicuramente il buon Andrea si sgargarozza appena l’occasione lo richiede, e cioè tutti giorni pranzo e cena, che so, davanti a un filettino al pepe, o a un’orata al sale, MA solo d’annata e di ottima cantina, se no non se ne fa nulla …….
e bravo Andrea, hai l’occhio lungo e l’intuito di un falchetto … (E LO STOMACO DI UNO SQUALO….!)
e parte, Andrea, in una rappresentazione del Presidente che gli mette quasi a nudo l’anima, dipingendo con poche sapienti parole John John, ovvero
:
– A) l’Uomo che NON VENDE MAI, il Presidente che ha frequentato i corsi di marketing da SAI BABA, NO, LUI NON TI VENDE LE SUE BICI, Lui te le fa desiderare, suonandoti il Flauto come il BIFFERAIO MAGICO ai suoi Topolini, e POI, MALVOLENTIERI, TE LE AFFIDA, TRA L’ALTRO in cambio, PENSA, solo di vil denaro e BASTA, le sue bambine….
– B) L’Uomo che se ti vende qualcosa, te lo vende MA TU TI CONVINCI che in realtà lui NON TI HA VENDUTO qualche cosa, ma TI HA FATTO SOLO UN GRAN FAVORE ….
– C) L’UOMO che anche tu se compri quello che lui ti vende, pensando ‘prima o poi avrò qualche cosa che LUI NON HA ANCORA ….. TI STAI SBAGLIANDO DI GROSSO!!!
Benvenute, new entries, nel Team più biz…zarro, biz…ness-oriented, biz…chero e divertente del mondo delle ruote grasse!!!!!!
Alla PROSSIMA USCITA (e magari sarà TOTTU CALARA!)
TUTTA COLPA DI ROSARIO ….. OHI che DH, tra BANANE e PUMA …
E finalmente ognuno si prenda le sue responsabilità.
Come saprete, ROSARIO detto ‘COZZA AMARA’, detto anche ‘GONFIO’, soprannome che ultimamente è tornato in auge dopo i mesi di immobilità forzata del brevilineo funambolo, sabato 7 luglio ha subito una levata da caserma per far parte della gita del Fun Club al Bernina. C’è chi, come il Dr.Lecter, ci ha perso anche dei soldi, scommettendo che il ‘Gran Visir’ dell’impennata, che mostra evidenti su addome e fianchi i segni del benessere, sarebbe rimasto sepolto sotto coltri di cuscini, beato come un Pasha in mezzo alle sue odalische. INVECE NO. LUI c’era, ore 6:00 era presente, con bici al seguito, alzata alle 4:30. Aveva dell’incredibile, ma è accaduto. E l’eccezionalità dell’evento non poteva non lasciare un segno. Si è così scoperta la vera causa della tromba d’aria che sabato 7 luglio ha devastato molti ridenti Comuni della verde brianza. Certo, agli abitanti dei ridenti Comuni è meglio non glie lo si dica, sennò, con dei ridenti manganelli, loro sì che lo fanno ‘Gonfio’ … Il Prologo per dirvi che dopo una tromba d’aria e una settimana di temporali estivi, TUTTA COLPA DI ROSARIO, il fondo del bosco al Pian delle Betulle, meta della gita domenicale del 15 Luglio per una ventina di malati, non era proprio quel che si dice il fondo ideale.
Pochi non si sono iscritti, in questo giorno, forzosamente all’Albo dei Geometri. Ma qualcuno, credetemi, ha superato se stesso.
Il Botanico.
Sergio, il Botanico, con la sua aria silenziosa e l’occhio po’ ‘demoniaco’. La passione per la Botanica non gli basta mica. E allora ieri, banana di rito infilata nella tasca esterna del Camel-Zaino, vedendo un un ammasso di mattoni, fermi lì a bordo sentiero probabilmente in attesa di diventare un muretto, ha pensato di immischiarsi un po’ nei fatti dei mattoni, anziché farsi i fatti suoi, e verificarne, che so, la robustezza, la portata ai carichi, e via così. Insomma, ci è piombato sopra in atterraggio post-saltum, esplodendo, lui e mezzo, in un volo-spettacolo. Risultato: nonostante la NINJA, uno ‘sferlo’ sul braccio proprio niente male, disinfettato e via, di nuovo in bici, poi ci ha pensato il Clooney di turno dell’Ospedale di Lecco, per fortuna con solo un paio di Steri-Strip. E meno male che c’era la NINJA.
Ezio.
Che dire di, Ezio, biondo Vikingo, grande e grosso proprio come l’Anitona della Dolce Vita, bionda e vikinga anche lei, che a un certo punto gli è preso un ‘trip’ e si è buttato dentro in un canale d’acqua, proprio come la Ekberg nella famosa fontana ? Ma santiddio, Ezio …. Hai scambiato il Presidente per Mastroianni !? Per un momento ti hanno visto come un grosso groviglio di arti, John John aveva già il dito sull’ 1- 1- 8, Andrea Golden ShockWave Boy già pregava la sua Santa Protettrice, S.Rita, fai che il biondo non mi rovini mai addosso … ed era preveggente, due discese dopo lui scivola leggermente e ‘appoggia’ di lato e la Bionda, come un bisonte albino, gli salta in groppa che quasi lo appiattisce … Downhiller Fai da Te ? Ahi Ahi Ahi ………
Marco.
Il TOP l’ha raggiunto in nostro Marco REALI, detto da ieri MARCO ‘LE ALI’, che alla prima discesa ‘inaugura’, fa un dritto clamoroso fuori da una curva, vola nel dirupo e il risultato è che sembra abbia incrociato un PUMA inferocito, dai segni che ha sulla coscia destra … e anche sulla sinistra. In effetti ha incrociato una betulla, forse varietà geneticamente modificata, perché sembrava dotata di aculei !!! E meno male che ti ha fermato la betulla, se no, Marco mio, la sosta all’Ospedale di Lecco per te sarebbe stata un po’ meno veloce di quella del Botanico…
Per il resto, voli, voletti, svolazzi e ‘looping’ li han fatti in tanti, chi, come il Presidente in gran forma su TREMOR montata monocorona e forcellona, un 360° solo, chi, come Carlo il neo-acquisto con SINTESI, a momenti atterra su uno SPIDERMAN in arrivo, e chi, come Efrem detto ‘AFEF’ e come Christian detto “il Volontario” (perché quando c’è da fare un volo sembra quello che è sempre pronto…) hanno fatto bagni d’argilla perché qualcuno gli ha detto che più ne fai e più fa bene e previene l’artrosi da vecchi ….. Abbiamo salutato anche, ieri, il rientro di ENZO, ‘il LUCIDI’, che dopo 4 mesi ha rimesso le ruote a terra della sua fiammantissima ShockWave GIALLA e NERA.
Di tutti gli altri, un gruppo di scatenati (SPIDERMAN, GOLDEN SW BOY, ANFE, MIRKO ‘La Fiamma’ perché somiglia a Gianfranco Fini), han fatto e rifatti i pezzi più acidi, alla ricerca del puma, forse, ma si son divertiti un sacco, e il puma son riusciti a scantonarlo…. Nel gruppo anche Red che vi scrive, i BG Boys, Gigi ‘Montecarlo’, Dr.Lecter fresco di UpGrade a ShockWave, Carlo ex BMX, Marco ‘Tutta Colpa della S.Andreas’, l’amico di Marco ‘Le Ali’ con bici da brividi tanto non stava in strada (e lui che andava con la bici) e spero di non dimenticar nessuno, e se ho dimenticato qualcuno …
Tanto è tutta colpa di Rosario.
A CURIGLIA, IL PAESE CHE ………OGNI POSTO GLI SOMIGLIA !
Il giro ‘free’ ride inizia con Ezio La Bionda che tira fuori dal ‘Camel’ la cartina e comincia a parlar di varianti; e già lì, nonostante il sole, la bella giornata, il cielo blu, e tutto il resto, aleggia nel gruppo una strana sensazione. Siamo un bel gruppone; John John the President, Maurizio SpiderMan, Maurizio ‘Anfe’, Gianangelo ‘BG Boys’, il Dr.Lecter, Ezio ovviamente, Daino che in preda ai postumi da discoteca si presenta ancora vestito come la sera prima e senza casco, (NON succeda MAI PIU’:..!) Luca Lanari che è appena diventato papà, l’unica che ancora non lo sa è sua moglie ……. papà di una splendida bambina, … una Shockwave tutta stelle e strisce montata da DH … alle 7:00 era già fuori dal cancello della Pro-M per veder la pupa…. Christian, Moho CXS nera, Sergio, da poco detto ‘Il Botanico’. … e, udite, due amici di Ezio, saltan giù da un PT Cruiser Efrem, simpatico rastaman-vibration che sembra che vada dal parrucchiere a Kingston, e Barbara, bionda ed esile in tutina da strada.
L’inizio del free-ride è davvero ottimo, tanto che sembra quasi svanire quella strana sensazione…. Primo tratto semi-tecnico, molto apprezzato, poi un single track veramente bello, quello del CHECK POINT EZIO, il punto dove qualche sabato fa la Bionda, (N.B. a causa di un Daino-pedale del suo nuovo Moho front, la bici ‘light’ come la maionese), è esplosa in aria come un petardo, iniziando quella tradizione che è nel suo karma, e che quindi perdurerà nei secoli, anche nelle sue prossime vite, … dei Check Point, ovvero i punti dove Ezio confronta la durezza della sua scorza con la nuda terra…. Al check point si ricompone il gruppo, arrivano anche Efrem e Barbara, al fanciulla dalla bionda treccia, … in principio carina e felice come Alice nel Paese delle Meraviglie …che credeva, povera creatura, convinta da quel Pinocchio di Ezio, di fare una bella gita nel paese dei Balocchi …e invece si è ritrovata nel paese dei Balordi ….
Quindi, per orientarsi tra tutti questi paesi, con Ezio per sherpa, capirete bene che la cartina serve, eccome … e meno male che c’era, la cartina, così abbiamo fatto, per riportarci in quota, SOLO, dico solo, 300 gradini a piedi nel bosco, bici a spinta, ma sembravan 3000, i dannati gradini, tanto che in cima pensavamo di arrivare a un tempio indù, quello del dio delle due ruote …Chiedete a tutti i possessori di Shockwave ‘DH’ da 18-20 kg … Chiedete a Luca ‘Star & Stripes’ che si domandava ‘perché sono qui, io che ho appena comprato una vera bici da discesa? ……ma anche chi aveva il mezzo più leggero ha pensato a come sopprimere lo sherpa … Efrem in quella salita ha progettato il delitto perfetto, lo so, perché gli ultimi dettagli li abbiamo rivisti assieme, lui e io, sudandoci i maledetti gradini … Mentre Sergio, salendo, ripassava i suoi ‘Appunti di Botanica’, fresco di Tamaro dove ha studiato da mooolto vicino le specie arboree della zona, … a un palmo di naso, direi, vero Sergio..?
Verso la fine della gita nel paese dei Balordi e dei 300 gradini il Presidente, occhi fissi e sguardo ieratico, si è seduto per terra e ha lasciato sull’asfalto, con le sue chiappe regali, la SACRA SINDONE di vero sudore presidenziale …E siccome qualcuno non ne ha avuto abbastanza di Curiglia, alla fine un bel discesino DH per finire in bellezza …. Ma che curioso, questo CURIGLIA, paesino che ogni posto gli somiglia ……. E allora, Presidente ……. quando la gita al … MOTTARIGLIA ?
E DI QUANDO IN QUANDO, DI NUOVO FREERAIDERS …con la benedizione del ‘Barba’…
Il Miracolo del Sole, oggi 6 Maggio, in barba a tutte le previsioni Meteo di questo mondo, era scontato, data l’eccezionalità dell’evento. Dove sta la cosa eccezionale, direte voi ? La versione del Presidente è che lui è riuscito a mettersi d’accordo col ‘Barba’, quello che, dalle sfere ancora più alte della ionosfera, comanda la "melonera", fa anche rima, e siccome solo con i meloni si annoia, per hobby fa il bello e il cattivo tempo … Ottenendo sole fino alle 14:00 snocciolando una ‘congrua’ offerta, dice il Presidente ormai in odor di Santità, ammesso all’ Udienza Celeste …. (ma gli avrà offerto una Tremor in omaggio, al ‘Barba’ ….?) E sia.
Ma per me, quando parlo di eccezionalità dell’evento, parlo di un fatto che coinvolge solo noi comuni mortali. In un Team che ormai annovera quasi solo ‘aerei’ truccati da bici, con forcelle che se le metti su una Husquarna va forse meglio che con quelle originali (questa, Bergamelli, non è mica gratis ….), dove tutti sono ormai ‘DH-addicted’, ecco il miracolo. Per una domenica, di nuovo il Freeride. Il Marsicano con i suoi Francescani avrebbe pianto, se ci avesse visti. Non sembrava mica la solita sporca dozzina meno uno. Perché meno uno? Semplice, perché il drogato per eccellenza, la Bionda con Shockwave verde Kawasaki appena ‘upgradata di forca’, a fare il freeride della scuola non c’era … Peccato, si è perso qualche cosa. Il gruppetto pareva quello di una scolaresca in gita, tutti tranquilli a spingere, sui salitini e sugli strappotti, e mentre si ‘punciava’ si chiacchierava allegrotti, scambiandosi battute e però, sotto il sole tiepido, anche molto rilassati … A Maurizio 1° detto “Angel” è stato oggi dato un secondo soprannome, idea presidenziale, accettato all’unisono, che è ‘SPIDERMAN’, perché non vola più come prima … adesso, con la sua rossa SW, oltre alle penne in avanti e all’indietro, cerca di arrampicarsi in su e in giù un po’ dappertutto, anche sui vetri, un po’ come l’uomo ragno, per l’appunto.
Il presidente non ha mancato, naturalmente di fare un paio delle sue televendite. Incredibile, abbiamo finalmente avuto il tempo di chiacchierare, di vedere un Mottarone verde (nonostante, causa presenza di Guardia Forestale, abbiamo visto più asfalto e meno verde di quanto ci augurassimo), abbiamo fatto 30km finendo il giro beati e per niente stremati, strinati, misurati, ecc.ecc.; seduti all’Idrovolante a farci un piattino guardando il trionfo del ‘Valentinik’ in Spagna….
Beh, Presidente, non è presunzione ma ti so d’accordo con me, …. OGNI TANTO, CI VUOLE.
PASQUA O PASQUETTA, MA SEMPRE IN BICICLETTA …………
Domenica di Pasqua, 15 Aprile 2001 – Pian delle Betulle
Svegliare il Presidente alle 08:01 è stata l’apertura delle danze: il suo futuribile NOKIA ha squillato inesorabile in quella che é stata, forse, l’UNICA mattina dell’anno 2001 in cui il Presidente NON STAVA, alle 07:00, tempestando i poveri sventurati del Team PRO-M con i suoi messaggi mattutini con tanto di rapportino dell’ora di ricevimento sul cellulare dei malcapitati.
Ma, presidenziale ghiro , chi di cellulare ferisce, di cellulare prima o poi …. Il Dormiglione credeva di farla franca, lui che, vacanziero con famiglia al seguito, pisolava già da qualche giorno al Pian delle Betulle, convocando i Free-Riders per le 10:00 sotto la ‘White House’ di montagna, destinazione Easy-DH con salita in funivia e discesa per sentieri. Ma una vocina delicata, quasi da vera Coniglietta, quella di Pasqua, gli ha dato, perfida, il buongiorno.
Così John John Gianni, scomodando un bel po’ di santi in un giorno che per loro é già pieno di impegni, e facendo finta di non sentire gli improperi della Angelica consorte, ha sollevato le regali natiche dal regal talamo e si é deciso a fare il suo mestiere, il suo VERO mestiere, quello del Presidente.
Giornata iniziata con smadonnam… pasquali della sottoscritta per la prima discesa in un bosco ACIDO come l’aceto, ripido come pochi, con qualche tratto esposto che quand’è così è peggio dell’esposizione bancaria, preferisci avere i debiti insomma. Poi gran belle discese molto più rilassanti, tecniche ma non acide, veloci e a tratti impegnative ma fattibili con godimento. Mangiata nel ristorante preferito del Presidente, aggregata la sua sacra famiglia, la sua Angelica riconciliata con la sporca dozzina e poi via, ancora discese. Sole perfetto. Momenti di pausa per : rottura di filo del cambio di Ezio, rottura di raggi di Gianangelo che quasi gli sfracellano il cambio e meno male che no, sennò sai che volo …. Momento clou: 15 minuti di prova in discesa della TREMOR della sottoscritta. Considerazioni finali: pochi i minuti per capirci davvero qualcosa, ma molto ciclabile … divertente pur con forca da 130 (che è sempre più della mia povera ‘100’ ).
Note di folklore:
Il solito gruppetto di ‘ignari’ passanti che domandano le cose più buffe, dal classico quanto costa una di queste bici ? alla signora che vedendoci scendere su nei boschi ci dice stupita che pensava le bici avessero il motore … E noi. Il folklore fatto a persone. Con buona probabilità, mica tanti ‘bikers’ hanno passato la Pasqua in bici, ma con le gambe sotto un tavolo a sgranocchiar capretti e ovini e ovetti … Ma del resto, il Team è fatto di persone che di comune, per non dir di normale, hanno, chi più chi meno, un po’ poco …
Ma noi siam contenti così.
E poi, come disse Stefano Benni, mi si conceda la citazione anche se lui parlava di moto, … DUE RUOTE E UNA SELLA… E LA VITA E’ PIU’ BELLA.
Pochi all’appello sul piazzale della funicolare Como-Brunate alle 8.50. Solo sei biker ad affrontare la lunghissima ascesa al monte San Primo, passaggio obbligato al divertimento della discesa fino a Bellagio: Anfe e Maurizio II° detto Angel con le loro imponenti flaming red Wave, io e il Presidente cavalcavamo le due cugine CXS e SLIX rispettivamente, Ricky la Muerte con la sua inseparabile Specialized con doppia piastra Manitou modificata (qualcuno insinua con pezzi di taleggio negli steli) e Tavazzi con la sua MOHO STS super-freno-a-discata.
La salita in funicolare passa rapida tra chiacchiere e barzellette varie, quindi ci si comincia ad arrampicare sulle prime rampe asfaltate. In cima al piazzale di San Maurizio veniamo raggiunti dai due ragazzi-Parkpre. Continuiamo a salire col gruppo tirato da Anfe che sembra non risentire della mole della sua Wave, mentre nelle retrovie iniziano le disquisizioni tra noi HOYMADREDIPENDENTI e i ragazzi Parkpre che incautamente osano sfidare il MITO. Risultato: provano nell’ordine: la Wave di Anfe e la SLIX del Presidente e improvvisamente, come dopo una visione mistica, la loro concezione di mountain bike è sconvolta e non sono più gli stessi. Ma il MITO non perdona e, dopo qualche chilometro, il supporto del cambio di uno dei due blasfemi inesorabilmente cede. Il danno è irreparabile, non resta che tornare indietro. Ci salutiamo e proseguiamo senza di loro.
Giusto il tempo di una breve discesa veloce e ci troviamo al tavolo con panini e torte sconvolgendo la quiete della baita. Tavazzi snocciola un paio di barzellette alle quali Ricky ride senza nemmeno aver atteso la conclusione, anzi proprio dopo la prima frase di ognuna. Uno racconta “C’è un subacqueo…” e già lui si sganascia.
Ripartiamo e dopo un’infinita salita con bici a spinta sugli ultimi tornanti, giungiamo tra fango e neve al monte San Primo, felici per il meraviglioso panorama e consapevoli che da lì a poco sarebbe cominciato il divertimento. Foto di rito e giù.
La picchiata verso Bellagio è bellissima: si alternano nell’orine: single track iniziale innevato, breve tratto su pista da sci erbosa, single tracks con sassi e scalini intervallati da tornanti misti terra/asfalto. Tutto splendido; purtroppo velocissimo e in breve tempo giungiamo a Bellagio davvero entusiasti. Ora non ci restano che gli ultimi 30 terribili chilometri di statale fino a Como nella quale giungiamo sfiniti ma contenti.
Di questa indimenticabile giornata rimarranno bellissimi ricordi di un gruppo di amici guidati dalla stessa sana passione.
Grazie ragazzi.