40 km. sotto la pioggia Cronaca di una giornata assai bagnata, ma fortunata….
Quando suona la sveglia sono le 6:10; ma il ticchettio che sento è un po’ troppo forte per essere il suo. Mi insospettisco. Tendo un orecchio. MALEDIZ…………. PIOVE!
Guardo dalla finestra: poca luce, cielo che non promette un granché. Se non promette qui, chissà al MALOIA…. Decido di usare la tecnologia. Accendo il COMPAQ portatile e mi collego alla rete, cerco un sito ‘METEO SVIZZERA’, sperando che il Presidente abbia prenotato il sole là, anziché qua. Precipitazioni delle 3:30: da 0.4 a 1mm/h su tutto il canton Ticino e Grigioni. Se l’ ha prenotato, deve avere risparmiato un po’ … chissà, magari dalle 9:00…. Alle 6:20 gli mando un SMS per conferma sul da farsi. Poi lo chiamo: risponde prontissimo "siamo in leggero ritardo, ma operativi". SI PARTE. E’ bello avere un Presidente così ottimista. Il gruppo si compatta verso Lissone. Si procede in una piccola e spedita colonna, in testa il furgone PRO-M con la dirigenza, Presidente e Vice-Presidente, e, ebbene si, non crederete alle vostre orecchie….. c’è anche il DANIELE MARNATI, il famoso chirurgo, noto stradista che dice di non amare la mountain bike e che trascinare è stato un abile e accorto lavoro di diplomazia….. Dietro, l’auto dello sherpa di turno, Daniele Tavazzi detto ‘Tafazzi’. Poi, il resto. Durante il tragitto piove che, se non la manda proprio Dio, è qualcuno che conta molto anche lui…. A Chiavenna sosta-caffè, presentazioni di chi non si conosce (ci sono 3 new entries!), paga il Presidente, perciò la solita sporca dozzina spazza il vassoio delle brioches, il conto è presidenziale…! Si riparte. Arriviamo a SILS, parcheggio. Ora comincia lo show. Preparazione mezzi, vestizione. PRONTI. PARTENZA. Pioviggina, ma non da fastidio. Il Gruppo, entusiasta, pedala. Foto al laghetto. Via di nuovo a pedalare. La pioggia aumenta di intensità. Dopo 19 km circa si arriva alla famosa Baita della famosa Torta al Rabarbaro con Zabaione. Inondiamo il locale in 14, bagnati e sporchi come se avessimo lavato una stalla, e l’odore c’è davvero grazie, come disserta il nostro Vice-Presidente, all’acqua mista a cacca di cavallo che le nostre nobili ruote non possono fare a meno di portarci in ‘fronte-retro’ nella solita riga del ciclista….naturalmente nessuno ha il parafango! In un attimo c’è un caos di giacche e maglie maleodoranti, caschi, zaini, camel-bak, e quant’altro…. Ci sediamo per un meritato spuntino, niente torta di rabarbaro perché siamo troppi e ce n’è troppo poca, prendiamo altre torte, qualcuno va più sul ‘concreto’, insomma, ci rifocilliamo ridendo e scherzando….Daniele Tavazzi da il meglio di sè nello show, ma tra tutti c’è un clima da camerata della caserma. Una signora tedesca mi bussa alle spalle e mi chiede garrula ‘com’è essere l’unica donna in un gruppone di uomini….’ Le rispondo gentile, e pure nella sua madrelingua, tanto lei l’italiano non lo parla di certo, che è ‘un sacco bello’; ci scambiamo ancora qualche battuta; sicuramente mi ha molto invidiata. Siamo pronti a rivestirci e ripartire. Quello che, la pioggia, la mandava la mattina presto, decide di mandarcela di nuovo, e come…. ma proprio oggi dovevi far vedere che sei uno che conta, accidenti…. Piove che è un piacere, perciò schizziamo sulle bici velocissimi giù per lo sterratone; dopo meno di 30 secondi siamo già coperti di fango. Dieci km di discesa dolce, poi inizia il falsopiano, salite, piano, discese, strappetti, strappotti, di nuovo piano, a via così per altri 11 km; abbiamo perso ANFE; a un certo punto, sto facendo l’ultimo strappo in asfalto barando con uno zig-zag da stradista consumato, quando lo vedo alle mie spalle che spunta. Per cercarci ha girato mezza Engadina, ormai conosce quasi tutti, cani compresi. Infine, l’arrivo alle macchine. Lazzi, scherzi e battute a non finire…. le nudità esposte, e in qualche caso fotografate, dall’indiavolato Tafazzi, che non molla più la iper-tecnologica macchina digitale del Presidente e alla fine si ruba anche il memory-stick per assicurarsi che le foto finiscano sul Web (cliccare nella PINACOTECA) anzichè subire la censura del Gran Capo…che ovviamente è, suo malgrado, tra i fotografati, pare, in costume adamitico. Riusciamo a somigliare di nuovo a esseri umani. Asciutti e soddisfatti, decidiamo per una sana merenda in un Crotto valtellinese, pane, salame, formaggio e vino… Il Tafazzi da di nuovo il meglio di sè (Daniele si esprime sempre meglio a stomaco pieno…); Gianfranco il vice-Presidente non è da meno e con la storia delle 9 bici ci fa sbellicare dalle risate…. ridiamo, facciamo i programmi futuri, poi è ora di ripartire… Ci spiace per gli INFAMI che non c’erano…. Perché anche oggi siamo tornati, per una giornata, tutti bambini…… L’ELENCO DEGLI INFAMI: – EZIO "La Bionda"; è in cima alla lista nera perché ha dato buca anche ieri al Mottarone (dico Mottarone!). Vacilla il suo posto in consiglio….ma soprattutto temiamo per la sua salute! Ezio, rassicuraci, please.. siamo in pena per te! – PAOLO detto "NED", il Mito n°1 del Presidente, pedala come un levriero… e sì che ha anche cambiato bici… – LUCA LANARI, sembra che lavorasse, ma nel dubbio, Luca, sei un infame lo stesso….. – DONATO, idem come per Luca Lanari…. Infine c’è un ASSENTE ma NON INFAME perchè giustificato: – RICKY detto "LA MUERTE", che, come direbbe Bruno CHEBBBICI, "un Karma oscuro e maligno ha costretto a una settimana di vacanza in Liguria e senza bici…"mi ha esternato la sua disperazione e gli ho detto "coraggio, una settimana passa presto…" RAGAZZI, quando la strada si fa dura, i duri si fan strada. E si bagnano, aggiunse Tavazzi. POST SCRIPTUM Questa dell’Elenco degli Infami è CHIARAMENTE solo una goliardata; in realtà, sappiamo che tutti, nel Team, vorrebbero uscire sempre, o molto spesso. Chi manca, manca a malincuore, e quando non c’è, un pezzettino del suo cuore è con chi sta ciclando. Ma si tratta di mantenere fede a scelte personali, tipo famiglia, figli, lavoro, etc., che meritano tutto il rispetto, e dimostrano che anche i bikers, pur essendo bambinoni, hanno buon senso…. Perciò, è chiaro che di Infami si parla solo per scherzo. L’ appartenenza al Team, del resto, non è un cartellino delle presenze da timbrare. Non è, insomma, una questione di numeri, ma di CUORE.